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Risultati da 31 a 45 di 47

Discussione: Federico Mondelci

  1. #31
    Visitatore

    Re: Federico Mondelci

    il III tango etude è geniale...!!
    Ricordo di averlo suonato al diploma..
    Mi sembra che anche il VI fosse particolarmente accattivante!!

  2. #32

    Re: Federico Mondelci

    Si, sai anche che adesso è uscita una versione dei Tango Etudes con l'armonizzazione per pianoforte fatta da Piazzolla stesso?
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  3. #33
    Visitatore

    Re: Federico Mondelci

    Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
    Somiglia più a certi epigoni sassofonistici del recente passato italiano più che al grade Astor!
    non ti riferirai mica al magico Fausto nazionale? :lol: :lol:

  4. #34

    Re: Federico Mondelci

    Ciao David e ciao a tutti voi!

    E' un pò che manco dal forum e me ne dispiace ma le varie vicissitudini della vita portano come saprete tutti ad allontanarsi e poi a riavvicinarsi ad abitudini che si hanno... soprattutto davanti a uno schermo di computer.

    In ogni caso, questo argomento è molto interessante, (o almeno per me, in quanto sono stato suo allievo e suono con lui nell'Italian Saxophone Orchestra), in quanto è un dibattito che comunque dimostra in pieno che qualunque sia l'opinione di qualsivoglia persona, Federico Mondelci dopo tanti anni fa ancora discutere, nel bene e nel male, ma fa discutere. Chi ha un minimo di intelligenza deve riconoscere che "purtroppo"... e dico "purtroppo"... al giorno d'oggi nel mondo dello spettacolo, la legge numero 1 è: non è importante che cosa fai... ma l'importante è che se ne parli...

    Detto questo... io riconosco che la mia opinione è in parte influenzata dal fatto che conosco in modo stretto il personaggio in questione da ormai 12 anni, mi ha cresciuto sassofonisticamente, e suono con lui e per lui nell'ISO. Vedendo da vicino un uomo come lui, vedi l'artista e vedi anche la persona, ne conosci i pregi, i difetti e forse anche le debolezze che fanno parte di ognuno di noi.

    Quello che posso dire è certamente che si sta parlando di un grandissimo personaggio del panorama sassofonistico. Questo non mette in dubbio tutto quello che in più di 20 di carriera Mondelci ha fatto e quello che ha significato per generazioni di sassofonisti che tutt'ora operano nel panorama musicale.
    Dal punto di vista didattico, è sicuramente una persona che ti da tanti stimoli e motivazioni, soprattutto se lui stesso carpisce nell'allievo un talento che può venir fuori. Detto questo nel suo metodo di insegnamento (alla luce poi degli studi didattici che si fanno) il suo modo di insegnare ha anche delle pecche, come è normale che sia. Lo stesso J.M. Londeix (considerato il più grande didatta del nostro strumento) a MIO PARERE, pecca in alcuni lati del suo modo di insegnare, forse troppo rigido e attualmente obsoleto in alcuni suoi aspetti.
    Altro punto da considerare è che complessivamente nella sua carriera di insegnante, Mondelci ha prodotto un livello di sassofonisti che avevano un loro "imprinting" ben preciso, distinguendosi (sia nel bene che nel male) dalla totalitÃ* della scuola italiana che produceva uno standard francesizzato di sassofonisti (nel bene e nel male pure qui).

    Come artista invece, possiamo distinguere in Federico, diversi momenti della sua vita che hanno avuto anche diverse ripercussioni nella sua carriera.
    Il trampolino di lancio è stato proprio l'esecuzione che ha fatto tanto discutere di Debussy alla Scala di Milano. Da lì in poi ha cominciato ad ingranare una qualitÃ* esecutiva "classica" che gli ha dato il merito di essere quello che è. Aveva da poco finito gli anni degli studi in Francia con Londeix e il suo periodo giovanile è forse quello qualitativamente più elevato.
    Negli anni ha riscontrato successo anche con la musica contemporanea, commissionando e facendosi dedicare opere da autori che tutt'ora si studiano tra i leggii dei conservatori (vedi per esempio Gentilucci), e trovando spesso qualitÃ* esecutive degne di nota (il citato Cd con Scelsi ne è la prova).
    Quello che più ha impressionato e fatto discutere forse è semplicemente una questione di scelte...

    Dal momento in cui Federico si trova nella prima metÃ* degli anni 90 ad essere all'apice della sua fama, comincia ad abbandonare progressivamente la letteratura classica e soprattutto contemporanea per impermearsi in un ambito che sicuramente fa più discutere. La scelta di suonare brani e repertori che si avvicinano più al gradimento popolare, che avvicinano anche orecchie meno pronte, con risultati spesso contrastanti, è per molti una delusione, e per altri oro colato.

