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Discussione: Studio con il kiver o collo dello strumento.

  1. #16

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    Ciao fcoltrane e grazie per il reply, vedo di risponderti in maniera ordinata!
    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    mi aspettavo un tenore ed invece suoni l'alto?
    Non ho mai detto che suonavo il tenore :lol:
    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    nei tuoi esempi è come se inserissi il tubo e nella prima parte del suono l'aria quasi arriva al bordo della bottiglia ma via via che suoni il liquido che immetti diminuisce. (vai al risparmio).

    ...

    ma insieme a questo aspetto del suono impara a riconoscere anche gli altri .
    (suono fermo o malfermo , tendenza a risparmiare con l'emissione.)
    Di fatti nel reply precedente ho parlato di fluttuazioni del pitch, nonchè del volume che insieme naturalmente non rendono il suono fermo, è una cosa che ho già riconosciuto in partenza, dovrò impegnarmi per risolverla!
    Mi chiedo come però...se non devo usare il labbro per stringere/allentare la presa, quale variabile ho bisogno di modificare per raggiungere la fermezza di suono?
    Per il volume basta che correggo l'emissione in modo da non "andare al risparmio", ma per le oscillazioni sul pitch ancora non ho idea, andando per logica mi verrebbe di dire che il labbro non resta perfettamente immobile durante l'esecuzione...
    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    una domanda : i suoni sono dal punto di vista della durata molto simili, ma tu avevi altra aria a disposizione e li hai resi simili smettendo di emettere o hai utilizzato tutta l'aria che avevi immesso?
    Onestamente non ho nemmeno tenuto conto del tempo e ho usato tutta l'aria che avevo concentrandomi sull'emissione e sul suono, sinceramente non mi aspettavo che uscissero suoni dal tempo così simile (quasi identico...), è stata una sorpresa gradita, significa che almeno in questo mi sono regolato a dovere, credo...
    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    ed infine nel momento in cui inspiri lo fai molto leeeeeeeentaaaaaaaaammeeeeeeeeeeeeentteeeeeeeeeeee ?
    ed una unica volta ripetuta per il nemero dei suoni? (5)
    Il sample non è modificato, ciò che senti è l'effettivo esercizio, compresa una sola pausa per inspirare prima di ogni suono, credo di aver inspirato ad una velocità adeguata, ma forse dovevo farlo più lentamente?
    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    purtroppo alcune risposte sono facilmente desumibili (tipo la durata dell'inspirare) per molti altri aspetti è necessaria la video registrazione.
    (ad esempio per capire : collocazione dell'aria , volume oggettivo , eventuali errori di impostazione , rigonfiamento di gote o strani movimenti con la mascella ).
    E' vero, me ne rendo conto, ma il problema principale è che non ho una videocamera in grado di catturare un suono di questo tipo, avrei necessità di sincronizzare un video (qualitativamente non verrebbe granchè, posso usare solo il cellulare) con l'audio, insomma non so di che valore sarebbe.
    Ma mi sento ancora una volta di escludere ogni problema di mascella e gote, quelle proprio non si muovono tutto il tempo e io sono in posizione assolutamente rilassata e dritta, lo specchio conferma :lol:

  2. #17

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    se la prima parte del suono è la parte che presenta più elementi di correttezza prova a replicarla.
    il labbro non deve assolutamente muoversi : se infatti vari la stretta con il labbro o con il morso avrai una variazione del suono. (il suono non sarà fermo ed anche il volume muterà di conseguenza).
    quando inspiri fallo ancora molto più lentamente e prova a vedere cosa succede dal punto di vista del risultato .
    l'emissione deve tendere a saturare lo strumento .
    il problema è che questo deve avvenire senza contrazioni o irrigidimenti a livello di respirazione o di imboccatura.
    dagli esempi sembra che tu riesca a sostenere il suono più nella prima parte rispetto alla seconda.
    prova a uniformare il tutto (non risparmiando sulla prima ma incrementando la seconda parte).

    per la video registrazione anche con il telefonino va benissimo perchè ci sono altri elementi che solo vedendo posso verificare.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  3. #18

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    Grazie ancora!
    Toccherà aspettare probabilmente il prossimo weekend per l'eventualità del video, mi eserciterò su questi aspetti ;)

