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Visualizza Versione Completa : Sax P.Mauriat, perchè in italia non si trovano?



bonnygonfio
20th October 2011, 20:13
Ciao a tutti, lancio questa provocazione dopo che un felice possessore di un balanced action del 1939 argentato ha provato il mio mauriat. Il "poveretto" (nel senso buono s'intende... :ghigno: ) dopo aver osservato incuriosito il mio sax, sentendone la timbrica molto pastosa, buttava l'occhio e l'orecchio molto spesso. Dopo avergli fatto i complimenti per lo splendido strumento che aveva (in effettin un balanced argentato non si vede tutti i giorni) mi ha chiesto se lo volevo provare. In realta' ha voluto provare il mio e purtroppo è stato rapito dal suono e dalla meccanica di questi strumenti. Lo ha suonato un buon 15 minuti sempre piu' soddisfatto (non e' che veniva da un sax cinese ed era uno comunque capace di suonare...) e mi ha riempito di domande su dove poteva trovare questa marca, per lo piu' sconosciuta ai molti. Ora vi chiedo, ma secondo voi, perchè strumenti di questo tipo in italia non vengono importati o tenuti nei negozi, mentre in america e inghilterra sono ai primi posti negli espositori? A voi la parola... ::saggio::

homer
20th October 2011, 20:33
in italia arriva tutto con molti anni di ritardo

gf104
20th October 2011, 20:52
in Lombardia i Paul Mauriat si trovano da tempo: www.somaini.com (http://www.somaini.com)

il sito è minimalista,non molto aggiornato, ma lì si può trovare di tutto...anche quello che non compare! (ance Légère comprese :lol: )

Saxsoprano99
20th October 2011, 20:57
www.somaini.com (http://www.somaini.com) come è possibile:soprano selmer sa serie tre a 1950? ma sono usati?

Blue Train
20th October 2011, 21:00
Dice "condizioni ottime" quindi ...

Rimaniamo sull'argomento del topic.

bonnygonfio
20th October 2011, 21:18
dopo onerati di firenze, somaini è il secondo che sento che tiene mauriat. Ma quanti ne ha 2-3 al massimo? Possibile che strumenti del genere (a mio avviso al pari se non oltre i selmer "attuali" ) non siano commercializzati tipo da all for music (bologna) daminelli (bergamo) ecc...?

tzadik
21st October 2011, 01:00
Se non è un Selmer non si vende... la ragione è quella.
L'italiano medio non è una mentalità aperta alle novità... è una questione di cultura.

Le novità prima o poi arrivano... però ci vuole molto tempo perchè il mercato le digerisca.

bonnygonfio
21st October 2011, 07:38
eh pero' l'italiano medio quando le prova le novita' poi ci si affeziona molto in fretta! ehehehe

guidoreed
21st October 2011, 09:26
Premetto che non so se siano costruiti in giappone o a taiwan ma poco cambia ai fini di quello che voglio dire. Secondo me perchè l'italiano medio (e io mi reputo tale, anzi come saxofonista dieri "mediocre") odia le imitazioni. Ho provato un tenore P.Mauriat non ricordo il modello credo che fosse quello che emula il mark6. Effettivamente andava da dio, uno dei migliori tenori che ho provato negli ultimi 2 anni. Ma detto questo, mi ispirava un non so cosa di finto, di imitazione, anche dal punto di vista costruttivo. So che è masocchistico ma preferisco un prodotto magari meno perforamte ma più antentico. I giapponesi/taiwanesi sono dei grandi riproduttori e ricostruttori di idee europee. Guardate le macchine sportive giapponesi sono caricature di quelle europee. Anche la Yamaha soffre un po' di questa depersonalizzazione del prodotto, tecnicamente molto avanzato ma "che palle.." infatti ho venduto i miei saxofoni Yamaha.. ciao

gf104
21st October 2011, 10:42
bonnygonfio@ la tua domanda richiederebbe una risposta molto lunga e articolata ma per essere sintetici la riassumo in una sola parola: marketing -
aggiungo che System'54 produce degli ottimi sax a prezzi inferiori del 30-40% rispetto a Paul Mauriat (pompato all'estero col marketing) eppure, a parte pochi, chi li conosce i System'54 che vende www.saxshop.it (http://www.saxshop.it)? ancora marketing...che ha un costo
per finire rispondo a Guido: Selmer lo rivendi abbastanza facilmente se lo proponi col giusto prezzo - e Yamaha pure. personalmente ho rivenduto 2 Yamaha dalla sera alla mattina...
senza fare nomi prova a rivendere molti altri marchi vero Guido? (altro discorso quello dei vintage)
poi se volete parlate pure di personalità,cultura e mentalità - se non fosse così lungo e palloso approfondirei il discorso brand image ;) andiamo a studiare che è meglio :smile:

bonnygonfio
21st October 2011, 12:57
In effetti, come in tutte le cose, il brand ha sempre il suo fascino e sicuramente la selmer, almeno negli ultimi 10 anni, sta sopravvivendo grazie agli strumenti costruiti fino al s.a. 80 serie I...Non sono daccordo sul discorso "imitazione" del suono da parte di costruttori taiwanesi. Chiederei a guido come mai la selmer, per gli ultimi modelli costruiti, ha proposto come "innovazione strumento'" i modelli ref. 36 e ref. 56 che si "ispirano" ai modelli che hanno fatto la storia della selmer. A questo punto la selmer cosa fa, si auto-plagia? si copia suoi strumenti di 50 - 60 anni fa? Fa come i taiwanesi?

Overtone
21st October 2011, 13:19
A me il mio 82z non sembra affatto depersonalizzato, ha le sue caratteristiche ed il suo suono, che me lo fanno piacere, ed anche tanto. Probabilmente se avessi voluto un altro suono, mi sarei semplicemente comprato un altro sax. Detto questo, ho avuto modo di provare diversi Paul Mauriat, che dire... meccanica molto buona e resa sonora ok, differente per ciascun tipo di modello. Mi domando solo se l'affidabilità della meccanica, tamponi, materiali etc. tenga nel tempo. Staremo a vedere in futuro.

Tommy
21st October 2011, 15:09
In Italia si trovano Grassi, La Ripamonti, Sequoia, M&G ecc .... tanta concorrenza per i Paul Mauriat. Quest'ultimi sono ultra-pubblicizzati e beneficiano del fatto che i musicisti anglosassoni hanno spesso voglia di provare e cambiare, mentre i primi sono poco pubblicizzati e devono fare i conti con le nostre abitudini, diverse.

Anche in Francia esistono degli strumenti simili, fatti in oriente e assemblati in casa: si tratta degli Advences di cui qui da noi nessuno ne parla:
http://www.trompette-saxophone.fr/


A me sembra che ci sia una certa somiglianza tra le varie marche che si stanno proponendo nei singoli mercati nazionali e credo non sia una coincidenza. (magari sto sbagliando e suonano tutti in maniera diversa: baso le mie considerazioni solo su informazioni indirette)

tzadik
21st October 2011, 17:18
Nonostante il paese di provenienza sia lo stesso... si tratta sempre di strumenti differenti, sia per il suono sia per altri "aspetti".

L'italiano medio tende comunque ad associare ad un paese di produzione un certo standard qualitativo, la realtà è ben altra cosa.

Danyart
21st October 2011, 19:11
questione di tempo, anche gli strumenti giapponesi un tempo erano visti male, le cose sono poi cambiate...è però vero che generalmente, negli ultimi anni, si fanno spesso modelli che si ispirano ai vintage, almeno teoricamente, cosa che fanno sia in europa che in oriente, forse solo la rampone sta puntando su una linea più innovativa e originale, dico forse perchè non ne ho mai provato...
tra l'altro usare nomi europei non è molto bello anche se questo viene fatto probabilmente perchè qui abbiamo un tale pregiudizio che se leggiamo Kazziuia come marca ci mettiamo a ridere e diciamo che fanno schifo...
ma cambierà...

bonnygonfio
21st October 2011, 21:46
infatti gli unici che hanno portato una "innovazione" nel prodotto sax secondo me sono stati proprio solo quelli della r&c, con i suoi pro e i suoi contro, ma hanno creato un prodotto unico con un prezzo che giustifica in parte la progettazione e la costruzione dello strumento. Se la selmer si ispira ai suoi sax di 60 anni con "nuovi prodotti" perchè non e' capace di far cose nuove pero' non me li puo' far pagare 6000 euro solo perchè c'è scritto selmer. Non è questione di non aver i soldi per pagare selmer e' questione anche di "come" spendere i soldi. Se uno strumento da 2000 euro è fatto bene ed e' ispirato al suono mk VI (perchè comunque e' un suono che piace) non e' da colpevolizzare, nè tanto meno da screditare. Mi chiedo pero' quale sia il reale motivo per cui la mauriat non riesce ad entrare nei grandi negozi...non ci sara' mica un veto di selmer o yamaha dietro
tutto questo? In effetti chi suona yamaha non suona selmer e viceversa...ma non e' detto che a chi non piace il suono selmer debba per forza preferire yamaha piuttosto che un mauriat...forse se si da' la possibilita' di provare qualcosa di veramente valido come alternativa anche i prezzi esorbitanti di alcuni sax selmer scenderebbero un pochino, non trovate?

