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Discussione: "Recensione" vintage sax shops in U.S.A su mia esperienza..

  1. #1

    "Recensione" vintage sax shops in U.S.A su mia esperienza..

    Ciao a tutti, dal momento che mi sono ritrovato a scambiare e/o acquistare sax vintage con vari negozi di sax vintage in U.S.A volevo esprimere le mie considerazioni e feedback. I negozi da cui ho acquistato e scambiato (Mark VI) sax sono: GETASAX- JOESAX- TENORMADNESS- DC SAXOPHONE

    La "recensione" è poi fatta sui seguenti aspetti: imballaggio spedizione- descrizione condizione sax corrispondente al vero- rapidità comunicazione- capacità di mandare un sax che suoni con le caratteristiche sonore richieste.

    Allora posso dire che come rapidità di comunicazione via email, disponibilità,descrizione del prodotto estetico strutturale sono tutti molto validi, quindi ok per tutti, nessuno ha mandato sax peggiori o diversi da cio che mi avevano descritto come struttura, tamponi e laccatura.
    Le differenze stanno nell'imballaggio e nella capacità di capire cosa "musicalmente" gli si è richiesto.

    Si aggiudicano "il premio imballaggio migliore" Getasax e TenorMadness( veramente maniacali e a prova di bomba, Getasax in modo particolare) seguiti da joesax.. Quello peggiore diciamo, come imballaggio è stato DCSAX. Come prezzi posso dire che su per giu, se volete il sax buono, e di una certa matricola il prezzo è quello, quindi se volete risparmiare o fare l affarone lasciate perdere, d 'altra parte i sax che preso o scambiato qui in Italia non gli ho mai trovati, tranne qualche raro caso di persone che lo hanno preso appunto in negozi americani del genere.

    Come pagamenti e tasse: con Getasax "dovete per forza scambiare" i sax, se volete comprarne uno senza permute, a prezzo pieno, sappiate che lui dichiarerà alla dogana la cifra esatta che avete speso quindi pagherete un rene di IVA e tasse doganali.
    Gli altri tre invece vi verranno molto incontro.

    Veniamo al fatto piu importante per me: quali di questi shops è in grado di capire e mandarvi cio che volete dal punto di vista del suono..per prima cosa chi compra, deve sapersi esprimere ed usare termini giusti che rendano l'idea ( spread, focused, bright, dark, stuffy, freeblow, loud,lead voice, ecc) e avere idea di che suono di riferimento vuole. Detto questo il venditore (che spesso è anche un riparatore), deve comunque saper suonare il sax( o avere qualcuno sveglio che lo fa per lui) e soprattutto se ha o ha avuto tra i suoi clienti illustri gente come Sanborn, Garrett, Brecker ecc saprà davvero come suona il sax personale di questi grandi nomi e quindi potrà davvero avere un mezzo di paragone molto prezioso che è poi il punto determinante dell acquisto per me.

    Joesax ( Joe) e tenormadness( Drew) si sono dimostrati quelli piu bravi nel mandare il sax con le caratteristiche richieste, Joesax è stato micidiale, ha beccato al 100% cio che volevo..in sostanza se avete in mente bene cosa volete, dovete chiedere per esempio: "quale sax tra quelli che hai suona più alla..o con certe caratteristiche specifiche sonore"..Vi dovete fidare e per questo benche a volte trovate le clip audio e potete gia capire la differenza tra i vari sax, l ultima parola ce l ha chi lo suona e lo prova quindi ecco perchè è fondamentale a chi vi rivolgete. Nel mio caso Joesax è stato fantastico poichè avendogli chiesto un sax alto con caratteristiche di suono e di genere musicale "alla Sanborn e company" mi ha mandato il miglior alto per me mai avuto e suonato ( ne ho cambiati una ventina di Mark VI)..il motivo è che lui conosce molto bene Sanborn, gli ha venduto, riparato , provato,svariati MArk VI alti e quindi sapeva benissimo la risposta e il modo che ha il o i vari sax personali di Sanborn. E se al momento non ha il sax che secondo lui corrisponde a pieno a cio che cercate, vi dice che non ha nulla da mandarvi, pur magari avendo buoni mark VI. Molta serietà devo dire e anche da parte di Drew di tenormadness su questo aspetto e assolutamente non cercano di vendervi il sax che costa di piu.
    Quando joesax ti dice," se non ti piace il sax me lo rimandi indietro ma sono certo che non mi tornerà indietro" vuol dire che sa esattamente che quel sax "scream sanborn" per esempio e infatti è esattamente cosi. Ne ha la certezza perchè ha provato, riparato lui stesso il sax e i sax di sanborn e quindi sa esattamente che caratteristica deve avere..e questo è impagabile ecco perchè il prezzo ci sta tutto.. si parla di scegliere un sax gia tra piu strumenti, americani, in ottime condizioni e con uno che sa di cosa sta parlando. Potrebbe avere altri buoni sax in negozio, ma dipende buono per cosa, per quale stile e genere volete.
    Se uno vi manda un sax che suona benissimo ma che suona "dark" , spread, a me non interessa per questioni mie musicali e stilistiche quindi di fatto strumento fantastico ma io lo rivenderei quindi ecco perchè il prezzo passa in secondo piano su cose del genere.

    Alla fine di tutto conviene comprare da questi negozi? e il prezzo è ok? : Per quanto mi riguarda si, perchè se voglio un Mark VI americano (assemblato in Usa) in certe condizioni originali e soprattutto che sia scelto tra piu Mark americani non ci sono altre alternative..qui in Italia girano tanti mark "francesi" ovviamente, pochi americani in ottimo o buono stato. Soprattutto difficile che il venditore/riparatore qui da noi abbia a che fare per questioni geografiche da vicino e "intimamente" musicalmente parlando con certi mostri sacri e quindi non ha occasione di suonare, provare, riparare il sax personale di certi grandi capiscuola.. qui sta la chiave. Se si comprano i sax per collezionismo va anche bene il "primo che capita" in condizioni e lacca ottime ma se volete una certa risposta sonora allora no. questo per dire che se andate da quelli giusti, comprare un sax a scatola chiusa in U.S.A può essere molto meglio che prenderne uno a scatola chiusa in Italia e credetemi non vi costa molto piu.

    Considerate anche che gli stessi negozi in USA e giappone ma dovunque ormai, un mark VI 140xxx francese e un mark VI 140xxx americano, li valutano di fatto in modo diverso..l americano a parità di matricola anche 1000 dollari in piu perchè viene considerato piu ricco,completo, "jazz" come modo di suonare, il francese invece piu " orchestrale" e piu " essenziale" come suono. Devo dire che su tanti esemplari provati c'è davvero questa differenza in linea di massima e anche questo è molto interessante.
    Un 140xxx americano costa uguale o di piu di un 80/90xxx francese con le chiavi argentate per esempio..sappiatelo, specie se dovete fare permute. Questo è il mercato, per il resto c'è la musica. Ecco perchè se compro a scatola chiusa voglio cmq il meglio anche dal punto di vista della rivendibilità e collezionismo, appeal.. quindi cercherò un sax che suoni come dico io e che sia però "americano". Cosi se mi va bene lo tengo una vita o se no lo scambio e vendo molto facilmente sul mercato internazionale.

    In conclusione: ci sono molti shops in U.S.A, io ho scritto di quelli con cui ho avuto a che fare davvero in acquisto o permuta, di sicuro ho notato molta verità e onestà nelle descrizioni e anche molto "buon orecchio" in generale nel capire cosa cercate dato che hanno la fortuna di lavorare e collaborare da vicino con grandi capiscuola e soprattutto hanno ben chiaro in senso oggettivo, che caratteristiche timbriche ha il sax personale di Garrett , Sanborn, Brecker, ecc solo per dire.. visto che possono addirittura provare i loro sax prima e dopo le riparazioni e sentirli suonati da vicinissimo. Ovvio che il sax che vi fa suonare per magia come tizio o caio non esiste, ma esiste lo strumento che , se con le vostre capacità sapete tirare fuori certe cose , sentirete proprio che quel sax rispetto all altro risponde perfettamente in quel modo, in quello stile che volete oppure no. PJM
    Sop: Mark VI 267xxx- Yamaha 62R
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  2. #2
    Finalmente un post utile e diverso dai soliti post di neoiscritti/neofiti di cui il forum è tappezzato!
    Grazie per l'apporto di informazioni accurato e articolato nella spiegazione.



