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Visualizza Versione Completa : Cambiare spesso becco, vuol dire essere malati di "Gam"?



fbisbo76
24th November 2011, 16:24
Ciao a tutti volevo chiedere ... fermo restando che il sassofonista abbia trovato la pace con lo strumento e abbia un saldo punto di riferimento (come me sul mio tenore Mark VI) :yeah!) ma mettiamo anche che non abbia questo punto fermo ....
secondo voi come mai la maggior parte dei saxofonisti una volta trovato o non trovato lo strumento per la vita, sente l'esigenza (che diventa poi un tarlo) di cambiare comunque spesso becco e non trova pace ....? lo fa per esigenze legate alle diverse sonorità?
siamo sicuri che sia davvero una ricerca per migliorarsi secondo voi?
Apro questa discussione perchè spesso tra sassofonisti ci chiediamo: quanto tempo devo tenere o suonare un becco per capirlo davvero a fondo e sfruttarlo bene? c'è chi dice almeno 6 mesi, chi un anno ....
personalmente posso dire di avere tenuto il mio buon vecchio otto link STM 7* per quasi quindici anni e di conoscerlo moolto bene...forse si può arrivare a dire che mi sono forgiato sull'otto link in metallo e a questo punto ne capisco davvero le potenzialità.
E allora come si può tenere un becco per pochi mesi e poi cambiare e ricambiare senza magari avere nemmeno l'idea del suono che si vuole in testa?
Insomma in parole povere: siamo sicuri che chi cambia spesso becchi non sia solo affetto da GAM (Get Another Mouthpiece) e che questa malattia non sia contagiosa? in effetti non so voi ma....sembra aver contagiato anche me...forse dovrò far visita al buon simone borgianni per capire se sono davvero malato facendogli visitare i miei becchi! :ghigno:

STE SAX
24th November 2011, 16:38
il becco e' ovviamente la parte piu' facile da cambiare in un set up, per evidenti motivi economici. Peraltro e' la parte piu' importante da mettere a posto per la produzione del suono che si vuole ottenere. Un po' come le gomme per un'auto, anche se hai una macchina potentissima e performante se le gomme sono inadeguate non vai da nessuna parte. Metafora a parte, a mio giudizio, esistono alcune fasi nella vita di un sassofonista: l'inizio con gli studi che va fatto con una imboccatura non troppo impegnativa dal punto di vista tecnico, fase che dura alcuni anni; una fase di sviluppo successivo nella quale si sceglie una imboccatura stabile che sia in grado di darti qualcosa in piu' e con la quale maturare per parecchio tempo un suono, una idea, un concetto (un po' la fase dei tuoi 15 anni di STM, tanto per intenderci); dopodiche' si entra (o meglio si puo' entrare, giacche' non e' una fase obbligatoria) un una terza fase di maturita' nella quale non ci si accontenta piu' di una sonorita' unica e si vuole sperimentare qualcosa di diverso, qualcosa che possa portarci su altri temi, ed e' qui che entra in gioco la GAM, cioe' quella voglia di provare a sviluppare un suono diverso, piu' maturo, piu' orientato a sensibilita' diverse.

Occorre poi dire che i professionisti veri, difficilmente cambiano imboccatura quando ne hanno trovato una giusta, ed anzi caratterizzano le proprie carriere con un unico set up con il quale ancora oggi li riconosciamo. Cio' a dire che al di la' di tutto, in molti casi, la voglia di cambiare imboccatura e' figlia anche del tentativo di chi non ha ancora messo a punto la propria tecnica, di trovare improvvisamente quella imboccatura che possa d'incanto risolvergli quei problemi la cui causa si attribuisce al becco sbagliato. Infatti cambiano imboccature notevolmente di piu' i "dilettanti" rispetto ai professionisti.
Questo e' il mio parere.

tzadik
24th November 2011, 16:57
Se hai le idee chiare sul suono che vuoi ottenere... "suono" che sei in grado di generare con lo strumento che hai a disposione e con il "bagaglio tecnico" che hai a disposizione...
... se cambi bocchino spesso vuol dire che non hai trovato anche il "bocchino giusto"... e questo dovrebbe portarti a fare qualche riflessione perchè il "bocchino giusto" se le premesse sono quelle qui sopra... si trova MOLTO in fretta.


