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Discussione: Borgani, battuti a mano a Macerata, si o no?

  1. #121

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    manfredonia (FG)
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    767

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Scusatemi, ma che vuol dire che "piegare le chiavi, significa innalzare il pitch?". Mi state dicendo che l'escursione del tampone, aumenta, quando si azionano le chiavi modificate, tanto da compremetterne l'ntonazione, e quindi tutta la fisiologia dello strumento viene modificata? :\\: :\\: :\\:
    Una manovra piuttosto azzardata quanto delicata. Forse è meglio usare i sugheri, sistema meno invasivo, no?
    Sì fa tanto, per trovare strumenti intonati...
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  2. #122

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    l'escursione del tampone effettivamente modifica l'intonazione e le relazioni.
    (è per questo che non è possibile modificare l'altezza di una singola chiave , o di un gruppetto senza modificare anche le altre escursioni.)
    infatti quando si alza la tastiera si interviene su tutti i tasti (e bisogna avere una buona pratica perchè in caso contrario si avrÃ* un sassofono disomogeneo e con note crescenti calanti afone ecc..).
    sul mio tenore il lavoro è stato fatto proprio agendo sui sugheri (quelli che impediscono la corsa della chiave )
    sui borgani non so come venga fatta (se ci sono delle regolazioni ad hoc o come nel mio caso dei sugheri ad hoc) poco importa il come , perchè se c'è chi lo sa fare il pargone con "il sarto che prepara il vestito ..." è calzante.
    in pratica acquisti un sassofono sulla tua emissione.
    il discorso di Saxo invece credo si riferisca non all'escursione del tampone ma all'altezza delle chiavi rispetto alla posizione delle mani (in pratica l'escursione del tampone rimane immodificata ma la posizione dellle chiavi sulla mana è costruita sul desiderio del sassofonista).


    ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  3. #123

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Secondo me... è molto facile che la tastiera sia giÃ* più alta che non su un Mark VI.
    Sul tenore Serie III invece la tastiera si può alzare in maniera più consistente che non sui Mark VI... uno che conosco ha fatto quella modifica: suonando con un C* non so quanto ne abbia beneficiato...

  4. #124

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Citazione Originariamente Scritto da fabbry
    Scusatemi, ma che vuol dire che "piegare le chiavi, significa innalzare il pitch?". Mi state dicendo che l'escursione del tampone, aumenta, quando si azionano le chiavi modificate, tanto da compremetterne l'ntonazione, e quindi tutta la fisiologia dello strumento viene modificata? :\\: :\\: :\\:
    Una manovra piuttosto azzardata quanto delicata. Forse è meglio usare i sugheri, sistema meno invasivo, no?
    Sì fa tanto, per trovare strumenti intonati...

    Per rendere più ergonomico il castelletto D/Eb/F o si "alzano" le chiavi o si usano degli spessori (come ho fatto io).
    Per l'altra operazione è più verosimile che vegano modificati i sugheri di fine corsa (ovviamente ci riferiamo a chiavi che restano aperte).

    Alzando le chiavi, il suono esce più velocemente (poi dipende anche dal risuonatore) e l'intonazione tende a crescere: se il lavoro è fatto bene lo strumento crescerÃ* uniformemente quindi basta tirare indietro il bocchino, nulla più...
    Alzando le chiavi aumenta anche la resistenza, poi ci si abitua... comunque i Selmer moderni hanno giÃ* chiavi più alte rispetto ai Selmer vintage (in assetto "factory")!

  5. #125
    Visitatore

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Arrivo in ritardo, ma provo a dichiarare le mie quattro sciocchezzuole su questo interessante argomento, anche se non pretendo in alcun modo di risultare originale e contributivo, dato che avete giÃ* detto praticamente tutto:

    - New York fa benissimo a rispettare la privacy del suo informatore. Io mi fido di New York, che ritengo persona competente e seria. Perciò non ho bisogno di conoscere i dati anagrafici del suo informatore.

    - Se ben ricordo, nei sistemi economici occidentali si cerca di produrre ai più bassi costi di produzione possibili, e di vendere ai prezzi più alti che il mercato sopporta, in relazione a determinati standard qualitativi e volumi di produzione: se decido di fabbricare 10 sassofoni al giorno e riesco sempre a venderli tutti, alzerò il prezzo di vendita. Se li vendo ancora tutti lo alzerò ancora e così via, fino a quando qualche pezzo mi rimane "sul groppone".

    - Su alcuni strumenti Borgani, a quanto riferite, non c'è il "made in Italy". A norma delle leggi che avete citato, ciò vuol dire che quegli strumenti potrebbero essere stati interamente realizzati ed assemblati altrove.

