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Discussione: Il bebop io lo imparo così...

  1. #31

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Mah, a me pare che tutti questi innovatori non ci siano...eppure ci son fior di ARTISTI che evidentemente oltre che dichiaratamente hanno studiato (ossia ANCHE imitato) i grandi del passato: tutti hanno studiato Trane, Rollins, Bud Powell, Monk, ecc. (vedi Redman, Blake, Garrett, ecc.). La loro conoscenza delle radici e della storia è imbarazzantemente totale e ben presente nella loro musica, che non inoova un bel niente. Sono nessuno anche loro?

    Se noi, poveri mortali che nonostante gli anni amiamo questa musica e casualmente studiamo anche il sax, senza essere nè artisti nè professionisti, e ci eccitiamo perchè riusciamo a copiare una frase una, che sia di Rollins, di Dexter o di Trane o di Parker......che c'azzecchiamo con i bimbi che vanno mandati in televisione a fare le scimmie?

    A meno che, arianamente parlando, solo i veri innovatori (e chi lo stabilisce....posto che ci siano?) abbiano diritto di suonare.
    T 10M 1936 - Mark VI 1968 - Sequoia Silver mpc Vibra Master Gerber 8, EB 8, GS Slant 7*, Soloist LS 8
    A 6M 1926 - B&S Series IV 2001 mpc Super Jazz Gerber 6, Syos custom 7
    S Conn Gold Plated 1926 - Sequoia K91 mpc Vintage Gerber 8, Eolo NS 72, Syos custom 8
    Digital Emeo - Cl Buffet RC 21/7 + Flicorno soprano Grassi :)

  2. #32

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Mi rendo conto che il "circolo ermeneutico" che può scaturire da una comunicazione scritta tramite un video,
    genera piu' ambiguità e fraintendimenti di quanto ne generi già una comunicazione diretta.

    Però, nessuno di voi ha risposto o commentato una questione essenziale che ho posto ovvero quale oggi sia
    l'impostazione complessiva in termini educativi in cui un individuo viene considerato creativo.
    Gira e gira..."prima pappagallo, poi puoi pensare..."

    Non siete andati o non volete andare, al di là di ciò che l'industria culturale ha sempre proposto e divulgato
    e non so quanto ci sia di consapevole o non, in questa vs. posizione assoluta.
    Mi spiego...

    L'industria culturale, quella dell'arte e della musica in primis, ha sempre giocato nel creare e perpetuare miti, usando una perversa forma di sfruttamento degli artisti e delle coscienze dei successivi fruitori o "consumatori culturali":
    con la fine del mecenatismo e l'inizio del libero mercato, l'artista si è trovato a vivere una posizione sociale marginale
    in termini di influenza e benefici, per essere successivamente (ovvero "a posteriori") "beatificato e divinizzato" ovvero sfruttato intensivamente commercialmente.
    Secondo questa visione, l'arte è per pochi eletti ed "eletti e illuminati" sono quelli deputata a farla
    che devono essere protetti e perpetuati all'infinito (dalle multinazionali culturali, naturalmente,soprattutto quando son morti...)
    perchè eternamente sfruttabili commercialmente.
    Il messaggio: "Ascolta e guarda, non potrai mai sfiorare la sublime altezza di questi grandi"
    In vita, naturalmente, molti sono stati trattati come ben sappiamo...
    In tal modo, l'arte è stata posta al di là dell'uomo comune e la cosidetta formazione artistica deputata ad istituti di "alta cultura" (accademie, conservatori ecc.) dove si prende, a quanto pare, la "patente di artista".
    Beh...cari signori, tutta 'sta farsa è una grande cazzata!

    E lo dico da "titolato" che in questa "farsa", pure sono stato immerso...
    ma non per questo difendo il "sistema"...
    Quindi, il problema non è la vs. "ossessione condizionata" dell'innovazione,
    ma la
    TITOLARITA' ALL'ESPRESSIONE INDIVIDUALE
    ed è questo punto che vorrei focalizzaste la vs. attenzione.
    Ho già espresso in un altro post che "ogni uomo è un particolare tipo d'artista"
    voi siete convinti del contrario, a quanto sembra...
    e mi dispiace dirvelo, non è un vs. pensiero, ma l'avete semplicemente assorbito e interiorizzato,
    con gran gioia di chi vi vede come "consumatori culturali"
    non come chi può produrre contenuti.
    Ma anche questo lo decidete voi, nelle forme e nei modi che ritenete piu' opportuni...
    e come si dice
    contenti voi...
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  3. #33

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    E chi è che diceva che il forum è diventato una palla?

