Visualizza Versione Completa : Jazz 33 giri in edicola, cosa ne pensate?
matzan
5th September 2011, 13:37
De Agostini editore ha ripresentato da poco i grandi capolavori in vinile 33 giri Jazz... :???:
che ne pensate???
7,90Euro il primo e 14,99 il secondo numero..(40 uscite)-(dischi da 180 grammi)almeno da quello che leggo online...
si arriverà a pagare l'ultimo 50 euro??
ho sentito che a certi sono arrivati imbarcati..
si può fare??? :!:
The 5axophonisT
5th September 2011, 14:23
Di solito la prima edizione costa di meno, ma dalla seconda in poi il prezzo si stabilizza. Considera seriamente questi acquisti: per 40 dischi spenderesti 600 euro...
tzadik
5th September 2011, 14:23
Di solito la prima uscita è a prezzo ridotto, le successive sono a prezzo pieno (15€).
Il vinile è un supporto analogico ed è molto delicato.
Io lascerei perdere. Tra l'altro con 15€ ti compri gli stessi dischi in cd (rimasterizzati) e ti avanzano pure soldi.
Il vinile è per i nostalgici.... se vuoi qualità e fedeltà, la musica devi ascoltarla da altri supporti (digitali ovviamente).
Personalmente posso dire di avere ascoltato moltissimi dischi in vinile (con un sistema di riproduzione di qualità abbastanza alta... ho gira dischi da più di 1000€ e una testina da 150€).
Poi ho ascoltato gli stessi dischi in cd... e non si può non preferire il cd. :zizizi))
Mad Mat
5th September 2011, 14:27
Tza vuoi far scoppiare un'altra "guerra di religione"? :evil:
Io non ci sto! Non saprete mai se preferisco il vinile o le fonti digitali! :lol:
The 5axophonisT
5th September 2011, 14:30
Ma chi prende il vinile non vuole qualità del suono. Il bello del vinile e proprio l'imprecisione della registrazione!
GeoJazz
5th September 2011, 14:39
Stavo per mettere lo stesso topic.
Credo che sia una bella iniziativa, sopratutto per chi ama i vinili o per chi si vuole avvicinare al mondo degli lp. Il primo, Kind of Blue, viene 7,99, dal secondo in poi 14,99 il prezzo è fissato.
Magari per chi come me abita a Roma può essere poco interessante, perchè basta entrare in uno dei megastore musicali e si trovano le ristampe dei vinili (quasi allo stesso prezzo). Per chi abita però in piccoli centri o distante da grandi realtà può essere un'ottima occasione. Magari uno può pure non comprarli tutti, ma solo alcuni.
Per gli interessati, questo è il sito dell'iniziativa:
http://www.deagostinipassion.it/collezi ... index.html (http://www.deagostinipassion.it/collezioni/jazzvw/index.html)
KoKo
5th September 2011, 14:44
mi sembra che costino troppo!
nessuna guerra per carità, ma dire che il bello del vinile è l'imprecisione della registrazione mi sembra una bella imprecisione =)
tzadik
5th September 2011, 14:54
La qualità è direttamente proporzionale alla quantità di informazioni usate per trasportare e riprodurre quelle informazioni (parliamo di minuti di musica).
Il vinile ha una banda di frequenze che non può lontanamente competere contro quella di un cd correttamente equilibrato (ma nemmeno contro quella di un cd non equilibrato). Per la dinamica stesso discorso.
Provate ad ascoltare un vinile di Bob Marley... se non avete un giradischi performante, vedrete il braccio della testina saltellare.
Discorso analogo per brani con bpm con dei multipli vicini ai multipli vicini ai multipli di 33 giri (può succedere anche con i cd, ma è rarissimo).
Comunque nemmeno tutti i supporti digitali sono uguali... provata ad ascoltare (il primo esempio che mi viene in mente), "Tutu" in cd audio e poi in dvd audio.
