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Visualizza Versione Completa : Parliamo di diritto di recesso su acquisti on line



lordsax
5th October 2011, 10:59
diritto di recesso?
per chiarezza non basta la confezione con scritto la marca ed un oggetto di un tale marchio per parlare di valutazione certa, l' oggetto in questione deve rispondere ha quelle caratteristiche di originalita' funzionale, quando queste vengono meno per vizio o per dolo decade il concetto di valutazione ed entra in essere nelle vendite per corrispondenza il diritto di recesso in quanto l' oggetto deve essere verificato dalla parte acquirente per determinare l' originalita' l' integrita' l ' assenza di manomissioni e la funzionalita' dichiarata dal venditore in sede di trattativa.
La consapevolezza o meno del venditore di vizio nell' oggetto non determina il venir meno del diritto dell' acquirente di usufruire del diritto di recesso.
Ma queste sono spesso parole per signori.....
chi ne sa' di piu' aggiunga

fcoltrane
5th October 2011, 11:16
mi occupo di altri aspetti del diritto però credo che si debba far riferimento al codice del consumo ad una serie di decreti ed al codice civile.
i soggetti acquirente e venditore devono essere da una parte il professionista dall'altra il consumatore.
questa distinzione è rilevante.
in capo al professionista incombe un onere di informazione (in caso non lo faccia il diritto di recesso da 10 gg si trasforma in un tempo più lungo).
dall'altra parte il consumatore riceve il bene acquistato on line verifica sia di suo gradimento ed in caso contrario esercita il diritto.
ciao fra

lordsax
5th October 2011, 11:31
io vorrei approfondire sulle trattative tra privati......

fcoltrane
5th October 2011, 11:47
il problema del diritto di recesso è che si applica per legge ai rapporti tra il professionista- venditore e l'acquirente- consumatore.
un esempio : io che sono un consumatore senza partita iva (e che acquista il sax per usarlo e non per fare business) ed un venditore professionista che vende il sax on line.
in questo caso il venditore è costretto a scrivere ed a specificare tutta una serie di cose tra cui anche sul diritto di recesso sulle modalità ecc... (incombenze non da poco)
io ricevo il sax e se non mi mi piace devo con raccomandata avvertire il venditore entro il termine previsto 10gg o 90gg che intendo avvalermi del diritto di recesso.
questa è la prima ipotesi.
il problema è cosa si intenda con il termine privati.
ciao fra

bobby
5th October 2011, 11:53
L'Italia pullula di venditori che omettono troppo spesso i diritti che i consumatori (o clienti) devono conoscere obbligatoriamente; la legge impone al venditore di sottoscrivere la parte inerente al recesso e le modalità di rimborso di un qualcosa di cui voi non siete soddisfatti.
I venditori spesso omettno, violando la legge, questa "clausola" a tutela del consumatore.
Purtroppo l'ignoranza, la disonestà diffusa in italia e la pigrizia del cliente di far rivalere i propri diritti, permette a molti venditori di farla franca e di tenersi il guadagno tutto in tasca, senza restituire nemmeno un centesimo al cliente insoddisfatto.

Diritto di recesso

Negli acquisti on-line e in tutti gli altri contratti conclusi a distanza è previsto un diritto di recesso per il consumatore. Il consumatore può revocare il proprio ordine entro il termine di dieci giorni lavorativi dalla consegna della merce (che, a seconda degli Stati, arriva fino a 14 giorni). Se il consumatore non è stato informato dal venditore circa la possibilità di esercitare tale diritto, il termine si allunga a tre mesi dalla consegna della merce.

All’interno dei dieci giorni, rispettivamente tre mesi, il consumatore può recedere dal contratto senza fornire alcuna spiegazione e senza il pagamento di penalità. Il recesso deve essere comunicato al fornitore a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

Se il recesso viene comunicato al fornitore a mezzo di fax, esso deve essere confermato entro 48 ore dall’invio del fax con lettera raccomandata.

La restituzione della merce non comporta automaticamente un valido diritto di recesso dal contratto, a meno che questa possibilità non sia stata prevista espressamente dalle parti nel contratto.
La spese per la riconsegna della merce gravano sul consumatore, se così è stato previsto nel contratto. Altrimenti sono a carico del venditore.

