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Discussione: Che ne pensate delle scale?...

  1. #1

    Che ne pensate delle scale?...

    Sono andato a rivedermi l'argomento "scale" molto ben fatto e chiaro, dal momento che è molto importante farle quotidianamente con i relativi arpeggi ,a partire da subito mi metto di buona lena (prometto).
    Mi piacerebbe sapere come si comportano i saxofonisti del forum. :BHO:

  2. #2
    Visitatore

    Re: Sondaggio tecnico

    personalmente le reputo molto importanti, tanto da affrontarle quotidianamente e con molta regolaritÃ*..ad esempio ora mi sono cimentato su esercizi con scale minori armoniche e bachiane applicato sul volume 1 aebersold..

  3. #3

    Re: Che ne pensate delle scale?...as

    La domanda mi pare quanto meno superflua.

    Scale ed arpeggi sono la base minima ed indispensabile per qualsiasi sassofonista.

    Se qualche aspirante sassofonaio non ne è consapevole è meglio che che si dedichi al calcetto, al volano, all'ippica o ad una bella collezione di francobolli.

    Ciò detto bisogna piuttosto evidenziare che quando si è in grado di suonare in tutte le tonalitÃ*, partendo da ogni grado, tutte le scale maggiori, minore armoniche e minore melodiche, nonchè tutti i rivolti delle triadi maggiori, minori, diminuite ed aumentate (traslitterazione dall'inglese, in italiano forse è più corretto chiamarle eccedenti :BHO: ) e loro estensioni, si è solo a metÃ* dell'opera: infatti così facendo si usano soltanto gli intervalli di seconda, di terza e di quarta.

    In realtÃ* le scale offrono una tavolozza molto più ampia di intervalli ......... but that's another story!!!!
    Tenore Selmer Mark VI
    Alto Cannonball Big Bell Stone Series
    Soprano Yamaha YSS 675
    Wind Control. Yamaha WX5

    My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
    Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/

  4. #4

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    quoto in pieno mad ;)
    Citazione Originariamente Scritto da Mad Mat
    Scale ed arpeggi sono la base minima ed indispensabile per qualsiasi sassofonista.
    è quello che dice il mio maestro ad ogni lezione ripetendo " tecnica!! tecnica!! " :D
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
    Alto > Selmer, Super Action II Serie Jubileé / SML RevD
    Tenore > Yanagisawa T902 / SML GoldMedal
    Baritono > Conn 12M

  5. #5

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Tecnica sì, ma anche consapevolezza di quello che si sta eseguendo!
    E' importante eseguendo scale, arpeggi ecc. pensare ad ogni nota che si fa da ogni punto di vista possibile, cioè grado della scala di riferimento, risoluzioni naturali della nota (ad andare e a venire), combinazioni di accordi possibili sulla scala di riferimento, ecc. Però per certe cose servono anche alcune nozioni di armonia...
    Così facendo, diventa moolto più faticoso anche il più semplice degli esercizi, e la velocitÃ* di esecuzione relativa, perchè se si suona velocemente ma non si riesce a star dietro alle dita con la mente, è solo mera tecnica e basta, che porta a diventare buoni se non ottimi esecutori, ma nient'altro.
    Alto Grassi Prestige
    STM 8* met, Rico 8
    LaVoz Hard-issime, Rico 4

    Tenore Selmer Mark VI '73 DELAC
    Rag ER-1 7*, Dukoff M6 *115 rework(?)
    V16 5, Rico d'ogni tipo 4

    °Smokin' sax all life long just leaves you bad cough and a mad Blues thirst...°

  6. #6

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Io non ho il tempo di prepararmi suonando le scale... non conosco l'armonia... sono un buon lettore ma non vado più in lÃ* di questo. Non ho le basi minime ed indispensabili per essere un saxofonista.
    In genere il lavoro mi lascia solo 15-30 minuti al giorno (non ho locali insonorizzati) e in genere non bastano per vuotarmi la testa dai casi che ho avuto e dai dolori della gente che ho visitato: dovrei ritirarmi evitando di suonare con le basi che ho!
    E vero, e io lo so bene e lo ammetto, che senza scale è come suonare senza avere tecnica che in questo modo non si va da nessuna parte... ma sono così appasionato che vado avanti lo stesso. Spero che la passione e la predisposizione, misericordiose protettrici dei saxofonai sfigati come me, possano coprire le carenze.
    Questa sera per es. ho potuto suonare dalle 21 alle 22 in terrazzo con l'EWI preparandomi i brani che faremo nei concerti prossimi (Impressioni di settembre, Starless and bible black, Afterglow; ci ho messo anche Beirut e In the sentimental mood come fatti dagli Steps Ahead)... anche stasera non ho fatto le scale.
    ... lo so, sono un pessimo suonatore, un pessimo saxofonista.
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
    B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
    Akai Ewi 5000