Se invece non hai le idee chiare suono che vuoi ottenere e non sei sicuro che con lo strumento che hai e/con il bagaglio tecnico a disposizione puoi ottenere il suono che vuoi...
... se in questa condizione cambi ancora bocchino... allora è una malattia, che non ha fine.

Fino qui abbiamo parlato di "suono ideale"... se poi entra il gioco in fatto che suoni in contesti diversi e hai realmente necessità di sonorità diverse... allora il discorso diventa più ampio.


Per la costruzione del suono personale ci sono due vie di pensiero:
- chi dice "prendi quello... e con quello costruisciti il tuo suono" (anche a costo di sbatterci la testa e di faticare)
- chi dice.... "ok... trova una riferimento sonoro... e compra quel bocchino che ti permette il possibile di avere una sonorità vicina a quel riferimento sonoro".
Qual è la più giusta? Chi lo sa... probabilmente una via di mezzo delle due... è vera la prima (però spesso è una via impervia), è vera la seconda (però non bisogna illudersi).
Nessuna delle due implica un "non studio".

Riguardo all'immediatezza...
Se le premesse sono quelle sopra... il bocchino giusto lo trovi in 5 minuti.
Al giorno d'oggi la qualità costruttiva ha raggiunto livelli spaventosi (non dico che ci sono bocchini che suonano da soli... ma qualcuno suona quasi da solo) quindi un bocchino "efficiente", ben progettato e ben concepito... di sicuro emerge su altri bocchini. Il problema se vuoi sorge dal fatto che le vie di pensiero, davanti a un bocchino "immediato" potrebbero produrre giudizi diversi, estremizzando:
- troppo immediato = finto
- troppo immediato = la miglior base di partenza per produrre un suono personale
Dove sta la verità? Nel mezzo? Forse sì, forse no... se un bocchino è da subito immediato, vuol dire che per raggiungere alcuni obiettivi intermedi ci metterò meno tempo... e il tempo che avanza lo posso utilizzare in altro modo.

Moltissimi professionisti (grossi professionisti) cambiano bocchino molto molto spesso (vedi per esempio Chris Potter)... ho visto anche gente che cambiani bocchino (bocchino simile però) durante il concerto.
A un certo livello è molto facile pensare che si vano a cerca sfumature... magari a uno piace un Otto Link STM "vintage" e ne ha diversi a casa nel cassetto... quando li vedi suonare dal vivo vedi che il bocchino ha la stessa forma... ma magari non è lo stesso che visto suonare da quel musicista poco tempo prima (e succede anche con le ance).


Personalmente, compro bocchini raramente (non più di 2/3 all'anno) però cerco bocchini con caratteristiche MOLTO simili (eccetto rare occasioni)... che magari non producono variazioni significative all'esterno però producono variazioni che io dall'interno io sento e apprezzo in determinati contesti.
È una questione di ordine mentale e di maturità: so cosa posso ottenere dal mio strumento, con il mio "bagaglio tecnico" e mi muovo di conseguenza. :zizizi))

Un bocchino non evita ore di studio... non suona da solo... non eleva il tuo livello tecnico.
Può spostare qualche limite tecnico personale... e quindi bisogna stare attenti a non diventare schiavi di quello che si sta suonando.
... ogni tanto cambiare aiuta, però il "cambiare" deve avere una finalità ben precisa... altrimenti è "malattia". :zizizi))

STE SAX
24th November 2011, 17:07
hai ragione Tza, ma c'e' professionista e professionista. In generale un bopper o un old style quando trova il becco giusto lo tiene una vita, mentre un Potter (non Henry) sicuramente per quello che suona sicuramente avra' necessita' (o piacere) di cambiare.

