PDA

Visualizza Versione Completa : La vita di Stan Getz: 9a puntata.. PROBLEMI (tentata rapina)



cagliostro70
10th October 2011, 10:30
Problemi......

Stan era ormai dipendente dall’eroina da nove anni, e voleva disintossicarsi già da prima che finisse in prigione.
Durante il tour si imbottiva continuamente di barbiturici ed alcool per attenuare gli inevitabili spasmi dell’astinenza.
Era stato intrattabile per tutto il tour e cercava continuamente di attacar briga con gli altri musicisti sul bus. Dall’arrivo in Seattle i crampi muscolari gli causavano forti dolori.
Scarno e malaticcio entrò in un Drugstore situato davanti all’hotel nel quale erano alloggiati, e fingendo di avere una pistola sotto il cappotto e mise in scena una rapina.
Una donna di nome mary Brewster era dietro al bancone quel giorno, e Stan si avvicinò dicendo “dammi una capsula di Morfina. Non urlare o ti faccio schizzare via i cervello!”
Lei con molta calma fini di assistere altri due clienti e ad uno dei due sussurrò “Rapina!”. Questi con fare calmo e veloce abbandonò il negozio e chiamò una volante.
Tornando da Stan gli disse “Mostrami al pistola”, a questa inaspettata sfida Stan si giro e corse dall’altra lato della strada sotto gli occhi degli altri clienti.
Quindi chiamò per scusarsi con Mary Brewster, ma un poliziotto era già lì e ascoltava la conversazione dall’altro apparecchio. Stan disse “Sono veramente spiacente per la cosa folle che ho fatto. Non avevo mai fatto una cosa simile prima d’ora, non sono un rapinatore, sono una persona perbene. Mi costituirò spontaneamente Mercoledì”
Mary gli chiese allora “perché non ti costituisci oggi? “Non posso, se non assumo subito droga morirò”
Il poliziotto all’altro apparecchio parlò fingendo di essere un dottore e chiedendo se poteva essergli di qualche aiuto. Stan gli raccontò la storia della sua vita. Il “dottore” disse che lo avrebbe raggiunto subito per aiutarlo.
Chiuso nella sua stanza d’albergo, disperato e pieno di vergogna Stan cercò di suicidarsi ingoiando un’intera confezione di barbiturici.
La polizia bussò alla sua porta pochi minuti dopo e lo trascinò in centrale. Una foto di Stan, dall’aspetto salato e spavenato, sul sedile posteriore di una macchina della polizia fu trasmessa nei principali telegiornali.
L’overdose di barbiturici fece effetto pochi minuti dopo che era stato messo dentro Stan collassò. Fu portato di corsa in ospedale e gli fu praticata una tracheotomia d’urgenza per salvargli la vita.
La pubblica attenzione era con gli occhi puntati su di lui e i giornalisti si accalvano al suo capezzale il giorno seguente. Stan raccontò di essere dipendente dall’eroina da “circa un anno”. Raccontò della sua vita familiare con Beverly e i bambini, e di come fossero nuovamente in dolce attesa. Raccontò del fatto che mandava soldi ai suoi genitori per mantenerli a New York.
Dipinse il quadretto di una famigliola felice con un padre di famiglia che aveva fatto alcuni terribili errori. Non menzionò il fatto che anche Bev era un’eroinomane.
Fu rilasciato dall’ospedale per partecipare alla sentenza del precedente caso di uso di narcotici nel quale era stato coinvolto in Los Angeles.
Il giudice non si bevve le storielle di Stan e saltò subito al punto:
“Hai teanto, hai una famiglia e provieni da una famiglia perbene, ma nonostante guadagni migliaia di dollari a settimana non solo sei in bolletta, ma addirittura la tua famiglia vive in situazioni deplorevoli. Dormono sul pavimento mentre tu viaggi lussuosamente e spendi solo egoisticamente per i tuoi interessi.
Non ci sono molte giustificazioni per la tua condotta. Se non sai ancora come gestirti sarà necessario qualcuno lo faccia la posto tuo. È arrivato il momento che tu cresca.”
Stan fu condannato a sei mesi di prigione e tre anni di libertà vigilata.
La sua fortuna fu di essere mandato nel reparto carcerario del “Los Angeles General Hospital” dove iniziò la disintossicazione.
Nel medesimo momento che Stan faceva l’ingresso nel reparto carcerario dell’ospedale, al piano di sotto, la sua “moglie tossicomane” dava alla luce loro figlia Beverly.
Successivamente Stan su trasferito nella prigione cittadina di Los Angeles, un posto molto più tosto dove scontare la pena.
Venne rilasciato esattamente sei mesi dopo, il 16 di Agosto. Per la prima volta nella sua vita da adulto era pulito da droga e alcool. Aveva 27 anni.


http://stangetz.ning.com/video/people-t ... etz-part-3 (http://stangetz.ning.com/video/people-time-stan-getz-part-3) 3:30 circa