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Discussione: Sax da banda? Esistono?

  1. #1

    Sax da banda? Esistono?

    Ho comprato un sax contralto d occasione da un signore anziano che per 40 anni è stato sassofonista in una banda di paese. Ma c è una differenza tra un sax da banda e un sax da concerto? Prima avevo un sax da studio e mi pare che quello che ho adesso anche se di una marca inferiore, suoni molto meglio.

  2. #2
    ciao, cosa significa di marca inferiore? come diffusione?
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  3. #3
    Il sax che avevo prima era un Grassi da studio made in Italy. Che fosse da studio me lo disse un maestro perché era dorato coi tasti argentati.
    Quello che ho adesso è un Saporetti e Cappelli della Orsi di Milano che secondo me è un ottimo strumento ma meno quotato rispetto ad altre marche.

  4. #4
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    Non esistono i Grassi "da studio" , esistono versioni piu o meno di lusso .
    La diffusione di molti sax di basso livello con il fusto di un colore e le chiavi di un altro ha creato questa discriminazione , diffusa sopratutto negli stati uniti .
    Esistono dei Mark VI con chiavi argentate e non credo siano definibili : da studio .

    L'idea dei sax da studio-intermedi-professionali é nata dalla necessitá di avere sax affidabili da introdurre nelle scuole ad un prezzo basso , Yamaha in questo é maestra , e non solo nei sax ma negli strumenti in generale .
    Quindi non farti fuorviare da cattive credenze....
    Tornando ai sax da banda : esistono/esistevano nel senso che magari non venivano dotati di tutte le chiavi alternative ma solo delle necessarie , spesso in banda piú il sax é leggero, meglio é , e meno cose ci sono meno é possibile che si rompono . Oggi chiamiamo questi sax "ministeriali" .
    Sul fatto che uno suona meglio di un altro puó essere si dovuto alla costruzione : spessore lastra meccanica ergonomia. Ma spesso é dovuto al settaggio , alla storia del sax quindi a come é stato usato e manutenzionato
    Il tuo Stencil Orsi puó essere una bomba e suonare meglio di un sax blasonato, ma potrebbe anche essere un caso , ecco perché puó capitare che alcuni musicisti mettono le mani su un sax "X" e ne fanno fanno il loro compagno di vita Rifiutandosi di cambiarlo a qualsiasi costo !


    Schiaccio e baratto ergo sum
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    Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
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  5. #5
    Amministratore L'avatar di Alessio Beatrice
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    Per convenzione una certa "classificazione" esiste, qui trovi un articolo in merito:

    http://www.ilsaxofono.it/portale/per...9-diffsax.html
    Tenore: Rampone & Cazzani "R1 Jazz "
    Selmer S80 E / Rovner Dark / Forsetone MS

    C Melody: Conn "New Wonder I" 1925
    Conn Eagle / Flexitone / Forestone MS

  6. #6
    Articolo interessantissimo. Grazie. Ma il fatto che il sax da banda abbia meno chiavi del professionale cosa comporta esattamente?

  7. #7
    Hai meno chiavi esempio non hai il Fa# acuto quindi devi ricorrere a posizioni alternative più scomode. Ora anche i Sax asiatici hanno tutte le chiavi e non vengono più prodotti sax 'ministeriali' .
    Alto: Selmer SAII 1987 Brancher B21
    Tenore: Selmer SAII 1990 Dukoff D5
    Soprano: Steve Goodson Curved Silver Selmer Metal E
    Clarinetto : Buffet Crampon B45

  8. #8
    Grazie per la precisazione. Quindi devo confrontare la tabella delle posizioni riportate sul metodo con le chiavi effettive del mio sax. Un altra domanda. Io ho studiato flauto traverso per 3 anni e col mignolo destro dovevo quasi per tutte le note tenere chiusa una chiave. Anche il sax ha chiavi che devono sempre stare chiuse ? Dal metodo non lo capisco.

  9. #9

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    ...ciao, con il sax il mignolo della mano dx serve esclusivamente a produrre il do del registro basso e il re# delle prime due ottave, a diversità del flauto non c'è un tasto da tenere quasi sempre chiuso... qualcosa mi dice che il mignolo dx sul flauto venga usato sia per la corretta intonazione che per tener fermo lo strumento man mano che le altre dita aprendosi non offrono più una sicura stabilità... o no...???... saluti dai...
    Yamaha YTS 82Z Custom UL [Ludovico...] Algola MK1 0.105 ref. Bucci - Yamaha YTS 62 MK1 Purple Logo chiver G1 [Gian Battista...] 10M Fan Robusto 0.108 ref. Bucci --- Conn C. Melody New Wonder II 1925 [ Cherubino...] mouthpiece Conn Eagle 0.100 ref. Bucci / Yamaha Wind Controller WX5 / WT11... New Entry ancora in attesa di avere un nome... Tenore Buffet & Crampon S1 ...

  10. #10
    Già che ci siamo ma la chiave retrostante che si chiude col pollice sinistro devo chiuderla per passare dalla prima ottava a quelle superiori? Chi mi dice di si è chi di no e dal metodo non lo capisco. Grazie.

  11. #11
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    La chiave retrostante si chiama "portavoce", ed in realtà non chiude nulla ma apre , serve per ottenere le note dell'ottava superiore e si utilizza passando dal do centrale (III spazio) al re superiore (IV rigo) , da li in su deve sempre essere premuto . Chi ti dice che invece non serve , probabilmente é un virtuoso e si diverte a passare tra le varie ottave utilizzando gli armonici


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  12. #12
    Ti ringrazio per la precisazione. Quindi è come nel clarinetto più o meno.

  13. #13
    si, solo che nel sax ti fornisce l'ottava superiore e nel clarinetto no
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
    socio onorario del club Mark VI Society

    tenor sax:

    Selmer SA80 serie I
    Grassi T460 Jazzy line

    sopr.sax:
    R&C R1

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