tzadik
24th November 2011, 17:12
Difficile generalizzare... magari cambia per gli va di cambiare... a un certo livello, di limiti non ne hai!
Guarda con cosa suona qui Potter: http://www.youtube.com/watch?v=VJIL6K2c ... ture=feedf (http://www.youtube.com/watch?v=VJIL6K2cJFc&feature=feedf)

STE SAX
24th November 2011, 18:51
sembra un normale ottolink, sbaglio?

fcoltrane
24th November 2011, 19:03
bel quesito l'inica strada per rispondere è una accurata auto analisi.
la risposta nel mio caso è certa Gam cronica recidivante...... e la cosa strana è che in verità più o meno suono con lo stesso bocchino da parecchi anni.
mi capita però di provarne parecchi perchè contrastare la malattia non è facile.
poi devo aggiungere un altro sintomo : la consapevolezza che per suonare con il setup ideale dovrei studiare almeno un 3 orette al giorno ma tristemente riesco a totalizzare al massimo 3 orette a settimana.
la ragione imporrebbe di spostarsi su setup meno impegnativi e rinunciare a qualcosa .......la malattia ti spinge invece ad insistere.


dimenticavo che questo ultimo sintomo lo individuo anche ad altissimi livelli.
ho in mente almeno un paio di Sassofonisti straordinari che qualcosa in relazione al suono hanno dovuto cedere.

tzadik
24th November 2011, 19:05
sembra un normale ottolink, sbaglio?

Soloist Short Shank... e si sente! ;)

fbisbo76
24th November 2011, 23:27
il becco e' ovviamente la parte piu' facile da cambiare in un set up, per evidenti motivi economici. Peraltro e' la parte piu' importante da mettere a posto per la produzione del suono che si vuole ottenere. ...esistono alcune fasi nella vita di un sassofonista: l'inizio con gli studi che va fatto con una imboccatura non troppo impegnativa dal punto di vista tecnico, fase che dura alcuni anni; una fase di sviluppo successivo nella quale si sceglie una imboccatura stabile che sia in grado di darti qualcosa in piu' e con la quale maturare per parecchio tempo un suono, una idea, un concetto (un po' la fase dei tuoi 15 anni di STM, tanto per intenderci); dopodiche' si entra (o meglio si puo' entrare, giacche' non e' una fase obbligatoria) un una terza fase di maturita' nella quale non ci si accontenta piu' di una sonorita' unica e si vuole sperimentare qualcosa di diverso, qualcosa che possa portarci su altri temi, ed e' qui che entra in gioco la GAM, cioe' quella voglia di provare a sviluppare un suono diverso, piu' maturo, piu' orientato a sensibilita' diverse.

sicuramente mi ritrovo parecchio nel discorso di STE SAX...mi sento nella terza fase. E' una questione di sviluppare sensibilità diverse, non ci si accontenta...
Il consiglio dato dalla mia esperienza è quello di tenere sempre almeno un' imboccatura di riferimento per il nostro strumento, studiarla bene, magari alternarla con altre ogni tanto ma non sostituirla del tutto. Non cercare mai scorciatoie ed avere allo stesso tempo ben chiaro quello che si vuole ottenere e dove si vuole andare, e soprattutto suonare in tutte le situazioni musicali possibili.
@fcoltrane: brutta cosa la malattia! :ghigno:
@Tzadik: parlo naturalmente sempre per esperienza personale...a differenza dell'alto e del soprano, il suono del sax tenore nella mia testa l'ho sempre avuto, un pò come un pallino fisso...sono di fatto un tenorista. Nel mio caso non ho mai avuto un tenore performante come l'attuale Mark VI, per cui non avevo grandi velleità e forse data l'immaturità dei primi anni di studio (o dal fatto che il conservatorio mi obbligava a stare in determinati canoni) non mi sono mai avventurato troppo a cercare altri setup..mi bastava così com'era (chiamiamola fortuna di aver beccato il setup giusto per me). Ora quest'anno ho cambiato alto e tenore (da un Selmer seire II al R&C e dallo Yanagisawa tenore al Mark VI) e forse quella è stata la spinta per cercare altri setup.. beh staremo a vedere se si tratta di Gam...voi tenetemi d'occhio! :lol:

