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Discussione: Periodo Nero

  1. #1

    Periodo Nero

    Buonasera a tutti! Mi sono appena iscritto perché ho bisogno di un consiglio da musicista.

    Sono un sassofonista (altista e sopranista) di 17 anni e sogno di diventare un "grande". Suono Jazz e penso di cavarmela abbastanza in tutto, più o meno: tecnica, armonia, improvvisazione ecc... Fatto sta che negli ultimi due mesi sto passando un periodo a dir poco penoso in campo musicale. È uno dei soliti "periodi neri", ma con l'unica differenza che questo è veramente più lungo del solito. Quando mi metto lì, davanti al leggio con tutti i miei metodi, sono così preso e mi dico "oggi faccio il salto che aspetto da settimane" o "oggi proprio me la sento"… invece, poi, appena inciampo in una difficoltà mi deprimo all'istante e penso "ma a cosa lo faccio a fare?" o "tanto non arriverò mai da nessuna parte" e smetto…
    Ho letto su internet che questi "periodi neri" sono l'anticipazione e la voglia di un nuovo stile (stile in campo musicale), ma io per questo stile, non so da dove partire… Voi cosa mi dite a riguardo?

    Charlie Parker diceva: "Imparate tutto sullo strumento, ma, quando suonate, dimenticate tutto e suonate con il cuore". Come si fa? Non ci riesco proprio. Avendo un passato praticamente privo di teoria, attualmente studio molto quella e penso che questo studio mi abbia fuso il cervello. Cioè, non riesco a togliermi dalla mente l'armonia, la teoria ecc dalla mente quando improvviso… Come fate voi?

    Spero mi sia spiegato a dovere e grazie in anticipo per le risposte.

  2. #2
    Nella mia piccola esperienza di vita ti posso dire che spesso un "periodo nero" di questo tipo e' proprio il segnale che stai per fare un "salto quantico". Visto che chiedi un consiglio te lo do: non ci pensare, continua per la tua strada, suona e campa sereno e il resto verra'
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  3. #3
    Ciao Cosimo, credo che le risposte a questa domanda le puoi conoscere solo tu...i periodi "neri" arrivano per tutti e sempre per un motivo ma poi passano. parlare di cambio di stile mi pare un pochino prematuro per una persona agli inzi e che presumo non abbia ancora maturato uno stile. Lascia perdere internet...
    Innanzitutto se ti piace suonare ci sarà un perchè...parti da quello.Se ti piace il jazz, studialo..partendo anche dalle origini, poi se gia suoni con qualcuno sperimenta, divertiti, sbaglia pure solo così troverai un tuo stile, un tuo modo di raccontare le cose. Se ancora non suoni con nessuno buttati e fallo tanto non muore nessuno.
    Una pausa di riflessione ci sta, suonare è divertimento non solo un raggiungere un traguardo.
    Con umiltà, studio costanza e talento farai quel salto che magari ti porterà un giorno a essere tra i "grandi" ma non farne una malattia e cerca di essere sempre obbiettivo e critico con te stesso in modo costruttivo. Buona musica
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
    STM NY 7*, Guardala MB II, Ottolink TE 8 (by Simone Borgianni)
    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
    Sopr. Werner Roth Silver '60 - Super Session J

