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Discussione: Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

  1. #1

    Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

    E' lui, l'ultimo ostacolo/fatica degli studenti di sassofono classico al diploma......
    Vorrei sapere dagli esperti del mestiere e non con che metodo hanno studiato il Concertino, cosa hanno preso in considerazione come dettagli importanti....ecc, poi rivolgerò qualche domanda in particolare.
    Grazie,
    Giuz
    TS: Conn 16M H295xx, Rico Metalite M7, Vandoren ZZ 3
    CL: Evette-Schaeffer
    FL: Jupiter 611R-II

  2. #2

    Re: Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

    Un pezzo importantissimo, estremamente difficile e complesso. A mio parere troppo difficile per il diploma finale in quanto richiede una padronanza tecnica stupefacente. E non parlo di tecnica digitale bensì mi riferisco soprattutto al controllo dell'articolazione che deve essere estremamente chiara e pulita su tutta l'estensione, l'intonazione che deve essere SEMPRE perfetta trattandosi di un brano dalle forme super-classiche, l'omogeneitÃ* di suono e dello staccato i quali devono essere perfetti su tutti i registri.
    In generale ritengo che tale brano sia assolutamente al di sopra delle capacitÃ* di un allievo al 7° anno di studio visto anche l'approccio parziale e approssimativo che i programmi conservatoriali hanno nei confronti dello strumento. Comunque bisogna farlo per pigliarsi il pezzo di carta, di conseguenza ecco alcuni consigli per limitare i danni:

    -Prima di tutto, bisogna capire lo stile: può essere d'aiuto ascoltare e analizzare le registrazioni del concerto di Ravel per pianoforte (la versione di Arturo Benedetti-Michelangeli è sorprendente) soffermandosi in particolare sulla pulizia e chiarezza dell'articolazione e sul ritmo incalzante e assolutamente NON RUBATO!!!

    -praticare le scale giornalmente soffermandosi in particolare sulla serie A e B del Londeix. Nello studio non si punti alla velocitÃ* digitale ma alla pulizia e alla precisione dell'articolazione e dell'attacco che DEVE essere uguale su tutte le dinamiche e su tutta l'esntensione. (questo bisognerebbe farlo tutta la vita...)

    -iniziare lo studio del primo e del terzo tempo studiano con un metronomo digitale ad alto volume (utilizzare le casse del PC ad es) regolato su una pulsazione alla croma. Ciò eviterÃ* l'insorgenza di problemi meccanici e favorirÃ* la precisione e la reglaritÃ* della diteggiatura e dell'articolazione. Studiare conun ritmo estremamente lento (consiglio di partire alla metÃ* del tempo finale ad es.: 126 alla CROMA (63 alla semiminima)). Ogni 3-4 giorni di studio aumentare il metronomo di una tacca fino ad arrivare dopo alcuni mesi di pratica al tempo desiderato.

    Ecco alcuni consigli. C'è molto altro da aggiungere ovviamente ma non è facile esprimerlo via forum.

    Ciau
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  3. #3

    Re: Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

    Ti ringrazio molto per la precisione! Devo cominciare a rallentare l'esecuzione, devo torgliermi il difetto di studiare giÃ* troppo spedito...

    A proposito del "respiro", purtroppo mi si spezza sempre troppo presto, ed il fatto che sia spedito come tempo mi lascia pochissimo spazio per le prese di fiato. Il fatto è che nonostante abbia fatto attenzione all'impostazione classica, tendo sempre a stringere tanto e farmi male al labbro. E questa è una cosa che mi succede solo al sax alto. Sul tenore, nonostante io usi un'imboccatura molto aperta, faccio MOLTA MENO fatica a soffiare ed a tenere stabile il labbro...Ancora non capisco perché...
    TS: Conn 16M H295xx, Rico Metalite M7, Vandoren ZZ 3
    CL: Evette-Schaeffer
    FL: Jupiter 611R-II

  4. #4

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    4,230

    Re: Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

    Citazione Originariamente Scritto da Giu-Zep
    ...devo torgliermi il difetto di studiare giÃ* troppo spedito...
    Questo è poco ma sicuro, affrontare male il Concertino vuol dire fallire l'impresa al 100%.

    Innanzitutto occorre dire che sono d'accordo con i consigli che ti ha dato David, requisito imprescindibile è lo studio lento e meticoloso, proprio nota per nota.
    Non cedere MAI alla tentazione di accelerare più del necessario, rimani sempre entro le 3-4 tacche per volta non di più.
    Anche l'utilizzo del metronomo deve essere un chiodo fisso, perché ci sono punti dove è facile "cappottarsi" e se ti capita nell'esecuzione con il pianista è finita, il ritmo deve essere sempre preciso e le uniche libertÃ* riguardano i pochissimi rallentando sparsi qua e lÃ* (es. prima del numero 6, di numero 11 volendo, di numero 18...).
    Purtroppo, come dice giustamente David, ci sarebbero tantissime cose da dire e farlo via forum è tutt'altro che semplice, in ogni caso se puoi cerca di tenere a mente questi suggerimenti:

    - Iniziare lo studio con un tempo molto lento, focalizzando l'attenzione su I e III tempo dato che il II è un lento (e qui sono dolori per intonazione ed espressione);
    - Fare molta attenzione alle dinamiche e alle legature di espressione che cambiano radicalmente il "succo" della questione;
    - Insistere molto sulle "zone d'ombra" del Concertino, ovvero quelle zone particolarmente ostiche dove si concentrano diverse problematiche. Giusto a titolo di esempio, nel I tempo c'è la parte tra n. 4 e n.5 che può creare problemi sia a livello meccanico (le due misure composte da terze minori), che a livello ritmico (nella parte in pp dopo il Fa acuto è facile perdere il ritmo, come pure il La sovracuto di n.5 dovrÃ* essere perfettamente in sincronia con il pianoforte), che ha livello di emissione (ti trovi in poche misure a passare dal Si grave al La sovracuto e tutto deve avvenire con la massima scioltezza).
    - Infine (si fa per dire) tenere sempre a mente che questo pezzo deve scorrere liberamente, le note devono essere snocciolate una ad una senza dare l'impressione che si stia soffrendo per la difficoltÃ* reale del pezzo (chi ascolta il Concertino potrebbe pensare a qualcosa di non eccessivamente difficile, ma le problematiche ci sono e sono davvero tante).
    Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
    Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
    Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC

  5. #5

    Re: Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

    Citazione Originariamente Scritto da Giu-Zep
    Ti ringrazio molto per la precisione! Devo cominciare a rallentare l'esecuzione, devo torgliermi il difetto di studiare giÃ* troppo spedito...

    A proposito del "respiro", purtroppo mi si spezza sempre troppo presto, ed il fatto che sia spedito come tempo mi lascia pochissimo spazio per le prese di fiato. Il fatto è che nonostante abbia fatto attenzione all'impostazione classica, tendo sempre a stringere tanto e farmi male al labbro. E questa è una cosa che mi succede solo al sax alto. Sul tenore, nonostante io usi un'imboccatura molto aperta, faccio MOLTA MENO fatica a soffiare ed a tenere stabile il labbro...Ancora non capisco perché...

    Hai sollevato un altro problema da niente!

    Il concertino da camera è concepito per un virtuoso assoluto del sax classico che era Sigurd Rascher che aveva una tecnica respiratoria eccellente.
    Il concertino da camera richiede di suonare senza respirare per frasi lnghissime (35-40 secondi!!!) e purtroppo le respirazioni in quei punti non sono contemplate affatto!

    Quindi dovrai cercare di migliorare la tua tecnica respiratoria: prova a suonare le scale per terze e per quarte almeno 3 volte senza respirare per una velocitÃ* di 120-126 la semiminima; 4 volte per una velocitÃ* di 132-144 alla semiminima, e non 2 volte come si fa normalmente nei conservatori...
    Un altro modo per migliorare la respirazione è di cercare di respirare allargando i lati della bocca, senza in questo modo perdere l'imboccatura: è una tecnica che consente respirazioni veloci e molto profonde. Se allo stesso tempo imposti la gola molto aperta (come quando pronunci una "a"), prenderai in una frazine di secondo una quantitÃ* impressionante di aria. Era la tecnica che usava Rascher!!!
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  6. #6

    Re: Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

    Consigli per il secondo movimento:

    -studiare con un bordone fisso suonato da una tastiera digitale (con un timnro tenuto tipo organo o clarinetto) e studiare il brano soffermandosi sulla tonica, la terza, la quarta e la quinta rispetto al bordone che devono essere perfettamente intonate e senza battimenti. Cambiare il bordone di tanto in tanto in modo da poter intonare tutte le note del brano.

    -il pezzo è suddiviso in due parti: un recitativo e un'aria. Il recitativo è più cadenzato e permette maggiori libertÃ* le quali tuttavia non devono MAI tendere al rubato; si tratta di musica neoclassica nella quale è facile distruggere tutto con una frase mal portata o con una espressivitÃ* eccessiva.
    L'aria è più "rigida" con un movimento di semiminime che incalzano in continuazione: è necessario trovare un buon equilibrio affinchè non si rubi troppo e allo stesso tempo per ottenere una frase naturale e cantabile e tutto ciò si migliora soltanto ascoltando interpretazioni di musica affine fatta da grandi artisti (possibilmente NON sassofonisti). Potresti ascoltare come Rampal ad esempio interpreta il 2° tempo del concerto di Ibert per flauto per capire lo stile e l'interpretazione di questa musica e riportare le impressioni sul concertino da camera.

    -occhio all'accentuazione delle frasi: MAI accentare il levare, appoggiarsi sui movimenti forti e sulle note armonicamente importanti. Per fare ciò occorre avere un'infarinatura di armonia e analizzare la partitura.

    -occhio al legato tra le varie ottave e agli ampi salti i quali non solo devono essere centrati alla perfezione e senza buchi tra le note ma anche eseguiti con naturalezza e cantabilitÃ*.

    BUON LAVORO!!
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  7. #7

    Re: Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

    Grazie veramente di tutto.......
    Grazie a tutto questo materiale avrò un bel po' su cui riflettere/studiare :lol:
    TS: Conn 16M H295xx, Rico Metalite M7, Vandoren ZZ 3
    CL: Evette-Schaeffer
    FL: Jupiter 611R-II

  8. #8

    Re: Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

    a quando gli esami :BHO: ??
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
    Alto > Selmer, Super Action II Serie Jubileé / SML RevD
    Tenore > Yanagisawa T902 / SML GoldMedal
    Baritono > Conn 12M

  9. #9

    Re: Studiare il Concertino da Camera di J.Ibert: consigli

    Luglio prossimo. Dovrò dare da privatista armonia, storia della musica &...diploma! ;)
    TS: Conn 16M H295xx, Rico Metalite M7, Vandoren ZZ 3
    CL: Evette-Schaeffer
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