    Citazione Originariamente Scritto da PJM Visualizza Messaggio
    Nel mio caso Joesax è stato fantastico poichè avendogli chiesto un sax alto con caratteristiche di suono e di genere musicale "alla Sanborn e company" mi ha mandato il miglior alto per me mai avuto e suonato ( ne ho cambiati una ventina di Mark VI).
    Curiosità ai fini statistici: il sax alla Sanborn e company che ti ha mandato corrispondeva uno strumento nel range di matricole del sassofono che usa Sanborn (di solito)?

  3. #3
    Ciao Tzadik! il sax è un mark VI 149xxx per l'esattezza e si per pura statistica appartiene al tipico range del sacro graal del contralto, il classico 135xxx/150xxx americano tipicamente sanborn, garrett ecc..la cosa incredibile di questo sax è la duttilità da 10 e lode di questo esemplare, cioè se ci metto il soloist F long shank risponde esattamente con un suono molto garrett e tenoristico alla garrett, se ci metto il meyer NY viene fuori la cattiveria pura e quel suono tipicamente pop, funk ma in modo perfetto..non adattato..non so se mi spiego. Detto questo poteva anche essere un 200xxx, gli ho proprio chiesto in modo esplicito che non mi interessavano le leggende metropolitane sui 140xxx da collezzionismo, di darmi quello che davvero suonava con quel modo li..e casualmente era proprio un 149xxx..aveva anche un 137xxx che non era male diceva e un 153xxx inferiore e mi ha detto che il 149xxx era altra cosa benchè il "modo" e stile degli altri due fosse lo stesso e non certo dei five digit..come se il 137xxx e 153xxx ricalcassero le orme del 149xxx ma in "brutta copia" o piu sbiaditi...tanto per dire che come sempre bisogna averne a disposizione vari esemplari della stessa " pappa stilistica e timbrica"per poter scegliere quello meglio riuscito. Quindi ribadisco grande onestà e capacità da parte del rivenditore/riparatore di sapere di cosa si sta parlando..parliamo di uno che nei dischi di Sanborn degli anni '90 è proprio menzionato dallo stesso Samborn nei credits dei cd come doctor sax..e quindi se c'è uno che sa come suona e suonano i sax personali di Sanborn direi che è proprio Joe.

    Cosa interessante sulla tecnica usata per ritamponare: Joe ritampona "old school "come dice lui stesso, ha usato la cera lacca per ritamponare questo 149xxx con tamponi pisoni..non usa colla..devo dire che sotto le dita è una roba micidiale, scorre come pochi sax ho sentito,il giusto "tac dei tamponi", omogeno, perfetto,pulito,non so come spiegare.. il tampone è a filo del caminetto, sporge pochissimo, come da selmer factory dell epoca..sono rimasto davvero impressionato dal sax e anche dal feel sotto le dita generale.
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  4. #4
    Un business simile in Italia non esiste... o meglio esiste ma pagare un alto Mark VI 12000/13000€ non rientra nella mentalità italiana, nemmeno in quella del turnista che con lo strumento ci lavora.
    Poi chiaramente manca un certo tipo di tradizione (intendo proprio la tipologia di negozio e il modo per mandare avanti quel tipo di business).

    Negli Stati Uniti... hai 10 alti Mark VI, 12 tenori Mark VI: prima o dopo li vendi... non hai bisogno di cercare di rifilare lo strumento al primo che passa.


    Citazione Originariamente Scritto da PJM Visualizza Messaggio
    Cosa interessante sulla tecnica usata per ritamponare: Joe ritampona "old school "come dice lui stesso, ha usato la cera lacca per ritamponare questo 149xxx con tamponi pisoni..non usa colla..devo dire che sotto le dita è una roba micidiale, scorre come pochi sax ho sentito,il giusto "tac dei tamponi", omogeno, perfetto,pulito,non so come spiegare.. il tampone è a filo del caminetto, sporge pochissimo, come da selmer factory dell epoca..sono rimasto davvero impressionato dal sax e anche dal feel sotto le dita generale.
    Credo che più che il tipo di collante usato... è il tipo di tampone.
    Pisoni fornisce anche tamponi con il feltro davvero duro.

    Il problema è che "old school" (spero non alla Emilio e spero no swedging e vernice sui tamponi doh! ) se non hai una meccanica perfettamente ferma, con il feltro ultra stiff dopo qualche mese poi non chiude più.

    Il problema nell'usare la colla a caldo è che devi sapere come usarla.
    Generalmente un tecnico una volta che ha preso mano con una tecnica è difficile che la cambi... se ha sempre usato gomma lacca (la cera lacca è un composto vetroso, si spacca facilmente) ha sicuramente affinato quellla tecnica.

    Adesso per esempio qualche tecnico ha cominciato a usare la blow torch, che permette di fare regolazioni chiurgiche e hai il vantaggio di lasciare intonso il tampone.

    ....
    Non ho dati certi... ma per fare una lavoro filologico, probabilmente i tamponi (proprio pelle e feltro interno) più simili a quelli che la Selmer usava (forse prima del Mark VI) non sono i Pisoni.
    So invece (visti in foto) che in Francia c'è un artigiano che produce i risuonatori in ottone "a pagoda" (ma più "bassi" dei normali "domed" stile Serie I/II, sui Serie III i risuonatori non hanno il rivetto) che c'erano sui Mark VI.
    Il tenore VI 96xxx di Chris Potter, quando l'ho visto dal vivo, aveva i tamponi verniciati da Emilio ma conservava alcuni risuonatori originali (sullo strumento c'erano tamponi di diverso tipo, con risuonatori di diverso tipo).

  5. #5
    Si qui ovvio non esiste quel business..e cmq per essere "la sacra matricola" 149xxx dell alto, lacca originale al 95%, tamponi nuovi, l ho pagato in totale circa la metà della cifra che hai scritto sopra..in giappone invece lo stesso sax lo paghi davvero la cifra che hai scritto. I tamponi non hanno vernice alla emilio, sono regolarissimi, tutto normale, risuonatore in plastica, pelle morbida..e lui ha infatti imparato a cera lacca e ormai continua cosi avendoci preso la mano..oggi si lavora di piu a colla e in generale gli americani non toccano la meccanica , viti, giochi, loro infatti ritamponano quasi solo selmer perche se gli dai Conn, Buescher ecc, gente come emilio e joe non li fanno..perchè li se non metti a posto i giochi, se non rifai le viti "maggiorate" ecc è dura.. mentre su selmer puoi lavorare quasi solo su tampone, piu easy e cmq ne vieni a capo, infatti loro lavorano quasi solo su selmer. Ho cmq avuto due sax ritamponati da Emilio, uno da Matt Stoherer e devo dire che come suonare girano e giravano alla grande, ognuno con il suo stile, "bizzarrie"..Stoherer cura di piu la meccanica, gia uno di quelli scuola piu moderna mentre emilio e joe lavorano molto sul suono.

    Ho notato che ci sono riparatori che hanno accorgimenti , regolazioni, materiali, meccanica dove sono impeccabili ma poi quando vai a suonare lo strumento "non ti prende", suona ma "non suona", non so come dire..invece altri meno "tecnici" su meccanica, raddrizzamenti strutturali ecc, te lo fanno suonare in senso vero..come fossero piu attenti "alla musica" al risultato del suono e del feel piuttsto che alla questione piu tecnico meccanica. Non so come ma è cosi perchè ogni volta che prendo in mano il sax fatto da tizio che da caio, uno suona sempre allo stesso modo e l altro "non suona" allo stesso modo..è bestiale sta cosa..Cioè i sax ritamponati da tizio " suonano o on suonanano" sempre alla stessa maniera.. Questa cosa l ho notata gia piu di una volta avendo in mano vari sax..i sax di alcuni riparatori suonano che suonano..sempre..quelli di altri ben meno. Non mi chiedere perchè ma ti asssicuro che è cosi..sax messi a posto tecnicamente perfetti in quanto a viteria, giochi, meccanica ma che poi nel totale non girano e sax ritamponati da altri che invece girano alla grande con ben piu giochi e meccaniche lasciate a se. Uno come Emilio sulle meccaniche lavora pari a quasi zero ma porca miseria i sax che fa lui suonano alla grande, non so hanno come un "marchio", non so saranno le regolazioni che adotta, il materiale del tampone, la forma del risonatore e chissa tutto nel complesso.. Questo per dire quanto sia difficile capire e stabilire certe cose e quanto nn si finisca mai di scoprire nuove cose.
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  6. #6
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    Bel post. Finalmente. Hai mai avuto a che fare con Saxquest?
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  7. #7
    Ciao Zagor, si ho avuto a che fare con Zac di saxquest nel senso che ho avuto scambio di mail su vari sax..non ho mai comprato ma a sensazione direi che è sicuramente ok..poi non so se chi testa i sax abbia la finezza, orecchio per capire le sfumature stilistiche e caretteristiche sonore che gli si chiedono..sai quando chiedi un sax che sia per esempio "focused, medium bright, not too spread but on "smaller" side with lead sound " , bisogna vedere che parametro ha lui in quanto a cio che ho chiesto..un sax che per lui può essere focused , bright ecc per me potrebbe ancora essere troppo "grasso o largo"..tutto sta a vedere che parametri ha chi suona e con quali sax fa il paragone lui che li prova.. per questo una volta che si trova una persona/venditore che ha centrato l obbiettivo della richiesta che gli si è fatta, a quel punto se si vuole un altro sax che soddisfi alla grande, basta chiedere di essere avvisati quando in negozio arriverà un altro sax di quel livello e con quelle caratteristiche..cosi si è qusi sicuri che si andrà a segno. E questa è la cosa piu preziosa, cioè sapere che dall altra parte c'è una persona che capisce davvero e ha gli stessi nostri parametri nel definire un suono, un timbro e le sue sfumature.
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  8. #8
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    Grazie PJM. Ho un Mark VI tenore 154xxx americano che arriva da Saxquest e suona molto bene, tamponatura ottima.
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  9. #9
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    Ho notato che ci sono riparatori che hanno accorgimenti , regolazioni, materiali, meccanica dove sono impeccabili ma poi quando vai a suonare lo strumento "non ti prende", suona ma "non suona", non so come dire..invece altri meno "tecnici" su meccanica, raddrizzamenti strutturali ecc, te lo fanno suonare in senso vero..come fossero piu attenti "alla musica" al risultato del suono e del feel piuttsto che alla questione piu tecnico meccanica. Non so come ma è cosi perchè ogni volta che prendo in mano il sax fatto da tizio che da caio, uno suona sempre allo stesso modo e l altro "non suona" allo stesso modo..è bestiale sta cosa..Cioè i sax ritamponati da tizio " suonano o on suonanano" sempre alla stessa maniera.. Questa cosa l ho notata gia piu di una volta avendo in mano vari sax..i sax di alcuni riparatori suonano che suonano..sempre..quelli di altri ben meno. Non mi chiedere perchè ma ti asssicuro che è cosi..sax messi a posto tecnicamente perfetti in quanto a viteria, giochi, meccanica ma che poi nel totale non girano e sax ritamponati da altri che invece girano alla grande con ben piu giochi e meccaniche lasciate a se. Uno come Emilio sulle meccaniche lavora pari a quasi zero ma porca miseria i sax che fa lui suonano alla grande, non so hanno come un "marchio", non so saranno le regolazioni che adotta, il materiale del tampone, la forma del risonatore e chissa tutto nel complesso.. Questo per dire quanto sia difficile capire e stabilire certe cose e quanto nn si finisca mai di scoprire nuove cose.
    In ottica di conservare lo strumento nel tempo (e mi riferisco allo strumento non al materiale di consumo che prima o dopo va cambiato) non puoi prescindere dall'avere lo strumento in piena efficienza meccanica.
    È anche vero che a gente come Sanborn (che fa revisionare lo strumento una volta al mese... e per come suona lui) lo strumento basta che chiuda in maniera ermetica, se poi deve ritamponarlo due volte all'anno... non è grosso problema (economico intendo).

    Se ci sono giochi... dopo 20 anni di "giochi" il materiale (lo strumento, non i tamponi/sugheri/feltri) si consuma... quindi poi credo che oltre all'efficienza operativa (uno strumento con una meccanica perfetta, è più veloce da suonare, meno faticoso sotto le dita e più preciso anche su altri aspetti) dipenda dal rapporto che uno ha con lo strumento.
    Se prendi un Mark VI per rivenderlo dopo 5/10 anni forse di investire 800/1000€ per rifare viti e perni (cosa che comunque si fa una tantum e poi vai veramente avanti 20 anni senza toccare nulla) non te ne frega niente.

    Riparatori old style credo lavorino "a memoria".
    Io preferisco avere il riparatore che faccia il riparatore e non il musicista (come spesso succede).
    Se il riparatore è compente è tu gli dici che vuoi lo strumento che sfoghi di più su quelle note... o che il tampone chiuda prima su altre note... il lavoro te lo fa.

    Sistemare un sassofono non è complicato quanto montare gli specchi di un telescopio spaziale. Va valutata la sensibilità del riparatore... poi in base a quello puoi già prevedere come sarà il risultato.

