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Visualizza Versione Completa : the garden of love



juggler
26th September 2007, 23:43
Guardate un po' "Yul Brinner"...che suona il soprano con "interiezioni elettroniche" minimal-demenziali-naturalistiche...
http://it.youtube.com/watch?v=2R1Ei8ozSyQ
Buon divertimento!

Olatunji
27th September 2007, 00:59
spettacolare *__*

Alessio Beatrice
27th September 2007, 01:06
Qualcuno me lo spieghi.... :shock: :roll:

juggler
27th September 2007, 02:38
Signori, trattasi di una delle tante tendenze della musica contemporanea:
è un brano del compositore olandese Jacob ter Veldhuis per sax soprano e nastro magnetico...la parte del sax è totalmente scritta. Dal punto di vista compositivo, è una sorta di grottesco surreale "pastiche" fra minimalismo, musica concreta, sincretismo rumoristico e scratch da DJ rapper...pare che tale lavoro sia stato rappresentato nei Paesi di lingua tedesca e fiamminga (Belgio, Olanda) affiancato ad altre composizioni di compositori minimalisti quali Philipp Glass, Christian Lauba ecc.
Saluti!

dodo_dj
28th September 2007, 12:07
:neutral:

pizzic77
28th September 2007, 14:52
Abbastanza particolare come cosa....non so ancora dire se mi piace o meno....

Sicuramente non mi piace il vestito che indossa :lol: !!!!!

28th September 2007, 16:01
Ma come si è vestito??? :lol:

AndreamarkVI
28th September 2007, 21:30
boh...... :shock:

juggler
29th September 2007, 09:59
Credo che Tiels Mellema (sassofonista accademico olandese) sia stato "costretto" per ragioni prescrittive della partitura o performative...a vestirsi da..."Capitan Harlock"...è probabile che il lavoro in questione faccia parte di un' opera piu' ampia...l'introduzione è un componimento poetico ma non so dirvi nulla perchè è in olandese...la teatralitÃ*, la spettacolaritÃ*, il gestualismo sono elementi molto presenti in tante esperienze artistiche contemporanee....i travestimenti dell'Art Ensemble of
Chicago, le "stravaganze" del primo Ornette Coleman, le "capigliature" di Sonny Rollins, la teatralitÃ* dell' Arkestra di Sun Ra, gli abbigliamenti stravaganti di Miles Davis...aggiungono un elemento visivo all'ambito performativo che impone un livello di riflessivitÃ* sul senso dell'arte nella societÃ* delle immagini...in un mondo di "merci a scadenza" anche l'arte diventa prodotto suggestivo, mellifluo ed evanescente...ai posteri l'ardua sentenza!