  4. #34

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Citazione Originariamente Scritto da juggler
    Quindi, il problema non è la vs. "ossessione condizionata" dell'innovazione,
    ma la TITOLARITA' ALL'ESPRESSIONE INDIVIDUALE
    ed è questo punto che vorrei focalizzaste la vs. attenzione.
    Ho già espresso in un altro post che "ogni uomo è un particolare tipo d'artista"
    voi siete convinti del contrario, a quanto sembra...
    Jug, sottoscrivo sul fatto che scambiare opinioni attraverso un monitor è fuorviante, ma hai tirato una conclusione che è frutto dell tua percezione:

    Ogni individuo è intitolato ad espremire sè stesso e, così facendo, il proprio "unico" modo di essere artista o addirittura di rappresentare l' arte di per sè, a prescindere da ciò che esprime.

    Io, però, sarò ben libero di gradire l' espressione di Tizio più di quella di Caio? Sarò libero di emozionarmi di più quando sento Hendrix che quando sento Andrea, il mio vicino di casa, che usa l' overdive a chiodo per suonare La canzone del sole di Battisti per mezz'ora almeno tutti igiorni ?
    Saxforum's MILF
    Bee Yourself
    Fatti non foste a viver come il_dario
    Reedbreaker spacca!
    E nunn' è a mia 'sta giacca... me l'hann prestat"

  5. #35

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Jug forse focalizza "sull altro punto", ossia al di la dei gusti personali estetici/approccio musicali, credo voglia sottolineare che secondo lui (e secondo pure me) sia assai limitante per non dire pure un pò "castrante" ritagliarsi la propria esistrenza/pratica musicale SOLO in un ambito di cultori/riproduttori/tributo ad un dato genere/periodo musicale spesso anche distante varie decine di anni da oggi.

    Potenzialemente tutti possiamo/siamo artisti, e artista non vuol dire necessariamente inventare un linguaggio/suono ogni 15gg.

    Non credo ci sia solo un modo di fare musica (arte) e non credo si debba essere per forza tutti campioni di teoria o tecnica per esprimersi, altrimenti per esempio Hendrix (suono sporco, tecnica tuttlatro che eccelsa, studi teorici pari a 0) a non si sarebbe espresso nella sua arte... mentre è vero il contrario.

    A mio parere "spiegarsela" con il semplice... "ma sai lui era un genio" non vuol dire niente di vero... è solo un motivo per chiamarsi personalemte fuori e di giustificarsi a priori "castrandosi alla tafazi" come artista.

    Chi più ch i meno ha delle cose che fanno parte della propria esistenza da raccontare e la musica è una forma d'arte che permette proprio questo anzi nasce per questo.

    Se si ama davvero la musica (arte), a mio parere è "offensivo" trattarla solo come passatempo accademico o di tributo ad un dato a artista/periodo musicale.

    Dobbiamo almeno provare a crearci dell'arte e non solo delle riproduzioni tributo. Secondo me se la si fa con sincerità e con amore ed ovviamente con una pardonanza del mezzo sufficiente si possano ottenere risultati artistici.

    Per quanto riguarda poi il topic in oggetto credo siano indicazioni e discussioni molto utili per chi ha come obbiettivo di studio il miglioramento nella padronanza di un dato linguaggio.

    Personalmente, nella mia esterica/apporccio musicale non trovo alcun interesse nell'impare pattern/frasi altrui per padroneggiare il lessico di un artista X, bensi invece trovo molto stimolante migliorare il mio orecchio musicale cercando di riprodurre porzioni o interi soli "altrui" ma non per assimilarne il linguaggo.

  6. #36

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    @juggler, puma
    sono due interessanti opinioni con bellissime parole, tanto da aprire un topic a parte.

    In questo topic, messo appunto in una sezione dove si parla di tecnica, volevo contributi e suggerimenti per come imparare uno stile musicale che si chiama bebop e la tecnica migliore per impararlo. Lo stesso sarebbe stato con un io le scale le imparo così, io liscio lo imparo così.

