Ormai è qualche anno che suonicchio...
Ho iniziato prendendo lezioni in banda, ma si sa, li c'è un maestro generico che fa un po' di tutto, quindi si può dire che ho quasi perso il mio tempo. Poi un anno fermo, alla ricerca di un buon maestro, invano. Alla fine, per una serie di ragioni, anche tenedo conto del mio tempo/possibilità limitati, ho deciso di prendere lezioni da un maestro vicino casa mia.
E' bravissimo, paziente e quotato nel settore. Ha un curriculum di tutto rispetto, insegnante al conservatorio, elemento di un'orchestra importante nella mia terra.
Ha solo un difetto: è clarinettista. :cry:
Sono consapevole che con lui ho deciso per un compromesso: lezioni non troppo impegnative che di conseguenza non richiedono due ore o più di studio al giorno. Faccio una lezione di solfeggio (solo solfeggio e non armonia) alla settimana, ed un'ora di strumento. Poi per conto mio suono un paio d'ore alla settimana con un amico, più ovviamente qualche ora di studio.
La lezione è per lo più improntata sulla respirazione, presa di coscienza dei limiti/possibilità dello strumento quindi sua conoscenza, esercizi da vari metodi, qualsiasi... ciò che capita a tiro. E talvolta studio di un brano da eseguire impeccabilmente.
La domanda è: cosa mi sto perdendo?
Che limiti ha un clainettista su un sassofonista? Ripeto... non potrei permettermi uno studio in stile conservatorio che impone uno studio rigido della materia. Un sassofonista, cosa mi darebbe di più?