Il venditore deve, infine, restituire il prezzo pagato dal consumatore entro 30 giorni dal ricevimento della dichiarazione di recesso.

Il diritto di recesso è escluso dalla legge nei seguenti casi, salvo che il negozio web lo garantisca ugualmente:

* per l’acquisto o la vendita di oggetti prodotti appositamente o creati personalmente per il consumatore;
* per beni deperibili o che si modificano velocemente;
* per prodotti audio-video o software sigillati che siano stati aperti dal consumatore;
* per l’acquisto di giornali o riviste;
* per scommesse o lotterie;
* per servizi che, prima della scadenza del termine per esercitare il recesso, siano stati già eseguiti con il consenso del consumatore.

Attenzione: in caso di servizi finanziari e contratti di assicurazione valgono altre condizioni e modalità per il recesso!

Non è poi previsto alcun diritto di recesso per le prenotazioni di voli, viaggi in treno, pacchetti turistici, case-vacanza e alloggi, come anche per i contratti che hanno per oggetto alimenti e bevande. Così, ad esempio, un’ordinazione di pizze o di sushi non può essere oggetto di recesso.

Attenzione: La vendita a distanza e quindi il diritto di recesso valgono solo per contratti tra un privato ed un operatore commerciale. Contratti tra privati o con puro scopo commerciale non sottostanno alla disciplina prevista per la vendita a distanza.

http://www.euroconsumatori.org/16849v21517d21534.html


Tratto da "impararearicordare.forumfree.it"

bobby
5th October 2011, 11:55
Fra, tra privato e privato, ossia venditore non professionista e acquirente privato, devo cercare la normativa!

lordsax
5th October 2011, 12:05
Attenzione: La vendita a distanza e quindi il diritto di recesso valgono solo per contratti tra un privato ed un operatore commerciale. Contratti tra privati o con puro scopo commerciale non sottostanno alla disciplina prevista per la vendita a distanza.

ma non e' gia questa clausola?
dove sembrerebbe che tra privati cioe' senza la figura del venditore professionista il diritto di recesso non e' valido almeno per quanto vedo scritto?

ModernBigBand
5th October 2011, 12:19
La normativa sul diritto di recesso è applicabile esclusivamente ai contratti tra un privato e un operatore commerciale, non è applicabile a quelli tra privato e privato.

fcoltrane
5th October 2011, 12:19
purtroppo non è così semplice.
il problema è la qualificazione giuridica. .
(ed escludiamo da questo discorso le aste online tipo ebay dove è davvero complicatissimo).
se io svolgo attività commerciale con partita iva non vi è dubbio che si applichi la normativa del codice del consumatore.
ma se io svolgo attività commerciale di fatto ( ma mi qualifico giuridicamente come privato )?
in questo caso sarà interesse dell'acquirente dimostrare che il venditore di fatto esercita attività commerciale.
è ovvio che sarà interesse del venditore il contrario.
e mi fermo qui perchè poi ci sono una serie di divieti (ad esempio per la figura del dettagliante eccc...

un vero casino , per parlare con cognizione sarebbe necessario specificare di cosa stiamo parlando .
di che vendita si tratta ?
il venditore ha partita iva ?
come è stata effettuata la pubblicità della vendita?
la trattativa come si è sviluppata?
ecc. ecc...
ciao fra

lordsax
5th October 2011, 12:41
niente partita iva due privati cittadini uno vende all' altro un oggetto che risultera' non corrisponde alla condizione di utilizzo per la quale questo oggetto e' nato....mi vendi una chitarra da 2000 euro marca X mi arriva ed io verifico che e' modificata nella parte elettrica scorciato il manico e di fatto non corrisponde piu' alle caratteristiche di originalita' prevista e dichiarata dal venditore in fase di trattativa, anche magari in buona fede.
appurato lo stato di fatto.......si potrebbe applicare il diritto di recesso?
oppure appellarsi alla giurisdizione ordinaria?

