Raggiungimento buona qualitÃ* suono

[just]

:shock:
è un rebus o un enigma?
.... scusa, sono stanco per capire i dilemmi :ghigno:

[lucaB]

beh il succo era che a seconda di chi lo suona qualsiasi strumento è facile o difficile. Se vuoi suonare il tenore e vuoi imitare redman = difficile, se vuoi imitare bill clinton = very easy. Il fatto che esistano "dimostrazioni" dello strumento di livello very hard ma anche very easy ci lascia in media con degli strumenti il cui apprendimento è intermediate. La conclusione quindi è che non c'è bisogno di suonare very good ci basta suonare just good enough, così da non disturbare l'equilibrio tra easy e hard.

Non disturbate l'equilibrio, suonate just good enough ::

[just]

occhei.....
ora va meglio, grazie ;)

[ginos77]

Ok devo scaricare la base di just good enough :ghigno:

[slax_sax]

Il suono lo fa tutto l'insieme che avete citato ma il suono di un soggetto non è immutabile: quando avrai ottenuto quello che ti garba non ti fermerai ma cercherai di superarlo, e il tormento del saxofonista non ha mai fine.
Ma un piccol OT: questo aspetto vale per altri sturmenti? Io credo di no eccezion fatta per le tastiere e la chitarra (che forse sono peggio del sax).
Non sottovaluterei di contemplare nei fattori che influenzano il raggiungimento di un bel suono anche la musica che si è abituati ad ascoltare (il rifarsi a un timbro dell'artista che ammiri è la ragione base della ricerca, per lo meno per me vale molto).

Behio invece penso che ogni strumento sia illimitato, pr esempio la batteria che sembra facile all'inizio diventa sempre piu' difficile e' uno strumento che non ha mai fine come il sax........ penso che quasi tutti gli strumenti siano cosi'.

[Sax O' Phone]

io so solo che ogni volte che faccio lezione con Cisi esco demoralizzato... io davvero non so come faccia ad avere un suono così fantastico... è proprio curato! di qualitÃ*! lui sostiene che viene tutto da un efficace controllo della colonna d'aria.

Questo è quanto ho finalmente avuto modo di appurare con le mie orecchie direttamente da San Cisi! :lol:
Effettivamente, sopratutto grazie ad Emanuele e David, il soggetto della Masterclass che più mi ha reso consapevole delle mie mancanze e di come ovviare a queste è stato proprio relativo alla impostazione (David) ed al controllo (Emanuele), e questo sebbene io abbia iniziato a soffiare in un sax da qualche decennio (a tempo perso...); penso che questi due elementi non vadano MAI trascurati! Come ben diceva Cisi la colonna d'aria dev'essere SEMPRE mantenuta in modo costante, bisogna soffiare come dei dannati, respirare dagli angoli della bocca per fare in modo che l'aria venga incamerata sempre in basso e nel modo più veloce possibile, e che bisogna imparare a praticare mantenendo delle dinamiche (volume) basse! Questo favorisce l'ascolto e l'intonazione, e ci permette di sviluppare un controllo maggiore, richiedendo molta più pressione che non se suonassimo a volumi medio alti.
Insomma, il raggiungimento di una buona qualitÃ* del nostro suono è l'effetto che deriva dalla nostra sviluppata capacitÃ* di suonare il sax in qualsiasi modo: fare mezzi toni ascendenti e discendenti sul solo becco, stessa cosa usando anche il chiver; fare una scala omogenea sull'ottava superiore senza usare il portavoce, e viceversa, la scala sull'ottava inferiore tenendo il portavoce premuto (questo è anche più difficile)... Questi esercizi favoriscono le nostre capacitÃ* di controllo dello strumento, adattando l'imboccatura che a sua volta è una consequenza del nostro approccio fisico globale.

[giosuei]

Ogni strumento ha le sue difficolta', ad esempio fare le scale col sax e' molto piu' facile che con il pianoforte!

vero! c'ha tutti sti tasti bianchi ma anche quelli neri!!! :lol:
grazie Sax 'O Phone per il conciso e preciso riassunto dei miei prossimi 18 mesi di studio (e qui non scherzo)

[Sax O' Phone]

Ah sì! Certamente richiede del tempo con molta costanza ed attenzione: come diceva David, dedicarsi a note lunghe per riscaldarsi una decina di minuti (bocchino->bocchino+chiver->quattro note->scale su ottave come spiegato), ma neppure fissarsi su questo; trovo che il consiglio di Emanuele di mantenere la pressione della colonna d'aria controllando al contempo il volume mantenendolo sul p sia importantissimo; questo sforzo ci consentirÃ* in seguito una maggiore sicurezza nel fraseggio. Per me son state lezioni rivelatrici, e le sto giÃ* mettendo in pratica, e ne sento i riusltati: dei miglioramenti. Queste sono le basi, per arrivare poi ad esprimere nella musica le proprie idee, ci devo ancora arrivare: di idee ne ho ancora molto poche! :cry: