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Visualizza Versione Completa : Sax colorati.



17th September 2007, 12:16
Ciao a tutti!!
Su ebay si vedono spesso in vendita dei sax di colori piuttosto "improbabili". Se ne vedono di rossi, blu, verdi o neri. Voi cosa ne pensate?
Magari qualcuno di voi ne possiede uno...
Ho letto che anche il colore può influenzare il suono, quindi, al di la' del fattore estetico qual'è la vostra opinione su questi strumenti?
Io personalmente sono un tradizionalista; il mio B&S è di color oro non troppo carico (goldbrass) con le chiavi argentate, mentre il mio precedente sax Yamaha 275 era tutto dorato, ma forse un pò troppo carico come colore. Dopo un pò stufa.

APOLLO CREED
17th September 2007, 13:29
SarÃ* questione di gusti..ma ki ha il coraggio di comprare un sax rosso ad esempio???? Il nero invece è più frequente (e secondo me decisamente + il più bello dopo l'argentato).

Concordo con te x lo yamaha 275....ci sto suonando e devo dire che il colore mi ha un po' stufato.

Overtone
17th September 2007, 14:52
Ti dico una cosa: il tuo B&S E' un varo SASSOFONO. Quei rottami in vendita su e.bay, oltre che essere fatti in Cina ed essere laccati con colori e schifezze varie, non suonano... al massimo li puoi appendere....

17th September 2007, 15:17
Ti dico una cosa: il tuo B&S E' un varo SASSOFONO. Quei rottami in vendita su e.bay, oltre che essere fatti in Cina ed essere laccati con colori e schifezze varie, non suonano... al massimo li puoi appendere....

mi associo in pieno! quei cosi sono vergognosi!

19th September 2007, 19:47
Ma è possibile che il colore possa influenzare il suono?? :shock: :shock:
Cmq penso che anche se - stravaganti sia meglio affidarsi a sax di maggiore qualitÃ* ma + tradizionali

20th September 2007, 09:04
Grazie a tutti per le vostre opinioni.
Anche a me piacciono molto i sax argentati, ma credo che sarebbe la massima "trasgressione" che mi consentirei. GiÃ* sax neri non li vedrei molto di buon occhio. Quelli colorati mi sembrano ridicoli, da uovo di pasqua direi!
Comunque si, ho letto che il colore influisce sul suono per una questione di "riflessione" o di "rimbalzo" delle onde sonore. Poi non so quanto possa essere vero, ma pare che una tonalitÃ* più scura renda anche il suono stesso più scuro.

Overtone
20th September 2007, 09:44
Ma è possibile che il colore possa influenzare il suono?? :shock: :shock:
Cmq penso che anche se - stravaganti sia meglio affidarsi a sax di maggiore qualitÃ* ma + tradizionali

Ma vedi, in quel caso non si tratta tanto di "colore", ma di qualitÃ* delle lacche utilizzate che nel caso dei sax di fabbricazione cinese è veramente pessima.

20th September 2007, 12:03
Fosse pessima solo la laccatura, allora staremmo anche a posto... :smile:

Overtone
20th September 2007, 13:58
Beh dai...se li riempi con la terra li puoi usare come vasi per fiori... :lol: :lol: :lol:

20th September 2007, 16:13
ChissÃ*, magari un tempo anche gli strumenti musicali giapponesi venivano derisi e denigrati... Guarda adesso invece...

20th September 2007, 16:26
ChissÃ*, magari un tempo anche gli strumenti musicali giapponesi venivano derisi e denigrati... Guarda adesso invece...

Giusta osservazione.
Sono d'accordo sul fatto che, in un futuro non molto lontano, i sax cinesi potranno migliorare sensibilmente: i primi passi si sono giÃ* visti.
Però secondo me non cosituiranno mai una alternativa alla produzione Selmer o degli altri importanti marchi euro-americani.
Lo stesso vale adesso per i sax provenienti dal Giappone: o si compra il Selmer o si compra Yanagisawa/Yamaha; ma le due scelte non saranno mai equivalenti. Ci troveremo sempre di fronte a due sax altamente performanti, ma in sostanza diversi, per concezione, storia, esperienza, costruzione, materiali...
Non nascondo il fatto che fra qualche anno la Selmer potrÃ* essere addirittura sorpassata da altre concorrenti, ma ad oggi resta sempre un più che valido punto di riferimento.

APOLLO CREED
21st September 2007, 15:26
...ma ad oggi resta sempre un più che valido punto di riferimento.

Aggiungerei 'costoso' punto di riferimento :cry:

21st September 2007, 16:22
Sicuramente oltre un secolo di know how di molte case produttrici americane o europee, non può essere messo in discussione dalla nascente concorrenza cinese. Senza contare che comunque la loro storia musicale ha radici ben diverse dalle nostre.
E' sicuramente anche vero che un Yamaha o un Yanagisawa, pur essendo ottimi strumenti (almeno per quanto riguarda i loro livelli al top), forse non saranno mai paragonabili ad un Selmer, anche se molti sostengono che le ultime generazioni Selmer (dal mark VI in poi), non siano più all'altezza della loro fama.
Tanto per fare un paragone, forse stupido, mi vengono in mente le prime automobili giapponesi che nei primi anni 80 si vedevano ogni tanto passare... Erano orrende, delle scatolette ridicole... Eppure guardate ora! Io guido una sportiva giapponese che probabilmente ha il miglior motore tra le auto che abbia mai posseduto.
Con i tempi che corrono non è più così problematico per un paese arretrato, munirsi della tecnologia e dell'esperienza per costruire di tutto.
Auspico quindi che nel giro di pochi anni anche i sax cinesi probabilmente inizieranno a diffondersi. Anche se io non butterò mai il mio per un sax made in China!!