ModernBigBand
5th October 2011, 12:43
La qualificazione giuridica del venditore come "professionista" (dizione mutuata dal Codice del Consumo, D.Lgs 206/2005) o "privato" è sì rilevante, ma bisogna dire chiaramente che la normativa sul diritto di recesso è applicabile soltanto ai contratti "conclusi a distanza ovvero negoziati al di fuori dei locali commerciali" tra un privato-consumatore e un professionista-venditore.
Per le compravendite tra privati sono applicabili le norme del codice civile che però, per una serie di motivi che qui sarebbe lungo e fuori luogo spiegare, offrono una tutela "minore" rispetto a quella offerta per le vendite privato-professionista.
Se poi è necessario qualificare una situazione particolare al fine di inquadrarla in un certo ambito legale, occorre conoscere tutti i dettagli sulla transazione, sulle parti, sulle modalità, ecc... quindi concordo pienamente con te fra.

@lordsax:

Il diritto di recesso no per i motivi suesposti, ma c'è una chiara violazione dell'art. 1490 c.c.

Garanzia per i vizi della cosa venduta

Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa.

Ovviamente tutto questo è applicabile se il venditore ti ha assicurato che la chitarra era assolutamente esente da vizi e non presentava alcuna modifica tale da modificarne in modo apprezzabile il valore. Inoltre occorrerebbe conoscere altri elementi per qualificare la situazione in maniera più precisa...

lordsax
5th October 2011, 12:57
il venditore dice io non lo sapevo anzi per me e' assolutamente incredibile cio' che dici per quanto mi riguarda io ti ho venduto una chitarra x originale al suo valore e magari di fabbrica avevano costruito il manico piu' corto e la parte elettrica modificata in origine sempre dalla fabbrica stop.....insomma nega l' evidenza

voglio morire..hahahahah!!!!
non c' e' piu' sordo di chi non vuole sentire hahahah !!!

fcoltrane
5th October 2011, 13:05
non saprei rispondere con certezza.
se tu fossi l'acquirente proverei a tutelarti cercando di dimostrare in primis la qualità di venditore professionale .
(ad esempio se hai conoscenza di altre vendite)
in questa maniera sarebbe applicabile la disciplina del consumatore ed il diritto di recesso.
insieme a questo le normali tutele per le vendite previste dal codice civili.
quindi ad esempio se in fase di trattativa il venditore ha detto che la chitarra era in una certa maniera ed invece solo successivamente hai potuto appurare tutto quello che hai descritto.
ad esempio 1490codice civile e ss
ma solo per semplicità.
altri aspetti problematici (ad esempio nella vendita è stato specificato " vendita tra privati senza diritto di recesso " ec..)


ps. Per Modern il mio messaggio era in risposta a Lord :smile:
ciao fra

bobby
5th October 2011, 13:17
No Lordsax, visto che prima hai detto "Ma non e' gia questa la clausola?" E ora dici chenon ce' peggrio sordo di chi non vuol sentire, forse non sei al corrente (sto sempre parlando di Venditore professionale eh! per il resto vado poi a vedere, non vorrei confutare Fra ma....), se tu sei vednitore professionale e io compro da te uan cosa, che non funziona, o che smete di funzinare sei mesi dopoche l'ho comprata, innazitutto ho due anni di granzia europea, per cui se tu mi dice, "ha sei mesi di garanzia" io ti alzo il dito medio, tanto per essere educa, e quando questa cosa non funaiona piu, io te la riporto, e la garanzia chi me la deve fornire? TU, che l'hai venduta, poi TU a tua volta ti rifarai con chi l'ha venduta a te. Questa e' una cosa che pochissiam sanno, e allora tacciono e si tengono al cosa non funzionante o la fanno riparare a spese proprie. (Cosi come anche su Ebay, i venditori professionisti dicono che se la cosa non e' di tuo gradimento hai il recesso con le spese a tuo carico, anche questo non e' del tutto corretto)

bobby
5th October 2011, 13:21
Per ritenersi vendita tra PRIVATO e PRIVATO questo deve essere specificato espressamente, tipo "vendita da privato esente da ogni garanzia, diritto di recesso, cambio o reso secondo le norme europee". In questo caso non esiste recesso. In caso contrario si applica al contratto tra privati la normativa comunitaria.