Posso capire il valore affettivo... però ricordiamoci che certa musica non era nemmeno possibile immagazzinarla sui vinili e si immagazziva con fatica sulle audio cassette.
In studio le registrazioni venivano fatte su nastri magnetici a 8 tracce (ed eventualmente su più serie di nastri) e fortuna che sono stati conservati bene (i nastri magnetici durano una 30ina d'anni) altrimenti tantissimi dischi nemmeno ce li avremo in qualità cd.
gene
5th September 2011, 15:07
Ho un sacco di vinili nuovi imballati .... molti sono quelli che davano su Musica Jazz ed anche altre cose, molte sono incisioni rare etc.
compro musica jazz dal 1987 ed ho tutti i numeri fino ad oggi, poi sono usciti i cd .....
ho venduto all'epoca molti vinili originali a 4 soldi .... che pirla ...... :ghigno: anche perchè
quando avevo i figli piccoli, mi hanno distrutto 3 puntine (come si chiamavano, Shure?)per cui regalai pure il piatto ed amen ....
se qualcuno vuole sti dischi, viene se li prende e festa finita ....... se poi chi li prende è di buon cuore e mi regala (non voglio soldi) un bocchinello ...sono ancora più felice, altrimenti, va bene lo stesso.
a dimenticavo, non spedisco, chi vuole, passa, li prende un caffè, 4 chiacchiere, così come piace a me .....
Blue Train
5th September 2011, 18:58
Il vinile è un supporto analogico ed è molto delicato.
Io lascerei perdere. Tra l'altro con 15€ ti compri gli stessi dischi in cd (rimasterizzati) e ti avanzano pure soldi.
Il vinile è per i nostalgici....
Non trovo il pulsante per bannare un utente!
Ma se lo trovo ... addio tzadik :lol:
Kind of blue su vinile 7,90, se non avessi già l'originale ...
Cannibale
6th September 2011, 13:03
Come al solito c'è la tendenza a schierarsi in opposte fazioni invece di accogliere tutto il meglio che entrambi i supporti possono offrire dimenticando anche il salto qualitativo fatto negli anni sia dal digitale così come dagli stadi phono e le testine e i giradischi che abbiamo oggi, negli anni 80 non esistevano... qualche tempo fa sono stato ospite di una seduta d'ascolto di un'impianto di riferimento, i supporti, 5 Lp ed altrettanti Cd dello stesso titolo tra cui unico jazz proprio Kind of Blue una platea di circa 20 persone tra ingegneri, un direttore d'orchestra un pianista (insegnante al conservatorio) e audiofili vari insomma alcuni liberi da idee preconcette ed altri schierati....la seduta però era al buio, cioè non sapevamo quale supporto stava suonando dietro la tenda, e risultato? I due sistemi si equivalgono abbastanza e qualche volta, ma solo qualche volta, capita anche di sbagliare...ma quello che nessuno si aspettava è stato l'ascolto a sorpresa di un oggetto diverso , tutti gli ascoltatori erano conviti della maggior qualità di questo ultimo arrivato e su "so what" sono rimasto colpito dal suono del contrabbasso, la corda così distinta e il legno, il piano e le armoniche,davvero un altro mondo,non vi dico le facce e i commenti quando aperta la tenda abbiamo visto lo Studer A 80 (registratore a bobina) e la "pizza" preistorica che ci girava sopra capace di restituirci quella intensità e naturalezza così distanti dagli altri, purtroppo i costi di un solo nastro (pochissimi titoli disponibili tra l'altro ) ed un registratore a bobine professionale mastodontico e costosissimo sono roba per pochi ma è stato bello comunque fare questo tipo di esperienza.
Un saluto.
