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Discussione: Selmer super action 80 serie 2 moderno, migliori i "vecchi"?

  1. #1

    Selmer super action 80 serie 2 moderno, migliori i "vecchi"?

    Ciao a tutti fra un mese devo per forza cambiare sax , ne ho visti tantissimi mi ero innamorato di un ripamonti custom ma ogni alternativa al selmer è stata smontata sistematicamente dal mio prof , unica altrernativa a detta sua lo yanagisawa ( ma a me non piace per niente ) , vi ricordo che sono iscritto a sax jazz , comunque ho deciso di prendere il super action serie ii anche perchè tutti quelli che suonano questo strumento hanno un suono che mi fa impazzire ... Adesso è sorto un altro problema , mi hanno detto che questi sax non sono buoni se non quelli fatti negli anni 90' ... Ma io lo devo prendere uno nuovo per forza ( bonus stradivari ) . Per favore consigliatemi cosa fare perchè non so che pesci pigliare e ormai manca pochissimo .

  2. #2
    Un sax contralto Serie II costa poco di 3000€ nuovo.
    Il Bonus Stradivari prevede un buono da 1000€ (che da scalare dal costo del nuovo...).

    Questo significa che devi tirare fuori di tasca tua circa 2000€.


    Se devi fare jazz, il Serie II non è proprio sto "strumentone" (ho scritto se devi usarlo per jazz). In poco tempo ti accorgi che è il Serie II è uno strumento che ha un suo perchè, ma per il jazz non è molto efficiente.
    Paradossalmente è più efficace un Serie III.

    Ricorda però che la bontà di uno strumento non la misuri in base al volume sonoro che produce (e per questo aspetto, il Serie II è uno strumento con parecchio volume).

    Rifletti bene sulla scelta.

  3. #3
    A me piace tanto volume , anzi per me è fondamentale , il mio dubbio riguardava il fatto che alcuni mi hanno detto che se lo compro mi ritrovo quasi con una ciofeca da qunto mi dicono a meno che non ne prenda uno degli anni 90' , c'è davvero tutta questa differenza tra i "nuovi" e i " vecchi" o avró comunque un signor strumento per cui vale la pena spendere questa cifra ?

  4. #4
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    Scusa Marco, ma se il tuo insegnante ha imposto Selmer o Yanagisawa e per usufruire del bonus Stradivari devi comperarlo nuovo, ti fai solo del male se chiedi cosa ne pensiamo... mi pare che la scelta sia obbligata : o cambi scelta di sax o cambi insegnante


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  5. #5
    Citazione Originariamente Scritto da marco94 Visualizza Messaggio
    A me piace tanto volume , anzi per me è fondamentale , il mio dubbio riguardava il fatto che alcuni mi hanno detto che se lo compro mi ritrovo quasi con una ciofeca da qunto mi dicono a meno che non ne prenda uno degli anni 90' , c'è davvero tutta questa differenza tra i "nuovi" e i " vecchi" o avró comunque un signor strumento per cui vale la pena spendere questa cifra ?
    A te piace il volume.
    E hai percepito che lo strumento (il Serie II) nelle condizioni in cui l'hai provato, generava più volume rispetto ad altri strumenti (vedi Ripamonti, vedi Yanagisawa... poi quale Yanagisawa non l'hai indicato).
    Il punto è che quando svilupperai un modo filologico una sonorità jazz vera e propria il Serie II ti farà sentire notevoli limiti... e non parlo di volume sonoro.
    Per quello che riguarda il volume sonoro... su altri strumenti non è che manca il volume sonoro, manca (da parte tuo) il modo di generare quel volume sonoro.

    Se la gente usa ancora i Mark VI e dai Mark VI (alti, o tenori, o soprani o baritoni) riesce a fare cose che con i Serie II oggettivamente non puoi fare... il motivo c'è! ;)

    Il dubbio che dovresti porti non è tanto sulla bontà o meno sullo strumento (e relativa funzionalità)... ma sul fatto che la tua percezione (in breve tempo) può cambiare radicalmente e ti ritrovi con uno strumento non adatto a quello che stai andando a fare... (conservatorio jazz?)


    Fissa un budget netto (al netto del bonus Stradivari) e in base a quello valuta le opzioni migliori.

    Budget netto a cui poi puoi aggiungere 1000€ se lo strumento è nuovo.

    Ma tra spendere 2500€ + 1000€ di bonus per un Serie II nuovo
    E spenderne meno di 2000€ per un buon usato... alla fine non so cosa ti convenga.
    Alla fine il "budget netto" devi tirarlo fuori comunque... in ogni caso.


    Per far jazz... il Serie II (tenore o come questo caso, contralto) genera un suono piuttosto estraneo a quello che deve essere uno suono jazz (e questo è un dato abbastanza oggettivo).
    Ci sono strumenti più indicati e versatili.

  6. #6
    è un po strano che per fare jazz il tuo insegnante ti obblighi solo a 2 produttori. sul nuovo (per il bonus) è ancora più difficile trovare tra questi uno adatto.
    forse lo yana in bronzo ma la nuova produzione mi convince di meno che la vecchia (jazzisticamente parlando).

    un rampone proprio non lo considera? è oltretutto maggiore l'investimento che devi fare te.

  7. #7
    Conn, King, Rampone... sono strumenti a cui ci si arriva (se e solo si è predestinati) quando si è già musicalmente (e volendo tecnicamente) maturi. Non prima.

  8. #8
    giusto. niente conn ne king, se in più siamo sul nuovo per bonus. inoltre tecnicamente ti chiedono lavoro dedicato.

    ma rampone perchè non lo puoi studiare studiando?
    è un'alternativa che consiglierei di valutare a chi vuole/deve cambiare strumento durante un corso di studi jazz... sbaglio alla grande?

    altra possibile alternativa per questo caso specifico potrebbe essere un selmer reference?
    non so se sto dicendo una castroneria perchè non li ho mai valutati in quest'ottica.

  9. #9
    Citazione Originariamente Scritto da schu Visualizza Messaggio
    ma rampone perchè non lo puoi studiare studiando?
    è un'alternativa che consiglierei di valutare a chi vuole/deve cambiare strumento durante un corso di studi jazz... sbaglio alla grande?
    Non è lo strumento in sé... è il modo in cui va suonato.
    Ad alcune cose ci arriva con il tempo... tanti ci sono arrivati e poi sono tornati indietro dopo pochissimo tempo.

    Queste considerazioni valgono con l'auspicio che chi affronta un conservatorio (= laurea triennale) poi voglia farne un mestiere (in un modo o nell'altro).
    In molti che hanno fatto il conservatorio "vecchio ordinamento", non riescono a fare alcune cose con un Selmer con un Yamaha professionale... usando un Rampone alcune cose vengono ancora più complicate.

    Quindi è una questione di compromessi (per quello che si spera sarà almeno un professionista medio), quindi alcune scelte/compromessi meglio affrontarli una volta con il titolo in mano... e non prima.
    Sono rimasti davvero in pochi i professionisti a usare un Rampone in maniera assidua e continua. È un peccato, però è comunque una questione di scelte, scelte che presuppongono una certa maturità.


    Un Reference 54 usato (possibilmente non la versione "satinata") ha una resa simile a un Mark VI... e sicuramente per fare jazz è molto più divertente di un Serie II (e Serie III).

  10. #10

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    Abbiamo più volte discusso della necessità o meno di un Selmer moderno per studiare sax. La tesi di alcuni è che la scelta è obbligata, quella di altri (compresi eccellenti strumentisti e autentici fuoriclasse) è che non è assolutamente vero, ed è solo un problema di chiusura mentale (o altro) degli insegnanti.

    Si parlava di sax classico. Qui si parla di sax jazz, cioè di un mondo che per definizione (ma evidentemente non in pratica) dovrebbe essere lontano dalle convenzioni. Come si giustifica questa imposizione dell'insegnante?

    Paolo

  11. #11
    Ci sono aspetti soggettivi e aspetti oggettivi.
    La situazione è differente tra "sassofono classico" e "sassofono jazz".
    L'importante è non confondere le cose e non confondersi le idee.

    Personalmente a uno studente di conservatorio non suggerirei di usare/comprare strumenti "difficili" o "delicati"... e questo va oltre alla questione "gusti personali".

    L'insegnante ha solo suggerito strumenti "sicuri" e che conosce... non credo che ci sia la malizia dei docenti di "sassofono classico" (molti, non tutti).

  12. #12
    Me lo dico da me,ne so troppo poco di sax e suono peggio di quel che so ma ,contrariamente agli altri,io penso che non ci sono strumenti difficili in assoluto e che tutti debbano essere studiati con determinazione:se il suono di un sax "difficile" mi piace non vedo perché suonarne uno che non piace,c'è da dire che troppi strumentisti,di qualunque strumento si tratti,dopo pochi mesi rimette nella scatola lo strumento che gli piaceva e ne prende un altro mentre io credo che ci vogliano anni per scoprire il carattere di uno strumento e che solo dopo anni si possa dire che ci vuole altro:insistere e insistere. Ho un ricordo incancellabile dei sax Rampone,dei Mark 6,dei Conn d'epoca...sax incredibili ma mai m'è saltato in mente di rinunciare al mio Buescher "educatino" e raffinato convinto che,con quel poco che so fare non mi basterà la vita per trovarne i limiti e sentire bisogno d'altro.Insomma,secondo me,quelli che rinunciano al sax scelto dopo poco tempo continueranno a cambiarne tanti senza trovarne uno che vada e,magari,attribuendo le proprie mancanze allo strumento,al becco,alle ance o...ai vicini di casa.
    Conosco molti insegnanti di conservatorio che difficilmente sopportano scelte autonome degli studenti e questo lascia poco posto alla discussione:se l'insegnante vuole selmer serie due,serie due sarà ma,in questo caso lo prenderei vecchio sempre che questo insegnante non sia di quelli che...
    il nero

  13. #13

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    Siamo alle solite.....sembra, a sentire questi discorsi che il sax suoni da solo, che il soffiatore di turno serva solo a generare l' aria necessaria.
    Ma il jazz non era liberta' una volta?
    Che differenza fa suonare un selmer uno Yamaha o un altra marca se si riesce ad esprimersi musicalmente, se si riesce a dire qualcosa col proprio suono?
    Si un buon sax serve ma e' solo una variabile in gioco e non e' nemmeno tanto determinante come si crede.
    Credere questo serve solo ad alimentare il mercato con prezzi esorbitanti e raramente giustificati.

  14. #14
    Ringrazio tutti per le risposte anche se sono più confuso di prima , io dalla mia posso dire che conosco gente che col serie II suona divinamente jazz , la mia domanda peró era un'altra e nessuno mi ha risposto ... Partendo dal presupposto che sono ancora un principiante , studio tanto ma sempre principiante sono , quindi penso che non riuscirei nemmeno a sentire queste differenze . Il commento di desmond mi è piaciuto tanto ... Poi il suono al 90%lo fa il sassofonista . Ripeto la mia domanda nella speranza che qualcuno mi sappia rispondere . I serie 2 di ora hanno tutta questa differenza di qualità con quelli degli anni 90 ?

  15. #15

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    Citazione Originariamente Scritto da marco94 Visualizza Messaggio
    conosco gente che col serie II suona divinamente jazz
    Scusami se non ti so rispondere e tengo ancora un attimo la discussione fuori strada; ma per essere chiari: non dicevamo che con il Serie II non si suona il jazz (la prima demo che Selmer stessa mette nella pagina del prodotto è proprio un pezzo jazz). Notavamo solo come se nel mondo accademico sia spiegabile l'obbligo di acquistare un determinato strumento, nel mondo jazz sembra strano che ci sia uno strumento obbligatorio.

    Paolo

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