Se ce' la clausola che ti ho specificato in alto la TUA garanzia e' "Denuncia per TRUFFA"

ModernBigBand
5th October 2011, 13:32
Bisognerebbe anche cercare di capire se c'è un fondo di verità in quello che dice (es. versione "custom" differente dal modello standard) e se queste modifiche sono tali da giustificare una diminuzione apprezzabile di valore.
Per fare un esempio a noi "vicino", immaginiamo di vendere un Selmer Mark VI perfettamente originale ma con tamponi/sugheri/molle differenti dall'originale e un Mark VI con una campana di un Conn o di un Mauriat. Mentre nel primo caso l'originalità del saxofono non è minata dalla presenza di elementi non originali (poiché questi ultimi rappresentano parti di ricambio soggette a degrado e quindi sostituibili), nel secondo caso l'originalità del bene non c'è più in quanto la campana è un elemento fondamentale dello strumento e la sua "diversità" è idonea a minare l'originalità del sax e a costituire un vizio (nonostante il sax possa anche suonare alla perfezione).
Inoltre bisogna anche valutare il grado di facilità di rilevazione del vizio: se io ti vendo un sax di plastica della Chicco, ti faccio vedere le foto e ti dico che lo vendo come "Sax Selmer", poi non puoi lamentarti e pretendere un Mark VI perché chiunque sarebbe in grado di valutare l'oggetto in questione.
Viceversa se ti vendo un Ottolink Florida come "perfetto" "suona da paura" "assolutamente free-blowing" "mint!" "holy grail!" e poi alla prova dei fatti risulta insuonabile per un difetto di curvatura del piano, allora in questo caso dovrò risponderne perché pur avendo visto le foto, non sei in grado di escludere la presenza di vizi dell'oggetto.
A parte l'elettronica interna (potrei non avere le capacità per verificare), io credo che un manico accorciato sia rilevabile da (quasi) chiunque: se nel caso specifico parliamo di modifiche in grado di abbattere considerevolmente il valore del bene, è chiaro che la violazione c'è ed è anche palese.

fcoltrane
5th October 2011, 14:43
Bobby il caso evidenziato da Lord fa riferimento ad un bene usato (la chitarra) la garanzia di 2 anni non si può applicare.
per le vendite su ebay il discorso è davvero complicato per una serie di ragioni.
per la rilevanza penale (che è la mia materia) bisogna distinguere tra frode civilistica e truffa come reato penale.
in pratica per una chitarra che viene venduta con un manico più corto e con l'impianto elettrico modificato sarà teoricamente e praticamente impossibile determinare una responsabilità penale.
ciao fra

bobby
5th October 2011, 15:00
Fra, io non ho risposto alla domanda sulal CHITARRA in particolare, parlavo di un oggetto nuovo comprato in negozio ( e mi pare di averlo specificato). Per gli oggetti usati tra privati puo anche non esserci fornitura di fgarnazia, anzi, sono rarissimi i casi in ci viene fornita, ma io ho 8 giorni di tempo (da quando ne vengo a conoscenza) per segnalare un VIZIO su un oggetto NON CONFORME, pertanto, privato o non privato, se mi vendi un oggetto NON CONFORME a quanto mi hai detto/mostrato, o difettoso, ho tutto il diritto di riavere il mio denaro, spese di spedizione incluse, e se io ti rimando l'oggetto e tu entro 30 giorni non mi rendi i soldi ti becchi una denuncia per FRODE!

fcoltrane
5th October 2011, 15:21
se per denuncia per frode intendi una denuncia di reato posso dirti che ti sbagli.
In caso contrario i tribunali penali sarebbero invasi da tutte le controversie di natura civilistica.
nel caso che hai descritto se anche fosse vero tutto quello che l'acquirente ritiene ,sarebbe necessario fosse accertato da un giudice che deciderebbe su risoluzione del contratto o riduzione del prezzo ecc..

gli articoli del codice penale ai quali si può fare riferimento sono la truffa art 640 cp e la frode nel commercio art 515 cp
per una serie di ragioni difficilmente si può ricondurre la fattispecie da te descritta nelle due descritte dal codice.
per il resto del discorso molto dipende da cosa viene venduto e da una serie di altre cose.
buona fede delle parti ec...
per questo avevo fatto riferimento agli articoli 1490 e seguenti del codice civile che disciplinano la materia.