  4. #19

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    Volevo fare un update sulla questione.
    Purtroppo ultimamente non ho quasi tempo per suonare, ma volevo chiedere una cosa che ho notato riguardo il timbro e l'imboccatura.
    Partendo dal presupposto che ancora non faccio alla perfezione l'esercizio col chiver, sono alquanto sicuro che almeno l'imboccatura non sia così lontana da quella corretta, visto che i problemi sono effettivamente altri (volume e oscillazioni, quindi fiato sostenuto).
    Ora, usando la stessa identica imboccatura, e infilando il chiver nel sax, ottengo un suono che è sì di gran volume, ma è anche di un "paperoso" senza eguali, sembra un corno stonato, poi tolgo di nuovo il chiver mantenendo la stessa identica imboccatura e faccio l'esercizio col chiver, e il suono è assolutamente più decente, quasi corretto nei primi secondi di emissione.
    Ora arriva la domande: cosa provoca quel suono orrendo quando collego il chiver al sax? L'imboccatura dovrebbe cambiare anche solo di un minimo passando dal solo chiver al sax intero pur di ottenere un suono "normale"?
    Il sax sicuramente non è di alta qualità (è un Rolings), ma l'ho già sentito suonare con lo stesso bocchino che uso io quindi il timbro può assolutamente essere più decente.
    Qualcuno suggeriva di imboccare più in punta del becco, ma poi smorzo troppo il volume e infatti l'esercizio col chiver pure ne risente, e inoltre non riesco a far vibrare l'ancia sulle note col portavoce dove mi tocca stringere troppo provocando anche dei fischi, quindi deduco non vada bene (almeno come lo faccio io).
    Questa storia del timbro mi sta dando un pò sui nervi, ammetto che non riesco a capire cosa cambia tra il suono col chiver e quello col sax intero, perchè sono così differenti con la stessa imboccatura...

  5. #20

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    le tue domande si riferiscono ad aspetti del suono che sono difficili da definire.
    il primo problema (anche ad un livello tecnico avanzato ) è utilizzare un lessico comune.
    parlare del timbro non è per nulla facile il rischio è di non comunicare.
    lo studio con il collo è utile perchè ti consente di progredire e di crescere sia come ascoltatore che come esecutore.
    ad esempio : un giorno riesci a produrre due suoni fermi con grande volume , i l primo dura 6 secondi il secondo dura 8 secondi.
    il giorno dopo riesci a portare entrambi i suoni a 8 secondi.
    o ancora: un giorno riesci a produrre un suono di 7 secondi con grande volume e fermo solo per i primi 5 .
    il giorno successivo per tutta la sua durata.

    in sostanza è il procedimento che è importante perchè da una parte sistema alcuni aspetti (respirazione diaframmatica e apparato della laringe ) che normalmente non sappiamo come utilizzare, e dall'altra ti consente di acquisire una esperienza di ascolto di suoni utile per cominciare a capire come gestire il timbro. (anche in relazione ad aspetti come omogeneità volume intonazione)

    mi chiedi il rapporto tra collo e strumento completo.
    posso dirti che il punto zero per cominciare a suonare lo strumento completo (e per evitare di dover tornare continuamente su impostazione imboccatura ecc) è circa 10 12 15 secondi di suono fermo con grande volume e cosa più importante replicabile.

    in pratica se riesci a sostenere 15 secondi di suono con il solo collo con le caratteristiche sopracitate e riesci a replicarlo nella maniera indicata poi con il sax dovrai solo imparare a muovere le dita (senza problemi legati a contrazioni o ad irrigidimenti eccc..

    i grosso del lavoro è cioè imparare a respirare utilmente e ad emettere suono.
    impari una unica emissione per tutto il sax . ( e non "tante emissioni quante sono le note del sax") questo aspetto che magari oggi ti sembra irrilevante ti eviterà in futuro una vita di stenti sassofonistici.

    ti parlavo di una video registrazione perchè in questa maniera posso indicarti con facilità se A è meglio di B .
    capito il procedimento sarai tu ad applicarlo scoprendo sempre nuovi aspetti.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  6. #21

