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Visualizza Versione Completa : La vita di STAN GETZ: quinta puntata SVILUPPI [1a pt]



cagliostro70
27th September 2011, 09:26
Pubblico la prima parte di quella che ad oggi è la parte più interessante delal vita di Stan.
Non vi posso grantire la puntualità dei prossimi giorni perchè mi sa che mi son beccato l'influenza

Sviluppi
"Non ho mai consciamente cercato di definire come doveva essere il mio suono… Credo che in realtà derive molto dalle band con le quali ho suonato da quando avevo 15 anni fino ai 22. Il primo fu Jack Teagarden che, tutto lo sappiamo, suonava il trombone, ma il suo suono era così GRANDE… in modo naturale e senza sforzo. IO non ho mai cercato di imitare nessuno, ma se ami la musica di qualcuno l’influenza che ne ricevi è inevitabile.
Poi fui nella band di Benny Goodman a 18 anni, e credo proprio che il suo suono abbia avuto un’influenza su di me; per via dell’OTTIMO suono che aveva in quegl’anni, hai presente?
Nel frattempo ascoltavo Lester Young, naturalmente, ed è una specie di esperienza speciale ascoltare qualcuno come Lester, che suonava così bene e quasi in con un’impostazione da musica classica ma con un suono più avvolgente. Il suono dell’ancia era quasi inesistente nella sua sonorità.
Veramente, non ho idea di come ho sviluppato il mio suono, ma sicuramente deriva da una combinazione della mia concezione musicale e senza dubbio dalla conformazione della cavità orale.
Ho sempre cercato di far sparire il più possibile il suono dell’ancia….
E far sentire molto il respiro. Io provengo da un’era dove non si usavano strumentazioni elettroniche. Il basso (contrabbasso?) non era nemmeno amplificato! Il suono che avevi era il suono che riuscivi produrre, e io scoprii che la mia scura sonorità poteva essere ascoltata dall’altro lato della stanza con maggior chiarezza di quella di coloro che avevano un suono “ancioso”.
Devo darci dentro per ottenere il mio suono perché uso delle ance dure (Vandoren medio-dure)

La gente pensa che io suoni senza sforzo.
Mi ricordo una volta in sala di registrazione con Bill Evans, successivamente mi disse “sembra sempre che suoni con estrema facilità e naturalezza, ma standoti accanto si vede il duro lavoro che devi fare per farlo sembrare naturale.”
L’uso di eroina era totalmente fuori controllo nella band di Herman. Stan racconta “Mi ricordo di una volta che eravamo a suonare ad un concerto pomeridiano con la band di Woody.
NOVE atti di vaudeville e un orso addestrato!
L’orso arrivò, ed intendo un orso alto quasi tre metri. E al band uscì, e ai fianchi (2 per lato) di Sam Marowitz -il sax alto principale che era molto perbenino , niente droga, niente alcool- c’erano Serge Chaloff, Zoot Sims, Al Cohn e il sottoscritto. Tutti cotti.
L’orso fece questa cosa con il suo addestratore, ed a un certo punto l’orso doveva spostarsi con le zampe in alto che passarono poco sopra testa della sezione dei saxofoni. Avrebbe potuto ucciderci tutt’è cinque, e solo Sam Marowitz ebbe al prontezza di chinarsi. Il resto di noi era talmente stonato da non sapere neanche che l’orso era lì vicino a noi.”

gf104
27th September 2011, 19:12
rimettiti presto in salute perchè ormai siamo Standipendenti ;) e se ci fai mancare la dose giornaliera...

cagliostro70
27th September 2011, 19:48
questa puntata era molto interressante secondo me, con tutte le dissertazioni su ance, setup e proiezione del suono, no?

gf104
27th September 2011, 21:01
vedo con piacere che sei già guarito! allora domani sesta puntata :smile:

cagliostro70
27th September 2011, 21:05
non son guarito ma è già pronta ;-)