Danyart
24th November 2011, 23:50
non ci sono regole fisse...di certo cambiare 200 bocchini in un anno è una stupidaggine e non si impara nulla, ma dipende sempre da ciò che si vuole dalla vita di musicista/musicante/appassionato ecc... chi si diverte a cambiare bocchino ogni 2 giorni lo può fare e non mi va di dirgli che è un imbecille, posso solo riaffermare che difficilmente suonerà decentemente...tornando su quantità più normali, posso dire, per quanto mi riguarda, di aver acquistato due tenori in 10 anni, cambiato 4 ottolink STM (i primi 2 non acquistati, erano della banda) e il migliore è quest'ultimo che uso da due anni, dal suono limpido e aperto sugli alti, come già detto in altre sedi completamente diverso da tutti gli altri, anche come forma, anche il mio modo di suonare è cambiato abbastanza in parte per merito del bocchino...
l'anno scorso ho voluto provare bocchini scalinati, un dukoff e 2 guardala (Marsalis e brecker), rivenduti tutti per motivi economici e perchè l'ottolink mi soddisfa maggiormente, ora ho preso anche un STM Florida anni '50, splendido e molto potente, ma è fermo in astuccio perchè mi da il problema che ha l'innesto più stretto sul chiver (e anche perchè mi sto preparando per il concorso randisi e non posso stare a confondermi), spero di riuscire comunque a tenerlo perchè suona benissimo (anche se diverso dall'altro) ma devo trovare una soluzione, magari l'ideale sarebbe avere due tenori...in conclusione, giusto provare varie possibilità ma senza pensare che con un bocchino diverso si possa smettere di esercitarsi o migliorare in senso esponenziale le proprie qualità...

re minore
25th November 2011, 09:19
Ho tre becchi che mi piacciono molto, e non me la sono mai sentita di rinunciare a nessuno di essi, quindi finora li ho alternati. Pero' ho anche maturato il concetto che devo cercare di capire piu' in profondita' le caratteristiche di ognuno, quindi ho deciso di restare con lo stesso becco per un periodo piu' lungo di quanto facevo prima - diciamo uno o due mesi, prima di ruotarlo.

Immagino che prima o poi, magari ci vorra' un anno, mi sentiro' portato per un becco che considerero' il mio "setup standard".

Danyart
25th November 2011, 11:01
che poi il problema maggiore di cambiare spesso bocchino è il fatto che ci si deve abituare sempre al nuovo e ci vuole tempo, spesso anche giorni e settimane, questo a discpito del vero studio e del vero esercizio tecnico...

giuseppeelides
25th November 2011, 11:24
Infatti, più tempo per lo studio e meno per le "scuse"!

Federico
25th November 2011, 11:53
Mi sento chiamato in causa, come malato cronico di GAM :lol: sono d'accordo che cambiare spesso bocchino e controproducente sia per lo studio che per il suono, altresì sono d'accordo che certa gente, in particolare i professionisti, con qualsiasi bocchino suonano sempre bene, e si fanno il loro suono anche con un becco da 100 euri, vedi Pietro Tonolo che usa un normalissimo Otto Link RG! L'altro giorno parlando con Bearzatti gli ho detto bello il tuo SBA (letteralmente) e mi ha guardato un pò sorpreso, rispondendomi ti riferisci al Sax? Si gli ho detto è un Selmer Super Balanced Action, lui fa a sì sapevo che era un vecchio Selmer ormai lo suono da 25 anni con lo stesso bocchino (dukoff Hollywood) questo per dire che certa gente non va alla ricerca di becchi per farsi il suono, ma se lo fa con qualsiasi becco!
Io sono a livello meno che dilettantistico e mi piace cambiare, lo sapete, e pur essendo io una super schiappa, tra becco e becco sento delle differenze enormi, dal timbro, all'emissione al volume etc. chiedo a voi che sicuramente suonate e vi impegnate più di me con il nostro ben'amato strumento, non avete questa voglia di scoprire suoni nuovi e diversi, per poi scegliere quello che vi piace di più :mha!(