  7. #7

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da docmax
    ... lo so, sono un pessimo suonatore, un pessimo saxofonista.
    Mah, non credo proprio. ognuno vive la musica come può e secondo le proprie esigenze... se tu senti che così va bene, allora è ottimo... non devi giustificarti con nessuno...
    "Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."

  8. #8

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Non è una giustificazione ma un'ammissione!
    Forse con il passare del tempo avrò più possibilitÃ* di dare un'organizzazione allo studio musicale ma, speriamo di avere ancora i denti :lol: (che ovviamente curo con dicreta attenzione).
    Giovani, che di tempo ne avete, prendete le basi da un buon maestro (e lasciate crescere il vostro "cuore" musicale).
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
    B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
    Akai Ewi 5000

  9. #9
    Visitatore

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Beh... purtroppo te le trovi sempre davanti, le scale, quindi tanto vale impararle a memoria. Non tutte, naturalmente. Se uno riesce ad acquisire maggiori, minori naturali melodiche e armoniche, esatonali, diminuite, blues, pentatoniche, ha giÃ* il 90% del materiale che gli serve per comporre e improvvisare.

    Il vero problema comincia dopo averle imparate, quando si tratta di applicarle praticamente alla ricerca di un proprio modulo espressivo. Stando così le cose, mi pare che sia inutile mandarle a memoria tutte assieme. Meglio, per esempio, che uno si prenda uno "standard" che gli piace. Successivamente lo scompone per accordi, ad ognuno dei quali sovrappone una scala sulla quale prova a fraseggiare. Poi prova a "cucire" assieme le varie frasi. Da ultimo può tentare di eseguire quello standard in varie tonalitÃ*. Sembra facile...

    Quando uno può dire di aver trovato un suo linguaggio musicale? Mah... quando, nel corso dell'improvvisazione, non pensa più al diavolo di scala che sta utilizzando in quel momento, ma si concentra esclusivamente sull'espressione, direi. Sembra facile...

    Oh, naturalmente mi sto riferendo alla mentalitÃ* jazzistica, non a quella classica. Per il classico le scale sono un fatto puramente tecnico. Il classico legge, esegue ed eventualmente manda a memoria un determinato brano, badando soprattutto alla "bella esecuzione".

    Il jazzista manda a memoria solo "l'ossatura" del brano. Il resto lo deve fare lui, anche e soprattutto in termini di interpretazione. E' per questo che nel jazz esistono spesso, fortunatamente, molte versioni dello stesso brano, tutte diverse.

    Nel jazz la scala equivale alla tavolozza dei colori per il pittore. Nel classico la scala è un "ostacolo" da superare. Non se la prendano i classici che frequentano il Forum ma, almeno per quanto riguarda il sassofono, la vedo così. Dirò di più: non mi piace il suono del sassofono classico. Preferisco, su questo strumento, il suono jazz, magari (a volte ma non sempre) sguaiato o urlante, ma sempre sinceramente "comunicante".

  10. #10

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    Per il classico le scale sono un fatto puramente tecnico. Il classico legge, esegue ed eventualmente manda a memoria un determinato brano, badando soprattutto alla "bella esecuzione".

    Il jazzista manda a memoria solo "l'ossatura" del brano. Il resto lo deve fare lui, anche e soprattutto in termini di interpretazione.
    Questa volta non sono del tutto d'accordo con emiliosansone. Ti posso assicurare che anche per i classici l'interpretazione è importantissima e suonare un brano classico non è un esercizio meccanico. Certo, nel jazz probabilmente puoi permetterti di stravolgere un brano (ma siamo sicuri che non si possa fare anche nel classico?).
    Non voglio generare l'ennesima stucchevole guerra classicoidi vs. jazzoidi (personalmente ho la fortuna di amare tantissimi generi musicali, dalla classica al jazz, dal blues al rock, alla musica popolare,...). Ho voluto solo puntualizzare che suonare musica classica non vuole dire fare solo una bella esecuzione. Se ascolti lo stesso brano suonato da Mondelci, Marzi o Brizzi, sentirai tre diverse interpretazioni.

    Citazione Originariamente Scritto da Mad Mat
    Scale ed arpeggi sono la base minima ed indispensabile per qualsiasi sassofonista.
    Verissimo! Però, come dice giustamente docmax, moltissimi di noi vedono la musica come divertimento e svago dalle normali attivitÃ* quotidiane. Pertanto, purtroppo, il tempo che viene dedicato allo studio delle scale può risultare ridotto rispetto all'importanza che rivestono.
    Personalmente, potendo suonare a casa solo sabato e domenica (e non potendo stressare tutto il giorno i vicini), cerco di dedicare alle scale almeno il 30% di ogni seduta di studio, metronomo alla mano. Non è assolutamente sufficiente (soprattutto perchè manca la continuitÃ* quotidiana), ma mi serve a mantenere una discreta agilitÃ* delle dita.
    C: Selmer SA 80 II - Meyer 6M (Menaglio) - Rico Select Jazz 3
    C: Yamaha YAS-23 - 4C (sax da battaglia)
    S: Borgani Jubilee Gold24k - Jody Jazz HR* 5 - Vandoren blu 3
    T: L.A. Ripamonti Master Old Vintage - Zagar Cool School 7* - Rico Royal 3

  11. #11

    Data Registrazione
    May 2008
    Località
    Bologna, nella bassa però...
    Messaggi
    1,555

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da mario
    Mi piacerebbe sapere come si comportano i saxofonisti del forum. :BHO:
    Dico la mia...
    Dipende tutto dal punto al quale aspiri...
    Se vuoi suonare per divertirti e basta essendo consapevole dei tuoi limiti liberissimo di farlo...
    Se vuoi suonare a livello semi professionistico le scale devono essere il tuo pane quotidiano...
    Se vuoi arrivare a suonare a livello Professionistico devono diventare la tua ossessione, fino a farle parte integrante di te...
    Solo così potrai "pensare velocemente", e, per es. quando "vedi" una "G7 alt" sai muoverti sulla scala giusta...
    Frank.
    in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....

  12. #12

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Ottima sintesi... :zizizi))
    C: Selmer SA 80 II - Meyer 6M (Menaglio) - Rico Select Jazz 3
    C: Yamaha YAS-23 - 4C (sax da battaglia)
    S: Borgani Jubilee Gold24k - Jody Jazz HR* 5 - Vandoren blu 3
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  13. #13

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    Per il classico le scale sono un fatto puramente tecnico. Il classico legge, esegue ed eventualmente manda a memoria un determinato brano, badando soprattutto alla "bella esecuzione".
    .... una semplice operazione di " copia - incolla " :D-: infatti in poche settimane di studio si diventa ottimi musicisti classici :shock: !! ... scusa emilio , ma hai idea di quanti parametri devi considerare e rispettare quando studi le scale (vedi la prima pagina delle "Gammes di Londeix ) e nell'affrontare uno spartito di classica ??? hai mai suonato classica in duo con un pianista ?? e in ensemble con alti strumenti ???
    nel jazz ci vuole talento , preparazione , tecnica e gusto per la musica .... e a firenze ho capito che è difficile ma molto piacevole suonare jazz ...... ma da qui a dire che il classico fa semplicemente
    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    legge, esegue ed eventualmente manda a memoria un determinato brano
    non mi trova assolutamente daccordo !!
    per me è bello il jazz , il blues , il funk , la classica , il rock .... e se uno vuole suoinare bene deve lavorare sodo !!
    Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
    Dipende tutto dal punto al quale aspiri...
    Se vuoi suonare per divertirti e basta essendo consapevole dei tuoi limiti liberissimo di farlo...
    Se vuoi suonare a livello semi professionistico le scale devono essere il tuo pane quotidiano...
    Se vuoi arrivare a suonare a livello Professionistico devono diventare la tua ossessione, fino a farle parte integrante di te...
    questa di frank è la considerazione esatta in assoluto e quoto in pieno !
    ...e sicuramente caro emilio , non dipende dal genere di musica che fai..... :saputello !
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
    Alto > Selmer, Super Action II Serie Jubileé / SML RevD
    Tenore > Yanagisawa T902 / SML GoldMedal
    Baritono > Conn 12M

  14. #14

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Quoto sal.
    "Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."

  15. #15

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    studiare le scale non seve a nulla. :ghigno: :bugia: :bugia: :bugia:
    gli accordi ancora meno :fischio:
    non mi resta che studiare qualche gradino
    ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

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