    - In tempi di globalizzazione ognuno si salva come può: chi è particolarmente sensibile al "made in Italy" è bene che lo tenga presente. Se Borgani non mette per iscritto da nessuna parte il "made in Italy", ma lo afferma a voce, non credo che sia imputabile in alcun modo. E' chiaro che se questa faccenda della provenienza cinese fosse vera gli deriverebbe un danno di immagine a livello nazionale e non solo, in seguito al quale ne avrebbe una flessione delle vendite. Mah... può darsi che, a livello internazionale, punti di più su quelli che acquistano "un Borgani" piuttosto che un "made in Italy".

    - Chiediamoci anche perchè in questa nazione c'è così poca trasparenza, in generale. C'entrerÃ* in qualche modo il notevole numero di pregiudizi che ci portiamo dietro? In altri termini: se fosse vera la faccenda della provenienza cinese, quanti di noi acquisterebbero "un cinese" a 3 o 4000 euro?...

  6. #126

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Beh se provando un Borgani scoprissi che è il MIO strumento, non mi farei molti problemi a pagare quanto richiesto, e non mi preoccuperei della provenienza dei fusti, perchè stiamo parlando di qualitÃ* stratosferica!
    Il punto è sulla chiarezza e la trasparenza delle informazioni, e qui penso che i dubbi di NYN siano del tutto legittimi: se mi venisse detto dal costruttore che lo strumento è completamente fatto nel paese X, e poi dovessi scoprire che così non è, mi sentirei preso in giro. Indipendentemente dal fatto che poi comunque ricomprerei quello strumento un milione di volte
    [size=92]Alto Selmer Serie III
    Vandoren Java A35
    Vandore Java 3
    Tenore Comet
    Berg Larsen 110 2 sms
    -----------------------
    Let it schwing
    Per vedere le mie foto clicca qui

  7. #127
    Visitatore

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Va bene, Palladicannone, ti credo sulla parola. Se non sbaglio pure altri, come MBB, hanno affermato la stessa cosa, e non ho motivi per dubitare della vostra opinione.

    E' altresì noto che una consistente massa di individui storce ancora aprioristicamente il naso se viene a sapere che un determinato sassofono olezza di oriente giÃ* sulla fascia bassa. Figuriamoci se gli esborsi pretesi sono cospicui.

    Sta di fatto che se il produttore occidentale guarda sempre più spesso a oriente il motivo non è filantropico. Evidentemente solo rivolgendosi agli orientali è possibile minimizzare oltre un certo limite i costi di produzione, anche su oggetti di qualitÃ* medio/alta. Questo vuol dire che al momento anche l'alta qualitÃ* può costare al fabbricante molto meno di qualche tempo addietro.

    Se si accetta tutto ciò rimane sacrosanta l'incazzatura di quelli che hanno giÃ* sborsato migliaia di euro per comprare qualitÃ* "orientale" a prezzi "occidentali". Intendiamoci: la qualitÃ* orientale può essere anche superiore a quella occidentale. I prezzi occidentali, invece, sono sempre superiori a quelli orientali, porcodiqueldiavolocornuto!

    Anni fÃ* gli Yanagisawa te li tiravano dietro e la maggior parte degli italici storceva il naso. Oggi nessuno più si meraviglia se deve sborsare 3000 euro per un 991 tenore. La differenza con il presente caso sta nel fatto che Yanagisawa ha sempre messo il suo marchio "Yanagisawa Japan" sui suoi prodotti. Se non era un tutto "Japan" gli ha cambiato nome, per esempio con i prodotti "Vito", commercializzati da Leblanc.

    Speriamo che le cattive abitudini di noi occidentali non contagino pure gli orientali. Anche a me dispiacerebbe acquistare in futuro uno Yanagisawa fatto in Cina. Magari sarÃ* migliore di quelli che ho in dotazione, ma sapere che al produttore è costato un decimo di quanto l'ho pagato mi farebbe girare decisamente i cotilèdoni!

  8. #128

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    A parte il discorso della tastiera, che mi sembra abbia portato fuori tema la discussione, volevo dire che la produzione più economica viene venduta come assemblata e costruita all'estero (non mi ricordo se mi hanno detto che loro fanno solo un controllo). Questa produzione è visibilmente e sensibilmente diversa di quella con il marchio "made in Italy". La lastra e, di conseguenza, il peso del sax sono completamente diversi. "L'orientale" è un sax economico destinato a chi inizia. Anche se non ho prove a supporto dell'italianitÃ* degli strumenti di range professionale della Borgani, non ho motivo de dubitare della loro onestÃ*. Un ultimo pettegolezzo: quando stavo uscendo dalla ditta c'era un collaudatore che stava provando tutti i sax nuovi....che bel mestiere...
    saxo
    ten. Borgani Jubilee Pearl Silver, becchi vari
    bar. Selmer Mark VI, Berg Larsen metallo 118/2/sms