STE SAX
6th September 2011, 13:15
io sono l'ultimo che puo' parlare di questi argomenti perche', oltre al mio orecchio, non ho competenze tecniche da mettere in mostra. L'unica cosa che posso dire e' che ho ancora a casa un vecchio nastro (bobina) della febbre del sabato sera (1978) e quando lo metto sul mio vecchio registratore a nastro AIWA del 1975 che funziona ancora benissimo (a proposito quanti impianti hanno oggi questa durata??) fa tremare i vetri per potenza, cristallinita' del suono, booster, realismo. Sembra veramente di essere in mezzo alla pista da ballo con un'emozione da brivido. Ripeto, non sono un tecnico ma la sensazione e' davvero unica, dubito che potrei assimilarla a quella di un normale cd.
tzadik
6th September 2011, 13:36
Il supporto analogico per certi versi risente maggiormente della compressione (dovuta alle caratteristiche del supporto).
Tra cassette e vinili la differenze è comunque evidente... all'epoca c'erano diversi sistemi per ottenere "miglioramenti" sul suono (tutto analogico).
Riguardo ai vinili... per riprodurli oltre all'aspetto meccanico, serve/serviva anche una buona dose circuitazione raffinata (vedi i vari filtri RIAA etc etc).
Il cd (e non tutti le edizioni sono uguali) invece non hanno bisogno di tanta sofisticazione.
La differenza tra un sistema di lettura economico e un sistema di lettura raffinato (ci sono lettori cd che costano migliaia di euro) c'è... però, come sempre, si apprezza solo su sistemi di riproduzione.
Il problema di base è che per avere un buon ascolto da supporti analogici... servono molti più soldi.
Tblow
6th September 2011, 14:12
Ma chi prende il vinile non vuole qualità del suono. Il bello del vinile e proprio l'imprecisione della registrazione!
Beh, se fosse tutto qui vi potrei mandare una mia registrazione, ... più impreciso di così :lol: :lol:
Cannibale
6th September 2011, 14:45
Io dico che per avere un buon ascolto ci vogliono un sacco di cose...., ambiente, soldi e nel caso del vinile anche messa a punto.
Poi riguardo all'esperienza di cui sopra, ci vogliono tantissimi soldi, sia il lettore CD ed il suo convertitore che il piatto costavano un botto, quindi, parlando dello stato dell'arte non è che il CD costasse meno.... comunque entrambi venivano superati e non di poco da questo antico registratore a bobine e dalla sua analogicissima pizza riversata dall'originale, infatti Kind of Blue come la maggior parte delle incisioni fatte tra gli anni 50/70 sono su questo tipo di supporto e l'ascolto di questi nastri sono un'esperienza che ogni appassionato dovrebbe fare per apprezzare quel magico clima di autenticità sonora che nelle incisioni di oggi manca.
GeoJazz
6th September 2011, 14:50
A tal proposito, sembra cadere a pennello, vi segnalo questa due giorni alla Casa del Jazz di Roma, mercoledì 7 e giovedì 8 settembre, in cui vengono messi a confronto 10 classici del rock progressivo, italiano e inglese, degli anni 70 con l'analogico e il digitale. Questo è il link dell'evento:
http://www.casajazz.it/news.asp?id=1385
gnoato
8th September 2011, 10:52
Io sono in gran parte d'accordo con Tzadik. In linea di principio l'analogico se fatto bene ha un suono migliore del digitale ma davvero per poterne godere appieno ci vogliono impianti piuttosto costosi e poi il vinile comunque si deteriora facilmente. Il CD ha una qualità molto elevata a costi più accettabili.
Blue Train
8th September 2011, 11:22
Possibile, ma il Cd stimola solo l'udito, il vinile anche vista, tatto, olfatto ... il gusto non lo so, non ho mai assaggiato un disco!
Mad Mat
8th September 2011, 11:28
... il gusto non lo so, non ho mai assaggiato un disco!