    Poco importa, anzi poco serve commentare qui e dire che emulare uno stile non serve proprio a niente a meno che non apriamo un topic in cui si parli di questo...
    Tenore Selmer Mark VI 146XXX
    Tenore Borgani Jubilee Vintage
    Otto Link STM Early Babbitt 105
    Berg Larsen metal 100/3/sms offset

    http://www.youtube.com/user/darionic1?feature=mhee

  7. #37

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Partiamo da un argomento per poi, strada facendo approdare in altri lidi ..... ma va bene lo stesso .........
    Juggler sostiene "....Però, nessuno di voi ha risposto o commentato una questione essenziale che ho posto ovvero quale oggi sia l'impostazione complessiva in termini educativi in cui un individuo viene considerato creativo.
    Gira e gira..."prima pappagallo, poi puoi pensare..."
    Non siete andati o non volete andare, al di là di ciò che l'industria culturale ha sempre proposto e divulgato
    e non so quanto ci sia di consapevole o non, in questa vs. posizione assoluta.
    Mi spiego... etc. "

    Su queste cose sono stati scritti tanti saggi, sono stati versati fiumi di inchiostro ....... Io penso che se mettiamo in discussione "le istituzioni" "la pedagogia educativa" non ne usciamo vivi ..... è forse giusto/corretto, il modello educativo della scuola, dalle elementari all'università ..... è forse giusto/corretto il modello educativo che propongono le famiglie ai loro figli ??? è forse giusto/corretto il modello che viene proposto nel mondo Occidentale ????? Non so dare una risposta .... ma voglio parlare di musica, di jazz e di sassofono .......
    i parametri di giudizio cambiamo a secondo del luogo dove ti trovi, dalla tua cultura, da quello che tii hanno insegnato ....In Africa in certi Stati, se una donna non pesa almeno un quintale, non viene nemmeno guardata, e non si sposerà !!!!!! Quello è il loro modello di bellezza ...... è giusto, sbagliato, non so, il loro concetto di bellezza è così!!!!
    Temo che spesso confondiamo il conformismo con la creatività ...... è creativo colui che si appropria di un linguaggio, lo interiorizza e poi ne da una sua particolare "visione" ?? oppure è creativo sostanto chi rifiuta di servirsi di un linguaggio, necessariamente "codificato", per approdare poi ad un'altro linguaggio ...... potrei continuare con altri esempi, ma qui mi fermo ...... chi è più conformista il primo od il secondo ..... io non lo so ....
    Ho avuto l'onore di suonare in passato in una edizione del Festival Controindicazioni di Roma, e ho conosciuto tanti musicisti ....... cito Pasquale Innarella, Gianfranco Tedeschi, il mitico trio Orselli/Apuzzo/Lalla , Tiziano Tononi, Daniele Cavallanti etc. Artisti veri !!!! Altre volte, altri musicisti suscitavano in me forti perplessità ....... insomma voglio dire, sono da ritenersi creativi o conformisti ..... Non lo so ....
    Ognuno di noi si porta dietro il proprio vissuto, le proprie esperienze ed il proprio metro di giudizio ....... io la storia "prima pappagallo, poi puoi pensare..." non la capisco ...... la musica la fanno i musicisti, se c'è un'idea, spesso esce fuori, esiste buona musica e cattiva musica, vuota priva di emozioni da trasmettere.
    Di una cosa sono convinto, se vuoi comunicare, parlare, esprimerti e farti comprendere, devi prima imparare tutte una serie di regole, poi puoi anche distruggerle, ma lo fai consapevolmente .....

  8. #38

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Mi sono ormai reso conto di non essere un innovatore e di essere anche un emulo molto mediocre, incapace di raccontare una storia interessante con il sax in mano.

    Non ho il guizzo, non ho il talento e non futuro artistico. Come se non bastasse, non ho nemmeno messo a punto una tattica di sopravvivenza che consista, perlomeno, nella convinzione di essere un "artista".

    Come ho già detto, la scelta "artistica" non mi si pone perchè fatico per il fine mese in tutt'altro ambito. Non so cosa faccio quando scimmiotto i boppers o quando scimmiotto i culturisti moderni (certamente non arte) ma la cosa mi aiuta a vivere in una dimensione diversa, in cui sto bene ed in cui dimentico le infinite difficoltà della mia vita.