homer
21st October 2011, 22:22
premetto che non mi piacciono i selmer e non ho mai provato i maturiat o saxofoni del genere,
i maturiat non entrano nei grandi negozi semplicemente perchè saranno strumenti che probabilmente resteranno invenduti,
e tenere un "capitale" fermo non conviene a nessun negozio.
che suonino meglio degli ultimi selmer non è difficile, anzi
visto quello che ultimamente esce dalla fabbrica ci vuole davvero poco per batterli
PS non credo che ci siano vieti di selmer o yamaha, visto che nessun negozio vende solo una marca.

rena
23rd October 2011, 08:59
dico la mia:
ho provato da Onerati qualche tenore Mauriat e l'ho trovato molto buono, ma nello stesso tempo ho visto che la differenza di prezzo con il mio yamaha 82Z era veramente minima: 2600/2800 euro contro 3000...che magari poi avrei dovuto pagare cara in termini ri rivendibilità futura del mauriat
la sonorità, un pò meno corposa e più chiara presente sullo yamaha, è stata adeguatamente corretta con un setup idoneo, mentre dal punto di vista di meccanica, affidabilità e tenuta della laccatura credo che yamaha non sia seconda a nessuno.
in definitiva, forse un mauriat di pari livello che permetta un risparmio di 700/1000 euro rispetto a yamaha sarebbe da prendere, ma ai prezzi attuali (considerato la scarsa diffusione sul mercato) credo abbiano sbagliato strategia...

homer
23rd October 2011, 09:49
in definitiva, forse un mauriat di pari livello che permetta un risparmio di 700/1000 euro rispetto a yamaha sarebbe da prendere, ma ai prezzi attuali (considerato la scarsa diffusione sul mercato) credo abbiano sbagliato strategia...
Secondo me invece la strategia è giusta, perchè più o meno tutti collochiamo uno strumento principalmente dal costo

il nero
23rd October 2011, 14:45
ciao
nessuna conoscenza diretta con i Mauriat,d'altro canto,anche se l'avessi,per come suono io,tanto non farebbe differenza;mi limito ad ascoltarli nelle mani degli altri. suono moderno,non mi pare che somiglino tanto ai vintage,anzi,ascoltando "i live my life" suonata in duo col contrabbasso da James Carter(che non è un pivello)in un video con un tenore Conn(si e sib contrapposti) ed in un altro con il Mauriat mi pare che si possa sentire una differenza consistente con il Mauriat perdente a livello di suono che risulta più aspro e tagliente del Conn:però a me non piace il suono moderno e quindi... C'è poi un pezzo all'aperto suonato col soprano Mauriat che da anche questo un bell'esempio della modernità del suono:è la voce tipica di questi sax soprani che hanno,in mano a Carter,il suono della lattina quasi fossero realizzati,parzialmente, con alluminio .
preferisco altri suoni che si comprano a minor prezzo.
mi rendo conto ,ora,che dicendo "la mia" rischio di offendere chi questi sax apprezza:lungi da me questa intenzione :!:
un saluto
il nero :saxxxx)))

StefanoPrez
23rd October 2011, 15:15
D'accordissimo, è uno strumento dal suono chiaro, lontanissimo dai Conn, ma anche dai Selmer vintage, me li hanno fatti provare a Parigi e ho riscontrato anche una meccanica molto larga...in generale mi sono fatto un idea dei Mauriat come strumenti di fascia media, per fare la professione come musicista jazz è un altro discorso.

tzadik
23rd October 2011, 15:47
James Carter ha uno stile molto "variopinto"... fare un paragone tra una performance dove Carter suona "soft" con un Conn e una performance suona "hard" con il Mauriat è un priva di senso.

