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Discussione: Intonazione sax: calante sulle note basse e crescente sulle alte

  1. #1

    Intonazione sax: calante sulle note basse e crescente sulle alte

    avendo alcuni problemi relativi alla mia intonazione ho fatto delle riceche su internet dove quasi tutti sostengono che bisogna imboccare avendo le labbra il piu rilassato possibile e soprattutto sugli acuti in quanto tendono a essere crescenti, bene il mio problema è proprio questo ossia sulle basse sono calante e sulle alte sono crescente, ho notato che se rilasso l'ipostazione sulle alte riesco a correggere iN parte la cosa, il motivo per cui scrivo in sax forum è perchè leggendo su jazzitalia il signor fabio tullio consiglia di stringere sulle alte e aprire sulle basse http://www.jazzitalia.net/lezioni/sa...8debBLLIt9sono io che non ho capito nulla o cosa significa?

  2. #2
    il punto è che il sax si riesce a suonare con una unica emissione che va bene sia per la nota più bassa sia a quella più alta.
    "una unica emissione"
    ed è l'apparto della laringe che fa il resto (quasi anche "senza intenzione" da parte del sassofonista):
    provo a spiegarti questo con un esempio.
    se stai suonando la nota sol con una unica emissione e decidi di passare al sol diesis il tuo cervello comanda le dita che articolano da sol a sol diesis.
    (il comando è solo per le dita , l'apparato della laringe opera anche senza che vi sia intenzione)
    questo succede anche per intervalli molto più grandi (quando hai una emissione che te lo consente).

    all'inizio si impara a gestire un intervallo vicino .
    quindi si suona il sol ed il sol diesis con unica emissione rendendo le due note identiche come timbro volume corpo eccc...

    tutto questo riesci a farlo solo se disimpegni labbro morso stetta ecc..

    succede spesso però che la nostra emissione sia deficitaria .
    quindi capita ad esempio che abbiamo una emissione (gestione della aria) che ci consentirebbe di suonare in maniera omogenea una ottava.
    ma noi ci ostiniamo a suonarne due applicando alcuni escamotage. (strizziamo l'ancia , mordendo con la mascella o con il labbro ecc..).
    il risultato sarà che riusciamo a suonare due ottave ma perdiamo l'omogeneità.
    (il suono diventa piccolo piccolo via via che si sale, il corpo perde il timbro cambia il volume pure l'intonazione idem ecc...

    ad onor del vero devo aggiungere che alcuni sassofonisti (anche professionisti molto in gamba) applicano questi correttivi per particolari zone del registro, ma avendo una emissione molto strutturata riescono ad ottenere risultati molto buoni (rendendo comunque il suono "relativamente "omogeneo)
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  3. #3
    grazie per la risposta e devo dire che ho letto molte risposte nei vari forum date da te relative al sax e ritengo che siano tutte molto esatte e interessanti, comunque io suono da diversi anni il sassofono da autodidatta e diciamo che possiedo una impostazione abbastanza buona nel senso che è molto rilassata sia sugli acuti che sulle note basse posso suonare per ore che non mi stanco mai ma ultimamente registrandomi ho notato che la mia intonazione non era delle migliori, in pratica tendo a calare sulle basse e cresco sulle alte. ho fatto esercizi con il solo bocchino riesco a fare una ottava intera, riesco a suonare le note basse con il portavoce premuto e le alte senza portavoce fino al la ma nonostante ciò la differenza di intonazione ci sta ancora, poiché io le note basse le suono sempre usando il soffiato quindi imbocco alla punta il bocchino ho notato che se imbocco maggiormente il bocchino evitando il soffiato il tono sale e si intona, quindi quello che volevo chiederti è innanzitutto cosa ne pensi e poi se effettivamente un suono soffiato tende a essere più calante sulle note basse

  4. #4
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    Grazie


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  5. #5
    Eh Michele, dovevi andare a lezione da un buon maestro agli inizi...invece provando da autodidatta, hai senz'altro acquisito errori e vizi d'impostazione, imboccatura ed emissione che saranno difficili da eliminare o correggere, nel caso che tu decidessi -un domani- di andare proprio da un maestro

