Intervengo, in punta di piedi, solo per far notare un paio di cose che debbono sempre essere tenute in considerazione da chi si interroga sul reale valore di un oggetto.
La prima cosa che faccio notare e' che, quando vogliono, in Cina e paesi limitrofi costruiscono oggetti che hanno caratteristiche di qualita', sia reale che percepita, ai massimi livelli. Ma vi rendete conto di quanti oggetti che usate tutti i giorni sono fatti in Cina o no? Ma dove credete che le facciano le scarpe Adidas che mettete tutti i giorni? E le penne Montblanc? E le magliette Lacoste? Credete che le facciano in Francia?
La seconda cosa che faccio notare e' banale, ma repetita iuvant: i costi di produzione da quelle parti sono sempre piu’ bassi dei nostri, a parita’ di qualita’. Diamogli tempo e ci raggiungeranno, e purtroppo ci supereranno pure, ma al momento sono piu’ bassi.
L’ultima cosa che faccio notare e’ che il ricarico che un produttore affermato (ad esempio Lacoste) si permette di applicare e' potenzialmente altissimo. Questi fattori messi insieme determinano una cosa che e' importantissimo tener presente SEMPRE, quando si compra un sax, un'auto o una confezione di caffe' al supermercato, e che e’ il vero motivo che mi ha spinto a scrivere questo post: IL PREZZO NON E' UN BUON INDICE DELLA QUALITA' REALE DI UN PRODOTTO.
In compenso, e’ un ottimo indice della “qualita’ percepita” di un prodotto, tant’e’ che vi sono ditte che alzano il prezzo del proprio prodotto fino a farlo costare di piu' di quello della concorrenza perche' puntano alle persone, e ce ne sono, che comprano il prodotto piu' caro a prescindere da tutto il resto.
Questo non vuol dire che MG, o Sequoia, o altro, siano buoni quanto i Selmer, o addirittura migliori. Io tra l'altro son un selmerista convinto. Ma il discorso "costa poco quindi non vale", o anche "costa meno del mio quindi vale meno del mio" o e' una tautologia o e' potenzialmente pericoloso, a seconda di quello che si vuole intendere.
Io sono piu’ che certo che un SA 80 sia migliore di un MG (o sequoia) ma NON PERCHE’ COSTA DI PIU’. E se un domani dovessi provare uno di questi nuovi sax e scoprire che vale tanto quanto un Serie III da 5000 E non rimarrei sconvolto.
Per capire il senso profondo della frase “costa meno del mio quindi vale meno del mio” consiglio di rileggere quello che diceva Marx a proposito di "valore d'uso" e "valore di consumo". Il buon vecchio Marx, al contrario dei marxisti, aveva idee molto lucide sul funzionamento dell'economia di mercato.