per carità non voglio entrare in polemica, ma credo che demonizzare così chi, per scelta ma più spesso per necessità, compra "a distanza" sia sbagliato. Metto il mio caso: lavoro, ho l'hobby del sassofono ma non mi sogno di suonarlo a livello professionale. Vivo in Spagna, il negozio di musica più vicino ha due sassofoni Yamaha, il secondo più vicino sta a 150 chilometri e tiene più cornamuse che fiati, e quindi che? Mi giro mezza Spagna, magari prendendo apposta le ferie e abbandonando la famiglia per una settimana, a provare sassofoni di venditori privati e negozi più forniti? Apro io un negozio di sassofoni in franchising (www.sax.co.es )? O cerco di fare, con tutti i limiti e le attenzioni del caso, un "acquisto intelligente online" (notare l'ossimoro intelligente-online)?
P.S. ho acquistato un The Martin online, ho contrattato con il venditore (saxopolis.org) e preteso il diritto di recesso nel caso il sax non mi piacesse. Tutto è andato per il meglio e sono il felice possessore di un bellissimo vintage, che suona come piace a me. Devo farmi ricoverare?