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Visualizza Versione Completa : Quale becco per suono caldo e rotondo al posto del selmer 80



marcomatte
24th October 2011, 14:23
Salve a tutti, mi sono dedicato al sax tenore da circa due annetti e sto impsarando piano piano a suonarlo,vorrei un consiglio.
Ho un becco selmer 80 c* e come suono non è male,però vorrei un suono più aperto con tono caldo e rotondo,non so se sono stato esaustivo nella spiegazioni.
attendo i vostri consigli ciao

fcoltrane
24th October 2011, 14:35
considera che in questi due anni hai suonato con un bocchino relativamente chiuso.
quindi ancor prima di darti un consiglio sul bocchino da acquistare ti conviene informarti su bocchini che non siano troppo distanti per concezione e apertura dal tuo.
in caso contrario il passaggio potrebbe essere traumatico.
per farti un esempio il link 6 è uno standard relativamente chiuso per il tenore ma nel tuo caso potrebbe risultare troppo aperto.

E' anche vero che potresti scoprire un mondo del tutto nuovo .

ciao fra
ciao fra

Giu-Zep
24th October 2011, 15:17
Io penso che al momento a causa del fatto che hai usato (come già accennato) un becco molto chiuso, specialmente per il tenore, io ti consiglierei di spostarti su un becco di apertura media, come 6*-7, non di più per ora.

All'inizio, molto probabilmente troverai l'approccio molto strano, poiché a causa delle profonde differenze di apertura, di facing ed anche di taglio delle ance (poiché se hai usato le vandoren blu, con un becco da jazz meglio scordarsele), dovrai cambiare la tua imboccatura. Dopo il periodo di assestamento però, troverai che ci sono moltissimi vantaggi, SPECIALMENTE sul tenore, dove cambiare setup spesso apre un mondo di possibilità in più (sull'alto e sul soprano è molto meno evidente, almeno questa è la mia esperienza).

Ti consiglio di non spendere molti soldi nel cambio, vai su un normalissimo otto link tone edge 6* o 7, un Berg Larsen 100 (o 105)-2-SMS, o un meyer 7-8 (sono più chiusi di quanto scritto). Sulle ance sperimenta, lì il discorso si fa più personale ma ti consiglio di evitare le vandoren blu, funzionano malissimo su becchi diversi dai selmer....
Ciao ;)

marcomatte
24th October 2011, 15:47
sto usando con il selmer 80 c* ance rico jazz 3M , con il becco che ho trovato insieme al sax al momento dell'acquisto usavo le rigotti gold 2, ma sono passato appunto al selmer perchè il suono era gracchiante.
vorrei un suono caldo rotondo ma con un volume più ampio, l'80 c* ,non so come dire, appare frenato,soffocato...
non so se rendo l'idea.

STE SAX
24th October 2011, 16:07
rendi l'idea benissimo perche' e' proprio cosi'. Molti di noi hanno iniziato con quel becco (almeno io si) ed in effetti se vuoi spingere un po' e suonare aperto non e' proprio l'ideale. Ti hanno consigliato Ottolink tone edge o Meyer e hanno ragione secondo me, becchi buoni e non eccessivamente dispendiosi. Potresti anche valutare un Ottolink STM in metallo sempre con aperture non oltre 7.

barisax94
24th October 2011, 16:18
Sei stato chiaro, infatti anche io ho iniziato e tutt'ora utilizzo il classico Selmer S80 C* sul contralto, come volume infatti rende limitatamente...
Figuriamoci su un tenore... La scelta buona secondo me può essere su un Ottolink STM di apertura 6-6*-7 non di più...
Se invece il metallo non ti piace, può provare benissimo i becchi che ti hanno consigliato loro...