    Vi voglio bene. A tutti.
    Saxforum's MILF
    Bee Yourself
    Fatti non foste a viver come il_dario
    Reedbreaker spacca!
    E nunn' è a mia 'sta giacca... me l'hann prestat"

  9. #39

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    cose da dire chissà quante ne hai, e di padronanza ancora di più, se non ti crei aspettative "da fenomeno" a mio parere potresti essere pure un bell'artista (del piffero :-leggi-: ) :lol:
    ;)

  10. #40

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Guarda che volevo bene anche te lo stesso, Man...
    Saxforum's MILF
    Bee Yourself
    Fatti non foste a viver come il_dario
    Reedbreaker spacca!
    E nunn' è a mia 'sta giacca... me l'hann prestat"

  11. #41

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    pur ie te vogghio bene assaje Pat, sennò un te lo dicevo mica che tettu potresti esse un bell'artistuccio... ormai sei grande, come je disse il vicino de casa de Gene mentre che studiava...
    "Ahòòò ma chette stai sempre a studiaaa?? ancora nun hai imaprato a sonaaa?!!?!???" :lol:

    volemosebbene! :saputello

  12. #42

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Phate ... l'importante è essere coscenti dei propri limiti, che tutti abbiamo, e cercare di migliorarsi .....
    Puma ti sei ricordato dell'anedotto ....... :bravo: "Ahòòò ma chette stai sempre a studiaaa?? ancora nun hai imaprato a sonaaa?!!?!???"
    Quello fu decisivo per zittire il vicinato ... negli ultimi anni sono diventato un secchione disciplinato, per cui chi sente (e si sente forte perchè spingo!!!) pensava questo è una segaccia ..... non sanno che lo studio è palloso, monotono, ripetitivo ...... per cui ogni tanto spalanco le finestre, stereo a palla, sparo un pezzo ad hoc, tema - solo. tema finale, e parte l'applauso ..... sono pure in buona compagnia , c'è un melomane che la dìomenica mattina fino all'ora di pranzo, ci diletta con arie di opere, soprattuto cantate dalla Callas ..... abito in una stroardinaria città !!!!

  13. #43
    Sostenitore Sostenitore SaxForum
    Data Registrazione
    Jan 2007
    Località
    Isolano ma non isolato
    Messaggi
    4,716

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    "abito in una stroardinaria città !!!!"
    vero, beato te...
    Tenore Grassi Ammaccato '77
    Tenore Conn Transitional '34
    Tenore Grassi Wonderful '81
    Otto Link STM Usa 7*, Rigotti 3 Strong
    Alto Grassi '76,
    Otto Link STM Early Babbitt 7*, Rigotti 2 strong
    Soprano Grassi Prestige Bimbo '82
    Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong

  14. #44

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Darionic: "Volevo contributi e suggerimenti per come imparare uno stile musicale che si chiama bebop e la tecnica migliore per impararlo".

    Ricordo che tempo fa, un giovane postò la propria versione di "Confirmation" di Parker...
    Si fecero avanti non ricordo piu' quanti "abatini" a dispensare consigli..."ah, ma sai Parker di qua, Parker di là..."
    Non scrissi nulla in quel caso, perchè l'unica cosa che avrei chiesto sarebbe stata:
    "Ma di cosa state parlando?"
    Mingus, Dolphy, Gillespie, Tony Scott (e tanti altri) dicevano tutti la stessa cosa (a me, la disse Tony)
    "Le incisioni di Parker non danno l'idea di ciò che Parker era in grado veramente di suonare..."
    Già...però, molti pensano di saper tutto su Parker e sul bop
    perchè hanno visto il film
    perchè hanno letto qualcosa qua e là
    perchè hanno studiato qualche solo dal suo Omnibook
    e ascoltato i dischi dove fa quei soli o hanno studiato
    con qualche bopper neo-pseudo-parkeriano
    Ridicolo!
    Non c'è una maniera o una tecnica migliore:
    c'è solo ciò che il bop a te comunica e quale esponente di tale corrente
    ti offre un feeling ed un'emozione che altri non ti danno
    partire da quegl'elementi espressivi che ti coinvolgono musicalmente
    e dopo metterci del tuo...
    I dischi rimangono una indicazione, quel mondo non esiste piu'...