6th October 2007, 19:55
non sono sicuramente sax da concerto quelli di cui si parla ovvio.....eppure nonostante abbia sentito molti pareri spesso anche negativi su questi sax devo dire che alcuni pregi li hanno oltre a consentire a chi non ha idee chiare di comprare uno strumento a poco,provarlo e poi decidere se acquistarne uno di altro livello.

ho avuto modo di provare di questi sax colorati un jollysun e devo dire ke sia meccanicamente sia come suono non è stato affatto male.se ne può fare tranquillamente un uso bandistico.ho visto diplomati in conservatorio suonare serate live in piazza con trombe colorate wisemann.

tuttavia di questi strumenti scenici ne esistono anche di qualitÃ* superiore.tralasciando la stratosferica selmer o la rampone e cazzani(ricordate l'alessofono?) o anche la jupiter(alcune trombe sono laccate i sax nn so)si trovano la Floret,la J.Michael,la Zephyr........senza contare ke la laccatura si può sempre richiedere alle case o ai rivenditori che spesso fanno strumenti di loro produzione magari copie di marche superiori(vedi dampi).

ascoltando anche l'opinione di un costruttore non sono sax insuonabili anzi.ovviamente non si può pretendere qualcosa di assurdo ma resta comunque una curiositÃ* da provare e se si vuole fare un pò di scena.

Nous
7th October 2007, 23:59
A me piacciono molto i sassofoni neri con le incisioni in oro..ne avevo visto uno che mi ha lasciato a bocca aperta....ma non l'ho preso perchè la marca era infida (neanche la ricordo più).
Ma perchè la Selmer non produce sassofoni neri? In fondo Borgani li fa bianchi...

Saxwilly
8th October 2007, 13:17
Certo che li produce!!!

Tutte le grandi marche (Yamaha, Ynagisawa e Selmer) producono sa laccati neri... Alcuni addirittura sono spettacolari: Neri, meccaniche dorate, campana interna dorata... Che figata!!

A me piacerebbe un sax come questo...

http://img408.imageshack.us/img408/2734/0922101337hs9.jpg (http://imageshack.us)

8th October 2007, 13:31
anche a me piacciono colorati soprattutto satinati li trovo spettacolari.Saxwilly anke questo ha la laccatura in argento e satinata?dalla foto mi pare.....
Nous potevi provarlo il sax che hai visto.....certo è ke dipende da quello ke cerchi.se vuoi un sax colorato solo per far scena qualke volta oppure uno con cui suonare sempre e di alto livello

Nous
9th October 2007, 18:46
Certo che li produce!!!

Tutte le grandi marche (Yamaha, Ynagisawa e Selmer) producono sa laccati neri...

Mi stai dicendo che la Yamaha produce Sax neri :shock: :shock: ??
Devo averne uno..hai idea dei prezzi??
Quindi volendo potrei ordinare un Yas62 NERO :idea: ???

Saxwilly
9th October 2007, 19:48
Il 62 è disponibile solo nelle finiture Laccato oro e argentato...
I Custom della Yamaha invece posso essere rifiniti laccati neri...

Yanagisawa e Selmer invece su tutti i loro dax danno la finitura nera, argentata, laccata (quella classica) e placcata oro.

Nous
9th October 2007, 20:04
Il 62 è disponibile solo nelle finiture Laccato oro e argentato...
I Custom della Yamaha invece posso essere rifiniti laccati neri...

Yanagisawa e Selmer invece su tutti i loro dax danno la finitura nera, argentata, laccata (quella classica) e placcata oro.

Uhmm...quindi potrei comprarmi un Yanagisawa A-901 nero....figata, mi hai reso felice :)

Trovato...è BELLISSIMO :)

http://sax.co.uk/A901B.htm

Nous
16th October 2007, 23:40
Trovato...è BELLISSIMO :)

http://sax.co.uk/A901B.htm

Ma...ma...ma mi dicono che non si trova in Italia :cry: :cry:
Addirittura, parrebbe non esserci neanche nel catalogo ufficiale :cry: :cry:

Sul sito parla di 901 e 901S :(

http://www.yanagisawasax.co.jp/en/alto/901/

Alessio Beatrice
17th October 2007, 00:54
Io ho provato anche un Super Action 80 nero... :roll: S t u p e n d o

19th October 2007, 12:37
il mio sogno è una sax nero......ma fra i modelli che citate ce ne sarebbero per principianti?

Overtone
19th October 2007, 14:57
Quei modelli Selmer e Yanagisawa sono piuttosto costosetti, e quelli economici colorati in genere sono fabbricati in Cina e sono rottami. Mi raccomando, visto che stai cercando il tuo primao sax, lasciali perdere. magari inizia con un sax Yamaha o Jupiter, vedrai che ti troverai bene. ;)

Nous
20th October 2007, 13:06
Quei modelli Selmer e Yanagisawa sono piuttosto costosetti,

Non è che l'A901 standard lo regalino.... :sad:

Novazione77
21st October 2007, 17:38
Io li preferisco con la classica finitura magari invecchiata dal tempo ;)

Aktis_Sax
6th May 2008, 19:02
SarÃ* questione di gusti..ma ki ha il coraggio di comprare un sax rosso ad esempio???? Il nero invece è più frequente (e secondo me decisamente + il più bello dopo l'argentato).

Concordo con te x lo yamaha 275....ci sto suonando e devo dire che il colore mi ha un po' stufato.

il mio è bi-color :DDD: almeno non stanca no?!?!

PJ
11th June 2008, 15:46
a proposito dei sax cinesi... probabilmente non ci sarebbero molti sassofonisti se non esistessero. Diciamoci la veritÃ*, chi spende oltre 1000 euro per uno Yamaha entry level, magari da regalare al figlio sapendo che probabilmente in 6 mesi si è stufato?

Il mio primo sax è stato un cinese, il secondo un giapponese usato... ancora oggi i soldi per uno strumento da serie A proprio nun ce li ho, ma riesco comunque a sentirmi soddisfatto del suono che riesco ad ottenere con il mio Yani T4 :)

Ctrl_alt_canc
11th June 2008, 15:59
[quote="APOLLO CREED":3f6iybyh]SarÃ* questione di gusti..ma ki ha il coraggio di comprare un sax rosso ad esempio???? Il nero invece è più frequente (e secondo me decisamente + il più bello dopo l'argentato).

Concordo con te x lo yamaha 275....ci sto suonando e devo dire che il colore mi ha un po' stufato.

il mio è bi-color :DDD: almeno non stanca no?!?![/quote:3f6iybyh]


anche il mio tenore...è dorato il fusto e argentate le chiavi :yeah!)

Aktis_Sax
12th June 2008, 10:38
a proposito dei sax cinesi... probabilmente non ci sarebbero molti sassofonisti se non esistessero. Diciamoci la veritÃ*, chi spende oltre 1000 euro per uno Yamaha entry level, magari da regalare al figlio sapendo che probabilmente in 6 mesi si è stufato?

Il mio primo sax è stato un cinese, il secondo un giapponese usato... ancora oggi i soldi per uno strumento da serie A proprio nun ce li ho, ma riesco comunque a sentirmi soddisfatto del suono che riesco ad ottenere con il mio Yani T4 :)

beh ma se prendi uno Yamaha, tipo il mio, ti costa meno di mille euro, e se vuoi rivenderlo dopo poco tiene comunque il mercato, perchè è un bello strumento, anche se da studio. non abbiamo mica detto che per un bambino principiante bisogna subito comprare strumenti professionali...

Nous
12th June 2008, 11:14
a proposito dei sax cinesi... probabilmente non ci sarebbero molti sassofonisti se non esistessero. Diciamoci la veritÃ*, chi spende oltre 1000 euro per uno Yamaha entry level, magari da regalare al figlio sapendo che probabilmente in 6 mesi si è stufato?

Il mio primo sax è stato un cinese, il secondo un giapponese usato... ancora oggi i soldi per uno strumento da serie A proprio nun ce li ho, ma riesco comunque a sentirmi soddisfatto del suono che riesco ad ottenere con il mio Yani T4 :)

Beh...io credo che..siamo OT :lol:
Scherzi a parte, il tuo discorso lo trovo condivisibile al 43%, nel senso che :

* è vero che se uno lo fa per passione, spendere 2400 euro per un magnifico Selmer Nero può essere eccessivo ;
* è vero che i figli magari dopo 6 mesi di sassofono si stufano e passano ad altro.

MA :

* se un bambino si diverte, non molla...e il sax è uno strumento divertente. Uno strumento di scarsa fattura di solito non ti diverte perchè sembra un giocattolo, ha una tamponatura pessima che lo rende difficile da suonare, è spesso stonato, è spesso dall'artigiano di turno per delle regolazioni o riparazioni..quindi secondo me uno strumento di scarsa qualitÃ* incentiva all'abbandono (ti potrei fare l'esempio del corso allievi della mia banda : gli allievi che ho rischiato di perdere, li ho rischiati per colpa dello strumento : cambiato quello, ora sono tra i più entusiasti) ;
* uno strumento da studio della Yamaha non costa 1000 euro, ma sui 700..io personalmente preferisco spendere 700 euro per un ipotetico figlio (ancora non ne ho, per fortuna :D) comprandogl un sax che 400 per una Playstation ;
* esiste un mercato dell'usato che può coprire facilmente ogni necessitÃ*, ieri mi sono interessato per un contralto a poco prezzo e in mezz'ora ho trovato uno Yas21 a 400 euro, uno YAS 25 a 450 euro, un Borgani serie Croma a 250 euro e non mi sono neppure impegnato particolarmente dato che non si tratta di un'esigenza primaria ma di una curiositÃ* per un esperimento ;
* se un bambino molla, lo strumento che hai pagato 200 euro o lo regali o te lo tieni. Uno Yamaha usato lo vendi in due settimane (sempre che tu chieda un prezzo ragionevole), e di solito mantiene il valore nel tempo (se lo vendi oggi puoi farci ipotesi 400 euro, se lo vendi tra un anno sempre 400 euro puoi farci). Addirittura se lo compri usato e lo paghi X il danno economico si azzera, lo potrai nel caso rivendere alla stessa cifra ;
* strumenti di alto valore (esempio a caso : Selmer) possono anche essere visti come un investimento : la speranza è che non perdano di valore nel tempo, ci spendi 2000 euro ed è come se li mettessi in banca, con la differenza che non hai spese di tenuta conto..e in più ti ci diverti anche.

Insomma, per gli strumenti secondo me si devono fare un sacco di valutazioni oltre al semplice mi costa tanto/poco...my two cents, scusate l'OT.

