Pagina 2 di 5 PrimaPrima 1234 ... UltimaUltima
Risultati da 16 a 30 di 70

Discussione: Che ne pensate delle scale?...

  1. #16

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    a me è successo questo:
    ho sempre trovato le scale molto noiose, anche quando studiavo il pianoforte o la chitarra, quindi mi sono applicato sempre molto poco prendendo continui rimproveri dagli insegnanti di turno...da quando suono il sax, o meglio, da quando "studio il sax" con un insegnante le cose sono cambiate, non tanto perchè mi piaccia fare scale, ma perchè mi danno un pretesto per suonare ed esercitarmi anche quando non sono proprio dell'umore giusto...non sono un tipo, a differenza forse della maggior parte di voi, che quando è "giu" trova positivo suonare , se non ci stò con la testa non mi esce una nota, mi frustro e mi deprimo ancora di più!... non sò se per voi è lo stesso comunque la pratica delle scale non risponde a questa mia "umoralitÃ*" (...ammazza che brutta parola che mi è uscita!) e riesco quindi a suonare anche nei momentacci.
    Tutto sommato questo è positivo... che dite?
    tenore: conn transitional matr.256xxx - Ottolink STM florida - vandoren v16 metal t77- ance varie
    alto: Yamaha yas 32 - brilhart eboilin 5* (in prestito)
    soprano:Yamaha yss 475 II - Vandoren V5 S35

  2. #17

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Diciamo che son fondamentali...quando non funziona l'ascensore!!!! :lol:
    A parte gli scherzi, quoto in pieno Frank, dipende quello che si vuole fare e dove si vuole arrivare! Io ad esempio se non mi ci posso dedicare un'oretta al giorno, come minimo per scaldare lo strumento faccio scale e arpeggi. Anzi, da quando ho ricominciato a farle, non c'è niente da fare, l'improvvisazione risulta più semplice! sarÃ* banale ma è così.
    L'unica rabbia che posso provare è verso di me, quando non riesco a suonare quello che voglio (J.Coltrane)

    Tenore YTS-61; Soprano Selmer SA I - Alto Grassi 1974

    DisegniJazz

  3. #18

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Io invece sarei sostanzialmente d'accordo con emiliosansone. Il mio punto di vista e' basato sul fatto che provo a suonare jazz col sax e canto classica col coro. Con il quale coro mi sono esibito piu' volte in compagnia di musicisti e cantori professionisti.

    Cos'e' l'arte? Boh? CHi lo sa? Per me si ha arte quando un qualcuno (artista?) trasmette una emozione al proprio pubblico tramite la propria opera.

    La componente "arte" per un musicista di classica e' praticamente nulla (con qualche eccezione per i solisti). Al musicista classico dai lo spartito e lui lo esegue, ed i suoi compiti sono 1. suonare le note giuste, 2. andando a tempo, 3. seguendo le indicazioni dello spartito e del direttore. Fatto 100 il contenuto artistico di un concerto di musica classica, IMHO il 99% spetta al compositore ed il restante 1 per cento se lo dividono direttore e solisti.

    E con questo non voglio sminuire la professionalita' del musicista classico. Eseguire un brano classico come e' scritto richiede una enorme competenza tecnica, paragonabile (se ha senso fare paragoni) a quella necessaria ad esempio per pilotare un jet, cosa che probabilmente e' piu' facile. Il punto e' che e' tecnica, non arte. Infatti, le emozioni trasmesse da un concerto di musica classica derivano dalle intenzioni del compositore, e non da quelle dei musicisti. I quali, direttore compreso, hanno sostanzialmente il compito di non alterare le intenzioni originali dell'artista. Ed i quali musicisti possono suonare un requiem dolcissimo e struggente anche se in quel momento sono ink...zati neri (li ho visti io!!!).

    In un concerto jazz l'esecutore trasmette direttamente le emozioni che prova in quel momento, in misura anche maggiore delle emozioni trasmesse dalla struttura del brano, e cioe' dal compositore. Tra due musicisti jazz, uno dei quali sia bravissimo tecnicamente ma abbia poco da dire musicalmente e l'altro sia anche parecchio meno bravo ma abbia l'arte dentro preferisco il secondo. Per un musicista classico, se ci devo cantare con il coro, preferisco quello bravo tecnicamente. Ed io stesso, quando preparo un concerto con il coro, penso alla tecnica e non all'arte.