Ci sono molti video dove i Mauriat vengono confrontanti con Conn e Selmer in maniera sensata... e lì le differenze tra il Mauriat e lo strumento al quale si ispira sono veramente "piccole", spesso non si riesce a percepire la differenza in termini di suono... ancora di più se questi strumenti vengono registrati in studio.
Le differenze rimangono nel suonarli, ma il suono che esce è quanto di più vicino a un vintage (basta avere un buon paio di casse/cuffie per riconoscere questa cosa)

Poi rimangono i gusti personali...

Si sà che in Italia il sassofonista è poco aperto alle novità... ma questo non è di fondo un problema.
Chi ha una mentalità aperta non si fà problemi a suonare con uno strumento prodotto a Taiwan (questo vale per professionisti e per non professionisti)... libero arbitrio.


Se i Mauriat riescono a sopravvivere (sul mercato) nonostante siano venduti solo a 1000€ meno di un Selmer/Yamaha/Yanagisawa... vuol dire che qualcuno li compra, no?

il nero
23rd October 2011, 16:18
ciao
ho parlato di Carter proprio perché suona lo stesso pezzo con lo stesso bassista e lo stesso bocchino,certo è un altro giorno ed anche anno,ma è l'unico esempio che ho trovato di uno "forte" che suona la stessa cosa(certo con diverso stato d'animo e cos'altro ancora)dal vivo con la variabile d'un diverso sax.
nessun pregiudizio sugli strumenti thai ,ne ho uno anche io,soprano,ed anche il mio pare una lattina,insomma "sa" d'alluminio invece che di rame...insomma freddo e caldo,chiaro e scuro...Rispondevo,a modo mio,alla domanda sul perché in italia non si trovano:perché ce ne sono anche più cari,ma anche a meno prezzo,sempre thaiwanesi,con altri nomi.
per quel che riguarda i pregiudizi,anche i fabbricanti di questi sax dimostrano di averne visto che scrivono P. Mauriat Paris ed anche per questo non siamo secondi a nessuno.
il nero :saxxxx)))

StefanoPrez
23rd October 2011, 17:36
Le differenze fra un Conn o un Selmer vintage rispetto ad un Mauriat sono notevoli, le idee sugli strumenti bisogna farsele suonandoli e non ascoltando dei video di bassa qualità...

tzadik
23rd October 2011, 17:39
I video che ho ascoltato sono di qualità sufficientemente alta per capire le reali differenze in termini di suono!
... e comunque apparte la qualità, quei sono fatti in modo tale da rendere le differenze ben chiare.

Poi è una questione di gusti e di sensibilità...

StefanoPrez
23rd October 2011, 17:54
Quei video li ho ascoltati anche io e suona tutto quasi uguale, non si può valutare attentamente, suonandoli dal vivo è un'altra cosa, gli strumenti vanno provati!

Nous
23rd October 2011, 19:06
in Lombardia i Paul Mauriat si trovano da tempo: http://www.somaini.com

il sito è minimalista,non molto aggiornato, ma lì si può trovare di tutto...anche quello che non compare! (ance Légère comprese :lol: )

Fabio non ha molto tempo per aggiornarlo :lol:

SteYani
23rd October 2011, 21:29
Ora vi chiedo, ma secondo voi, perchè strumenti di questo tipo in italia non vengono importati o tenuti nei negozi, mentre in america e inghilterra sono ai primi posti negli espositori?


Perché loro non capiscono una fava e quindi li comprano. Noi no.

Due settimane fa ho cambiato il tenore: dopo la prima selezione, in negozio la scelta si è ristretta tra un Selmer Mark VII del 1978 e un Keilwerth SX90 del 1990. Il Selmer me lo vendeva a 1500, il Keilwerth a 1800. Ho scelto il Keilwerth perché volevo un sax bello aggressivo, specie sugli acuti, e il Selmer era decisamente più moscio.