il nero
25th November 2011, 13:38
ciao
parlo solo per me e,per me,sul tenore otto link plasica,otto link stm,duckoff miami,soloist,danno già un panorama dei suoni che si possono avere con questo strumento...poi si possono comprare-provare tutti i link style,i duckoff style eccetera,ma si gira e si gira sempre la intorno.Per i professionisti (o i bravissimi) non saprei dire,ma vedo che stanno anche loro la attorno con l'aggiunta del guardala che non ho menzionato perché già avevo messo il Duckoff.
Poi si può vivere tutta la vita sapendo che ore sono comprando un solo orologio per tutta la vita come i nostri nonni,oppure riempire la casa di plastichette che segnano l'ora quasi tutte uguali,in modo da non avere più certezze. :ghigno:
il nero

gene
25th November 2011, 13:53
MI ritrovo in pieno con quanto affermato da TZA:
cerco bocchini con caratteristiche MOLTO simili (eccetto rare occasioni)... che magari non producono variazioni significative all'esterno però producono variazioni che io dall'interno sento e apprezzo.
È una questione di ordine mentale e di maturità: so cosa posso ottenere dal mio strumento, con il mio "bagaglio tecnico" e mi muovo di conseguenza.
ogni tanto cambiare aiuta, però il "cambiare" deve avere una finalità ben precisa...

fbisbo76
25th November 2011, 15:19
ciao gene, cosa intendi per finalità ben precisa? Vorrei capire perché cerchi becchi simili, per rimanere sempre sullo stesso tipo di sound o perché non ti piace cambiare totalmente suono?scusami ma non ho capito e sono curioso ;)

gene
25th November 2011, 15:47
Col tempo e varie esperienze musicali arrivi a certe conclusioni ...... per farla breve, pur apprezzando il suono di un Link florida o di uno Slant, preferisco (sul tenore) bocchini tipo Guardala Studio, Drake Contemporary, Brancher B, non disdegno il Vandoren V16 in ebanite, e mi piace pure (chissa perchè ....) un F. Louis ML, dopo tante prove li trovo più confacenti al mio modello timbrico, che talvolta al bisogno, cambio.
Sul tenore mi piace un timbro "compresso" e potente.
Mi piace un timbro moderno e per farti capire apprezzo un suono come quello di Brecker, Bill Evans, Andy Sheppard ( e molti altri ...)
Sull'alto, avendo cambiato sax, dopo tanti anni, mi sono rimesso in discussione e non mi sono ancora messo l'anima in pace ...... :ghigno:

tzadik
25th November 2011, 16:24
Cerco bocchini simili... proprio per ricercare le sfumature. Tutto qui... :zizizi))

fbisbo76
26th November 2011, 23:51
Cerco bocchini simili... proprio per ricercare le sfumature. Tutto qui... :zizizi))
ciao Tzadik, il Drake che hai in firma adesso ha quindi affinità con il vecchio Jody Jazz che avevi tempo fa?
io invece ultimamente ho voglia di sperimentare e mi sono buttato a capo fitto sul Dukoff. C'è chi dice che se questo becco è ben reworkato e studiato a dovere da chi lo suona, può dare grandi soddisfazioni e ci si suona di tutto....è chiaro che anche il timbro deve piacere naturalmente.
Sinceramente non ho mai provato ad avere tutta una serie di becchi simili con aperture diverse per coglierne le sfumature..sicuri che non sia gam? :lol: scherzo eh fate bene ...non ci si accontenta mai giustamente :lol:

seethorne
27th November 2011, 12:37
ti è arrivato il drake contemporary tzadik?

tzadik
27th November 2011, 12:53
@fbisbo76: i Jody Jazz sono qualcosa di completamente originale... sia come design sia come suono.
Il Drake "Jazz" è un bocchino puù che meraviglioso... basato su un Otto Link in metallo (anche se personalmente penso che per trovare un Otto Link in metallo che suoni così bene si debbano spendere cifre a 3 zeri...).
I Jody Jazz ce li ho ancora... :-leggi-:

Comunque avevo scritto...

