In un momento di generale rivalutazione dei miei setup su sax e clarinetti ho avuto modo negli ultimi sette giorni di testare un ancia FORESTONE HINOKI "M" per sax alto, su becco D'Addario D5M.
In base alla nuova tabella comparativa fornita dal sito di Forestone Japan mi aspettavo una consistenza paragonabile alle RICO arancioni/Royal/Plasticover. Quindi la misura M mi è parso un buon punto di partenza nella ricerca di una sintetica accettabile.

Le prime impressioni con la nuova ancia sono state molto positive. L'ancia ha un suono molto naturale, realmente paragonabile a una RICO di canna anche come percezione fisica su labbra e lingua - solo che sembra decisamente più morbida di una 3 (direi che è più vicina a una 2 1/2).
Quello che il produttore promette sul sito internet - che cioè queste ance suonano fin da subito come un'ancia in canna che abbia superato il periodo di rodaggio - è vero: l'ancia risponde immediatamente bene, e ho trovato aiuti molto a suonare in modo pulito e omogeneo.

Dopo tre giorni di studio a casa con HINOKI le impressioni positive si sono rafforzate. Quindi mi sono portato l'ancia per un concerto di jazz acustico presso un locale in riva al mare. Beh. Monto l'ancia HINOKI M, comincio a suonare e l'impressione era di... suonare dentro una scatola di sardine (non mi riesce metafora più appropriata): un suono piccolo, ovattato, letteralmente inscatolato - in una parola, inutile. Fortunatamente avevo appresso altre ance, quindi la Hinoki è stata prontamente sostituita dopo un paio di chorus da una Royal 3 che ha svolto seriamente il suo lavoro.

Dopo il concerto vengo invitato a una jam session in un albergo poco distante. La sala è un bar chiuso è poco risonante. Bene. Rimonto la Hinoki per vedere che succede: niente di nuovo, il suono è inscatolato e inservibile, non esce dalla dimensione cupa e ovattata che già avevo notato al concerto. Cambio ancia.

Apprezzando comunque la HINOKI per il timbro di base e la pulizia tecnica che agevola decido il giorno dopo di riportarmi l'ancia al locale in riva al mare dove ho una nuova serata in acustico. Provo ad aumentare un minimo la forza dell'ancia collocandone la punta 1mm fuori dal ciglio del bocchino. Così facendo ottengo un risultato abbastanza positivo: il suono resta intubato rispetto a una qualunque delle ance di canna che avevo in custodia, ma tuttavia un po di proiezione e chiarezza la guadagno. Porto avanti tutta la serata (più di 2 ore) con la HINOKI in modo da solidificare in me le impressioni di quello che posso ottenere con quell'ancia.

Dopo il concerto, altra jam session nello stesso albergo del giorno precedente. Mantengo il setup utilizzato poco prima e ricavo le stesse impressioni. Il suono, nonostante la nuova collocazione sul becco che qualcosa in più lo da, permane troppo cupo e intubato per dare risultati accettabili.

La mia attuale idea di quest'ancia su un bocchino come il mio D5M è che ha una validità come ancia per la pratica quotidiana da studio, ma è assolutamente insufficiente per un concerto.
Tuttavia, siccome mi piace la facilità e il timbro dell'HINOKI, sono in dubbio se ordinare un' HINOKI più dura (MH?), o magari una BLACK BAMBOO MH. Aumentare di mezza misura mi darebbe un po di quella proiezione e colore che manca completamente nella forza M? Sarebbe una buona cosa per me ottenere una sintetica sfruttabile in ambiti professionali. Quindi mi piacerebbe avere qualche parere da parte di chi utilizza già ance Forestone.


p.s. Mi arrivera a breve (sei/sette giorni) una nuova HINOKI M per alto. Dato che (e si evince da questo post) non la userò perchè sul mio becco non mi da risultati adeguati, credo che la metterò in vendita sul mercatino a prezzo outlet. Chi è interessato può già contattarmi in privato.