PJ
25th June 2008, 12:18
giusto per chiudere la fiera dell'Off Topic, mi ritrovo perfettamente con il tuo discorso, ma per me che sono uno squattrinato cronico, il sax cinese è l'ancora di ssalvezza che mi ha consentito di avere per pochi soldi più strumenti, mi ha fatto capire che tipo di sax mi piacesse veramente per poi instradarmi sulla giusta via ;)

8th July 2008, 21:29
Beh appunto, per l'inizio ci si accontenta di ciò che si può ottenere. Ma io, comunque, sono sempre dell'opinione:
budget non molto alto -> comprare qualcosa di modico subito, iniziando a studiare (ovviamente, col tempo e sacrificio si compra il modello professionale se la passione ti folgora, vedi me :D )

piuttosto che:

budget non molto alto -> non compro nulla per il momento perchè non mi accontento di quello strumento e faccio i capricci *cipprignègnè*

Io così la vedo, beh anche se ovviamente non è il mio caso perchè comunque io ho iniziato anzitutto per passione sfrenata, ma sono stato anche agevolato fin da subito per via dell'ereditÃ*, mi reputo fortunato. Fatto sta che ereditÃ* o non, se la passione mi fosse venuta, avrei iniziato con qualsiasi tipo di strumento senza farmi paranoie superflue (per i primi livelli ovviamente).

Aktis_Sax
9th July 2008, 11:02
certo, hai ragione... ma la paranoia non sta nel "compro il sax bello per iniziare" come capriccio, ma perchè le cinesate che vendono su ebay fanno davvero pena e dopo qualche mese che le usi non vanno più (conosco una ragazza che ha comprato un soprano cinese a 200 euro nel web, dopo qualche mese non le andava più niente...e ho assistito alla scena). Molto meglio partire con uno strumento da studio, economico ma di una buona marca (i classici yamaha, per esempio), perchè sono di facile emissione e di buona intonazione, e quindi possono dare riscontri positivi quasi immediati all'allievo...in più, se poi si ha intenzione di rivenderli, comunque si può guadagnare ancora qualcosina, a differenza di un sax cinesoide comprato nel web a scatola chiusa...

Nous
9th July 2008, 11:45
Mi spiace se qualcuno ha pensato che il mio post volesse essere un'inno alle spese folli e sconsiderate, purtroppo pur non essendo diplomato in Conservatorio (con mio grande rimpianto, ma pazienza) negli anni mi sono fatto una discreta esperienza non tanto in didattica della musica (ci mancherebbe, ci sono professionisti seri per queste cose) quanto in gestione del corso allievi in tutti i suoi aspetti. In gestione del parco strumenti, anche. Inoltre, ho avuto la fortuna di potermi confrontare con un sacco di professionisti che (loro sì) sono abilitati all'insegnamento.

Ho sentito mille volte degli insegnanti lamentarsi perchè i loro allievi pensando di fare chissÃ* che affare hanno buttato via i soldi (magari anche pochi, ma perchè buttarli?) in strumenti che hanno solo aumentato il senso di inadeguatezza e di frustrazione che ogni allievo ha giÃ* di suo quando inizia a studiare qualcosa di nuovo. Non ho mai sentito di allievi che possedendo una cineseria non abbiamo smesso con le lezioni, d'altronde che senso ha spendere più di insegnante e di revisioni che di strumento?

Senza contare l'aspetto economico : se io comprassi un Comet a 250 euro, farei fatica a rivenderlo a più di 80 euro sul mercatino dell'usato (a meno di non voler scrivere nell'annuncio che è come nuovo, che è ottimo per iniziare e simili amenitÃ* che si leggono in tutti gli annunci di vendita di roba poco valida).

Poi per caritÃ*, esiste effettivamente il discorso economico che non va sottovalutato : mica tutti possono spendere 500-1000-2000 euro di strumenti. Ma ci sono innumerevoli soluzioni :

1) ci si può associare in una banda, di solito lo strumento te lo danno loro gratis ;
2) si può noleggiare l'arnese, concordando magari una durata minima (per avere un prezzo migliore) e il diritto di riscatto alla fine di questo periodo.

9th July 2008, 13:44
Si, ma in fatti la fascia di prezzo che intendevo non era di certo quella: è risaputo che per meno di 500 euro, hai davanti un semi-giocattolo.
Al giorno d'oggi, però, non penso proprio che per tirare fuori almeno 500-600 euro ci voglia chissÃ* quale prodigio, certo: anche in questo caso, potrebbero essere richiesti diversi sacrifici, ma col tempo si arriva.
Io, ad esempio, ho constatato che ( a livello di "intromissione" ) all'interno del mondo della musica, sono sempre presi in considerazione i J.Michael (almeno da queste parti..) e non è positivo. Posso garantirvi che sono delle vere e proprie ciofeche senza rimedio.
Dico, per una fascia di prezzo istantanea, che preceda anche lo stesso classico Yamaha da studio (.... non ci metto lingua ) sono del parere che, per quanto cineserie entrambe, sarebbe meglio buttarsi subito su un Selmer Prelude, arrivato a questo punto.
Il fatto è che molto spesso, per mancanza di informazione o per puro senso del "trasporto facilitato" (come dico sempre io :lol: ) si spendono soldi erroneamente, senza prendere in considerazione alternative decisamente migliori.
Ripeto, sono entrambe cineserie, ma perchè scegliere proprio quella sbagliata ? (soprattutto se adesso anch'essa vende solo grazie al nome ed alle attrattive giovanili, sfornando strumenti super luccicanti e colorati, tipo sfere del drago?)