  4. #4
    Non posso aiutarti nello specifico (suono da pochissimo), però ti posso fare un piccolo ragionamento generale che potrebbe aiutarti nel particolare.
    I "periodi neri" arrivano praticamente in tutti i campi.
    Il tuo problema sta, facilmente, nel fatto che ti concentri più sul risultato e meno sul percorso per raggiungerlo.
    Infatti scrivi:
    "oggi faccio il salto che aspetto da settimane" o "oggi proprio me la sento"… invece, poi, appena inciampo in una difficoltà mi deprimo all'istante e penso "ma a cosa lo faccio a fare?"
    Ho praticato (in gioventù ) diversi sport, tra cui Arti marziali e tiro con l'arco.
    Ti cito questi due perché l'uno si basa sulla velocità e l'altro sull'immobilità.
    Allenamenti differenti, ma atteggiamento mentale identico.
    Di periodi che citi, ne ho passati parecchi.
    L'istruttore di arco (per la precisione si trattava di "arco nudo", quindi senza mirino e stabilizzazioni come nell'olimpionico; inoltre, i bersagli erano a distanze diverse, spesso sconosciute: un casino che non ti dico!), agronomo, un giorno in cui mi vide particolarmente abbattuto per risultati disastrosi ... mi disse (in sintesi): "la tecnica la conosci, però non la applichi".
    "Hai presente la Legge di Liebig ? Concentrati sui fattori che limitano la tua azione, poi scocca. Ripeti ad ogni freccia. Con l'esercizio, ogni volée sarà identica".
    Beh ... dopo un po' mi venne proposto di entrare in squadra per i campionati italiani, con ottime probabilità di successo. Un onore!
    Non potei accettare per motivi di lavoro ...
    Leggo in un sito di Kyudo (arco tradizionale giapponese): "non si tratta di modificare lo strumento con cui si tira, ma di modificare colui che tira…". Ovviamente, arco e frecce devono essere a posto. Non ricorda nulla ... ai sassofonisti?
    Applicai lo stesso concetto negli allenamenti marziali (dopo la cintura nera, ovviamente), cercando di analizzare quei "dettagli" che mi impedivano il cambio di stile od eseguire tecniche particolarmente impegnative.
    Ha funzionato.
    Ora tocca al sax
    L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.

  5. #5
    Grazie a tutti delle vostre risposte !!

  6. #6
    Ciao Bluesax… Mi sono piaciute tutte le risposte degli utenti, ma in particolare la tua, grazie.

    poi se gia suoni con qualcuno sperimenta, divertiti, sbaglia pure solo così troverai un tuo stile, un tuo modo di raccontare le cose. Se ancora non suoni con nessuno buttati e fallo tanto non muore nessuno.
    Il problema è che vivo in una città nel mezzo della Toscana dove mi è impossibile suonare con gli altri, sia con gente della mia età, sia con altri… Le grandi città inoltre sono a minimo 50-60 km di distanza e per un ragazzo della mia età è difficile spostarsi. Ci avevo già pensato al fatto che magari dovessi suonare più con gli altri per superare questo periodo e, appunto, sperimentare, ma come vedi mi è molto difficile.

  7. #7
    Dà molto l'idea questa Legge di Liebig, grazie

  8. #8
    Spero di riuscirci a non pensarci, grazie

  9. #9
    Cosimo non ci sono bande musicali dalle tue parti? potrebbe comunque essere un inizio anche per confrontarti con altri. Oppure il tuo maestro (se ne hai uno) ti può mettere in contatto con altri allievi...insomma le soluzioni ci sono non ti abbattere ;) Al massimo prendi la patente il prossimo anno e via :)
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
    STM NY 7*, Guardala MB II, Ottolink TE 8 (by Simone Borgianni)
    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
    Sopr. Werner Roth Silver '60 - Super Session J

  10. #10
    Ciao Cosimo,hai solo 17 anni,poi i sogni possono servire per immaginarsi in un futuro,nel frattempo bisogna vivere e lavorare,la musica e' anche lavoro e piuttosto duro.Ora che viene la bella stagione cerca d'aggregarti a qualche gruppo musicale per fare esperienza e metterti alla prova. Animo,Ezio

  11. #11
    E' un argomento delicato, sicuramente nella musica ci vuole molta determinazione, perseveranza, capacità di autocritica, ascolto, concentrazione ed obiettivi da prefissarsi.
    "Suonare e vivere di musica, aggiungerei specialmente di jazz è difficile e non tutti possono farlo" citazione di Seamus Blake!
    E' verissimo come dice reminore che spesso una crisi di difficoltà puo' (ed uso il condizionale) precedere un salto di qualità.
    Io credo che le cose che aiutino di piu' sono:

    1 trovare un insegnante bravo non solo strumentalmente, ma bravo a capire cosa ti serve ed a farti studiare in modo da ottenere risultati ottimizzando il tempo.
    Uno studio disorganizzato porta solo a perdita di tempo e frustrazione.

