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Discussione: yamaha 475 vs.... boh!

  1. #16
    ho afferrato il concetto (quotazioni da evitare) nell'altra discussione...quando avevo gia' postato in questa (controlla l'ora)....non lo faccio piu' - promesso (forse).

  2. #17
    Dipende dal tipo di produzione, da quanto è consistente.
    E dipende anche dal tipo di strumenti... e da chi te li vende.

    (sottointeso che dipende anche dalla capacità tecnica, sul soprano!)

    Alcuni strumenti funzionano eccellentemente appena li tiri fuori dalla scatola, altri (semplicemente) no.
    Questo fatto concorre a definire la qualità intrinseca di uno strumento... ma non è l'unico parametro.

  3. #18

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    Il problema del soprano cinese ma anche degli altri sax non sta nel timbro, questo dipende da chi ci soffia dentro e dall' imboccatura, ma dalla meccanica piuttosto scadente. Posseggo un soprano thoman pagato 300 euro nuovo che svolge egregiamente il proprio lavoro timbricamente parlando ma la meccanica dopo due anni e' già alla frutta. Addirittura dopo un anno si era già dissaldata dalla base la chiave del re acuto. Non ho altri soprani ma se lo confronto con il mio contralto Yamaha yas25 del 1998 non c'e' storia, quest' ultimo e' praticamente nuovo, non un problema, niente, va che e una bellezza, ed e' un modello base.

  4. #19
    Quindi tu da un soprano da 300€ pretendi l'affidabilità di uno strumento professionale che costa anche 10 volte tanto?

    Può anche darsi che il soprano da 300€ necessiti di una semplice revisione ordinaria...

    Non mi lamenterei più di tanto... puntando su strumenti in cui il prezzo non è imposto da scelte politiche o dalla quantità di marketing che viene fatta... rimane sempre valida la massima: più spendi più godi!

  5. #20

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    Io non pretendo da uno strumento da 300 euro l'affidabilità di uno professionale, non mi sembra di aver detto ciò. Dico solo che comprare uno strumento da 3000 euro non ti fa diventare di colpo Grover Washington Jr! Ma se si sa suonare, e a questa condizione di un bel 85% di influenza sul suono. Se si sa scegliere la giusta inboccatura , a cui daremo un 10% di influenza, il restante 5% ma forse e' pure troppo lo daremo alla marca, alla fascia di prezzo i a quello che volete.
    Attenzione che io sto parlando di timbro, di suono. E' chiaro che che se spendi 2000 euro pretendi meccanica e affidabilità al top.
    Quindi la massima più spendi più godi non sempre vale.

  6. #21
    io credo che un discorso sia doversi accontentare della cifra investibile su uno strumento,tutt'altro pensare che la differenza tra un vero professionale e uno strumentino sia colmabile all'85% dalla capacità dell'esecutore,al 10% dal becco e solo il 5% dalla marca/fascia di prezzo...Quindi chiunque abbia suonato bene o male per qualche anno,che sia un professionista o un dilettante,un lisciaiolo,un classico,un jazzista o un semplice musicante da banda (che è più di quello che sono io) non potrà non accorgersi della differenza tra un piccolo sax come il mio soprano diamond (intonato,onesto con qualche pecca meccanica che da me riesco ad arginare) pagato circa un centinaio di euro e un "pari" modello di saxello di Rampone e cazzani che ne costa...molti di più.
    La differenza è abissale anche se io mi accontento di quello che ho,ma ho provato anche un mark 6 muto che non vale i soldi richiesti e che,comunque resta superiore al mio,un buescher di cent'anni che costa "solo" dieci volte più e che è ancora superiore,un Conn degli anni quaranta...ed è sempre superiore,ma il sogno resta Rampone:provalo e capirai che la differenza c'è;forse nel tuo caso (come anche nel mio) non si giustifica la spesa e ci si può accontentare di qualcosa da poco e,se saremo bravi,qualcosa si potrà fare,ma non quello che si potrebbe con altri strumenti più costosi.
    Quindi ben venga un cinesino o simili,ma non ci aspettiamo di poter colmare il gap:nemmeno Coltrane ci riuscirebbe!
    il nero

  7. #22

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    E' chiaro che io mi riferivo solo al timbro, uno strumento professionale e tutta un altra cosa ed e' il sogno di tutti i saxofonisti compreso me. Ma per quanto riguarda Coltrane credo rimarrebbe sembre Coltrane anche con un sax da 300 euro, certo farebbe più fatica, ma nessuno si accorgerebbe della differenza. Un dilettante invece resterebbe un dilettante anche con un Selmer.