  9. #129

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    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Ieri per caso mi è caduto l'occhio su dei bassi elettrici Yamaha. Sul cartone c'era scritto, made in china. Allora siamo noi italiani, che ci facciamo le seghe mentali, oppure Giappone e cina sono la stessa cosa?
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  10. #130
    Visitatore

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Noi italiani ci facciamo sicuramente le seghe mentali (e questo è male) ma Giappone e Cina NON sono la stessa cosa. Si sa da tempo che Yamaha produce in Indonesia e Cina, e questo si vede dai prezzi dei relativi prodotti commercializzati, tendenzialmente bassi. Se invece uno vuole un "made in Japan" sa a priori che deve sborsare di più. Che io sappia, da quelle parti "made in Japan" significa che l'oggetto è stato effettivamente prodotto, montato ed assemblato in Giappone.

    Perciò mi pare che gli orientali in genere non vendono "al prezzo più alto che il mercato sopporta", ma vendono al GIUSTO prezzo. E cioè non sono avvezzi a ricaricare sul prodotto il 1000% rispetto ai costi di produzione. Questa differenza mi pare fondamentale.

    Facendosi una passeggiata sui siti specializzati in import dall'Oriente, si scopre che esistono decine di produttori cinesi e taiwanesi che propongono sassofoni "personalizzabili" col marchio del richiedente. Anche al produttore orientale interessa soprattutto vendere. Perciò presumo che se il committente chiede che su una determinata partita di merce venga stampigliato "Premiata Fabbrica SupercÃ*zzola con Svergolamento a Destra. Made in Via Lattea" verrÃ* accontentato.

    Non possiamo pretendere che Cinesi e Taiwanesi ci salvino dagli speculatori nostrani. Per "nostrani" intendo dire "occidentali" in genere. Non mi sto riferendo necessariamente a Borgani. Spero anche io che tutto si chiarisca, ma se è vero quanto riferito da New York, e cioè che Borgani riesce a fare tutto con otto dipendenti, è un po' difficile continuare a credere che "made in Italy" voglia dire effettivamente "fabbricato in Italia"...

    D'altra parte la legge italica (e non solo) consente a chiunque di improvvisarsi costruttore di sassofoni o di qualsiasi altra merce proveniente dall'estero, piazzandoci sopra il "made in Italy": se ho un metro da sarto potrei improvvisarmi da domani produttore di mutande provenienti dal Bangladesh, ma piazzarci sopra il "made in Italy". Mi basterebbe dimostrare che su ogni mutanda ho effettuato i necessari controlli di produzione. Come? Ma col mio bravo metro da sarto, ovviamente...

    In termini logici, sarebbe semplicissimo risolvere questo problema. Basterebbe una norma che suoni più o meno così: Da oggi in poi il "made in da qualche parte" potrÃ* essere stampigliato solo su quei prodotti che al 90% sono stati progettati, fabbricati, montati e controllati in un determinato paese. Per i contravventori è prevista la pena dell'ergastolo.

    Sapete com'è: sono un tipo semplice...

  11. #131

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    374

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    ... "Premiata Fabbrica SupercÃ*zzola con Svergolamento a Destra. Made in Via Lattea"

    ma non era "scappellamento a destra"?
    ho trasformato i miei sax in un contrabbasso, perdonami saxforum

  12. #132

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Giappone non è Cina... ma nemmeno Taiwan non è Cina!

    A Taiwan sono più di 50 anni che producono strumenti musicali... margine di miglioramento ne hanno avuto!

    Marchi di strumenti dichiaratamente prodotti a Taiwan hanno il loro discreto mercato, nonostante siano prodotti a Taiwan...

    Il matter di questo topic è sono solo le incongruenze sulla denominazione dei Borgani.

    Poi sappiamo tutti che entro certi termini l'economia funziona al contrario... se i Borgani, poniamo il caso molto remoto e puramente ipotetico, fossero venduti a metÃ* del loro prezzo... finirebbero per avere meno clienti. L'attribuzione del rapporto costo/qualitÃ* è spesso una cosa quasi inconscia... però se succedesse gli effetti non sarebbero di sicuro quelli che le regole dell'economia ci dicono...