Spiegatemi perché, per esempio, avrei dovuto prendermi un Paul Mauriat o uno Yamaha 82 a 2500-3000 al posto di uno di questi due.

bonnygonfio
23rd October 2011, 21:38
In effetti gli strumenti andrebbero provati...un po' come chi dice che yamaha ha un suono poco profondo e "neutro". Cosi' come c'è ancora chi va dicendo in giro che ai vecchi grassi i professionisti preferivano i selmer perchè a lungo andare il suono si "sbragava"...ora che la meccanica fosse un po' delicata rispetto al selmer ci puo' stare tranquillamente, ma questa mi sembra proprio una panzana. Detto questo:
I video, anche se di ottima qualita', lasciano molto il tempo che trovano in quanto le condizioni nelle quali si ascoltano sono molto influenti. Cosi' come gli strumenti P.mauriat sono molto piu' sensibili ad un setup ancia/bocchino rispetto ad altri strumenti tipo selmer che hanno gia' un suono piu' caratteristico. Mi sono solo limitato al fatto di constatare quello che mi era successo la scorsa settimana, e cioe' che 2 possessori di strumenti top e settati bene (un balanced e un superbalanced) incuriositi da uno strumento mai visto ne conosciuto, sono rimasti piacevolmente sorpresi dal suono che ne ricavavano, dalle finiture e dalla meccanica. Gente che suona...ma suona suona, non e' che fa finta.
Provato con un ponzol vintage e un STM florida, quindi setup molto diversi.
Al contrario di altre marche taiwanesi la mauriat mi sembra che sia bella organizzata anche a livello di struttura aziendale, endorser, fanno un bel po' di accessori opzionali per i loro strument, come diversi chiver dedicati, perchè non si sono ancora inseriti nel mercato italiano? Anche a detta di persone del mestiere un mauriat come il mio a 2500 euro è sempre piu' commerciabile di un selmer ref. 54 a 5600 euro, non trovate? Chiedetevi perchè chi ha 5000 euro da spendere cerca un mkVI vecchio e non un reference...

bonnygonfio
23rd October 2011, 21:55
Ora vi chiedo, ma secondo voi, perchè strumenti di questo tipo in italia non vengono importati o tenuti nei negozi, mentre in america e inghilterra sono ai primi posti negli espositori?


Perché loro non capiscono una fava e quindi li comprano. Noi no.

In effetti è risaputo in tutto il mondo che l'italiano è furbo e paga sempre tutto meno...le tasse...la benzina... :ghigno:

No dai a parte gli scherzi nel tuo post ti riferivi comunque a strumenti usati e non nuovi, quindi non soggetti ad iva.
In secondo luogo quando si compra uno strumento si stabilisce un budget, che sappiamo tutti non è mai rispettato. E' sempre troppo soggettivo riuscire a dare un valore ad uno strumento, io personalmente pagherei piu volentieri un serie I piuttosto che un mark VI per un discorso di qualita'/prezzo ma bisognerebbe essere dei riparatori professionisti per riuscire ad essere veramente obiettivi, e qui mi sa che di riparatori ce ne sono pochi. Semmai ci sono strumenti che ci permettono in determinate condizioni di suonare "meglio" o "piu' facilmente" e hanno una timbrica che piu' va in contro alla nostra volonta' quando suoniamo.
A questo punto anche io penso che i mauriat al costo pieno siano un po' sopravvalutati, ma non rispetto ad altri strumenti nuovi, bensi' a strumenti usati di 20-30 anni che comunque si sono distinti nel tempo per affidabilita', sia per materiali usati sia per tecnica costruttiva e meccanica, oltre che per la timbrica.

re minore
24th October 2011, 08:29
> ... io penso che i mauriat al costo pieno siano un po' sopravvalutati ... rispetto ... a strumenti usati di 20-30 anni che comunque si sono distinti nel tempo per affidabilita', sia per materiali usati sia per tecnica costruttiva e meccanica, oltre che per la timbrica.

Io penso che piu' o meno TUTTI i sax nuovi, senza eccezione alcuna, siano sopravvalutati rispetto a questi strumenti, ed anche rispetto ai vintage piu' costosi che comunque vengono via con grosso modo 5000 euro: un costo paragonabile al nuovo di fascia alta.

tzadik
24th October 2011, 09:39
I video comparativi che si trovano su YouTube hanno lo scopo di essere comparativi (tautologia).
Il suono in termini assoluti non è descrivibile... ognuno di noi per capire come suono uno strumento deve comunque far riferimento allo strumento con cui suono o per lo meno a uno strumento che ha un suono "standard".

Personalmente ho abbastanza esperienza per riuscire ad associare al di uno strumento... la sonorità a cui si ispira o che tenta di emulare.
Nella fattispecie... il Mauriat più simile a un Mark VI (parliamo di tenori) è il System 76, non il 66R (che ha una campana diversa)... per il suono che produce (che è la cosa fondamentale!) e non per le sensazioni che dà suonandolo.