  8. #23
    sono daccordo sulla seconda affermazione mentre sull'altra no,assolutamente: Ho sentito Ughi col suo stradivari e con un violino argentino moderno,resta bravissimo ma la differenza si sente e lo stesso è col sax,col piano,con qualunque cosa,mentre è vero che una schiappa resta una schiappa,però migliora e comunque è in grado,lui stesso,di accorgersi che qualcosa c'è pur restando nella sua pochezza.
    Ti ripeto l'invito a provare un vero strumento:anche io ero convinto di quel che dici ma basta qualche secondo e poi...

    il nero

  9. #24

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    Spero di sbagliarmi....e aspetto di provare qualche strumento vero per darne la conferma...

  10. #25

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    Coltrane suonava il meglio che ci si potesse permettere all'epoca (i suoi sax suonano ancora magnificamente, in mano al pur bravissimo figlio Ravi). Massimo Urbani suonava con quel che gli capitava, però sembra che poi gli amici gli avessero comprato un sax decente, e per i concerti importanti all'inizio si facesse prestare un buono strumento.

    Un bravo musicista, come ogni bravo artigiano, sa scegliere gli attrezzi del mestiere che funzionano meglio.

    Paolo

  11. #26
    Idealmente sono d'accordo con il Nero anche se dubito fortemente che il mio orecchio nel caso di Trane sarebbe stato in grado di cogliere differenze. Rileva più di ogni altra cosa l'intenzione dell 'esecutore. Un aspetto invece credo sia condiviso da tutti la differenza tra sax la si sente in relazione alla produzione del suono ed è l' esecutore che apprezza pienamente le differenze.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  12. #27
    Il Gear4Music dritto e' una buona copia dello Yamaha (completo anche di extra top G...sopra il top F#)...l'ho comprato pochi giorni fa e' fa il suo dovere - azione precisa, fluida con un tono piu' scuro di altri soprani che ho provato (un tono "serio" Yamaha?) che si puo' pepare con un becco brillante...col Metalite M7 (che si trova a 15-20 euro) e' proprio uno spasso.
    Ho anche un Taishan curvo che suona da dio...arrivato diretto dal fabbricante e perfettamente regolato (cosa abbastanza inusuale per un cinese)....da consigliare per l'eccellente servizio clienti - ti consiglierei di prenderne uno dritto (nota la lunga discussione: dritto v curvo).

  13. #28
    Citazione Originariamente Scritto da desmond70 Visualizza Messaggio
    E' chiaro che io mi riferivo solo al timbro, uno strumento professionale e tutta un altra cosa ed e' il sogno di tutti i saxofonisti compreso me. Ma per quanto riguarda Coltrane credo rimarrebbe sembre Coltrane anche con un sax da 300 euro, certo farebbe più fatica, ma nessuno si accorgerebbe della differenza. Un dilettante invece resterebbe un dilettante anche con un Selmer.
    Infatti...tutta sta' enfasi sullo strumento e' esagerata - se il prezzo e' 10 volte tanto - la differenza in qualita' viaggia a livelli minimi...che talvolta sono impercettibili o ininfluenti.
    Potevo spendere 3000 euro per un selmer...ma con gli stessi soldi ci compro un conn vintage 3 cinesi ed un Yamaha intermedio = piu divertimento piu' esperienza piu' varieta'...per non parlare dei vantaggi che si hanno comparando vari sax...

  14. #29
    la mia esperienza è molto diversa.
    un sax ciofeca è molto diverso da un sax di alto profilo.
    è necessario poi distinguere due diverse ipotesi.
    se sei un ascoltatore e l'esecutore ha una straordinaria tecnica di emissione potresti avere difficoltà a percepire la differenza (perchè ad esempio l'esecutore è in grado di controllare il suono ) anche in questo caso però la differenza c'è ed un modo per evidenziarla è chiedere all'esecutore di suonare i due strumenti al massimo delle sue possibilità.

    altra ipotesi è se sei l'esecutore: in questo caso le differenze si percepiscono in misura maggiore ed anche in questo caso il modo per evidenziarle è portare lo strumento al limite delle sue possibilità.
    di volta in volta le differenze riguarderanno omogeneità del suono su tutto il registro ed oltre intonazione timbro volume ecc..

    è vero poi che provando e suonano come dice Xelaris diversi sax si acquisisce una certa flessibilità . (si riesce cioè a suonare il proprio standard con qualsiasi sax)
    ma l'altro lato della medaglia è il rischio che il proprio standard si attesti ad un livello "più basso".
    magari suonando solo un sax si riesce a conoscerlo meglio e a superare il proprio limite .
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  15. #30

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    ....e qui si apre un altro dibattito:
    In quanti sono in grado di portare uno strumento di fascia alta al massimo delle sue possibilita'?
    Al limite dello strumento insomma.

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