Giu-Zep
24th October 2011, 19:08
sto usando con il selmer 80 c* ance rico jazz 3M , con il becco che ho trovato insieme al sax al momento dell'acquisto usavo le rigotti gold 2, ma sono passato appunto al selmer perchè il suono era gracchiante.
vorrei un suono caldo rotondo ma con un volume più ampio, l'80 c* ,non so come dire, appare frenato,soffocato...
non so se rendo l'idea.
Quello di cui tu parli risponde esattamente alle caratteristiche del becco che usi:
- Facing: corto, usato su questo tipo di becchi per esaltare le frequenze medio-alte, rende l'emissione più "immediata" ma a scapito della spontaneità del registro medio-grave;
- Apertura: chiusa, il che significa suono tendenzialmente più stretto e concentrato. L'apertura in sé però non ha una diretta relazione con la "voce" che può avere un becco, lo so per esperienza dopo aver fatto aprire varie imboccature, e notando come il timbro prodotto rimaneva invariato (perché la voce ed il timbro prodotti da un becco sono il risultato soprattutto della camera e del baffle);
- Baffle: nessuno, la curva interna dell'S80 scende piatta, il che significa che in termini di proiezione e presenza del registro acuto non brilla assolutamente. In passato la Selmer anche su becchi con camera stretta (soloist, air flow), ha sempre comunque messo un minimo di rollover baffle verso la punta, perché aiuta molto per equilibrare la presenza dei registri;
- Camera: stretta e quadrata. La prima caratteristica può essere una buona scelta o meno, a seconda se il resto del becco è realizzato bene o meno (e sugli S80 non lo è....sono in genere storti ed essendo senza baffle tutto il suono lo fa la camera), mentre la seconda a mio parere è la cosa peggiore che possa esistere per un becco. Soffoca molto il suono, e lo rende piccolo ed aspro.....Sarà che è pensato per la musica classica, ma sinceramente molti sassofonisti classici continuano a preferire becchi più versatili come Meyer o Selmer Soloist....

L'insieme di queste caratteristiche ti porta ad avere le sensazioni che hai, quindi hai perfettamente ragione. Prenditi un bell'Otto Link Tone Edge 7 e passa la paura ;)

marcomatte
24th October 2011, 20:43
un pò di tempo fa ho provato un otto link in metallo, però non mi ha soddisfatto perchè specialmente con le note alte sembrava molto una tromba. a me piacerebbe avere il siono caldo e rotondo del sax tenore ma con un bel volume.

ho chiesto al mio fornitore hanno un otto link tone edge 6 e voi mi consigliate il 6* o il 7, il sei rispetto agli altri due com'è? altrimenti avrebbe un berg larsen 100-2-sms

tzadik
24th October 2011, 20:49
Ti serve un buon bocchino Otto Link-style (e ci vorrebbe anche un buon strumento, ma quello verrà dopo)
Con gli Otto Link Tone Edge non hai mai la certezza di avere un bocchino efficiente... fossi in te mi orienterei su un Vandoren V16 in ebanite o se lo trovi su un Lebayle Jazz (che non è bocchino Otto Link-style ma è un bocchino molto facile ed efficiente)...

e poi segnati questa regola:
http://a3.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/321034_10150332587473357_23477253356_7999927_28181 1781_n.jpg

homer
24th October 2011, 21:15
grande Tzadik!
questa cosa dovremo stamparla e metterla sulla bacheca dello studio!(meglio se in italiano)

Giu-Zep
24th October 2011, 21:29
un pò di tempo fa ho provato un otto link in metallo, però non mi ha soddisfatto perchè specialmente con le note alte sembrava molto una tromba. a me piacerebbe avere il siono caldo e rotondo del sax tenore ma con un bel volume.

ho chiesto al mio fornitore hanno un otto link tone edge 6 e voi mi consigliate il 6* o il 7, il sei rispetto agli altri due com'è? altrimenti avrebbe un berg larsen 100-2-sms
Guarda prendi il tone edge....se cerchi un suono caldo e rotondo alla fine l'otto link è la scelta più sensata....per l'apertura va bene anche 6.

nicola
24th October 2011, 23:06
Condivido.
Ringrazio ancora chi mi ha consigliato per la prima volta l'Otto Link Tone Edge: ho preso un n. 6 sia per il soprano che per il contralto e mi piace molto: suono caldo e facilità di emissione.

~Torque~
25th October 2011, 12:30
Io per il mio cercando un suono come il tuo (facendo principalmente musica sinfonica) ho trovato una buona risposta nel Vandoren V16 T6-T7.