Riguardo alla durabilità: i Mauriat sono sul mercato da circa 10 anni e hanno cominciato a diffondersi circa 7 anni fa'.
Se ci fossero stati problemi, ci sarebbe un lunghissimo thread su SOTW chiamato "P.Mauriat horns issues"... e attualmente non c'è nessun thread di questo tipo per i Mauriat.

StefanoPrez
26th October 2011, 01:19
I Mauriat non hanno nulla da spartire con i Selmer Mark VI a partire dalla meccanica che non ha una buona ergonomia. L'unica cosa che mi sento di dire in positivo è che hanno un buon volume, ma (opinione personale) con il suono proprio non ci siamo, chiaro e impersonale, afono...non si offenda chi ne possiede uno, contento per chi ci si trova bene.

FaX
26th October 2011, 08:58
Se non hanno una buona ergonomia i mauriat... :mha!(

tzadik
26th October 2011, 10:24
Se uno strumento è meno resistente, è normale che a parità di setup suoni più chiaro.
Succede anche tra due strumenti vintage.

L'ergonomia è una questione soggettiva.

StefanoPrez
26th October 2011, 12:27
Non dico che non ci si possa suonare, ma non è una meccanica da 10 e lode..anzi

bonnygonfio
26th October 2011, 13:04
Comunque il titolo del topic era "perchè non si trovano in italia" non "perchè non sono uguali al mark VI"...

bonnygonfio
26th October 2011, 13:05
Fax per curiosita' dove l'hai preso il tuo alto?

bonnygonfio
26th October 2011, 13:09
@ Stefano: Per doppia curiosita', ti ricordi quale modello hai provato di mauriat e dove?
tranquillo non me la prendo anzi sarebbe una cavolata, io personalmente sono felice del mio 66r.
Ho provato 3 mark VI da roberto wind's a ny a giugno e suonavano bene, pero' per valere 18.000 dollari forse dovevano darmi anche ruby rubacuori assieme allo strumento! :ghigno:

tzadik
26th October 2011, 14:13
.... per valere 18.000 dollari forse dovevano darmi anche ruby rubacuori assieme allo strumento! :ghigno:
Meglio la Minetti!!! :D-:

StefanoPrez
26th October 2011, 14:17
Li ho provati a Parigi in occasione di una jam session organizzata dalla P.Mauriat dove mi avevano invitato, non so quali fossero i modelli, comunque come entro mi chiedono lo strumento che suonavo abitualmente (mark VI) e mi danno il modello con il quale secondo loro mi sarei potuto trovar bene, inizio a suonare con la sez.ritmica, suono brillante e vuoto, finisco il pezzo e glielo restituisco dicendogli se potevo provare qualcosa di più scuro...allora mi danno un altro modello, inizio a suonare un altro standard, questo sax era molto chiuso, non suonava proprio, forse un modello per la musica classica..insomma finisco il tema faccio partire il pianista con il solo, nel frattempo gli restituisco il sax scusandomi e spiegandogli brevemente cosa ne pensavo, monto il mio e risalgo sul palco a suonare in una situazione un po' imbarazzante per loro, ma veramente non era possibile suonare in un certo modo con quegli strumenti.

bonnygonfio
26th October 2011, 14:42
@tzadik senza t-shirt è ancora meglio...!!!
@Stefano veramente una cosa assurda e stranissima...ci sta lo strumento sfigato ma addirittura 2 boh...
Io il mio a parte la timbrica (se riesco posto alcuni brani registrati durante l'ultima serata) che è bella corposa anche a livello di meccanica e' comunque molto comodo, non ho notato grosse differenze rispetto al serie I per darti un metro di paragone. Poi ultimamente anche il mio maestro che ha un sba e un altro insegnante che ha un ba del 1938 messo comunque bene ne sono rimasti molto entusiasti e anche ieri me lo hanno richiesto in prova.
Penso pero' che una casa di strumenti dovrebbe fare solo 2-3 modelli al massimo e la mauriat magari sta esagerando proponendo troppi strumenti differenti. Sicuramente il mio 66r e' tra quelli meglio riusciti a livello di personalita' sonora di di fattezza costruttiva me lo ha confermato anche mauro morelli, uno strumento per il quale, se piace, 1800-2000 euro da nuovo sono ben spesi. Oltre tale cifra sono perfettamente daccordo che c'è la possibilita' di avere strumenti usati (tipo serie I-II o yamaha 62) che possono essere piu' interessanti, parlo di costo d'acquisto + eventuali riparazioni da mettere in conto.