    Dico oro colato perché possiamo dire quello che si vuole su Federico, e la maggior parte delle critiche aperte sono giustificatissime e reali (vibrato a volte esagerato, suono che non è più quello di una volta), ma quello che non si può discutere è che stiamo parlando di un mostro di comunicazione. Sul palco (anche se piace o non piace) lui trasmette qualcosa, e nel nostro ambiente è fondamentale. Al di lÃ* di tutto quello che si può dire sulle sue scelte, la sua tecnica strumentale, le sue esecuzioni, lui piace perché fa emozionare. Chi non è esperto di sassofono, a chi ascolta Summertime solo perché è un bel tema ma non sa manco chi è il compositore, Federico trasmette emozioni.

    Ribadisco... non sto dicendo che non avete ragione... ma bisogna mettere sulla bilancia un pò tutto.

    Credo che Federico sia una persona intelligente e abbia fatto nella sua vita delle scelte ponderate che lo hanno portato in una strada rispetto ad un'altra. Condivisibile o no... io non la condivido appieno, ma questo non cambia il fatto che è suo il merito se il sassofono è un pò più conosciuto in Italia e non ancora uno strumento di nicchia...

    Se ognuno di noi pensa che la strada giusta sia un'altra... è giustissimo e legittimo.
    Ma che lo faccia... con il coraggio di portare avanti le proprie scelte...

    Fin che il pubblico ti ama, le tue scelte sono quelle giuste. Nello spettacolo funziona così. Purtroppo o per fortuna.
    Se una nicchia di colti ed intellettuali giustamente non ti ama, perché ha reali e buone motivazioni per farlo, il pubblico comunque continuerÃ* ad amarti. In ogni caso se non vali, prima o poi finisce. Questa è una certezza.

    Teosax
    Sop
    (R&C R1J in rame - Ottolink TE ('80) 7 - Marca Jazz 3,5)
    Alto
    (Selmer Mark VI - Jody Jazz 7 - Claude Lakey 5*3 - Marca Jazz 3)
    (R&C R1J in rame - Soloist E - Legére Signature 2 e 3/4)
    http://www.atemquartet.com

  5. #35
    Visitatore

    Re: Federico Mondelci

    Il M° Mondelci è un grande professionista lo sappiamo bene tutti quelli che lo conoscono personalmente; sappiamo delle sue grandi doti come didatta e come esecutore di musica classica. Purtroppo la fama, i soldi e le comoditÃ* nonchè gli impegni professionali continui sia come esecutore che come direttore d'orchestra, fanno si che negli anni abbia studiato sempre meno e considerando che la concorrenza avanza in maniera esponenziale sarebbe il caso che lui stesso se ne renda conto e faccia appello alla sua coerenza professionale.

    Oggi suona come un qualsiasi saxofonista classico che studia poco tutto qui!! Data la sua grande cultura musicale e personale che ne hanno fatto il capostipide di una scuola che annovera tanti bravi allievi tra cui il grande Mario Marzi per esempio, proprio da lui non me l'aspettavo.

    A riprova di quello che affermo è il concerto tenuto poco tempo fa nella Cappella Paolina del Quirinale con al pianoforte Paolo Biondi dato in diretta su radio tre.

    Non critico ne i problemi di intonazione, ne l'uso del vibrato "abbastanza anacronistico", ne l'interpretazione molto personale, quanto l'esagerata "sporcizia tecnica" di certi brani ad esempio il finale del primo tempo di Hindemit oppure le note sbagliate disseminate un pò ovunque!!!; purtroppo uno come lui non può permettersela perchè per tutti noi è un mito e così facendo non rappresenta più degnamente tutta la nostra stringata categoria.

    A questo punto mi domando non sarebbe meglio rinunciare a qualche impegno più importante come quello citato affidandolo magari a qualche allievo "più in forma" giÃ* citato piuttosto che farsi criticare negativamente da colleghi e amici che sicuramente non vogliono farlo perchè seriamente lo amano e lo apprezzano?

    Rimane il fatto che per me è colui che ha portato la vera scuola francese in Italia su questo non c'è dubbio, in più è stato il maestro del mio compianto M° Claudio Ceschini, mio mentore, amico e mito giovanile quindi personalmente gli perdono tutto.

    Spero che continui a farci emozionare con il suo soprano in quartetto e che suoni sempre meno Piazzolla (al massimo vada a prendere qualche lezione da Mario Marzi gli farebbe bene per lo stile) e spero che si rimetta seriamente a studiare se vuole suonare con il piano non è come con l'orchestra che ti copre li si sentono tutti i "percochi"!!!