A volte uso anche legatura rowner

Giu-Zep
25th October 2011, 13:51
Si in effetti anche i Vandoren V16 sono ottimi per lo stesso motivo (sono basati sui ton e edge appunto...)

atzeboya
25th October 2011, 14:00
io ne ho un po' in vendita, tra cui proprio Meyer 7M ed OttoLink ToneEdge 6, se ti interessa.....te li posso mandare in prova
http://saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=72&t=21766

marcomatte
25th October 2011, 14:36
atzeboya,mi interessa il tone edge 6 visto che me lo consigliano in molti,fammi sapere le modalità.

marcomatte
25th October 2011, 15:31
con il tone edge 6 quali ance usare??

tzadik
25th October 2011, 15:58
Se puoi provali entrambi... sia l'Otto Link sia il Meyer...

marco66
25th October 2011, 23:44
Ho comprato qualche mese fa l'ottimo V16 T6 che ti hanno consigliato e il JJ HR 6* avendo io sempre usato il Selmer S80 C*, devo dire che non è ancora facile per me gestirli e mantenere una buona l'intonazione.
Da una decina di giorni sto usando il C* che ho fatto portare a E (=5* mi pare) da Menaglio guadagnando nelle sfumature e in potenza mantenendo una ottima intonazione. tutto quello che voglio dire è che forse è meglio aumentare gradualmente l'apertura, fra un po vedremo come riuscirò a gestire i 6*

Ciao

Giu-Zep
25th October 2011, 23:48
Se hai problemi d'intonazione è anche perché usi ance morbidissime su becchi medio chiusi. 6* è un'apertura piccola, nemmeno sul serio media (7*-8). Li avevo anch'io all'inizio, è bastato passare alle 3 per risolvere il problema. E' chiaro che ti sembreranno dure all'inizio, ma è solo questione di un paio di settimane di esercizio per allenare la muscolatura della bocca.

Giu-Zep
25th October 2011, 23:51
con il tone edge 6 quali ance usare??
Devi provarle, io ti consiglierei di provare Rico Jazz 3S, Vandoren ZZ 3 o Java 3, ma virtualmente quelle che vuoi, devono solo piacerti ;)

marco66
26th October 2011, 00:17
Se hai problemi d'intonazione è anche perché usi ance morbidissime su becchi medio chiusi. 6* è un'apertura piccola, nemmeno sul serio media (7*-8). Li avevo anch'io all'inizio, è bastato passare alle 3 per risolvere il problema. E' chiaro che ti sembreranno dure all'inizio, ma è solo questione di un paio di settimane di esercizio per allenare la muscolatura della bocca.

Grazie per la preziosa dritta :half: ,tutti mi dicevano di usare ance più dure ma non avevo capito che avrei avuto delle difficoltà così grosse all'inizio... tant'è che le durezza 3 che avevo le ho vendute tutte :sonno:

Giu-Zep
26th October 2011, 02:41
Se hai problemi d'intonazione è anche perché usi ance morbidissime su becchi medio chiusi. 6* è un'apertura piccola, nemmeno sul serio media (7*-8). Li avevo anch'io all'inizio, è bastato passare alle 3 per risolvere il problema. E' chiaro che ti sembreranno dure all'inizio, ma è solo questione di un paio di settimane di esercizio per allenare la muscolatura della bocca.

Grazie per la preziosa dritta :half: ,tutti mi dicevano di usare ance più dure ma non avevo capito che avrei avuto delle difficoltà così grosse all'inizio... tant'è che le durezza 3 che avevo le ho vendute tutte :sonno:
E' gratis ;D
Le Java 3 e le Rico Select Jazz 3S vanno benissimo secondo me. Comunque provane varie!

~Torque~
27th October 2011, 13:53
ti segnalo questa discussione in cui è in vendita lo stesso tipo di rowner che ho sul mio vandoren... tornando al discorso di prima :)

viewtopic.php?f=73&t=21407 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=73&t=21407)

la legatura è per contralto, ma era per indicarti quale ho io... ammorbidisce moltissimo "l'arroganza" del suono del tenore rispetto alla legatura in acciaio!

marcomatte
27th October 2011, 21:09
i becchi come l'otto link tone edge 6, li fanno anche in metallo o sono modelli diversi?? in cosa si differenziano dai modelli in ebanite?