Invece io, quando ero bimbo negli italian seventies, ho pure messo in bocca qualche vinile. Probabilmente 45 giri perchè i dischi "grandi" di papà erano off-limits in sua assenza. :lol:
matzan
8th September 2011, 20:37
non volevo scatenare una guerra di opinioni..
la discussione è sempre la stessa..
meglio il cd o vinile??
secondo me non c'è un meglio o un peggio,sono due mondi differenti e non si possono paragonare anche se verrebbe spontaneo farlo..
cmq tornando alla mia domanda ho visto che mi sconsigliate la raccolta...
Alessio Beatrice
8th September 2011, 20:51
CD o vinile se n'è parlato già qui:
viewtopic.php?f=15&t=12339&hilit=cd+o+vinile (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=15&t=12339&hilit=cd+o+vinile)
viewtopic.php?f=15&t=7053&p=74881&hilit=cd+o+vinile#p74881 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=15&t=7053&p=74881&hilit=cd+o+vinile#p74881)
gnoato
9th September 2011, 10:05
cmq tornando alla mia domanda ho visto che mi sconsigliate la raccolta...
Tralasciando la questione CD/Vinile, per quello che ho visto sulle prime uscite, io invece la consiglierei. Sono tutte opere "storiche" che hai la comodità di trovare tutte le settimane in edicola su un supporto comunque valido. Insomma io non li comprerei solo perché sono su vinile (e perché tanti li ho già) ma per chi non ha problemi di questo genere e vuole farsi una conoscenza generale del jazz storico mi pare una buona iniziativa.
ellroy
9th September 2011, 11:05
Io sto facendo la raccolta, o almeno prenderò qualche numero. Ascolto sia Vinili che CD e come suono, presenza e qualità delle registrazioni secondo me sono meglio i primi. Sono gusti ovvio ma c'è da dire che le tecniche di registrazione nel tempo sono molto cambiate e non solo in meglio. Vi consiglio di leggere qualcosa sulla Loudness war http://it.wikipedia.org/wiki/Loudness_war
Poi datemi musica e mi andrà bene pure sul giradischi dei Flinstones! ;)
tzadik
9th September 2011, 11:28
... il volume c'entra poco.
A livello di dinamica... il cd può contenere un suono con un range dinamico molto 4/5 volte superiore a quello del vinile (per non parlare della banda di frequenze totale)
Nel vinile, il volume dipende da come è fatto fisicamente il solco e la dinamica dipende dall'andamento della profondità del solco (lungo la sua coordinata di lunghezza, curvilinea).
Cosa vuol dire? Vuol che il suono del vinile dipende in quantità enormemente maggiore dal sistema che lo legge, che amplifica il segnale letto e che lo riproduce.
Sono cose che anche un bambino può intuire.
Il vinile è un supporto "meccanico", non è né magnetico né ottico né elettromagnetico.
Sostenere che il vinile è capace di immagazzinare un contenuto musicale con maggiore dinamica è come dire che la pastasciutta è più buona se si cuoce nell'acqua senza sale.
Non è questione di punti di vista, è una questione tecnica.
La compressione e il tipo di mastering non c'entrano niente con la musica contenuta nei supporti.
Quell'articolo è scritto dal solito nostalgico del vinile... molte cose sono vere però non c'entrano niente con la "loudness war".
Tra l'altro spesso viene confuso il processo di "normalizzazione" con il processo di "compressione" (e non viene definito il tipo di compressione!!!).
Cannibale
9th September 2011, 11:51
Io oggi vado in edicola e vedo se trovo qualche vinile...., magri qualche titolo che è scappato al controllo, poi, se vi fa piacere vi dico come si sentono.
Buona giornata.
matzan
13th September 2011, 21:54
Ragazzi mi sono il il primo:King of blue di miles davis..devo dire che è registrato bene e si sentono subito appena lo si prende in mano i 180grammi di peso..
non è "imberlato"..
Cannibale
14th September 2011, 12:09
Si, ho comprato Kind of blue e suona bene, qualità del vinile,180 grammi, alta.
Prenderò anche gli altri e consiglio a chi dispone di un piatto di fare altrettanto...
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