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Visualizza Versione Completa : Studiare in Francia o Olanda, perchè farlo?...



homer
31st October 2011, 10:22
il titolo dice tutto,
vorrei sapere cosa è che spinge molti saxofonisti ad andare a studiare in Francia o in Olanda,
soprattutto chi ha fatto queste esperienze (ad esempio il grande David Brutti) :D

homer
2nd November 2011, 00:22
:sad:

giovanesassofonista
2nd November 2011, 12:27
Io sarei l'ultimo a cui bisognerebbe chiedere, ma mi permetto lo stesso di esprimermi, secondo me perché ci sono opportunità per studiare con grandi maestri, magari chessò 20 anni fa ci sarebbe stato ancora Marcel Mule e Londeix, quest'ultimo non so se tiene ancora corsi, mentre ora ci sono altri come Delangle, Fourmeau eccetera che forse non sono allo stesso livello dei primi due

homer
2nd November 2011, 23:43
la mia idea è infatti quella di raccogliere opinioni di persone che hanno studiato in questi posti

David Brutti
2nd November 2011, 23:58
Ciao Homer,

l'esperienza di studio all'estero è stata per me di vitale importanza e penso che senza l'eccezionale preparazione che ho ricevuto presso il conservatorio di Bordeaux probabilmente non sarei riuscito a ritagliarmi uno spazio nel professionismo.
Ho fatto questa esperienza in un'età cruciale, avevo 20 anni e mi ero appena diplomato al conservatorio (da esterno, ci tengo a ricordarlo...). Dopo aver seguito con profitto alcune masterclass del M° Londeix dietro suo consiglio mi iscrissi presso il conservatorio di Bordeaux come corsista a tutti gli effetti (no erasmus e porcherie simili).

Oltre la bravura dell'insegnante, l'eccezionale Marie-Bernadette Charrier musicista in gamba che punta molto sulla musica d'avanguardia, devo dire che la VERA marcia in più che hanno molti conservatori europei rispetto ai nostri malandati istituti sono le infrastrutture estremamente funzionali (sale studio per gli allievi, strumenti musicali sempre al meglio, una biblioteca fornitissima, sconti incredibili su CD,biglietti dei concerti e spartiti etc...), l'organizzazione precisa e puntuale degli orari e dei corsi e un VERO progetto didattico a tutto tondo che comprende la formazione COMPLETA del musicista e offre una preparazione tecnica che ti permette di affrontare le difficoltà della professione.
Altra cosa (non da poco): l'allievo è al centro di tutto e tutto funziona per rendere al meglio l'esperienza di studio.

Ovviamente la mia formazione non si è fermata a questo e le esperienze professionali fatte in Italia e all'estero successivamente ai miei studi sono state importanti (in alcuni casi decisive), tuttavia posso dire che l'esperienza fatta in Francia è stata per me una chiave che mi ha permesso di accedere a un mondo.

Ad oggi sono emersi nuovi conservatori e insegnanti di tutto rispetto anche se debbo ammettere che in ambito classico sono ancora pochi gli istituti che offrono questa preparazione al professionismo: in molti casi si tende a vedere il sax classico in una accezione che piace soltanto ai saxofonisti "di accademia" e che pochissimi riscontri hanno a livello di pubblico. Invece di sfruttare le potenzialità espressive e camaleontiche del nostro strumento ci si rifugia in una visione "aulica" dello stesso che non coincide con la natura e soprattutto con la cronologia di uno strumento che è giovanissimo.

Ma in ogni caso, girando un pò il mondo posso permettermi di asserire con forza che, qualunque sia l'insegnante e il suo livello tecnico, quasi qualunque conservatorio europeo al di fuori dell'italia offre un livello di preparazione superiore e infrastrutture migliori. L'italia è un posto nel quale si tende a privilegiare tutti fuorché l'allievo e di conseguenza con tale mentalità avremo sempre programmi scadenti, infrastrutture che non funzionano, insegnanti che si permettono di mostrare con arroganza la loro poca preparazione e quant'altro accade quotidianamente.