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    Ti ringrazio ancora fcoltrane, mi hai tolto finalmente anche gli ultimi dubbi (spero), continuerò a lottare col chiver allora, del timbro mi preoccuperò poi :)
    Per il video eventualmente ti farò sapere, mi chiedo se questo topic sia seguito anche da altri principianti come me :ghigno:

  7. #22

    Data Registrazione
    Oct 2013
    Località
    Bassa bolognese
    Messaggi
    694

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    ci sono io che seguo.
    con due giorni di questo esercizio mi ritrovo un volume da denuncia. sono stato (al primo tentativo di imparare un bel po' di tempo fa) un morditore assiduo e ci stavo ricascando ma questo esercizio come da video di Bergonzi ti obbliga a cambiare imboccatura. il controllo per me ora è molto più difficile, probabilmente perchè non ho ancora il diaframma abbastanza robusto, un pochino devo stringere nell'ottava alta ma molto molto meno di prima, speriamo che col tempo il diaframma mi supporti per tutta l'estensione dello strumento.
    grazie mille per questo topic.
    grande è la confusione sopra e sotto il cielo

  8. #23

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    a poco a poco imparerai a non stringere per passare di registro ma al contrario ad utilizzare sempre la stessa emissione e stretta.
    il volume è uno degli aspetti che rileva gli altri non sottovalutarli.
    suono fermo
    suono lungo
    omogeneità di tutti gli aspetti timbro volume e suono fermo che significa anche intonato tenuto unico .
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  9. #24

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    Grazie a questi esercizi piano piano sto facendo progressi!
    Non solo questi però, anche le note lunghe, e mai dimenticarsi di divertirsi e suonare ad orecchio qualche pezzetto che ci piace!
    Altrimenti diventa solo studio fine a se stesso, lo strumento va goduto e deve essere divertente da suonare, anche se all'inizio il suono farà un pò schifo :lol:
    Io per disperazione ho preso un bocchino Yamaha 4C e finalmente inizio a mettere le cose al posto giusto, e dopo soltanto pochi giorni di studio un pò più intenso, ritornando al Lebayle LR S6 (un mostro al confronto) persino su questi esercizi c'è una differenza abissale, come se il 4C mi stesse preparando allo step successivo, o forse è solo l'esercizio che mi sta aiutando!
    E' verissimo anche che piano piano riesco a tenere l'embouchure più ferma su tutto il registro, e favorisce davvero tanto mantenere un volume pieno, specialmente sul registro alto, sarebbe un errore suonare a volume basso (per un principiante almeno) perchè ti spinge a stringere troppo sul registro alto, tutti questi ottimi consigli di fcoltrane li sto riscontrando realmente.
    Molto importante inoltre (almeno lo è stato per me), ricordarsi di mantenere la laringe bene aperta all'inizio e di non strozzarla (può capitare specie quando ci si incazza per staccare un Do grave :lol: ), specialmente sul registro grave aiuta molto e se il principio è simile a quello del canto direi che il suono tende ad essere anche più pieno e con volume più alto.
    Altra cosa, rimanere su ance morbide troppo a lungo non mi stava affatto giovando, sono già passato alle 2.5 e la differenza si sente, il controllo del suono è DECISAMENTE migliore anche se tocca avere un'emissione quasi perfetta sul registro grave, ma non passerà molto finchè vorrò provare anche le 3 (sempre Vandoren blue per ora), ma non credo andrei oltre.
    Unica nota negativa, mi sono reso finalmente conto che il mio microfono rende il suono del sax completamente distorto, per questo non sto registrando più nulla, mi sa che lo tengo per registrare la voce, ma per il sax prima o poi toccherà prenderne uno decente...

    Grazie ancora fcoltrane :saxxxx)))

  10. #25

    Re: studio con il kiver o collo dello strumento.