Ah ecco, comunque scusate l'OT totale, si parlava di strumenti colorati. Il solito offtopista sprovveduto :lol:

ALE21
17th January 2009, 23:47
guardate questo video .............. guardate dal secondo 55-58 cosa notate di strano?

http://it.youtube.com/watch?v=J1elY8QagjM&feature=related




:lol: :lol: :lol:

Il Fumatore di Sax
18th January 2009, 03:38
Cheffffffigooooo!!! Lo voglio anch'io zebratooo!!! :yeah!)

PallaDiCannone
18th January 2009, 11:29
Se non mi sbaglio la LA Sax si "azzarda" a produrre strumenti maculati, zebrati, e chi più ne ha, più ne metta :D

18th January 2009, 11:32
LA sax è una marca che ha puntato molto sulla....originalitÃ* estetica.

ALE21
18th January 2009, 13:16
si però zebrato........... :mha!( chissa che suono avrÃ* un cosaccio di quelli.......... :lol:

18th January 2009, 17:50
LA finitura esterna non ha niente a che fare con il suono, di solito li consideriamo sax "economici" ma magari suonano bene.

Jacoposib
18th January 2009, 18:10
secondo me il colore aggiunto con lacche e vernici è scandaloso... non perchè sia brutto, anzi, alcuni sono veramente belli! il problema è che non aiuta il suono, lo blocca inequivocabilmente! giÃ* solo la laccatura produce questo effetto... figuratevi l'aggiunta del colore! perchè uno dovrebbe comprare un sax bello da vedere ma non da suonare? molto meglio vederlo suonare da qualcun'altro! poi se qualche sassofonista più rocchettaro/a considera anche molto l'aspetto estetico allora è un altro discorso...

18th January 2009, 18:30
L'unica parte dello strumento che può dare un contributo nella creazione del suono è l'interno della campana, l'esterno non conta. Gli strumenti sono sempre stati rivestiti di qualcosa, una volta principalmente nickel, argento o oro, poi dagli anni '30 lacca, per proteggere l'ottone dall'ossidazione, non per altri motivi. Ora, la lacca dentro la campana agisce un po' da smorzamento per la vibrazione, in quanto la sua densitÃ* è più bassa rispetto al metallo quindi assorbe un po' dell'energia meccanica della colonna d'aria, ma quella esterna non ha effetto, e tutti i ricercatori sono concordi su questo.

Jacoposib
19th January 2009, 20:40
non sono assolutamente d'accordo, la laccatura è comunque qualcosa in eccesso (in più totalmente inutile a differenza dell' oro e dell'argento), blocca la vibrazione della lastra, cioè meno armonici e meno volume, niente da fare! per quanto riguarda la teoria secondo la quale conta solo l'interno campana non sono di nuovo daccordo e secondo me è proprio il modo di pensare della Selmer, che batte a mano solo le campane dei reference e li cpore di lacca, risultato: sax che non valgono molto... vai a vedere R&C e Inderbiden!

19th January 2009, 21:52
Gaurda, non importa quello con cui tu sei d'accordo oppure no: quello che conta sono le leggi della Fisica, in questo caso della vibrazione. Tutto il resto è propaganda dei costruttori.

Per i Reference, attualmente è stata proprio Selmer a cominciare la "moda" degli strumenti slaccati, in quanto il reference 54 fu presentato slaccato, e anche su questo sei male informato. R&C e Borgani hanno scelto un'altra via perchè si rifanno a strumenti antecedenti gli anni '30, in particolare il Conn Chu Berry, che è stato rivalutato recentemente dopo decenni di "dogma" Mark VI. Personalmente, preferisco questi strumenti a quelli laccati, poichè in effetti la doratura dell'interno della campana nei vecchi sax americani influisce un po' sul suono, che però in massima parte è costituito dalla colonna d'aria all'interno della campana, in breve, dalla forma della campana stessa.

Questo non lo dico io ma lo dice un certo Adolphe Sax, che è diventato Sax appunto perchè fu il primo a calcolare MATEMATICAMENTE le proporzioni della colonna d'aria prima del clarinetto basso poi del suo strumento, riuscendo a costruire strumenti molto meglio intonati rispetto a quelli dei suo concorrenti dell'epoca.

Per la lacca, è stata introdotta all'epoca appunto per proteggere l'ottone dall'ossidazione, in quanto prima dell'arrivo della moda del "vintage" uno strumento di ottone ossidato non lo voleva nessuno, faceva schifo. Argentatura e doratura (attualmente per dorare devi sempre dare dell'argento, in quando l'oro non "attacca" direttamente sull'ottone) erano e sono processi galvanici costosi, inoltre per essere mantenuti lucidi devono essere puliti ogni tanto (strumenti d'argenti non usati in ambienti umidi sono NERI, li ho visti io arrivare da un amico che li restaura) quindi all'epoca si decise di prendere questa alternativa meno costosa.

Come giÃ* detto, questa non è teoria, è realtÃ*, che tu sia d'accordo o no.

Jacoposib
20th January 2009, 00:22
sarÃ* propaganda, ma perchè il mio strumento, che non è laccato suona il doppio di uno strumento laccato? inoltre il reference è anche laccato, per la cronaca. non metto in dubbio la ricerca di Sax ma conosco molto bene la realtÃ* di Rampone e Cazzani, e penso anche la filosofia di Inderbiden, quindi mi domando: perchè non mettere la laccatura ad uno strumento rendendolo così più soggetto all'ossidazione? Ci deve essere un discorso al di fuori della mera imitazione di un sax vintage come hai detto tu. domanda: Hai mai provato un sax non laccato? da quello che dici mi sa proprio di no! ;)
Peace! :smile:

20th January 2009, 10:48
Come ho detto, io sono un fan dei sax argentati e dorati, sia esteticamente che dal punto di vista del suono.