homer
3rd November 2011, 00:14
Premetto che con il mio insegnante mi trovo benissimo, è un ottimo musicista,una persona molto preparata, aperta mentalmente, ed uno di quei pochi insegnanti che insegnano per VOCAZIONE.
però c'è da dire anche che ho visto (e continuo a vedere) degli insegnanti che al posto di insegnare passano il tempo fuori dall'aula a farsi i fatti loro.
comunque mediamente (purtroppo) siamo gli ultimi su tutto e non solo nella musica

homer
3rd November 2011, 00:17
In Francia c'è anche possibilità di lavorare facendo concerti mentre si studia oppure ci si limita solo al saxofono nel punto di vista accademico?
Inoltre vorrei chiederti quali conservatori consigli.
poi un'altra domanda: che materie si studiano? si perde tempo con materie inutili?
Grazie infinite di mettere a nostra disposizione le tue esperienze. :half:

David Brutti
3rd November 2011, 00:39
In Francia c'è anche possibilità di lavorare facendo concerti mentre si studia oppure ci si limita solo al saxofono nel punto di vista accademico?

Questa è l'unica nota dolente del conservatorio di Bordeaux: le occasioni per suonare dal vivo sono poche (ma ci sono): si suona principalmente in sinfonica e in gruppi di musica da camera (principalmente musica contemporanea).
Con Londeix si suonava di più in quanto c'era l'Ensemble International de Saxophones che era una vera e propria istituzione del conservatorio e faceva un'intensa attività concertistica.


Inoltre vorrei chiederti quali conservatori consigli.

Bordeaux e Palma de Mallorca: in quest'ultimo conservatorio ho potuto toccare con mano il livello altissimo di preparazione degli allievi e degli insegnanti (non metto in dubbio la preparazione di alcuni (pochi) prof italiani, ma qui siamo su altri livelli francamente livelli per cui ragazzi di 19-20 anni riescono a suonare senza problemi musica di complessità disarmante e a montare programmi da concerto di grande spessore: in un conservatorio Italiano di grazia se trovi un diplomando che riesce ad arrivare alla fine di Ibert...). Oltre a ciò il conservatorio Spagnolo offre agli allievi possibilità di farsi le ossa inb situazioni concertistiche: c'è un'orchestra di sax attivissima e che fa tourne in tutto il mondo.


poi un'altra domanda: che materie si studiano? si perde tempo con materie inutili?
Grazie infinite di mettere a nostra disposizione le tue esperienze. :half:

Quando frequentavo io le materie erano:
-sax
-analisi
-lettura a prima vista
-musica contemporanea
-quartetto di sax

Poi si poteva frequentare qualsiasi corso praticamente e si poteva arricchire il percorso con materie come Musica da Camera e altre.
Le materie "complementari" sono utilissime e ben fatte e soprattuto tenute a insegnanti eccellenti.
Probabilmente ad oggi anche li è entrato in vigore un sistema simil-universitario, ma ho avuto occasione di constatare che la suddetta linea viene mantenuta: materie utili e ben fatte.

homer
3rd November 2011, 13:32
Hai fatto un Biennio?
poi i corsi si possono seguire solo iin francese o ci sono anche altre lingue?

David Brutti
3rd November 2011, 13:51
Ho frequentato il corso Superiore di sax.
I corsi sono in Francese ma la Charrier parla anche Spagnolo e Inglese, anche se la conoscenza della lingua è FONDAMENTALE (magari se nei nostri conservatori facessero dei corsi di lingua invece di bruciare soldi in materie come "fenomenologia del leggio di legno"...).

homer
3rd November 2011, 14:15
i corsi li fanno(nel mio fanno inglese), il problema è che iniziano a maggio mentre l'esame è a giugno, quindi gli studenti fanno tre volte a settimana per tre ore,
quindi il corso è praticamente inutile =(

David Brutti
3rd November 2011, 15:07
Hai toccato un altro problema: le materie (interessanti o no, non entro nel merito) vengono fatte in modo assolutamente non produttivo per l'allievo e giusto per ammucchiare il famigerato "monte ore". Gli orari vengono bensì strutturati per favorire al massimo le esigenze del prof di turno che nel condensare le lezioni in poche settimane ha tutto da guadagnare. Una vera porcheria! E credetemi,la conoscenza delle lingue è FONDAMENTALE per un musicista.

La cosa che tuttavia devono capire gli allievi, che rispetto agli anni passati possono documentarsi tramite internet laddove prima ti beccavi quello che capitava, è di cercare di evitare di perder tempo dietro a queste cialtronate. Ricordatevi che il futuro è il vostro e i 20 anni passano più in fretta di quanto si pensi e se non si è preparati è difficilissimo pensare di campare di musica al giorno d'oggi se non si ha la preparazione adeguata.