    Sto seguendo anche io.
    Son circa 30 giorni che mi esercito.Primi giorni 10 ripetizioni,poi 15,20, ed ora 25.
    Mi sembra di aver migliorato un p'ò in ogni aspetto ,+ volume,+ durata e soprattutto il suono è uniforme,mentre all'inizio andava su e giù.
    Non è così banale come può sembrare,solo dopo un paio di settimane ho cominciato a sentire il ritmo del respiro e solo negli ultimi giorni ho intuito l'importanza di tale ritmo.
    C'è qualcosa di simile al nuoto.La mia speranza è quella di riuscire ad avere abbastanza brevemente una sola imboccatura per tutto il registro.In tal senso sto facendo un esercizio di prova.Ho difficoltà a fare l'attacco sul Do con il portavoce,nel senso che sovente esce come un Do centrale,quindi cerco e trovo l'mboccatura giusta per attaccare senza stringere ed una volta trovata non muovo più e dal Do con il portavoce faccio il Si grave,se parte male salgo di un semitono e provo con Do # poi torno al si e di nuovo al Do acuto,grande soddisfazione quando con la stessa imboccatura e la stessa forza d'aria partono bene.
    grazie Fcoltrane

  11. #26

    Re: Studio con il kiver o collo dello strumento.

    è un piacere che altri possano trarre beneficio da questa tecnica.
    posso dirti che il passaggio successivo è applicare gli stessi principi partendo con il sol centrale .
    quindi piano piano si impara a gestire con una sola emissione ed impostazione (senza modificare assolutamente nulla dal punto di vista del labbro o del morso) un intervallo piccolo contiguo.
    sol sol diesis sol .
    sol sol bemolle sol.
    e a poco a poco si guadagna tutta l'estensione . (basterà muovere le dita mantenendo inalterato tutto il resto).
    quanto più si comprendono i concetti con il solo collo tanto più si riporterà tutto sul sax.
    (la nota di partenza non a caso è un sol centrale )
    è anche vero che un orecchio abituato sente e riesce a capire molto di più.
    ricordo come fosse oggi che il mio insegnante percepiva il cento per cento di quello che succedeva con il solo collo.
    alcuni allievi avanzati l'ottanta novanta per cento.
    io dopo il primo anno il venti .
    recentemente mi è capitato di ascoltare un sassofonista con una esperienza pluriennale con il sax , e ho proposto questo stesso esercizio.
    il suono che produceva era esattamente lo stesso che con il sax (strozzato e mancante di armonici) la cosa più singolare è che non se ne è reso conto e probabilmente mai lo capirà.
    il suono con il collo per la sua singolarità (siamo poco abituati ad ascoltarlo) e a considerarlo nel particolare (dal punto di vista della durata , volume , tenuta , fermo o malfermo, ed infine sul timbro).
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  12. #27

    Re: Studio con il kiver o collo dello strumento.

    Mi direste che nota dovrei ottenere con il collo del soprano???
    Grazie

  13. #28

    Re: Studio con il kiver o collo dello strumento.

    a memoria non lo ricordo,e purtroppo ho un soprano monoblocco e non posso verificarlo.
    considera però che più che l'altezza della nota (che è poco rilevante) sono importanti tutti gli altri aspetti del suono.
    per assurdo potresti produrre un suono che risulta perfetto con l'accordatore ma ti serve poco.
    (è poco utile per suonare il sax)
    gli aspetti rilevanti sono:
    il volume , la capacità di tenere un suono fermo, la durata , l'attacco, il timbro ecc...
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  14. #29

    Re: Studio con il kiver o collo dello strumento.

    SISI, ho capito;mi sono posto questa domanda perché, nel video, di Bergonzi dice che ,con il collo del tenore, andrebbe prodotto un Mi; e aggiunge che,se per caso,emettessimo un Fa vorrebbe dire che stiamo stringendo troppo!
    Comunque ,Fcoltrane, appena posso e se riesco, mi registro, cosi,disponibilità tua permettendo, analizzi la mia esecuzione dell'esercizio!
    Ok?
    Grazie

  15. #30

    Re: Studio con il kiver o collo dello strumento.

    questo che dice Bergonzi è uno degli indici. (in realtà non so se sia possibile modificare l'altezza della nota anche in altra maniera diversa dallo stringere) .


    pur non avendo il soprano con il collo estraibile immagino che la nota sia la stessa (ad una diversa ottava) sul soprano (magari un amico che ha un soprano con il collo estraibile potrà confermarlo o smentirlo.
    per l'analisi dell'esercizio sono a disposizione , considera che però sarai sempre tu il miglior ascoltatore perchè quello che si sente in una registrazione non è neanche il settanta per cento di quello che si suona.
    ed ancora solo tu puoi sapere cosa fai per produrre un suono.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

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