Personalmente, compro bocchini raramente (non più di 2/3 all'anno) però cerco bocchini con caratteristiche MOLTO simili (eccetto rare occasioni)... :-leggi-:

Quoto sui Dukoff... :zizizi))

fbisbo76
27th November 2011, 12:59
invece a me il timbro jody jazz non ha mai convinto ...o forse non mi si addice non lo so :zizizi))

tzadik
27th November 2011, 13:12
È normale i Jody Jazz hanno una resistenza bassissima... creano problemi a moltissimi.
La resistenza che manca (rispetto alla resistenza a cui sei abituato) o la auto-compensi oppure devi crearti in qualche modo una resistenza extra.

Fatto questo... il bocchino funziona. Poi il suono che esce è una questione di gusti (come sempre). :zizizi))

Generalmente i bocchini di concezione moderna (o originali o "repliche") hanno sempre una certa neutralità nel suono... che quasi sempre non piace. :zizizi))

seethorne
27th November 2011, 16:54
A me piace la neutralità del suono, non lo ritengo un difetto. con becchi estremi finirai per avere solo un tipo di suono e basta.
certo è che se avessi soldi da spendere in abbondanza uh uhhhhhhh ho la mia lista dei desideri :twisted:

Quindi se mi prendessi un jj hr o ancora peggio: classic per tenore dovrei montarci ance belle gnucche se volessi gestirlo meglio? tipo legere signature #3?

fbisbo76
27th November 2011, 23:25
A me piace la neutralità del suono, non lo ritengo un difetto. con becchi estremi finirai per avere solo un tipo di suono e basta.
certo è che se avessi soldi da spendere in abbondanza uh uhhhhhhh ho la mia lista dei desideri :twisted:

Quindi se mi prendessi un jj hr o ancora peggio: classic per tenore dovrei montarci ance belle gnucche se volessi gestirlo meglio? tipo legere signature #3?
infatti hai centrato in pieno...altro che gam....
anche secondo me dipende molto dall'ancia che si usa...ad esempio io sul tenore con il mio nuovo acquisto Dukoff devo ancora trovare l'ancia giusta, forse un'ancia più dura mi aiuterebbe..magari assieme ad una bella fascetta Rovner Light, pensavo alla L12.
Magari passare a rico jazz 2H o anche 3S (attualmente ho le 2M ma fischiano a volte :???: ) ... credo che suonare ance moscette non aiuta e si rischia davvero di cambiare becco. Insomma alla fine sembra davvero che il becco sia davvero l'ultimo dei problemi..se andate a fondo vi accorgete che c'è qualcosa che non va nel setup... l'ancia era sbagliata o che il becco andava reworkato...mi sono reso conto leggendo altri post sul forum che i becchi vengono venduti dando la colpa all'apertura sbagliata o al fatto che non suona...ma anche i becchi importanti spesso necessitano di un rework. Ad esempio i vecchi Dukoff Miami Florida degli anni 70 come il mio quasi tutti ad esempio hanno imperfezioni. E i becchi nuovi? beh anche il mio Aizen per alto non è esente da problemi di facing, eppure dovrebbe essere perfetto... ne abbiamo già discusso con Tzadik in un altro post riguardante questo becco.

tzadik
28th November 2011, 01:55
@seethehorne... penso che per avere una risposta alla tua domanda dovresti provare a lungo entrambi i bocchini! ;)