    2 suonare con gli altri. Vai alle jam session, conosci e suona con altri musicisti, non rimanere solo dentro casa tua a studiare. Devi farlo per poi portare la musica fuori dalla tua stanza e suonare con gli altri!

    3 Datti degli obiettivi e confrontati con gli altri, senza il confronto non saprai mai il tuo reale livello, e poi il confronto di obbliga a studiare ed a tenerti in forma.Se non suoni mai dal vivo perdi questo "smalto".
    In questo senso io posso dirti che una cosa che mi ha dato veramente molto è stato riuscire a fare un disco insieme a Max Ionata.
    Confrontarsi con un tenorista di quel livello ed anche aver avuto le note di copertina scritte da Emanuele Cisi mi ha dato molto. (se puo' interessati trovi il disco su spotify , si intitola "crossthing" - Fabrizio D'Alisera)
    Con questo non voglio assolutamente dare l'idea di presunzione, la strada è ancora lunga, ritengo di avere moltissimo da imparare e non sono mai completamente soddisfatto di me stesso.
    Voglio semplicemente dire che prefissarsi un obiettivo e raggiungerlo è un passo, ma poi c'è un altro obiettivo.
    Nella musica bisogna sempre accettare di sentire ogni giorno di dover imparare, è una lotta, una dura lotta tutti i giorni ed in questo possono e devono esserci momenti buoni e momenti difficili, e non tutti riescono ad accettarlo, non c'è spazio per la pigrizia.
    Non per niente sapessi quanta gente conosco che ha smesso di suonare o di studiare, che per me è lo stesso!
    www.fabriziodalisera.com nuovo album e nuovo sito web 2019.
    www.youtube.com/watch?v=CFcW_VQe7ko
    Fabrizio D'Alisera & Max Ionata "Crossthing" www.youtube.com/watch?v=PGZLj2tnhzk"
    Theo Wanne endorser

  12. #12
    Dimenticavo, ti consiglio il libro "open" la biografia di Andrè Agassi, e che centra? mica suonava il sassofono...leggilo, centra eccome!
    www.fabriziodalisera.com nuovo album e nuovo sito web 2019.
    www.youtube.com/watch?v=CFcW_VQe7ko
    Fabrizio D'Alisera & Max Ionata "Crossthing" www.youtube.com/watch?v=PGZLj2tnhzk"
    Theo Wanne endorser

  13. #13
    E' capitato a tutti, capita a tutti e capiterà a tutti di attraversare momenti così .... l'unica cosa sensata che puoi fare è continuare ad impegnarti, anzi impegnati ancora di più.
    Il vero problema di questa situazione che stai vivendo, è la tua età, ma è anche il tuo grande vantaggio ....... Sento di dirti questa cosa, se desideri fortemente i diventare un "grande", avrai davanti molte occasioni stimolanti e di confronto, masterclass, seminari etc. Queste esperienze hanno un grande beneficio, ti riportano con i piedi per terra e ti danno lo slancio per darci dentro ancora di più ..... vai suona, impegnati e vedrai che esiste una sola medicina, suonare, suonare e suonare. Il resto lo ha detto Fabrizio (bb) .....

  14. #14
    Citazione Originariamente Scritto da bb Visualizza Messaggio
    Non per niente sapessi quanta gente conosco che ha smesso di suonare o di studiare, che per me è lo stesso!
    Nel senso ...?
    Scusa ma non ho capito il concetto
    L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.

  15. #15
    non mollare..dentro il tuo Sax c'è molto di te...a volte è nascosto...a volte brutto ..a volte entusiasmante, e a volte Perfettamente in sintonia con la tua espressività...vedilo come il tuo miglior Amico..ciao!
    sax Tenore Yamaha yts 475 con becco "Vandoren Java t 45" , e becco Vandoren V16 T 7 ebanite, ance rigotti 3, sax soprano Yamaha YSS silver 82zr becco suo 4c, e becco Drake Jazz soprano vrjs 7 ance rigotti 3 medium, sax contralto selmer super action 80 serie 2 Jubilee, becco drake NY Jazz 7 *, ance rigotti 2,5 hard.

    L’anima domanda, la musica risponde;La vera musica è il linguaggio del cuore!!

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