ciao fra

gf104
5th October 2011, 16:54
alla prova dei fatti sarà difficile che il venditore possa negare l'evidenza.
però se le vendite tra privati sono così complicate e/o non tutelano l'acquirente...si va sulla fiducia del venditore - se è un venditore privato, serio, non vedo perchè non dovrebbe risponderne. vorrà dire che manderai a questo signore tutte le misurazioni del caso e tra gentiluomini la cosa si dovrebbe risolvere...forse! poi se anche lui è stato a sua volta ingannato e ti vuole rifilare il pacco... :BHO:

fcoltrane
5th October 2011, 18:18
per il bocchino la questione può essere davvero complicata.
per prima cosa si deve capire se il bocchino è originale o modificato.
e questo semplice fatto può essere difficoltoso.
nel processo normalmente si ricorre a consulenti e periti di parte o nominati dal giudice (ti renderai conto che stiamo discutendo di un ambito di difficile definizione per le competenze tecniche e non solo )
ti faccio un esempio :
capire se un bocchino tipo il gaia di theo wanne sia stato modificato è più facile rispetto ad esempio ad un francois louis in metallo artigianale . (per gli ovvi motivi)
per non parlare di bocchini artigianali tipo guardala ( in questo caso la non originalità )nel senso che hai evidenziato potrebbe essere davvero impossibile da capire.
il problema non è giuridico ma pratico .
cioa fra

re minore
5th October 2011, 18:34
Il "diritto di recesso" si applica:

1. tra PROFESSIONISTA e CONSUMATORE
e (nel senso AND)
2. per vendite "al di fuori di locali preposti specificamente alla vendita e/o alla trattativa".

Queste due condizioni debbono essere vere entrambe per poter applicare il diritto di recesso. Esempi:

a. Entro in libreria e compro un libro: non potro' applicare il diritto di recesso (vendita in locali commerciali).

b. Un privato mi vende per strada (o a casa sua, o per posta) un sax: non potro' applicare il diritto di recesso (trattaiva tra privati).

c. Un venditore ambulante (magari uno studente che arrotonda) mi vende per strada una enciclopedia con tanto di contratto e clausole varie, bollettini da pagare etc.: potro' appliccare il diritto di recesso in quanto il venditore e' un professionista (il venditore e' la ditta dietro lo studente) ed il contratto e' stato firmato per strada.

Quando si applica il diritto di recesso, non vi e' bisogno che vi sia stata truffa, malafede, vizi del prodotto o altro: il consumatore ha semplicemente diritto a cambiare idea sull'acquisto.

Nel caso di lordsax la risposta e' semplice e prescinde dalla lunghezza del becco: o il venditore e' un privato, e quindi il diritto di recesso non sussiste, oppure il venditore e' un professionista ed allora l'acquirente, a meno che non sia entrato nel suo negozio, puo' chiedere il diritto di recesso a prescindere dalle condizioni del becco.

fcoltrane
5th October 2011, 18:39
di questo avevamo discusso nei precedenti messaggi.
ma sembrerebbe che si tratti di vendita tra privati.
se poi il venditore sia effettivamente tale o meno .....
a posteri l'ardua sentenza
fossi in Lord verificherei questo fatto in caso contrario l'unica è o la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo.
(sempre che si accerti la modifica)


ciao fra

bobby
6th October 2011, 15:33
La riduzione di prezzo Fra la puo accettare solo se l'oggetto non e' piu funzionale come da "Originale" ma e' comunque utilizzabile. Se non ha piu le caratteristiche e quindo non piu utilizzabil ehai volgia ad accetatre la riduzione di prezzo!

gf104
6th October 2011, 16:08
una considerazione: se il privato venditore resta arroccato sulle sue posizioni lordsax avrà una bella gatta da pelare in modo particolare se si tratta di un becco costoso... se si riuscisse ad arrivare a una transazione tra le parti si eviterebbero futuri mal di testa ben peggiori di una transazione anche non soddisfacente