  6. #36

    Re: Federico Mondelci

    Suvvia, signori...non si può "sofisticheggiare" su qualche nota andata a male..concordo nei molti giudizi espressi...tuttavia, durante i concerti, contano anche altre qualitÃ* "comunicative"... la perfezione è un'idea...siamo tutti "perfettibili" o vorreste forse dirmi di non aver mai avuto "defaillances" durante qualche "performance live"? Uno dei segreti del mestiere è anche rendere "camuffabile" l'errore...e poi la giornata "no" è qualcosa che può, talvolta, capitare a chiunque...e non si può essere processati per questo!
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  7. #37

    Re: Federico Mondelci

    Citazione Originariamente Scritto da cicop77
    Mario Marzi. Credo che almeno lui studi
    Mi scuso se mi inserisco senza avere titoli e competenze per farlo, volevo solo dire che in effetti le persone che conosco che hanno studiato con Marzi me lo hanno tutte descritto come un professionista serio e preparato, addirittura tecnicamente più bravo di Mondelci. Tutto ciò non può e non vuole essere una mia opinione su Mondelci, professionista cui io non sono degno neppure di pulire le scarpe, ma solo un riferire quanto sentito da altri.
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  8. #38
    Visitatore

    Re: Federico Mondelci

    Caro Nous tutti possono esprimere la propria opinione (in Italia ancora per poco, fidati :muro(((( ) quindi la tua è bene accetta e sicuramente pertinente alla traccia

  9. #39

    Re: Federico Mondelci

    Sostanzialmente, come ho giÃ* affermato, concordo con i vari giudizi espressi...ma non condivido il metodo...ciò che non riesco proprio a sopportare è quando, in generale, si cerca un "capro espiatorio", una persona su cui adossare tutte le colpe, additarlo per tutto ciò che non riesce o non vuole piu' fare quasi fosse l'"incarnazione" del "Male Assoluto", la "Nuova Peste" da evitare e condannare...

    Da evitare e condannare, per quanto mi riguarda, è tutto il "sistema Italia"...e non un singolo, chiunque esso sia... un sistema che "protegge" la mediocritÃ*, il conformismo e il "pressapochismo" e non certo l'eccellenza... e questo riguarda tutti i settori...i veri talenti, qualunque sia il loro ambito o disciplina, è meglio che si rassegnino...bisogna fare le valigie e andare all'estero! Una volta si emigrava perchè si moriva di fame...oggi l'italiano "motivato, preparato e ultra-professionalizzato" emigra perchè la sua "competenza" è considerata un fardello fastidioso quasi insopportabile... anzichè una risorsa, una ricchezza irrinunciabile e salvifica per l'intera comunitÃ*!

    Non mi sento rappresentato da Mondelci, nè da chiunque altro...nè come strumentista, nè in quanto italiano...chi fa questo "mestiere" (ma anche se fa altro...) rappresenta se stesso "sic et simpliciter" e si assume tutti i meriti/demeriti dei propri comportamenti, delle proprie scelte, dei propri successi, dei propri fallimenti...anche se poi, a ben vedere, in Italia, prevale un certo lobbismo consociativo e clientelare...per cui, certi "retroscena"non hanno proprio a che fare con meriti reali, nè hanno nulla di trasparente...ma dipendono da conoscenze, amicizie, scambi di favore ecc.

    Per caso...vogliamo fare un elenco dei "mediocri" che insegnano nei Conservatori italiani? In che "modo" sono riusciti a diventare..."maestri"?
    Vogliamo parlare degli esami di diploma "truccati"? Vogliamo parlare di quanti "talenti potenziali" sono stati falcidiati dall'arroganza meschina di questi "infimi individui"? Di come vengono redatte certe "rassegne" o in che modo si affidano certi "eventi importanti"? Della mediocritÃ* e alterigia di molti operatori del settore (manager, organizzatori, critici ecc.)?

    La mia memoria mi riporta al fatto che Carlo Maria Giulini e Giuseppe Sinopoli non hanno avuto nessuno "spazio" in Italia...ma hanno diretto le piu' grandi orchestre internazionali...che Armando Battistelli o Salvatore Sciarrino, attualmente, lavorano in Germania, dove ricevono onori e meriti per le loro "opere contemporanee"...nel ns. Paese, siamo ancora fermi all'Ottocento operistico (di cui non se ne può piu').... e potrei continuare all'infinito...fino a vomitare!

