Ci sono i registi, gli attori e i tecnici, un tecnico deve essere in grado di gestire le scelte di un artista anche se sono scelte "sbagliate".
George Adams è un colosso, quello che fa sul palco è il risultato di decenni di musica e di ricerca, è un saxofonista estremamente originale e se cerca dei rumori facendo interagire microfono e campana lo fa perchè è parte della sua cifra espressiva, dunque vanno considerati suono e non rumore infatti non fa così perchè nessuno gli ha mai spiegato come si microfona un sax, ma perchè così gli piace.
Quegli effetti di saturazione li ha sempre cercati anche Archie Shepp, che non è l'ultimo professionista diplomato alla Berklee, ma un classico del tenore.
Io non ho dubbi che federico e tzadik siate eccellenti fonici, (una rarità nel nostro paese), ma il fonico è per il musicista, non viceversa, un fonico deve risolvere problemi non aspettarsi che nessuno glie ne crei, le scelte di un musicista, e non parliamo della festa delle medie, ma di saxofonisti che sono nella storia, devono essere comprese e interpretate con i mezzi tecnici necessari, sarebbe a dire che se arriva in città George Adams o Lee Konitz, il minimo è che il fonico sappia chi sono e come stanno su un palco, oltre a conoscere il proprio mestiere, se no è un elettricista, non un fonico.
Ho fatto per vent'anni il restauratore di dipinti e il mio ruolo di tecnico è sempre stato quello di sparire, di porre come prioritaria l'intenzione dell'artista come l'azione del tempo, due aspetti che è indispensabile conoscere per fare quel lavoro, di salvarla con tutti i mezzi tecnici che la ricerca chimica e scientifica mi metteva a disposizione, e non di correggerla secondo la mia personale idea di come dev'essere un quadro.