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Discussione: Preservare il sax dall'ossidazione

  1. #1

    Preservare il sax dall'ossidazione

    Buonasera a tutti, apro questo topic per un problema abbastanza ricorrente che riscontro con gli strumenti che possiedo in casa, e che spero di poter risolvere..Ahimè dove abito io c'è una percentuale molto alta di umidità! Questa umidità ovviamente non fa per niente bene agli strumenti ed in particolar modo all'ottone che sia laccato o meno! Nonostante io abbia la massima cura nel pulire il sax internamente ed esternamente per poi riporlo nella sua custodia ogni volta che ci suono, il mio buon vecchio jupiter 587 ha risentito molto ugualmente delle condizioni di umidità di casa mia (essendo già consumato in alcune parti), ossidandosi e macchiandosi piu di prima. Ora, essendo che a breve mi arriverà un nuovissimo e fiammante Grassi Jazzy line tenuto maniacalmente da chi me lo ha venduto tanto da sembrar appena uscito dalla fabbrica, non vorrei facesse la stessa brutta fine come posso allora preservare il nuovo arrivato da questa situazione? Esiste un modo secondo voi oltre cambiare casa? Grazie mille anticipatamente

  2. #2
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    No no , non cambiare casa, cambia scelta di sax : prendi un vecchissimo e gia ossidato Conn (o Martin o Buescher) , oltre a suonare molto meglio del Grazzi Jazzy Line non possono ossidarsi , o per lo meno, non piú di quell che gia sono .
    Scherzi a parte , la prevenzione é quella che stai gia adottando : puliscilo ed asciugalo dopo che hai suonato e attento ai graffi: finche la laccatura tiene la parte sotto non dovrebbe (dico dovrebbe) ossidarsi .


    Schiaccio e baratto ergo sum
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    Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
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  3. #3
    Grazie per la risposta tempestiva! Ad ogni modo fosse stato per me avrei preso un bel super action II serie eheh! Ma purtroppo per il budget che ho ha disposizione credo di non aver scelto così male..dici che il jazzy line con risuonatori in porcellana non va? Per quanto riguarda l'umidità avevo pensato di mettere nella custodia qualche bustina di quelle anti umidità o di comprare un deumidificatore o qualcosa del genere.. Non voglio rovinarlo! Oltretutto non è laccato..ma brunito..credo ci sia su solo del trasparente..anche per questo avevo paura perché anch'io sapevo che quelli laccati sono più "resistenti" all'ossidazione..

  4. #4
    io non mi sono mai fatto troppi problemi per l'ossidazione. solo una volta, andai da un famoso tecnico di zona per porgli la tua stessa domanda e lui mi rispose che i miei sax avrebbero sotterrato me e i miei discendenti senza bisogno di prendere alcuna precauzione.

    ora, siamo un po tutti feticisti di questi strumenti, a chi piace lucido, dorato, slaccato, etc... l'importante è scegliere o indirizzare il proprio gusto, solitamente slaccato e con un sacco di ossidazione è quella deviazione sul feticismo che aiuta. buona malattia a tutti.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  5. #5
    Per quanto riguarda i sax argentati, è vero che tendono ad ossidarsi se lasciati in una vetrinetta fuori dalla custodia?
    Tenore Selmer SA II
    Soprano RC R1 jazz

  6. #6
    si certo! è come l'argenteria.
    per l'argento esistono in commercio (non in italia) delle strisce della 3m che lasciate nella custodia prevengono l'ossidazione dell'argento.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  7. #7
    Il sax sta meglio nella custodia dove almeno non prende polvere visto che si tratta di un congegno delicato con parti che devono scorrere e che sono lubrificate...il risultato sarebbe una bella poltiglia di morchia cigolante,almeno secondo me.

  8. #8

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    Ho ordinato tempo fa un po' di strisce 3M in Inghilterra. Mi sembra che funzionino, nel senso che non ho visto la minima ombra di ossidazione sugli strumenti con parti in argento (i flauti, il sax contralto). Le ho messe anche dove non dovrebbe esserci argento, visto che dovrebbero funzionare anche contro l'ossidazione di altri metalli.

    L'umidità della casa è un problema per gli abitanti, prima che per gli strumenti (d'accordo, lo so che per noi la priorità non è sempre questa…). Provato a sentire un'impresa specializzata? Una soluzione fai-da-te che in qualche misura funziona è quella di usare dei sali antiumidità. Può andar bene anche il normale sale grosso da cucina (http://www.greenme.it/abitare/eco-fa...idificare-casa).

    L'ottone è il metallo con cui si allestiscono le navi. A parte le componenti in altri materiali, non so se sia varamente quello a dover temere l'umidità.

    Paolo

  9. #9
    ll sale non è un buon rimedio per asciugare l'ambiente.
    L'ambiente salino fa bene all'uomo ma male ai metalli... cloruro di rame, cancro dell'ottone/bronzo... cose brutte brutte brutte.

    Generalmente molti pulitori per argento (anche specifici per strumenti argentati... tipo Heyday's) rallentano di molto l'ossidazione.
    Molto dipenda anche dal tipo di argentatura e ovviamente dalla finitura superficiale: una superficie lucida si ossida molto più lentamente di una superficie satinata (questo perchè la superficie di contatto in una finitura satinata/sabbiata è molto più ampia).
    Questo vale anche per l'ebanite... vedi bocchino Selmer o Vandoren (lucidati a specchio) vs. bocchino Jody Jazz o Wanne (finitura satinata).

    Le navi sono in acciaio (Fe-C e altra roba) non ottone (Cu-Zn e altra roba)

  10. #10

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    Le navi hanno lo scafo in acciaio, ma oblò, ringhiere, varie tubazioni, oltre ad altri accessori e finiture, sono in genere in ottone. Vanno regolarmente mantenuti, ma vivono in mezzo all'acqua di mare.

    Paolo

  11. #11
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    Visto che hai la casa umida pensa prima all'artrite i sax non fanno una piega e se si slaccano sono più belli

  12. #12
    Mi associo alla domanda e chiedo, per evitare l'ossidazione è consigliabile riporlo nella custodia, o metterlo sul supporto?

  13. #13
    Il motivo per cui si fanno le navi d'acciaio è che cost 0,3 €/kg; l'ottone costa oltre 4 €/kg.
    Con l'ottone si fanno molti componenti idraulici, l'ottone resiste bene all'ossidazione, si crea subito una patina superficiale, ma a differenza dell'acciaio non subisce il fenomeno della ruggine penetrante. In pratica il danno che subisce l'ottone quando si ossida è perlopiù estetico, a livello funzionale sarà comunque molto longevo.
    Selmer SA80II Tenore, Selmer Metal Jazz G, Vandoren Java 3
    Yamaha 62 Soprano, Bari 64, Hemke 2,5
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  14. #14
    ...ovviamente le navi sono in acciaio anche per tutta un'altra serie di motivi, tra cui la resistenza meccanica...
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  15. #15

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    Citazione Originariamente Scritto da mansax Visualizza Messaggio
    In pratica il danno che subisce l'ottone quando si ossida è perlopiù estetico, a livello funzionale sarà comunque molto longevo.
    Questo è vero anche per l'ottone con cui si fanno gli strumenti musicali? Insomma, meglio lasciarli ossidare, perché funzionalmente non subiscono danni, ma diventano più belli?

    Paolo

    (Incidentalmente, questa discussione mi fa venire in mente tutte le volte in cui ho "giocato" tra pezzi smontati di grandi navi. Sarebbe ora di tornare a fare una visitina ai cantieri…)

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