Fabio JAZZ
25th October 2011, 14:09
Me ne è successa una che non avrei voluto dover raccontare,
sabato sera, forse dovrei dire notte dal momento che abbiamo suonato dalle 22:00 alle 00:30, ho suonato con il mio gruppo a mille metri di quota all'aperto; temperatura di poco superiore allo 0. :doh!:
Durante il sound check effettuato nel pomeriggio sotto il sole, no problem, appena abbiamo iniziato a suonare la sera, si è consumata la tragedia! Il sax era stonatissimo!!! Inoltre la stonatura aumentava mano mano scendendo verso le note più gravi.
Come non bastasse durante lo stesso assolo lo scaldarsi dello strumento andava a modificare la situazione.
Inoltre, sulle pareti interne dello strumento gelato, condensava istantaneamente tutto il mio fiato facendomi ritrovare fiumi di allegra condensa all'interno del sax. :muro((((
Quello che è accaduto riesco a spiegarmelo anche da solo; la domanda è: qualora mi ricapitasse una condizione del genere (spero proprio di no), come posso ovviare a questo problema?
Non credo che ai professionisti non siano mai capitate situazioni climatiche analoghe!
Mi è stato consigliato un pitch controller, ma è necessario raddrizzare la schiena al suono in maniera digitale? Non ci sono tecniche alternative alla stufetta sul palco?
Grazie, Fabio :smile:
sabato sera, forse dovrei dire notte dal momento che abbiamo suonato dalle 22:00 alle 00:30, ho suonato con il mio gruppo a mille metri di quota all'aperto; temperatura di poco superiore allo 0. :doh!:
Durante il sound check effettuato nel pomeriggio sotto il sole, no problem, appena abbiamo iniziato a suonare la sera, si è consumata la tragedia! Il sax era stonatissimo!!! Inoltre la stonatura aumentava mano mano scendendo verso le note più gravi.
Come non bastasse durante lo stesso assolo lo scaldarsi dello strumento andava a modificare la situazione.
Inoltre, sulle pareti interne dello strumento gelato, condensava istantaneamente tutto il mio fiato facendomi ritrovare fiumi di allegra condensa all'interno del sax. :muro((((
Quello che è accaduto riesco a spiegarmelo anche da solo; la domanda è: qualora mi ricapitasse una condizione del genere (spero proprio di no), come posso ovviare a questo problema?
Non credo che ai professionisti non siano mai capitate situazioni climatiche analoghe!
Mi è stato consigliato un pitch controller, ma è necessario raddrizzare la schiena al suono in maniera digitale? Non ci sono tecniche alternative alla stufetta sul palco?
Grazie, Fabio :smile: