Il Festival, dal titolo “maledetto sax” si terrà il 10, 11 e 12 marzo al Cinema Teatro di Chiasso, ed
avrà un’anteprima al Teatro Sociale di Como venerdì 4 marzo.

"Sarà perché dischiude a ogni nota passione, sensualità e gli esotici arcani del linguaggio africano, il sassofono è lo strumento ideale del jazz, e riesce a interpretare meravigliosamente la parte dell'ideogramma dell'universo musicale afroamericano. Mercé Adolphe Sax, fine inventore belga che nel 1840 lo plasmò attingendo da forme e meccaniche di altri strumenti a fiato, consegnandolo a una scettica musica classica, il jazz può dirsi che abbia fatto la fortuna del sassofono, sdoganandolo anche come strumento di rottura degli schemi precostituiti. E proprio per questa sua vigorosa spinta fuori dai ranghi, anche nel jazz ha faticato per farsi strada: passando da una New Orleans dubbiosa e svogliata nei suoi confronti, per giungere a una Chicago più attenta alle sue lusinghe, transitando nelle grandi orchestre e finendo nelle mani di giganti come Frankie Trumbauer, Jimmy Dorsey, Coleman Hawkins, Ben Webster e sbocciare con tutta la sua furia nel bebop declinato da Charlie Parker, quindi transitare nelle ammalianti mani di Sonny Rollins e di John Coltrane, dove ha attraversato più gallerie. E, poi, urlare, sghignazzare, borbottare e sbeffeggiare nel free jazz di Ornette Coleman, Albert Ayler, Pharoah Sanders. Il Festival di cultura e musica jazz di Chiasso tira giù il cappello dinanzi a questo strumento, lasciando parlare alcuni tra i migliori protagonisti della scena internazionale: dal linguaggio contemporaneo e attuale di Louis Sclavis a quello policromo di Francesco Bearzatti, per poi affidare le ance a delle leggende del jazz come Benny Golson, Gary Bartz e Chris Potter." Alceste Ayroldi, Musicologo e Critico Musicale della rivista Musica Jazz

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Cinema Teatro Chiasso
Via D. Alighieri 3/b
6830 CHIASSO
Tel. +41 (0)91 695 09 16
cassa.teatro@chiasso.ch