@fbisbo76: oggettivamente si da per scontato che ogni bocchino (in base al proprio modo di suonare) predilige una certa ancia. Se uno non ha la pazienza di provare un po' di ance prima di trarre conclusioni affrettate... forse non si approccia al "problema" nella maniera corretta.
...
L'Aizen sicuramente è molto ben fatto geometicamente e dimensionalmente... semplicemente sul R&C non è funzionale alle necessità che lo strumento: è particolare lo strumento non il bocchino.
Probabilmente se avessi un Aizen 6M o 7M, parte dei tuoi "problemi" (se così possiamo chiamarli) si ridurrebbero drasticamente. :zizizi))
Quindi non è colpa del bocchino in sè, con buona approssimazione è colpa dell'apertura troppo chiusa che hai scelto.
In questo thread succede una cosa simile: viewtopic.php?f=12&t=22209 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=22209) (passaggio da bocchino con apertura medio-aperta e camera medio-larga a un bocchino "chiuso" con camera "stretta").

seethorne
28th November 2011, 11:19
ma perchè mi chiami "see-the-horne"? :D
che palle basta spendere XD con questo sax non spendo più in becchi, ecco. ora l'ho detto, *il giorno sucessivo acquista 5 becchi contemporaneamente*

tzadik
28th November 2011, 11:43
... errore nello spelling! :muro((((

seethorne
28th November 2011, 11:46
ahahah no problem :D

fbisbo76
28th November 2011, 14:51
Probabilmente se avessi un Aizen 6M o 7M, parte dei tuoi "problemi" (se così possiamo chiamarli) si ridurrebbero drasticamente. :zizizi))
Quindi non è colpa del bocchino in sè, con buona approssimazione è colpa dell'apertura troppo chiusa che hai scelto.

ciao, infatti credo che prima della fine dell'anno lo farò reworkare...magari passare a 6 o 7 di apertura come dici tu, mantenedo le caratteristiche timbriche principali...non credo che si "sciupi" il becco ...anzi ;)

tzadik
28th November 2011, 15:04
Non credo nemmeno io che si sciupi...
Però... ad averci pensato prima... se avessi comprato direttamente un 6M o un 7M (invece del 5M) ti risparmiavi un po' "problemi"... ;)

fbisbo76
28th November 2011, 15:29
Non credo nemmeno io che si sciupi...
ePrò... ad averci pensato prima... se avessi comprato direttamente un 6M o un 7M (invece del 5M) ti risparmiavi un po' "problemi"... ;)
non ci crederai ma Jazz Master con apertura 6 o 7 non c'erano :muro(((( in alternativa provai anche il modello Aizen Soloist di varie aperture ma non mi convinceva fino in fondo il timbro e l'equilibrio generale del becco ( e pensa che al conservatorio mi sono diplomato suonando un Soloist C** quindi conosco il timbro soloist) e poi se non ricordo male a quel tempo non avevo ancora il R&C R1 ma il Selmer serie II, figurati.....sax diversi, impressioni diverse!
Devo dire che ultimamente usando ance LaVoz (made in usa, un pò vecchiotte e stagionate devo dire) non ho più molti problemi di chiusura sulle alte...resta il fatto che dopo aver provato Meyer più aperti come mi consigliavi tu la differenza si sente anche a livello di resistenza sulla spinta dell'aria..quindi un numero in più sicuramente potrebbe fare molta differenza. Simone fa delle magie sui becchi da quanto leggo sul forum! :lol:

7th February 2012, 12:30
Giusto per informazione,
Chris Potter è, al momento, ritornato al suo Double Ring...alla fine ritorna sempre lì...

docmax
7th February 2012, 13:05
Gira gira...
Siamo sempre avvolti dall'ansia di cambiare imboccatura per trovare la magia di un qualche cosa che ci cambia la vita di suonatori di sax. Possibile, ma è un evento molto raro, direi rarissimo e, se viene ricercato compulsivamente, può scatenare una vera e propria malattia distruttiva, la GAM appunto. ;)
Vista l'incidenza nei saxofonisti e considerate le spese che fa fare ai malcapitati pazienti direi di pensare per la prossima Master anche un giorno di disintossicazione, full immersion, dalla GAM.