  13. #133
    Visitatore

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Per quanto ho visto io e credetemi da tecnico ho visto tutto quello che c' era da vedere e comunque prendetelo come il mio personale pensiero......quello e' un laboratorio dove collazzoni e compani fanno studio ricerca e montaggio prototipi, finito il lavoro danno le specifiche a chi sanno loro e si fanno produrre le parti commercialmente non piu' costruibili in casa , praticamente quasi tutto ed assemblano un po di pezzi all' interno, il martello e l' incudine sono fantasia a corredo dell' immagine del prodotto come i diversi tipi di lastre usate.....
    Comunque se il prodotto e' valido come qualcuno dice, onore al merito, benvengano strategie commerciali, ottimizzazione dei costi, certo che eviterei le visite altrimenti e' un boomerang che si urla al millantato credito, io al limite lo definirei atelier di progettazione con tutt' altra strategia di marketing commerciale, ma li mi pare che grandi strateghi non ce ne siano, il salto vero di qualitÃ* si fa con delle scelte importanti non con il millantare qualcosa che probabilmente esulerÃ* pure dalla qualitÃ* del prodotto ma è e sara contro le leggi del saper gestire un' azienda, tanto e' vero che in Italia Borgani rivenditori non ne esistono quasi. all' estero quindi e' piu' facile affermare cose false quando tanto nessuno potrÃ* mai verificarne la veridicitÃ* ma ribadisco se il prodotto c'è e non entro in merito, il marketing è da bottegai di vecchia generazione.

  14. #134
    Visitatore

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    ....
    Il matter di questo topic è sono solo le incongruenze sulla denominazione dei Borgani.
    .....
    Beh, per la veritÃ* speravo che questo topic potesse invitare più di qualcuno a riflettere su alcune distorsioni legali e mercantili che consentono a molti produttori di sparare fesserie. Sui generi alimentari si comincia a pretendere la "tracciabilitÃ*" più che il "made in"... chissÃ* come mai... sarÃ* forse perchè il "made in" in alcuni casi significa poco o niente?

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    Poi sappiamo tutti che entro certi termini l'economia funziona al contrario... se i Borgani, poniamo il caso molto remoto e puramente ipotetico, fossero venduti a metÃ* del loro prezzo... finirebbero per avere meno clienti. L'attribuzione del rapporto costo/qualitÃ* è spesso una cosa quasi inconscia... però se succedesse gli effetti non sarebbero di sicuro quelli che le regole dell'economia ci dicono...
    In altri termini, Tzadik, se ho ben capito stai dicendo che un certo numero di acquirenti ha necessitÃ* di spendere tanto per motivi che poco hanno a che fare con l'effettivo valore intrinseco del prodotto. In sintesi, costoro puntano a comprare oggetti costosi per dimostrare per esempio agli altri che possono permetterselo.

    Beh, ragazzi, che vi posso dire... se questo è il caso dei saxofoni Borgani, mi guarderò bene dal prenderli in considerazione. Eppure una qualche valenza devono averla se alcuni di voi, decisamente competenti in materia, oltre a Mr. Lovano che ci mette pure la reputazione e la faccia, li apprezzano. Vuol dire che, se è vero che provengono dalla Cina, aspetterò che il produttore si decida ad abbattere drasticamente gli attuali prezzi prima di riconsiderarli. In alternativa, si possono prendere in considerazione direttamente i sax Cinesi di recente produzione. Dicono che i Cinesi imitano tutto, perciò non credo che avranno problemi ad imitare i Borgani... Come vedi, Tzadik, vado contro-corrente. Per me lo strumento musicale non è uno "status symbol". Non penso di essere il solo a pensarla in questo modo...

    Tanti anni fÃ*, quando ero un pischello da liceo, un vivace insegnante di lettere narrava l'aneddoto di un pittore burlone che a una sua mostra, tra le opere esposte, inserì un vasetto di vetro contenente una sostanza scura. Quel vasetto recava l'etichetta "merda dell'artista". Tutti i visitatori si chiedevano cosa avesse voluto significare l'autore esponendo quel vasetto. Pare che fosse il prodotto di una normale digestione, ma l'umanitÃ* si continuava a domandare se quella merda rivestisse un qualche significato meritevole di attenzione ed eventualmente di spalancare il portafogli. Ci pensai sopra parecchio su quell'aneddoto. Alla fine mi persuasi che quel simpatico professore aveva mandato un messaggio molto chiaro: "uagliò, non fatevi prendere per il c*lo da messaggi falsi o ambigui... " E' per questo che oggi, se mi trovo ad acquistare un sax nuovo, il "made in", la storia pregressa, il blasone, eccetera mi interessano molto poco.

  15. #135
    Visitatore

    Re: Borgani,assemblati in Italia ma provenienza Cina? SarÃ* vero?

    Citazione Originariamente Scritto da govons
    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    ... "Premiata Fabbrica SupercÃ*zzola con Svergolamento a Destra. Made in Via Lattea"

    ma non era "scappellamento a destra"?
    Mi pare che tu abbia ragione, Govons. Mi scappello sia a destra che a sinistra, in omaggio alla tua buona memoria. :D

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