Concordo con quanto afferma davidbrutti...il termine musica contemporanea genera le stesse ambiguitÃ* interpretative di quando si usa il termine "improprio" musica classica ovvero genericamente inteso come l'intero corpus del panorama compositivo europeo fino a quando ci si è "accontentati" delle possibilitÃ* melo-armoniche del sistema temperato...quando in realtÃ* definisce esclusivamente un periodo di poco piu' di un secolo dominato dalle figure di Haydn - Mozart - Beethoven e dal punto di vista formale del "perfezionamento" della forma-sonata...dilatata e smembrata giÃ* dall'ultimo Beethoven e successivamente dai "romantici" Schumann, Schubert, ecc. Lo stesso accade per il termine musica contemporanea...le avanguardie del primo '900 (i dodecafonici Schonberg, Berg, Webern ma anche Strawinski, Bartok, Debussy, ecc.)
non sono uguali a quelle degli anni '50 (Berio, Stockausen, Maderna, Donadoni ecc.) per temperie storica e modalitÃ* espressive...Il trait-d'union
fra le varie differenze storico-espressive della "contemporaneitÃ* sonoriale" è da ricercare solo nel superamento dell'armonia bi-modale e dalla sua dialettica interna ovvero dal fatto che con il sistema tonale non era possibile dopo Mahler... scrivere alcunchè di originale o di "non giÃ* sentito"...Ma come si dice...non tutte le ciambelle riescono col buco...ed è chiaro che nella sterminata produzione musicale del secolo scorso e dell'inizio di questo nuovo millennio ci sono stati dei capolavori, delle opere di grande intuizione, ma anche solo provocazioni, riflessioni e riletture della storia musicale del Vecchio Continente...ad esempio, ascoltando senza sapere questo brano di John Cage "In a landscape" direste che è... di Cage? Buon ascolto....e abbandonate certi fasulli e inutili luoghi comuni!

http://it.youtube.com/watch?v=ptUEhCU4ZcU