    Secondo me, anche negli Stati Uniti alcuni lavori hanno cominciato a prendere piede proprio perchè gli strumenti vintage cominciano a invecchiare.
    Se facevi fare una revisione a un Mark VI nel 1965, su uno strumento di (massimo) 10 anni di vita, ovviamente non ti veniva in mente (né a te né al riparatore) di fare certi lavori, strumento giovane.
    Ma poi andando avanti così, comunque gli strumenti si consumano... prima o poi si arriva a un certo punto della vita dello strumento in cui devi fare alcuni lavori "straordinari" per preservarlo.
    Sui Conn... ovviamente credo che questo punto sia già arrivato...


    Certo che però vedere un chiver di un SBA 49xxx (capitato a me 2 mesi fa') che "perdeva" sotto sughero e aveva il chiver squadrato perchè il precedente riparatore (famoso... e non americano ma...) era abituato a fare così... boh, mi viene da pensare che prima di acquistare strumenti simili, il "suonatore" dovrebbe anche farsi anche un esame di coscenza (è inutile spendere 7000€ di uno strumento per portarlo da un tecnico famoso, macellaio... e poi correre subito da un altro riparatore con la coda tra la gambe per far sistemare i danni).

  10. #10
    Vi leggo con estremo interesse .grandi

  11. #11
    Certamente più passa il tempo e piu certe cose vanno messe in conto e anche rifare la meccanica ..condivido il tutto Tzadik ..diciamo che io in genere quando lo strumento suona ok , se i tamponi chiudono bene ma cmq belli frusti e usurati, se suona come dico io e bene lo lascio com'è finchè posso e meno lo tocco e meglio è se mi piace. Poi ci sono cose pazzesche come per esempio questa dove uno va correggere una cosa in meglio diciamo e poi ecco cosa esce fuori:

    Ti arriva un sax preso a scatola chiusa per esempio, suona molto bene, nessun problema su tutto il registro ..come di routine lo porto cmq dal riparatore a fargli dare un'occhiata generale e inezie del caso. Si controllano le aperture e si scopre che il Sib basso e specie il SI basso non chiude molto bene, lo si nota anche a occhio nudo senza luce.. così lo si fa chiudere come dovrebbe. A quel punto riprovi il sax e quando arrivi a suonare il Si basso, la nota si spezza, salta, trema, non regge suonata lunga. Cosi esce fuori una turbolenza che prima non c era..a quel punto si prende il tappino nero di plastica che si mette in cima al fusto del sax per proteggere la chiave del portavoce , e lo si butta nella campana finendo cosi sul fondo del sax.. a quel punto si suona il Si basso e la turbolenza scompare, nota dritta e pulita come prima. A questo punto con il riparatore pensi: ok , leviamo il tappino di plastica dal fondo del sax e facciamo di nuovo NON chiudere il tampone del Si basso, riportiamolo come era regolato prima..e come per magia, senza più il tappino di plastica sul fondo del sax, la nota viene pulita e la turbolenza sparisce come prima. Ora la cosa è pazzesca, poichè quel tampone regolato proprio apposta che non chiuda fa si che il "l aria si rompa" , che prenda un altro percorso e la turbolenza sparisca. Queste sono cose micidiali, dove uno può impazzirci se ci pensa..cioè sul quel sax bisogna apposta regolare quella determinata chiave, tampone affinchè non chiuda per far si che suoni bene!!! I percorsi dell aria, le micro turbolenze, la conicità e curva differente chiver, fusto su ogni esemplare creano queste singolarità pazzesche..il riparatore iniziale o chi per esso, aveva apposta regolato cosi quella chiave (affinchè non chiudesse in modo preciso ed ermetico) per farlo suonare senza problemi , sembra un paradosso ma è cosi. Queste sono le cose che vanno oltre e fanno la differenza, ogni sax è diverso e possono esserci cose molto particolari dove per risolverle bisogna fare cio che sulla carta sarebbe sbagliato e uno non farebbe mai a logica. Le trove cose interessanti e che mi lasciano anche perplesso..questo per dire come l effetto "musica" ci sia in chi ripara e fa la differenza . Bastano pochi millemetri per risolvere o meno un disturbo ed ecco perchè quando un sax mi piace e suona bene non lo tocco se possibile e cerco di portarlo avanti il piu possibile.
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