Attualmente, una persona che conosco sta restaurando un Conn 10M slaccato, e ne ha uno con la lacca originale, quando il primo sarÃ* finito, sono curioso di sentire la differenza.

Riguardo il materiale del corpo, tieni presente che i sax Grafton in plastica erano costruiti per suonare esattamente come i convenzionali sax di ottone, e fecero dei test con dei sassofonisti bendati che suonavano i Grafton e poi gli strumenti della concorrenza: non erano in grado di riconoscere quale era il sax plasticoso!

http://en.wikipedia.org/wiki/Grafton_saxophone

E poi i costruttori mi parlano della differenza sonora fra leghe con il 30% di rame e il 40%?

just
20th January 2009, 15:11
interessante... dal link sui Grafton apprendo che l'idea di costruirli è stata di un italiano abitante a Londra.... che dire... italians do it better :ghigno:

20th January 2009, 16:47
Il Grafton fu inventato da un ingegnere italiano durante la seconda guerra mondiale quando, come tutti i civili italiani nel Regno Unito, fu internato in un campo di prigionia come "straniero nemico" (enemy alien). Nel 1945, alla fine della guerra, l'Inghilterra non era ridotta come l'Italia ma la loro situazione economica non era di molto migliore: il cibo era razionato, le materie prime tutte utilizzate per lo sforzo bellico, quindi di ottone per costruire degli "ameni" strumenti musicali neanche parlarne...però si erano sviluppate delle plastiche acriliche per i cruscotti dei caccia, e quel materiale era ampiamente disponibile, così nacque il Grafton, strumento che noi chiameremmo "autarchico".

Era il sax più economico che si poteva trovare a Londra negli anni '50, e si narra che Parker lo comprò perchè aveva venduto il suo Conn per comprarsi la droga...Coleman ne prese uno perchè era "bizzarro", ma poi si autoconvinse che il sax di plastica aveva un sound "etereo"...peccato che era progettato per avere il suono di uno strumento convenzionale...

...quando si parla di "autoconvincimento" riguardo la lacca, le mitologiche leghe etc... :saxxxx))) :saxxxx))) :saxxxx)))

Jacoposib
20th January 2009, 17:49
E poi i costruttori mi parlano della differenza sonora fra leghe con il 30% di rame e il 40%?
è l'utopia della ricerca del particolare e della perfezione! :cool:

just
20th January 2009, 20:57
Il Grafton fu inventato da un ingegnere italiano durante la seconda guerra mondiale quando, come tutti i civili italiani nel Regno Unito, fu internato in un campo di prigionia come "straniero nemico" (enemy alien). Nel 1945, alla fine della guerra, l'Inghilterra non era ridotta come l'Italia ma la loro situazione economica non era di molto migliore: il cibo era razionato, le materie prime tutte utilizzate per lo sforzo bellico, quindi di ottone per costruire degli "ameni" strumenti musicali neanche parlarne...però si erano sviluppate delle plastiche acriliche per i cruscotti dei caccia, e quel materiale era ampiamente disponibile, così nacque il Grafton, strumento che noi chiameremmo "autarchico".

Era il sax più economico che si poteva trovare a Londra negli anni '50, e si narra che Parker lo comprò perchè aveva venduto il suo Conn per comprarsi la droga...Coleman ne prese uno perchè era "bizzarro", ma poi si autoconvinse che il sax di plastica aveva un sound "etereo"...peccato che era progettato per avere il suono di uno strumento convenzionale...

...quando si parla di "autoconvincimento" riguardo la lacca, le mitologiche leghe etc... :saxxxx))) :saxxxx))) :saxxxx)))

storia davvero interessante....
chissÃ* se qualcun ha giÃ* provato con qualche composto a base di carbonio....
ora con il carbonio ci si fa' praticamente tutto e se il suono come dici, dipende quasi esclusivamente dalla colonna d'aria..... :BHO:

8th June 2009, 14:25
anche a me piacciono colorati soprattutto satinati li trovo spettacolari.Saxwilly anke questo ha la laccatura in argento e satinata?dalla foto mi pare.....
Nous potevi provarlo il sax che hai visto.....certo è ke dipende da quello ke cerchi.se vuoi un sax colorato solo per far scena qualke volta oppure uno con cui suonare sempre e di alto livello

Il mio Conn ha la laccatura di argento satinato,mi piace un sacco :yeah!) peccato che siano più rari....

manciosax
12th June 2009, 10:15
si però zebrato........... :mha!( chissa che suono avrÃ* un cosaccio di quelli.......... :lol:

I SAX L.A. li ho visti per la prima volta nel 97, mi ricordo bene, blu con un fulmine color oro!
Quello nella foto è Richard Elliot, è stato uno dei primi saxofonisti smooth jazz che ho sentito.
Qui si sente qualcosa:
http://www.youtube.com/watch?v=avSBe3Qvrdw
http://www.youtube.com/watch?v=lfep4Mn1 ... re=related (http://www.youtube.com/watch?v=lfep4Mn1kEw&feature=related)
Dal vivo assicuro che è decisamente stupefacente!
Al tempo ero incappato anche in Tom Scott, aveva un sax nero e finiture oro, forse un L.A. SAX, non ricordo!
http://www.lasaxophones.com/artists.htm

Mancio

Jacoposib
12th June 2009, 17:46
storia davvero interessante....
chissÃ* se qualcun ha giÃ* provato con qualche composto a base di carbonio....
ora con il carbonio ci si fa' praticamente tutto e se il suono come dici, dipende quasi esclusivamente dalla colonna d'aria..... :BHO:
non dipende solo dalla colonna d'aria! i materiali influiscono, checchè ne dica Lesterfan!