FaX
26th October 2011, 15:08
Bonny io il mio l'ho preso da onerati..Io sinceramente mi trovo bene. in più visto che di me stesso mi fido poco mi sono fatto accompagnare dal mio insegnate che è un gran professionista e ne abbiamo provati diversi..qualche mese dopo lui ha comprato il tenore.. io sono sempre più convinto che ad occhi chiusi in tanti non scriverebbero quello che scrivono.
riguardo la meccnaica, che caratteristiche deve avere per prendere un 10 e lode?

bonnygonfio
26th October 2011, 15:46
Be' a livello di ergonomia sicuramente il 10 (forse) ce l'ha solo yamaha 62 o 82z...poi dipende anche dalla dimensione delle mani. Io le ho piccole quindi yamaha mi calza come un guanto, a prescindere, poi e' sempre meno rumorosa anche di selmer. Quando provai i mark VI ebbi l'impressione di avere tra le mani uno strumento compatto, piccino rispetto a quelle che possono essere le dimensioni di un mk VI...gia' quello mi era piu' scomodo.

fcoltrane
26th October 2011, 15:57
Bonny ma poi il balanced argentato lo hai provato?
ciao fra

bonnygonfio
26th October 2011, 16:11
Quello che aveva menaglio? se e' quello si, strumentone east germany bello e robusto ma di scarsa quotazione. Vale piu' di quel che costa ma era ridotto male. Se uno cerca un vintage pero' un pensierino io lo farei, ma mancano i soldi al momento!!!

StefanoPrez
26th October 2011, 17:30
riguardo la meccnaica, che caratteristiche deve avere per prendere un 10 e lode?

per me le migliori meccaniche sono del SBA, Mark VI e Yamaha. Agili, leggere e veloci.

Tommy
27th October 2011, 14:34
Nonostante il paese di provenienza sia lo stesso... si tratta sempre di strumenti differenti, sia per il suono sia per altri "aspetti".

L'italiano medio tende comunque ad associare ad un paese di produzione un certo standard qualitativo, la realtà è ben altra cosa.


Non è una questione di paese di provenienza ... è che tutti (o gran parte) dichiarano che i loro strumenti sono fatti in quel paese, in quella regione, in una piccola fabbrica artigianale con 30 anni di esperienza.

Allora, o in quella zona è pieno di piccole fabbriche artigianali con 30 anni di esperienza (può essere) o bene o male poche/pochissime aziendine producono per tutti secondo le specifiche di ciascuno. Però a sto punto mi vien da pensare che di base gli strumenti siano quanto meno parenti. Magari sbaglio, magari le singole specifiche permettono di avere strumenti ben diversi tra loro.. non so.

tzadik
27th October 2011, 17:02
A Taiwan è pieno di fabbriche che producono pezzi per sassofono e poi ci sono i vari produttori che se li assemblano per conto proprio... infatti in molti casi le meccaniche sono diverse, le ergonomie sono diverse il settaggio della meccaniche è fatto diversamente. Se ti capita prendi in mano un Sequoia e noterai che la meccanica è più precisa di quella di un qualsiasi strumento professionale fatto in Giappone (per non parlare degli strumenti fatti in Europa).

David Brutti
29th October 2011, 08:36
Potrebbe essere scarsa curiosità del musicista italiano medio o poca intraprendenza dei negozianti che preferiscono vendere merce "sicura", anche se ultimamente rispetto a gli anni passati c'è un proliferare di importazioni di sax Taiwanesi in genere. Potrebbe essere dovuto anche al prezzo che si avvicina pericolosamente alle cifre dell'usato ultra professionale e che anche a me francamente sembra in alcuni casi eccessivo.
Non so dare una risposta certa e dico che pur non amando per nulla questo tipo di sax che pure ho provato a più riprese, dico che è sempre un peccato non poter toccare con mano quanto ci viene offerto dal mercato.

Tommy
29th October 2011, 16:44
A Taiwan è pieno di fabbriche che producono pezzi per sassofono e poi ci sono i vari produttori che se li assemblano per conto proprio...

Ah, non lo sapevo, grazie. Questo in effetti può cambiare le cose.