Giu-Zep
28th October 2011, 02:17
i becchi come l'otto link tone edge 6, li fanno anche in metallo o sono modelli diversi?? in cosa si differenziano dai modelli in ebanite?
Sono modelli diversi.
L'Otto Link "Tone Edge" è il modello in ebanite, mentre il "Super Tone Master" è in metallo.
Il TE tende ad avere un suono più ricco di medi, quindi un suono più diciamo "neutro", mentre l'STM è più ricco di gravi e di acuti.
In ogni caso, è inutile basarsi su questa analisi poiché ogni otto link è molto diverso dall'altro, ed anche 5 modelli dello stesso tipo in un confronto suonerebbero diversi, quindi bisogna semplicemente provarli e valutare direttamente. Specialmente perché gli Otto Link di produzione moderna sono molto imprecisi nella fabbricazione, quindi in genere per pescarne uno che suona bene ne vanno provati vari...

il nero
28th October 2011, 10:20
ciao
Ha ragione chi ti consiglia ance più dure,piano piano molto più dure:il suono diventa più bello,l'intonazione migliora.
se cerchi suono caldo e rotondo vanno bene le imboccature che hai,lavora sulle ance dure e non cambiare imboccatura almeno per alcuni mesi. Mi spiego meglio,tra le imboccature che hai,scegline una e suona con quella per dei mesi,poi prova anche le altre;credo che niente sia peggio che cambiare continuamente set-up,ah si :non studiare come faccio io!
il nero :saxxxx)))

Giu-Zep
28th October 2011, 13:23
ciao
Ha ragione chi ti consiglia ance più dure,piano piano molto più dure:il suono diventa più bello,l'intonazione migliora.
se cerchi suono caldo e rotondo vanno bene le imboccature che hai,lavora sulle ance dure e non cambiare imboccatura almeno per alcuni mesi. Mi spiego meglio,tra le imboccature che hai,scegline una e suona con quella per dei mesi,poi prova anche le altre;credo che niente sia peggio che cambiare continuamente set-up,ah si :non studiare come faccio io!
il nero :saxxxx)))
Sono d'accordo. E' chiaro che è una questione personale, però basta guardare al setup dei grandi sassofonisti, ed il 90% usano ance da dure a molto dure. Significherà pure qualcosa! Il mio insegnante attuale qui in Olanda, altista, usa un Meyer 8 con ance 5.......e ha un suono ricchissimo ma assolutamente non pesante!

marcomatte
28th October 2011, 14:15
una domanda da profano, ma aumentando la durezza dell'ancia,il suono diventa più profondo più caldo ma le note alte non ne risentono o meglio non risultano meno limpide??

Giu-Zep
28th October 2011, 14:39
Il suono si "arricchisce", la brillantezza ed il timbro del suono dipendono all'80% dalla tua impostazione. Io suono con ance 4, ma ho un suono piuttosto aspro e brillante. Il vantaggio delle ance dure è che volendo essere più scuri è facilissimo, altrettanto non si può dire delle ance deboli (o perlomeno è faticoso)!

marcomatte
28th October 2011, 15:20
mi è successo di provare a suonare con ance più dure del solito,ed il suono appare più profondo e più "caldo",ma quando andavo sulle note alte mi uscivano meno chiare e se provavo a forzare sembrava un gatto stretto all"Uscio" (alla porta) non mi riusciva andare oltre.
scusate ma mi riesce difficile spiegare queste impressioni data la mia ignoranza oin materia

fcoltrane
28th October 2011, 15:40
questa cosa che evidenzi è purtroppo normale e dipende da come utilizzi l'emissione e la stretta.
ciò che si deve raggiungere è una unica emissione per tutto il registro del sax.
(dalle note basse a quelle alte).
la stretta esercitata dalla mascella e dal labbro deve essere anche questa unica.
succede invece che quando saliamo tendiamo a stringere ed il contrario quando scendiamo.
lo studio deve riuscire ad eliminare questa tendenza.
posto che ti interessa suonare tutto il sax in maniera omogenea (dal si bemolle basso al fa acuto)
puoi cominciare a studiare intervalli meno ampi davanti allo specchio controllando appunto che non si verifichi il fenomeno evidenziato.
prendi una nota del registro medio il sol e fai una nota lunga .
quindi ti sposti di mezzo tono sol diesis nota lunga.
quindi le due note legate con una unica emissione controllando omogeneità di timbro volume intonazione ecc.
quando sei in grado di gestire mezzo tono passa a legare un tono e così via.
l'ancia dura o meno dura è un dilemma che può accompagnarti per tutta la tua vita sassofonistica.
ciascuna scelta presenta i suoi pro ed i contro.
ciao fra

marcomatte
28th October 2011, 16:11
usando le ance più dure il suono o meglio le note escono con il "soffiato" aumentando con le note basse.. da cosa dipende?

