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Discussione: Analisi armonica di "Autumn leaves" - Mercer - (I parte)

  1. #1

    Analisi armonica di "Autumn leaves" - Mercer - (I parte)

    ANALISI ARMONICA DI “AUTUMN LEAVES” - J.Mercer

    A: A-7 / D7 / Gmaj7 / Cmaj7 / F#-7b5 / B7 / E-/ E- /

    B: F#-7b5 / B7b9 / E- / E- / A-7 / D7 / G maj7/ G maj7 /
    F#-7b5 / B7b9 / E-7 Eb7 / D-7 Db7 / Cmaj7 / B7b9 / E- / E- /

    A: Le prime tre misure contengono il II-V-I maggiore che risolve in Gmaj7, segue il II-V-I minore che risolve in E-, triade di tonica.
    B: sono presenti gli stessi II-V-I maggiore e minore ed in più la sequenza E- Eb7 / D-7 Db7 /che risolve in Cmaj7. In questa sequenza gli accordi Eb7 e Db7 sono i sostituti tritonici rispettivamente di A7 e G7.
    SCALE ADOPERABILI
    A-7:C lydian, C lydian augmented, C lydian diminished,
    D7:C Lydian, C Lydian augmented, C Lydian diminished.
    Gmaj7:G Ionian, G Lydian, G Lydian augmented.
    Cmaj7:C Lydian, C lydian augmented, C Lydian diminished.
    F#-7b5:C Lydian, C Lydian augmented, C Lydian diminished
    B7b9:Eb Lydian augmented
    E-:G Lydian, G Lydian augmented, G Lydian diminished
    La sequenza E- Eb7 / D-7 Db7/ Cmaj7 essendo finalisticamente orientata verso la risoluzionein Cmaj7 accetta le scale C lydian e C ionian.

  2. #2

    ANALISI ARMONICA DI "Autumn leaves" - Mercer - II PARTE

    ANALISI ARMONICA DI “AUTUMN LEAVES” – J.Mercer
    Seconda parte
    Nella prima parte ho elencato le scale più “ingoing” da suonare sugli accordi del brano nel corso della improvvisazione.
    Nella seconda parte elencherò le scale più “outgoing”.

    A: A-7 / D7 / Gmaj7 / Cmaj7 / F#-7b5 / B7 / E-/ E- /

    B: F#-7b5 / B7b9 / E- / E- / A-7 / D7 / G maj7/ G maj7 /
    F#-7b5 / B7b9 / E-7 Eb7 / D-7 Db7 / Cmaj7 / B7b9 / E- / E- /

    A-7: Cdiminished tono/semitono, è possibile convertire l’accordo inA-7b5 e suonare su questo la scala Eb lydian.
    D7: C diminished tono/semitono, Eb lydian, Ablydian, Gb lydian Aumentata.
    F#-b5: Cdiminished tono/semitono.
    E’ possibile convertire l’accordo in F#-7 e suonare su questo la scala A lydian.
    B7b9: Alydian, G lydian aumentata.
    E-: conversione in E-7b5 e utilizzo di scala Bblydian.

  3. #3

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    Una progressione di quarte ascendenti.Non altro.Poi puoi suonarci quello che ti pare.
    Non critico l'analisi,impeccabile;cerco solo di proporre un altro punto di vista.

  4. #4
    Indubbiamente l'elaborazione armonica della sequenza armonica del brano offrirebbe spunti molto diversi e più creativi.

  5. #5
    oggi ascoltavo un solo di Miles e notavo come costruisca la sua improvvisazione ancorandola alle note degli accordi.
    certamente più materiale improvvisativo si ha sotto le dita e nelle orecchie meglio è (e quindi probabilmente utile conoscere la scala lidia o la lidia aumentata o ancora diminuita ) ma il rischio nel mio caso è di affidarsi alle dita ed ai percorsi più che ad un discorso che abbia un senso musicale.
    per questo propongo un approccio più semplice studiare gli accordi e le estensioni.

    ps:Nape data la tua proposta musicale devo desumere che sei un contraltista
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  6. #6
    aggiungo poi che la proposta di Nape , può ingenerare una serie di confusioni.

    partiamo dalla prima ipotesi la più semplice.
    Nape propone sul II V I di suonare sul II e sul V la scala Lidia di C.
    e sull I la scala ionica di G.


    La scala lidia di C è: C D E F# G A B
    la scala di G é: G A B C D E F#
    le note sono le stesse il punto di partenza è diverso.

    il problema maggiore (per lo meno nel mio caso) quando si utilizza la stessa scala su un II V I è quello della monotonia o per dirla con altri termini delle frasi senza alcun significato.
    Solo se "conosci" gli accordi sottostanti sei in grado di utilizzare le note della scala valorizzando quelle che sono collegate all'accordo
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  7. #7
    Ritengo che la soluzione alla monotonia che è realmente un problema sia nella analisi armonica che ho proposto, infatti ad esempio su un accordo di D7 ho proposto ben sette scale e su accordo di A-7 ne ho proposte quattro! Sull'I posso suonare la scala ionica di G, ma anche la lydia e la lydia aumentata di G, ma volendo andare più out anche la scala diminuita di G tono-semitono, la semitono-tono, la scala blues di G, la scala a toni interi di G, la misolidia di G o addirittura volendo andare in out totale una scala lydia armonicamente lontana da G tipo Gb lydian oppure Ab lydian, creando così una sovraimposizione armonica con effetto bimodale! Ti chiederai perchè parlo sempre di scale lydie, la risposta sta nel fatto che le altre scale modali implicano una tonalità che entrerebbe in contrasto con la tonalità di base, la scala lydia invece è atonale in quanto possiede una sola tonica che è la tonica modale invece tutte le altre scale modali possiedono due toniche e cioè la tonica modale e la quarta, nell'intervallo acustico esistente tra le due toniche si articola la tonalità.

  8. #8
    premetto che quando parlavo di monotonia mi riferivo alla prima ipotesi (la stessa scala per il II V I)
    e mi riferivo ad un limite che incontra chi improvvisa senza sapere quali note valorizzare (il rischio che incontra chi non sa improvvisare ,e non è in grado di costruire un solo.)
    utilizzare le note della scala è poco significativo se non si sa come fare.

    Se consideriamo invece le note del solo di Davis (tutte contenute nella stessa scala indicata) e nel suo caso combinate sapientemente realizzano un solo splendido .

    rischi di tipo diverso si incontrano quando si suonano gli altri esempi.
    ad esempio se su D7 suoniamo la scala C Lydian augmented
    stiamo suonando un accordo di D 7 ( D F# A C ) con l' 11# .

    se suoniamo su D7 C Lydian diminished
    stiamo suonando un accordo di D 7 ( D F# A C ) con la 9b .

    per questo ritengo che la conoscenza dell'accordo delle estensioni e delle tensioni sia preminente rispetto alle scale.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  9. #9
    Certamente la conoscenza dell'accordo è fondamentale se si imposta il discorso armonico nell'ambito del concetto ionico della oganizzazione tonale in quanto ad un accordo possono essere applicate più scale, ad esempio se suoniamo in tonalità Bb, sul D- suoniamo la scala di Bb Ionian, se suoniamo in tonalità C allora sul D- suoniamo la scala C ionian, se invece impostiamo il discorso armonico nell'ambito del concetto lydio cromatico della organizzazione tonale allora esiste l'unione inscindibile dell'accordo e la sua scala, cioè ogni accordo presuppone una sola scala. In questo caso parlare di accordo e/o di scala perde di significato perchè in realtà sono la stessa cosa.

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