David Brutti
16th June 2009, 08:38
Come ho detto, io sono un fan dei sax argentati e dorati, sia esteticamente che dal punto di vista del suono.

Attualmente, una persona che conosco sta restaurando un Conn 10M slaccato, e ne ha uno con la lacca originale, quando il primo sarÃ* finito, sono curioso di sentire la differenza.

Riguardo il materiale del corpo, tieni presente che i sax Grafton in plastica erano costruiti per suonare esattamente come i convenzionali sax di ottone, e fecero dei test con dei sassofonisti bendati che suonavano i Grafton e poi gli strumenti della concorrenza: non erano in grado di riconoscere quale era il sax plasticoso!

http://en.wikipedia.org/wiki/Grafton_saxophone

E poi i costruttori mi parlano della differenza sonora fra leghe con il 30% di rame e il 40%?

Pura veritÃ*: al 95% il tipo di suono è dovuto alla forma e alla cameratura del corpo e alla conformazione dei fori e dei camini. Tuttavia molti produttori sperimentano materiali e laccature diverse proprio per "migliorare" quel 5%. Come giÃ* detto è una ricerca della perfezione!
Inoltre non dimentichiamo che oltre al lato fisico, c'è anche un'influenza psicologica relativa al colore e alla forma del sax. Inutile dire che un sax con una finitura che piace al musicista cambierÃ* in positivo l'atteggiamento stesso del musicista verso lo strumento. Per questo la prova "con la benda" produce effetti impensabili contraddicendo tutte le credenze relative a finiture e quant'altro.

La ricerca di leghe diverse non è soltanto in funzione del suono e della sua propagazione: riguarda anche la robustezza costruttiva dello strumento e magari anche la capacitÃ* di resistere a urti e ammaccature. Ora che con la R&C stiamo lavorando sul sax basso, credimi che la ricerca della giusta miscela che unisca leggerezza robustezza e che non ostacoli la giusta vibrazione della colonna d'aria è un rebus di difficilissima risoluzione.

Un'annotazione: il grafton plastic è un sax estremamente avanzato per l'epoca (ne ho suonati diversi a più riprese) e va a posizionarsi su una fascia di strumenti "d'eccellenza". Aggiuno inoltre che seppur il corpo è in resina, il collo (parte delicatissima che influisce sul suono in modo pesante) è in ottone laccato. Che dire: unione di innovazione e tradizione!

Ps.: il mio sogno proibito è un L.A. sax con bandiera americana aerografata (lo producono ancora???). Davvero tamarro!

Prairie oyster
16th June 2009, 16:19
storia davvero interessante....
chissÃ* se qualcun ha giÃ* provato con qualche composto a base di carbonio....
ora con il carbonio ci si fa' praticamente tutto e se il suono come dici, dipende quasi esclusivamente dalla colonna d'aria..... :BHO:

Lavorare con la fibra di carbonio non è uno scherzo, un oggetto complesso come un saxofono sarebbe estremamente più costoso da produrre in fibra di carbonio che in una lega metallica. Piuttosto è curioso che nessuno abbia provato con leghe di alluminio, suppongo ci siano altri problemi di natura ingegneristica.
Concordo anch'io con chi dice che la maggior parte delle caratteristiche timbriche e dinamiche del sax (95%, ma anche qualcosa di più) dipendono dal disegno del canneggio, materiale e finiture hanno un valore più psicologico e "ergonomico" che comunque non sono per niente da sottovalutare.

manciosax
16th June 2009, 16:26
Chiedo per chiarezza: se copio alla perfezione un sax utilizzando tutti gli strumenti ad alta precisione che abbiamo oggi, al 95% il suono è quello del sax che è stato copiato? Ho espresso bene il concetto?

Prairie oyster
16th June 2009, 16:34
Chiedo per chiarezza: se copio alla perfezione un sax utilizzando tutti gli strumenti ad alta precisione che abbiamo oggi, al 95% il suono è quello del sax che è stato copiato? Ho espresso bene il concetto?

Sì, beh, devi copiare anche la gola e la bocca del saxofonista che hai in mente :ghigno:

Isaak76
16th June 2009, 16:37
Dovresti riuscire a eguagliare le stesse percentuali di composizione della lega e poi, cosa non da poco, eguagliare anche la battitura (sempre che l'originale sia uno di quelli fatti a mano).... detto questo forse il 95% sarebbe realizzabile.


Piuttosto è curioso che nessuno abbia provato con leghe di alluminioForse perchè per il raggiungimento della stessa consistenza di qualsiasi altra lega, tipo ottone o argento, con l'alluminio servirebbe molto più materiale perchè è molto morbido. come esempio guarda le biciclette... quelle in acciaio hanno la lamina con spessore di pochi millimetri, mentre per l'alluminnio parliamo di centimetri, per cui riproducendo un sax con queste misure sarebbe realmente scomodo, o realmente fragile se usate le misure standard.