    Ho trovato interessante il processo di apprendimento che sta sperimentando
    Luca B: è una buona strada per incominciare un passo alla volta
    a costruire qualcosa che vada verso qualcosa di piu' autenticamente personale:
    quelle "note che canta" hanno qualcosa di suo...
    è un buon tentativo per trovare una sua voce...
    Parker e anche Monk cantavano i loro temi ai loro partner
    per fargli capire come volevano che suonassero...

    Ciò che ho scritto era solo apparentemente fuori tema
    uno stimolo a non farsi "risucchiare" da una miriade di luoghi comuni,
    e da ciò che il mercato ha "impacchettato" come bop - una delle tante nicchie del calderone jazz -

    Gene parla di creatività e conformismo:
    per me, sono creativi tutti coloro che avendo un orientamento, delle preferenze,
    un preciso background sviluppano un loro lessico...
    conformisti diventano tutti coloro fanno delle loro scelte una religione e che facciano bop o avanguardia o altro
    poco importa...
    Inoltre aggiunge: "Di una cosa sono convinto, se vuoi comunicare, parlare, esprimerti e farti comprendere, devi prima imparare tutte una serie di regole, poi puoi anche distruggerle, ma lo fai consapevolmente"

    Gene, perchè "distruggere"? Le guerre distruggono...(va beh...ti è sfuggito)
    No, non sono d'accordo con l'intero pensiero (o meglio, tempo fa sarei stato d'accordo...ora non piu')

    Se hai sete, non ti chiedi quali sono i componenti dell'acqua...
    ma bevi
    se respiri non pensi a tutte le cellule in attività e alle complesse funzioni che svolgono, in quel istante
    vivi...
    se suoni è perchè vuoi esprimere qualcosa che le parole non potrebbero...

    C'è un'antica usanza africana di una popolazione delle foreste pluviali:
    quando una donna era in attesa di un bambino
    arrivava il momento che si allontanava dal suo uomo e dalla sua tribu'
    per andare nella foresta e nella foresta restava fin quando
    gli spiriti della foresta non gli suggerivano
    il canto del suo piccolo.
    Quando lo trovava, ritornava al campo
    e cantava nell'orecchio del suo uomo il canto del loro piccolo
    il suo uomo lo insegnava ad altri bambini
    i bambini lo insegnavano alle loro mamme
    che lo insegnavano ai loro uomini
    e tutti quando il bambino nasceva
    cantavano il canto del "nuovo arrivato".
    Noi siamo musica: quello che ci hanno raccontato sono corbellerie che ci hanno instupidito...

    Phate...questa è per te (e indirettamente per tutti)
    ritrova quel canto!
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  15. #45

    Re: Il bebop io lo imparo così...

    Caro juggler la mia era una metafora, conoscere le le regole per poi distruggerle, è un come dire, se mi sono appropriato di alcune conoscenze (rimanendo in ambito musicale) sono in grado di piegarle, di plasmarle, secondo la mia "urgenza" musicale. La creatività ha bisogno di una solida preparazione di base sia teorico/armonica che tecnico strumentale, altrimenti prevale l'istinto, di per se è un bene, ma suonando così, non si è padroni della propria istintività/creatività, casomai ne siamo in balia, ne siamo imprigionati !!!! A mio modo di vedere un musicista, prima di tutto è un musicista !!! Apparirà apparentemente banale tale affermazione, ma il requisito fondamentale di un musicista è saper suonare e leggere la musica, queste sono le competenze, il bagaglio professionale di un musicista ...... poi c'è la creatività, la genialità, il saper fare la stessa cosa meglio degli altri, il trasmettere emozioni ...... c'è differenza tra Braxton e Chet Baker che sono agli antipodi per formazione, cultura, poetica etc.? Personalmente credo di no ........ non vorrei fare una carrellata di musicisti che amo, che mi trasmettono emozioni, anche perchè ognuno di noi ha il suo metro di giudizio .......
    Chiudo dicendo che certe attitudini, doti, chiamatele come volete, sono naturali e non ci sarà mai nessuno che potrà insegnarle, questa è la differenza tra un grande ed uno capace ........ lo chiamo talento, e vale per tutto, anche per i mestieri, le arti, le professioni.
    Scrivere di queste cose non è stato facile, e spero di essere riuscito a comunicare il mio pensiero ......

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