    La "mummificazione" di un tessuto culturale, economico e sociale può generare solo rassegnazione e mortificazione...non si può combattere contro i mulini a vento...quindi, se ad un certo punto ci sono "personaggi" che pur avendo certi "meriti" o avendoli avuti... incrociano le "braccia"...per vivere di "rendita" o fornire "paccottiglia"...perchè questo è ciò che si richiede...e magari ricavano vantaggi e paradossalmente popolaritÃ* e quant'altro...è perchè, in Italia, il merito e il lavoro accurato e scrupoloso sono considerate qualitÃ* non apprezzabili, nè incentivabili!
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  10. #40

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    May 2007
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    Re: Federico Mondelci

    Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
    il "rispetto" per delle forme musicali che sono di pari rilevanza a quelle "colte" occidentali
    chiedo umilmente scusa per l'intrusione in quanto sono del tutto ignorante in materia di classica ed essendo molto giovane e tutto..però devo dire che concordo su Juggler(incredibile a dirsi, vero Juggler? ;) ) sul fatto che in Italia l'eccellenza la si tenda ad eliminare..e come qualcuno fa qualcosa per incentivarla è perduto in ogni campo...a parte questo e tutto, la frase di David sulla mancanza di rispetto è associabile anche alla denigrazione che oggi si fa di tutta la musica che non sia puramente orecchiabile, tra cui includo il jazz(genere che purtroppo è di nicchia nella gioventù)...chiudendo questo OT..continuerò a leggere questo interessante topic...
    Conn6M,Nak.Lady-Russeaux5-Rico.sel.jazz3S
    R&C saxello gold-JodyJazz HR 6*-Rico.sel.jazz3S
    Yamaha YTS 275-Raganato7*-Rico.sel.jazz3S
    Roling's Trumpet-7c

    "In genere, il jazz è sempre stato simile al tipo d'uomo con cui non vorreste far uscire vostra figlia-Ellington"

  11. #41

    Re: Federico Mondelci

    Che piaccia oppure no come concertista (io lo trovo particolare, energico e dalla tecnica bestiale), come didatta è una potenza allo stato puro!!!
    Io ho avuto la fortuna di seguire una sola giornata di lezioni presenziate dal M° Mondelci e giÃ* ho imparato molte cose nuove sulla postura, le dinamiche....non riesco nemmeno ad immaginare 7 anni a fare lezioni con una tale leggenda vivente!!!

    Un grande didatta fuori dal comune che sa esattamente cosa insegnarti e come insegnartelo, insegnanti esperti e capaci come lui credo che ce ne siano molto pochi!!!
    JazzJackRabbit

    CONN, sempre CONN, fortissimamente CONN!!!
    http://www.facebook.com/pages/Saxofoni- ... 0350559591

  12. #42

    Re: Federico Mondelci

    Io mi sbilancio senza voler giudicare negativamente Mondelci, che rimane un grande e l'ho sentito spesso, ma Marzi è a mio pare IL saxofonista italiano migliore che ci sia! Semplicemente da brividi quando l'ho sentito in concerto!
    Alto Selmer Super Action Serie II (1993)
    Selmer C* - Vandoren Classiche 3

    Tenore Yamaha 62 (???)
    Selmer S80 D e Ottolink STM 6* - Vandoren 3

    Soprano Sequoia Lacquered

  13. #43

    Re: Federico Mondelci

    Ho ascoltato Mondelci 2 volte, la prima una decina d'anni fa con un'orchestra d'archi, la seconda qualche settimana fa con un'orchestra classica e sono rimasto sempre deluso, non riesco a capire come una persona con una tale fama possa avere un suono così piccolo (soprattutto sul soprano), zero energia e se vogliamo anche più di qualche nota stonatella...boh, non so...sono rimasto davvero deluso, per fortuna i concerti non prevedevano biglietto d'entrata :BHO:

  14. #44

    Re: Federico Mondelci

    ho avuto il piacere di effettuare una masterclass con il Maestro.. prima lezione non ho totalmente toccato lo strumento :) Due ore e più a parlare di respirazione.. Grande musicista e grande didatta!
    Alto: M&G - Drake contemporary 7*
    Tenore: R&C R1 Jazz - STM Florida transitional 8
    Baritono: System54 - Vandoren V16 - B7

  15. #45

    Re: Federico Mondelci

    Ieri sera sono stato ad un concerto di Mondelci in duo con un fisarmonicista (un certo Simone Zanchini, un mostro del suo strumento!)

    Beh che dire, un genio e un grandissimo musicista! mi ha colpito soprattutto la perfezione nei passaggi che eseguiva e il suo suono... soprattutto al soprano... un suono "francese" ma con un volume ed un espressività mai sentita... e pensare che suona con tutti S80 e S90 come bocchini....

    Come sax adesso utilizza: soprano e tenore Mk6 e alto super balanced argento...

    Tra un paio d'ore parteciperò ad una sua masterclass fino a sera.. non vedo l'ora di poter imparare qualcosa da un grande come lui!

    Poi, al mio rientro, vi dirò come ho passato la giornata!

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