Il Fumatore di Sax
3rd November 2011, 18:17
Entrando in un tema che si accosta al topic pur senza caderci completamente, credi sarebbe possibile per un ultra-ventenne entrare a far parte di queste realtà?
Magari un ultra-ventenne a caso, da sempre autodidatta, entrato in conservatorio ma subito uscitone per incompatibilità di vedute/metodi/orari/usi&costumi, che progetta appena preso questo maledettissimo foglio di carta all'università di immergersi nella musica completamente (anche se l'immersione attuale già compromette notevolmente l'avvento del suddetto foglio di carta ma questo è un altro discorso)? (Per altro studio Lingue Straniere, il corso non prettamente musicale che mi sembrò al tempo più coerente con la professione concertistica)

Tu che dici, David, possibile? Impossibile? Improbabile?


(Per altro: ciao a tutti! Quanto tempo!)

David Brutti
3rd November 2011, 19:06
Nel senso che ti interessa fare un'esperienza di studio all'estero?

homer
15th February 2012, 00:52
Riesumo :)
Ci sono borse di studio Per potere studiare all'estero?

David Brutti
15th February 2012, 09:33
C'è l'Erasmus (credo) ma:
1) danno due lire (che io sappia) e sono piuttosto ininfluenti ai fini delle spese sostenute;
2) hai una scelta limitata di conservatori che devono essere quelli gemellati con il conservatorio d'origine. Anche se quasi qualsiasi conservatorio straniero è generalmente meglio organizzato e superiore alla maggiorparte dei conservatori italiani, mi pare il caso di poter scegliere un posto dove ci sia un insegnante di prestigio: in questo modo non ha tanto senso andare all'estero secondo me.

Però:
-spesso i conservatori prestigiosi danno borse di studio agli allievi meritevoli;
-se interessa il percorso Jazzistico (percorso volto all'improvvisazione ma che cura tutti gli aspetti del fare musica dalla conoscenza della classica alla composizione e pertanto oggi risulta più attuale e valido IMHO), la Berkley fa delle selezioni. In base al punteggio ottenuto si hanno borse di studio anche importanti che vanno a coprire le esose quote annuali d'iscrizione. Un mio allievo ha fatto un'esperienza simile.

homer
16th February 2012, 21:33
Però:
.......
-se interessa il percorso Jazzistico (percorso volto all'improvvisazione ma che cura tutti gli aspetti del fare musica dalla conoscenza della classica alla composizione e pertanto oggi risulta più attuale e valido IMHO), la Berkley fa delle selezioni. In base al punteggio ottenuto si hanno borse di studio anche importanti che vanno a coprire le esose quote annuali d'iscrizione. Un mio allievo ha fatto un'esperienza simile.
come ascolto mi piacciono sia classica e contemporanea che jazz, anche se ho sempre suonato solo musica classica.
però sono scoraggiato, con la musica classica sembra che si possa solo insegnare e solo in rarissimi casi (come il tuo :half: ) suonare, infatti per questo il jazz dal punto di vista lavorativo mi sembra più ricco di opportunità.
Altrimenti una soluzione è appunto quella di emigrare

Jacoposib
16th February 2012, 22:56
Entrando in un tema che si accosta al topic pur senza caderci completamente, credi sarebbe possibile per un ultra-ventenne entrare a far parte di queste realtà?
Magari un ultra-ventenne a caso, da sempre autodidatta, entrato in conservatorio ma subito uscitone per incompatibilità di vedute/metodi/orari/usi&costumi, che progetta appena preso questo maledettissimo foglio di carta all'università di immergersi nella musica completamente (anche se l'immersione attuale già compromette notevolmente l'avvento del suddetto foglio di carta ma questo è un altro discorso)? (Per altro studio Lingue Straniere, il corso non prettamente musicale che mi sembrò al tempo più coerente con la professione concertistica)

Tu che dici, David, possibile? Impossibile? Improbabile?