(devo pensare ad una terapia d'urto, magari Pizzic m'aiuta)

fbisbo76
22nd February 2012, 19:55
Non credo nemmeno io che si sciupi...
Però... ad averci pensato prima... se avessi comprato direttamente un 6M o un 7M (invece del 5M) ti risparmiavi un po' "problemi"... ;)
ciao Tza, come non darti ragione!
alla fine come vedi in firma l'ho fatto reworkare...e devo dire che è tutta un'altra storia....sul registro alto non si chiude più l'ancia...e anche se devo dire che il suono ha acquistato anche più corpo (diciamo si è scurito leggermente) l'equilibrio generale è ottimo. Oltre a poter gestire un becco decisamente più spinto :ghigno: inoltre sono stati rilavorati il piano, i binari e il baffle (si chiama così la punta del becco?) dandogli un leggero rollover sulla punta per facilitare gli attacchi credo. Devo dire che Simone ha fatto un bel lavoro e anche che il facing originale del becco era pessimo..ho visto sul computer la curva in base alle misurazioni ed era tuttaltro che una curva !
(a dispetto del prezzo del becco, 280 sacchi :doh!: mi aspettavo di più da questi Aizen).
Ps. Ho provato anche un Meyer 6 e un Meyer 7 e devo dire che come suono sul rampone non mi dispiacerebbero affatto
ciao saluti

tzadik
22nd February 2012, 21:06
La curva rilevata è comunque soggetta a una tolleranza (nella misurazione) che può essere grande quanto la tolleranza dimensionale durante la valutazione.
Il grafico che viene poi è comunque ottenuto mediante per regressione... questa curva devi valutarla con il bocchino messo all'in-giù.

Posso immaginare il disappunto di aver speso 280 euro per un bocchino non perfetto... :mha...:
L'importante, comunque, è che ora tu sia soddisfatto. ;)

fbisbo76
25th February 2012, 21:43
La curva rilevata è comunque soggetta a una tolleranza (nella misurazione) che può essere grande quanto la tolleranza dimensionale durante la valutazione.
Il grafico che viene poi è comunque ottenuto mediante per regressione... questa curva devi valutarla con il bocchino messo all'in-giù.

Posso immaginare il disappunto di aver speso 280 euro per un bocchino non perfetto... :mha...:
L'importante, comunque, è che ora tu sia soddisfatto. ;)

molto soddisfatto :saxxxx)))

ginos77
25th February 2012, 23:16
Io mi trovo in un momento di GAM regressiva....ho trovato la pace dei sensi con un banalissimo OL reworkato non sò da chi...e stò facendo una full immersion di studio...armonici a gogo e armonia a catena....cmq nel mio armadietto ho sempre qualche antinfiammatorio di GAM...al momento un Lebayle in metallo che tira giù i muri..con un suono molto più aggressivo....ed un Morgan pastosissimo....credo che il segreto sia questo...trovare il becco giusto ma mantenersi sempre qualcosa di diverso...per poterci fare 2 note nei momenti di astinenza...il Gaia l'ho dato via perchè era molto simile all'OL...cmq buona disintossicazione a tutti!!!!!!!!!!

re minore
25th February 2012, 23:44
Grandissimo becco il Morgan!!! Fino ad un mese fa non lo conoscevo ed ora sta diventando il mio pezzo preferito.

fbisbo76
26th February 2012, 12:27
io invece penso davvero di essere affetto da gam (visti gli ultimi sviluppi) .. Ultimamente ho cambiato 3 becchi tra alto e tenore.. forse é gam..ma ci metterei anche gas (visto che ho cambiato sax alto passando da un SA 80 serie II ad un R&C e da un tenore Yana ad un Mark VI ) ed io che pensavo di essere esente da malattie mi ritrovo varie! Pensavo..non saràmica dovuto all 'assidua frequentazione di questo forum?! :lol: :lol:

tzadik
26th February 2012, 12:34
L'importante è avere le idee chiare ed avere ben in testa cosa si vuole ottenere.
Con queste premesse... si fà molto presto a comprare un bocchino "definitivo"...