  6. #6
    ma suona stonato... che te frega... ne farai una tua virtù.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  7. #7
    una ottava con il solo bocchino significa avere una buona tecnica ed anche flessibilità
    riesci a suonare il registro basso normalmente ? senza alcun effetto soffiato?
    in genere questo che descrivi capita a molti perchè il controllo delle estremità del sax è la parte più delicata.
    per risolvere puoi affrontare lo studio degli armonici sulla posizione Bb basso. (logica continuazione dello studio con il solo bocchino)
    curando l'omogeneità "non al risparmio" (il Bb basso suonalo come fosse una nave che entra in un porto e poi gli armonici che tiri fuori da quel suono rendili omogenei a quel suono) il soffiato dimenticalo proprio quando studi gli armonici
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  8. #8
    dopo tanti tentativi ho appurato che il problema di intonazione di cui parlavo nel mio trhead riesco a correggerlo usando un'ancia piu debole,usavo ance java n3 su bocchino ottolink di metallo tone master 7 stella ma quando arrivavo sugli acuti non riuscivo a correggere l'intonazione crescente probabilmente ho un limite diaframmatico o di laringe mentre invece mettendo una numero 2,5 riesco a controllare l'intonazione perfettamente su tutto il registro però ci rimetto di potenza del suono lo sento molto piu fiacco. queste prove le ho fatte solo prendendo le note singolarment e verificando con l'accordatore però ho un po paura che usando un'ancia debole durante l'esecuzione di un brano possa piu facilmente stonare in quanto percepisce piu facilmente i cambi di impostazione, qualcuno ha dell'esperienze dirette e schiarirmi un po le idee?

  9. #9
    grazie per avermi risposto allora io essendo molto attratto dal suono di ben webster suono anche il tenore oltre all'alto dove ho riscontrato tali problemi sul tenore la cosa è molto limitata poco evidente direi, ho cercato da subito un suono soffiato soprattutto sulle basse e per ottenere questo ho usato sempre ance abbastanza dure, devo dire che il suono che cercavo in parte l'ho ottenuto se non fosse per i problemi di intonazione alle estremità sembra come dcevo dall'ultimo messaggio che usando un'ancia piu debole la cosa riesco a controllarla ma devo dire addio al soffiato in quanto per ottenere tale efetto ero costretto a imboccare molto in punta mente con ancia debole imboccando in punta il suono non esce per cui devo portare il labbro piu in avanti, potrebbe essere la soluzione quella di rinforzare la mia laringe e il diaframma? a
    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane Visualizza Messaggio
    una ottava con il solo bocchino significa avere una buona tecnica ed anche flessibilità
    riesci a suonare il registro basso normalmente ? senza alcun effetto soffiato?
    in genere questo che descrivi capita a molti perchè il controllo delle estremità del sax è la parte più delicata.
    per risolvere puoi affrontare lo studio degli armonici sulla posizione Bb basso. (logica continuazione dello studio con il solo bocchino)
    curando l'omogeneità "non al risparmio" (il Bb basso suonalo come fosse una nave che entra in un porto e poi gli armonici che tiri fuori da quel suono rendili omogenei a quel suono) il soffiato dimenticalo proprio quando studi gli armonici

  10. #10
    i sassofonisti che hanno un ottimo controllo del diaframma e della laringe riescono a modificare il suono a loro piacimento quindi il soffiato di per se non influisce sulla intonazione (quando hai una emissione che te lo consente fai quello che ti pare.)
    è anche vero che ad un certo livello ti scontri con i tuoi limiti e devi operare delle scelte di compromesso.
    ti faccio un esempio concreto:
    per lungo tempo ho utilizzato un setup che era al limite delle mie possibilità .
    il suono che ottenevo era quello che desideravo ma l'altro lato della medaglia era rappresentato dalla difficoltà di gestione della dinamica e una tutta una serie di conseguenze negative che ti risparmio.
    oggi sono orientato verso più miti consigli (ma il suono che avevo sul registro alto,il corpo del suono ) non lo ho più.
    in compenso ho risolto gran parte degli aspetti negativi.

    posso dirti con certezza che lo studio che rinforza l' emissione in senso lato (gestione dell'apparato della laringe diaframma ecc) e lo studio dellla flessibilità
    è l'unica strada che conosco.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

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