Prairie oyster
16th June 2009, 16:43
Forse perchè per il raggiungimento della stessa consistenza di qualsiasi altra lega, tipo ottone o argento, con l'alluminio servirebbe molto più materiale perchè è molto morbido. come esempio guarda le biciclette... quelle in acciaio hanno la lamina con spessore di pochi millimetri, mentre per l'alluminnio parliamo di centimetri, per cui riproducendo un sax con queste misure sarebbe realmente scomodo, o realmente fragile se usate le misure standard.

GiÃ* hai ragione, non avevo pensato al dimensionamento :zizizi))

manciosax
16th June 2009, 16:44
Dovresti riuscire a eguagliare le stesse percentuali di composizione della lega e poi, cosa non da poco, eguagliare anche la battitura (sempre che l'originale sia uno di quelli fatti a mano).... detto questo forse il 95% sarebbe realizzabile.

Non mi torna, non si era detto che il materiale influisce del 5%?
Scusate la pignoleria ma vorrei capire bene!

re minore
16th June 2009, 17:22
quelle in acciaio hanno la lamina con spessore di pochi millimetri, mentre per l'alluminnio parliamo di centimetri

In realta' le bici di alluminio non hanno lamine del telaio molto piu' spesse di quelle di acciaio. Anzi, quelle che hanno i tubi molto grossi hanno lo spessore della lamina particolarmente sottile.

L'alluminio e' un metallo che praticamente ha elasticita' zero. Ogni colpo, per piccolo che sia, viene assorbito dalla struttura molecolare
che viene in questo modo modificata. L'acciaio no: un colpo con energia al di sotto del coefficiente elastico non comportera' modifiche permanenti all'oggetto. Questo e' un limite noto per le biciclette in alluminio: un telaio in alluminio prima o poi si rompera', perche' la fatica si accumula sempre mentre nell'acciaio - per sollecitazioni al di sotto di una certa soglia, si disperde. Le bici in alluminio, essendo piu' rigide, sono al tempo stesso piu' reattive e piu' scomode. La differenza non e' questione di lana caprina, si sente. Eccome se si sente! Forse questa totale mancanza di elasticita' rende il materiale inadatto alla lavorazione di uno strumento. E, dimenticavo, credo che saldare l'alluminio sia molto piu' complesso (e costoso) che saldare l'acciaio.

Isaak76
16th June 2009, 19:36
In realta' le bici di alluminio non hanno lamine del telaio molto piu' spesse di quelle di acciaio. Anzi, quelle che hanno i tubi molto grossi hanno lo spessore della lamina particolarmente sottile.
Abbiamo giÃ* oltrepassato il limite degli OT eheh! ... però vorrei risponderti perchè l'argomento è molto interessante, anzi, si potrebbe aprire un Topic inerente a ciò.

Che le lamine siano più sottili dell'acciao in parte è vero, infatti più il diametro del telaio è maggiore, più l'alluminio acquista robustezza e anche peso ovviamente, per ridurlo, assottigliano del materiale in quei punti in cui non vi sono sollecitazioni e aggiungendone ove vi è necessitÃ* di stabilitÃ*.
Per quanto riguarda le saldature, basta guardare qualsiasi telaio per accorgersi che nelle giunte vi è un fracco di materiale, questo perchè l'alluminnio ossidandosi molto in fretta, richiede procedure differenti rispetto a qualsiasi altro materiale ... se non erro utilizzano anche sostanze disossidanti per rallentarne l'azione, ad ogni modo sarebbe impensabile per un uso strumentistico, a meno chè non venga pressofuso in un unico stampo.
Personalmente preferisco il buon vecchio acciaio (anche se tende ad arruginirsi, mentre l'alluminnio viene protetto dalla sua azione ossidante), ma se il progetto è ben fatto ti assicuro che non pesa molto di più di una bici in alluminnio ... ho una Bianchi da più di 17 anni (leggerissima), di chilometri molto probabilmente ne ho fatti di più con lei che con la macchina e negli sterrati "fortunatamente" non mi ha mai tradito nonostante le varie cadute.

Scusate l'OT, ma queste cose mi gasano parecchio! eheh!

tzadik
16th June 2009, 20:40
L'alluminio, a paritÃ* di volume di materiale impiegato ha catteristiche meccaniche inferiori al metallo...
Però mettendo più volume di materiale considerando che l'alluminio ha una densitÃ* minore alla fine si riesce a risparmiare parecchio peso... COMUNQUE stiamo parlando di leghe di alluminio non di alluminio puro... stessa cosa per il magnesio...
Però c'è da dire che l'alluminio ha il pregio che l'ossido di alluminio rimane attaccato all'alluminio... l'alluminio ossidato è nella sua forma allotropica più stabile... quando leggete alluminio anodizzato appunto si tratta di alluminio la cui superficie è composta di ossido di alluminio...

Per esempio non succede così per il ferro... la ruggine non rimane solidale al ferro!

re minore
16th June 2009, 21:28
x Isaak: Quoto tutto quello che hai scritto!

Certo il sax e' una grande passione, ma anche la bicicletta non scherza!!! Oggi mi sono preso una giornata di ferie che ho diviso equamente: 40 km in MTB stamattina e 3 ore di sax oggi pomeriggio!!! :yeah!)

tzadik
16th June 2009, 22:51
Non penso che un sax in alluminio suonerebbe chissÃ* così bene...
Di solito si tendono a fare lastre più pesanti dell'ottone normale... per avere qualcosa in più a livello di suono... vedi simil-oro, bronzo... e per finire argento massiccio!