il nero
29th October 2011, 08:16
ciao
dipende dal fatto che fai fatica a far vibrare un'ancia dura così come quella che monti:la soluzione è contentarsi d'un'ancia moscia (ed in conseguenza del suono che ti può fornire) oppure mettersi li come un caprone ed insistere fino a che la cosa ti diventi normale e l'ancia più dura suonerà senza soffio(se non vuoi il soffio) e tornare ad un mezzo numero in meno ti renderà impossibile le note più estreme,fino a che non smetterai di suonare per un pò e sarai da capo con la sola differenza che saprai quale suono puoi avere con ance dure e ,allora ,insisterai fino a che non ti riuscirà di dominare l'ancia che vuoi.
Io sono così vecchio,ormai,che mi consolo pensando che non potrò mai avere una decente tecnica e allora penso che non posso contentarmi d'un suono qualunque e quindi che almeno il suono sia bello! Sembra una meta possibile fino a che non ascolto Coleman hawkins ed allora dico che son troppo vecchio anche per avere un bel suono....pazienza.
Ah,una cosa che è stata detta un milione di volte,cerca tra i tuoi sassofonisti preferiti quello che secondo te ha la voce che vorresti avere,ascoltalo sempre,anche se ti sembrerà una cosa cretina,questo aiuta ad avere una voce più bella.
il nero :saxxxx)))

fcoltrane
29th October 2011, 08:28
mettere una ancia dura che non si gestisce magari apparentemente risolve alcuni problemi ma ne crea nuovi.
ad esempio si perde la sensibilità.
si impara a mordere più del dovuto.
ci si allontana da una rilassatezza che è importante per la respirazione eccc.....
è vero però che ci sono anche dei pro.
ciao fra

marcomatte
29th October 2011, 14:38
...allora... ieri sera sono stato da un amico e ho provato il becco otto link tone edge 6 con ancia rico 2 1/2 ed ho comparato il suono con il selmere s80c* ancia rico jazz 3M la conclusione è che sono praticamente simili, c'è una impercettibile chiarezza nel tone edge. l's 80 c* è leggermente più profondo il suono bello in tutti e due ma la differenza è quasi nulla. possibile?

fcoltrane
29th October 2011, 15:24
considera che sei abituato ad un suono ed è normale che anche cambiando setup cerchi nel nuovo le caratteristiche del vecchio.
in pratica sviluppi una attitudine : mantieni in tuo suono nelle caratteristiche fondamentali a prescindere dal setup.
se non ti soddisfa puoi provare invece a suonare il link evidenziandone le differenze.
basta suonare con la stessa ancia che usi sull'altro e all'inizio ti accorgerai che farai molta più fatica e sia la stretta sia l'emissione sarà diversa .
capito questo ritorna alla ancia più leggera e prova a portare il link 6 alla sua massima espressione.

ciao fra

Giu-Zep
29th October 2011, 15:44
L'ancia è troppo leggera. 6 è molto chiuso, mettici almeno una 3. Per il resto quoto fcoltrane!

tzadik
30th October 2011, 12:39
...prova con un Vandoren V16. :D-:

seethorne
30th October 2011, 14:15
L'ancia è troppo leggera. 6 è molto chiuso, mettici almeno una 3. Per il resto quoto fcoltrane!



molto chiuso un 6??? molti sassofonisti non vanno oltre al 6.
io comunque con le ance di canna più di un 2,5 non sono mai riuscito a montare. una volta avevo provato una vandoren blu 3,5, solo aria e niente suono (sul selmer s80 c**).

tzadik
30th October 2011, 14:37
... molti sassofonisti non vanno oltre al 6..

Praticamente nessun sassofonista classico và oltre un 6 di apertura...

Se non riesci ad salire con la durezza delle ance non è una questione di apertura del bocchino, è una questione di respirazione/emissione! ;)

seethorne
30th October 2011, 16:57
in banda sono quello col becco più aperto (7*). L'altro tenorista che è molto più preparato di me suona con un tone edge 6*. Gli altri tutti 4c o c*... anche gente che suona meglio di me. Ma forse lì sono io che sbaglio.

Ma ho l'impressione che usando ance più dure oltre a far più fatica il suono perde in brillantezza, o sbaglio? Mi sembra che diventi più soffocato...

fcoltrane
30th October 2011, 18:21
è proprio quello che capita di solito.
è anche vero che una ancia più resistente tollera una emissione ed una stretta maggiore ma se non la solleciti nella maniera giusta il risultato è quello che hai evidenziato.
un 6 stella link è un bocchino che con l'ancia adatta può essere anche il bocchino della vita.
professionisti di alto livello suonano o hanno suonato con questo bocchino.
stesso discorso per l'ancia 2,5 :non è detto che sia inadeguata e che sia necessario cambiarla per una più dura .
il punto è capire quale è il limite di questa ancia.
per farlo mi viene in mente un esperimento-studio
prendi l'ancia ed il bocchino.
senza la legatura.
quindi imbocca in maniera da tenere l'ancia sul bocchino con la sola pressione dela bocca (labbro denti).
per farla vibrare dovrai imboccare molto più del normale.
il suono che produrrai sarà senza interferenza e rappresenta il suono che quel setup può sopportare.


ciao fra

Giu-Zep
30th October 2011, 20:07
in banda sono quello col becco più aperto (7*). L'altro tenorista che è molto più preparato di me suona con un tone edge 6*. Gli altri tutti 4c o c*... anche gente che suona meglio di me. Ma forse lì sono io che sbaglio.

Ma ho l'impressione che usando ance più dure oltre a far più fatica il suono perde in brillantezza, o sbaglio? Mi sembra che diventi più soffocato...
Il suono perde brillantezza solo all'inizio, perché la muscolatura della tua bocca non è abituata alla durezza. Stessa cosa per la fatica, è questione di abitudine.
Comunque sì, molti sassofonisti non vanno oltre il 6.......ma la maggior parte dei più grandi sassofonisti moderni usa aperture da larghe a molto larghe. Alcuni esempi?
- Joe Lovano, 10*
- George Garzone, 11*
- Dave Liebman, 9* (13* sul soprano...)
- Ravi Coltrane, 9*
- Chris Potter, 8*
- James Carter, 10*
- Jerry Bergonzi, 10*
- Wayne Shorter, 10*
- Branford Marsalis, 8*
- Michael Brecker, 8*
............potrei andare avanti! E ti renderai conto di come le sonorità sono diversissime. Questo dal mio punto di vista (e dalla mia esperienza, poiché ho anche usato becchi fino a 10*) ha un grande effetto sulla risonanza nello spazio. Non ha NIENTE a che vedere col timbro (a parte con differenze notevoli, tipo passare da 5 a 10), quello che cambia è la diffusione del suono nell'ambiente, ed il feeling che hai quando soffi. Te lo dico perché ho fatto aprire più becchi, ed il timbro (eccetto per specifiche particolari) non ha subito alcuna variazione. Al momento uso un Drake 8 (.110) con ance Vandoren ZZ numero 4, e ti assicuro che ho un suono assolutamente non scuro, al contrario molto direzionale (apertura non eccessiva), ma molto ricco (ancia più dura). E questo solo perché mi sono allenato ;)

gf104
30th October 2011, 20:12
ma perchè non hai messo in lista il mio set up tra i grandi sassofonisti?
se lo capovolgi da 6* diventa 9*
Giuseppe sto scherzando :smile:
buon lavoro!

marcomatte
30th October 2011, 21:29
ho riprovato il tone edge 6 e l'ho provato con varie ance dalla rico rico jazz 3M jazz 3s alla rico3 ella rico royal 2,5. con la 3m non riuscivo ad emettere suono se non forzando molto,con la 3S usciva ma aveva un suono molto soffiato specialmente con le note basse,comunque un soffio di base con tutte, con la tre la cosa migliora ma sempre un suono non "pulito",con la 2,5 bel suono sia con le basse e con le alte, buon volume ma con un suono meno caldo.
Poi ho rifatto una comparazione con S 80c* ancia 3M e con il tone edge 6 ancia 2,5, non sono molto distanti le differenze a me sembrano molto simili,forse credo sia dovuto al fatto che sono inesperto in materia e la mia esperienza da "soffiatore" è limitata.
non so, ma ottenere il suono caldo profondo con dei bei alti aperti non stretti, dando volume senza dover sentire il becco che ti frena perchè l'aria non esce è possibile o è una mia utopia? da considerare che il mio sax è come dire una 500 forse dipenderà anche da questo? vi assicuro che quando l'ha provato il "Cocco" , suonava eccome..... non sembrava una 500....

tzadik
30th October 2011, 21:50
Niente è impossibile ma...
http://a3.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/321034_10150332587473357_23477253356_7999927_28181 1781_n.jpg