(Per altro: ciao a tutti! Quanto tempo!)
:D grande ti avrò visto un paio di volte!! ahahah

Jacoposib
16th February 2012, 23:13
la Berkley fa delle selezioni...
*Berklee!!
quoto, lì il livello è altissimo e le borse di studio le danno se sei bravo. parola chiave: MERITOCRAZIA.
i conservatori in Italia non funziona... tutte le istituzioni italiane sono vittime della enorme e inutile burocrazia che crea problemi organizzativi e obbliga gli studenti, nel caso del conservatorio, a frequentare obbligatoriamente materie INUTILI dal nome pirotecnico! io sono laureando al triennio di jazz a Torino (considerato uno dei migliori d'Italia, pensate gli altri), i docenti sono spaziali: Emanuele Cisi, Dado Moroni, Furio Di Castri, Giampaolo Casati ma il piano di studio è una porcheria indicibile!!! su 7 allievi di sax abbiamo a disposizione 3 ore totali di lezione di sax (ciò significa 25 min di lezione a testa :mha...: ). inoltre abbiamo 4 moduli si storia!!! Storia della musica classica (180 oreeee!!!), storia del jazz, storia della musica afro-americana, storia della pop music. NON HA SENSO!!! evito di andare avanti con i dettagli perché sono già diventato noioso.
Homer se puoi vattene dall'Italia e magari vai a Palma che è un posto strafigo e pieno di gnocca! :ghigno:

Jacoposib
16th February 2012, 23:19
Però:
.......
-se interessa il percorso Jazzistico (percorso volto all'improvvisazione ma che cura tutti gli aspetti del fare musica dalla conoscenza della classica alla composizione e pertanto oggi risulta più attuale e valido IMHO), la Berkley fa delle selezioni. In base al punteggio ottenuto si hanno borse di studio anche importanti che vanno a coprire le esose quote annuali d'iscrizione. Un mio allievo ha fatto un'esperienza simile.
come ascolto mi piacciono sia classica e contemporanea che jazz, anche se ho sempre suonato solo musica classica.
però sono scoraggiato, con la musica classica sembra che si possa solo insegnare e solo in rarissimi casi (come il tuo :half: ) suonare, infatti per questo il jazz dal punto di vista lavorativo mi sembra più ricco di opportunità.
Altrimenti una soluzione è appunto quella di emigrare
si lavora poco anche da jazzista fidati... poi è un linguaggio vero e proprio, non lo si impara in pochi mesi e i college seri non ti ammettono se non sei già ad un certo livello (e poi non ti conviene, spenderesti un sacco di soldi per studiare per esempio alla Berklee per poi arrivare ad un livello medio). per emergere dal mucchio bisogna puntare all'eccellenza!

homer
16th February 2012, 23:23
io volevo andare in francia, ma ora che ci penso, Palma è molto meglio =)
comunque il mio pensiero era che per lavorare nel sax classico (ripeto a parte David e pochissimi altri) bisogna uscire dall'Italia.
mi sa che uscirò il prima possibile

Yoepdeyoep
17th February 2012, 21:48
Ciao a tutti gentili collegae,
Io ho studiato saxofono cassico, flauto traverso Jazz :D direzione orchestra jazz (Big Band) con strumenti secondari: piano (obbligatorio) e latin percussion (scelta mia), ho anche fatto qualche anno workschop basso elettrico.
Ci ho messo in totale 8 anni, comprese le promozioni, studiato principalmente in Nederland
(Olanda) Belgio, Duitsland. mi sono trovato benissimo.
Negli ultimo 2 anni mi hanno chiesto di dare lezioni a scuole di musica, ho acettato alcune ore alla settimana.
Non sono ricco tuttaltro quelle ore mi sono servite assime al suonare in club,s a pagare gli studi.
Finiti gli studi e le promozioni, non ho nemmeno sollecitato, mi hanno chiamato dal direttore di una scuola vicino a dove abitavo e mi hanno chiesto se mi interessava
il posto fisso, ho acettato. sono diventato statale regionale, e adesso a parte le lezioni, do ogni tanto un concerto, jazz ma anche regolarmente classico, spesso con collegae che ho conosciuto al conservatorio.
Il mio Flauto traverso é d'oro massiccio fatto fare a mano.
Piccolo Yamaha standaard
So prano Yanagisav a
Alto Yamaha Custom
Alto "rood coper" Buffet Cranpone
Tenore King super 20 silver sonic
Baritono Ynagisava ( A basso)
in piu la necessaria amplificazione con microfoni senza fili
"sax elettrico " per modo di dire Yamaha, carino ma non importante
Ripeto non sono ricco , ho lavorato in tantissimi club in Nederland, Duitsland, e Begio.
e cosi mi sono comperato quello che desideravo.
A Parte le belle donne, suonare é la cosa che mi interessa di piu.
Ciao a tutti

homer
19th February 2012, 16:14
Ritornando IN, chi è l'insegnante a Palma?