... infatti in molti casi le meccaniche sono diverse, le ergonomie sono diverse il settaggio della meccaniche è fatto diversamente. Se ti capita prendi in mano un Sequoia e noterai che la meccanica è più precisa di quella di un qualsiasi strumento professionale fatto in Giappone (per non parlare degli strumenti fatti in Europa).

Sì, ma la meccanica ha a che fare con la comodità, non con il suono.

tzadik
29th October 2011, 16:55
La meccanica ha a che fare con il funzionamento dello strumento, la comodità è una cosa soggettiva.

matzan
29th October 2011, 18:07
Anche la meccanica a che fare con il suono secondo me,come sicuramente anche lo spessore della lastra..e quà però andiamo sul discorso "sax fatti ancora a mano o no?'"......

bonnygonfio
30th October 2011, 09:51
David ha detto una cosa molto giusta, è un peccato non riuscire a toccare con mano le opportunita' che ci offre il mercato. Infatti non trovando questi sax nei negozi molta gente è anche un po' "prevenuta" sulla meccanica ed il suono. Secondo me i sax mauriat se avessero una distribuzione piu' capillare rappresenterebbero un' ottima soluzione a livello di qualita'/prezzo dello strumento per il sassofonista amatoriale anche avanzato. Il problema è sempre legato alla loro distribuzione e rivendibilita', un selmer o yamaha anche usato lo si rivende con molta piu' facilita' rispetto ad un mauriat, non perchè siano strumenti molto diversi, solamente per un fatto di conoscenza del prodotto. Penso anche al fatto che parlando con molti musicisti essi hanno ancora in testa che gli strumenti R&C sono strumentoni da battaglia bandistici, quando in realta' sono ai vertici per ricerca tecnica e qualita' costruttiva. E questa fatica a far cambiare idea alla gente la sta facendo un'azienda italiana che produce in italia...

bonnygonfio
31st October 2011, 20:22
OT comunque, per non saper nè leggere nè scrivere, anche nelson rangell è diventato endorser mauriat...per chi non lo conoscesse è questo simpatico signore qua...http://www.youtube.com/watch?v=E1D3c72_g0Y
Secondo me anche lui se ne intende di sax, voi che dite?

tzadik
31st October 2011, 20:38
... però nel video Rangel non usa un Mauriat! ;)
Anche un utente di questo forum... è un endorser Mauriat! :zizizi))

FaX
31st October 2011, 21:43
Chi?? chi?? chi?? :slurp:
cmq,forse sarò di parte ma io ho tra le mani un sax che suona veramente bene. la lastra virba e si sente bene, soprattutto sulle basse. sulle alte ha un ottimo bilanciamento. non suona scuro come il conn che avevo ma è comunque molto più scuro degli yamaha e yana che ho provato..
ripeto, ad occhi chiusi in tanti avrebbero opinioni diverse..

tzadik
31st October 2011, 21:50
adamklemm (http://www.saxforum.it/forum/memberlist.php?mode=viewprofile&u=3871)
http://www.adamklemm.com/

bonnygonfio
1st November 2011, 11:21
Fax è colpa del meyer 5 se suona cosi' bene...ehehehehhe

fcoltrane
1st November 2011, 16:11
OT comunque, per non saper nè leggere nè scrivere, anche nelson rangell è diventato endorser mauriat...per chi non lo conoscesse è questo simpatico signore qua...http://www.youtube.com/watch?v=E1D3c72_g0Y
Secondo me anche lui se ne intende di sax, voi che dite?


scusate l'ot.
sicuramente il sassofonista si intende di sax, ed ha una buona tecnica strumentale (per suonare poi in quella band si deve essere musicisti di altisssimo livello).
l'improvvisazione sul brano di Trane la ho trovata invece del tutto fuori dal contesto. :cry:
lo stesso Mintzer che su altri brani mi piace davvero molto in questo caso non si esprime al meglio.
magari E.W. l'altro tenorista ci avrebbe proposto qualcosa di meglio......
ciao fra

bonnygonfio
1st November 2011, 18:17
Rimanendo in ot, a me piacerebbe veramente tanto suonare sempre fuori dal contesto come rangel... il problema e' che lui le note le azzecca, io no! :ghigno:

cagliostro70
24th January 2012, 11:50
vi volevo segnalare l'usato/nuovo di Kosakko sul mercatino se vi fosse sfuggito. E' praticamente NUOVO DI ZECCA e lo vende solo per realizzare, chi se lo prende fa una bella cosa