    Io comunque a scale, arpeggi e pattern dedico piu' del 50% del tempo totale di studio.
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  4. #19

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da re minore
    Io comunque a scale, arpeggi e pattern dedico piu' del 50% del tempo totale di studio.
    ... dopo tutto il discorso mi apettavo che dicessi : "mai fatta una scala in vita mia " :lol: ;)
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
    Alto > Selmer, Super Action II Serie Jubileé / SML RevD
    Tenore > Yanagisawa T902 / SML GoldMedal
    Baritono > Conn 12M

  5. #20

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da puchusax
    .... ho sempre trovato le scale molto noiose, anche quando studiavo il pianoforte o la chitarra ....
    Questione di gusti!

    Io, quando ho cominciato a suonare, per due anni non ho fatto altro che suonare scale. Non perchè me lo imponesse qualche insegnante ma perchè mi piaceva farlo e godevo come un riccio studiandole. Il piacere stava nel riuscire ogni giorno a superare i miei limiti di principiante senza prefiggermi di diventare come Brecker. Se il giorno prima suonavo la scala di reb maggiore a 130 bpm il giorno seguente cercavo di arrivare a suonarla pulita a 135 bpm e così via di giorno in giorno. E' un pò lo stesso piacere che si prova quando si corre da amatori. Anche se sei conscio che non sarai mai in grado di correre la maratona in 2 ore e 12 puoi comunque provare piacere cercardo di correre 10 Km prima in 50 minuti, poi in 48, poi in 45 e così via.

    Anche con il pianoforte mi è sempre piaciuto suonare l'Hanon che è pura meccanica.
    Tenore Selmer Mark VI
    Alto Cannonball Big Bell Stone Series
    Soprano Yamaha YSS 675
    Wind Control. Yamaha WX5

    My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
    Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/

  6. #21

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da Mad Mat
    per due anni non ho fatto altro che suonare scale. Non perchè me lo imponesse qualche insegnante ma perchè mi piaceva farlo e godevo come un riccio studiandole
    non esagerare mad :D , comunque sono daccordo con te .... è bello fare a gara con te stesso , e poi basta 15 minuti al giorno fatte bene e al metronomo , e i risultati si vedono :saxxxx))) ! ( come sempre ha ragione il mio maestro :: )
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
    Alto > Selmer, Super Action II Serie Jubileé / SML RevD
    Tenore > Yanagisawa T902 / SML GoldMedal
    Baritono > Conn 12M

  7. #22
    Visitatore

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Vedo che Re Minore, più sopra, ha centrato molto bene le differenze tra approccio classico e approccio jazzistico.

    Aggiungo ancora qualche riga, tanto per gradire.

    E' chiaro che la tecnica strumentale è importante per tutti: classici, jazzisti, "poppisti", sperimentalisti, eccetera. Tuttavia, come ha giÃ* rilevato Re Minore, nel jazz la genialitÃ* non sempre e non necessariamente è collegata a una grande tecnica. Lester Young ai suoi primordi era per lo più considerato un poveraccio che non sapeva suonare. Poi su quella pista si sono incamminati musicisti del calibro di Stan Getz...

    Nel post precedente mi sono limitato a esprimere esclusivamente il mio punto di vista. Non ho mai pensato di utilizzare il sassofono in modo "classico", perchè la cosa non fa per me: dato che sono un vecchio pazzoide con tendenze vagamente anarcoidi, non mi va di rimanere rigidamente collegato allo spartito, a meno che non stia eseguendo esercizi tecnici. Devo dire che anche in questo caso, però, non vado in cerca della perfezione: mi basta riuscire a infilare tutte le note più o meno al posto giusto. Non faccio molto caso ai crescendo, diminuendo, ppp, fff, "con grazia", "con ardore", "con furore" e via dicendo. Questo comportamento mi mette automaticamente fuori dai "classicoidi". Pazienza: il saggio dice che uno deve accettare i propri limiti.

    Mi pare che ci sia poco da discutere sull'impiego primario del sassofono: a tutt'oggi se questo strumento si è affermato in ambito "colto" lo dobbiamo prevalentemente ai modernisti, tra i quali spiccano fulgidamente gli improvvisatori. Negare questo vuol dire negare l'evidenza dei fatti.

    Detto ciò, mi risulta che siano in corso dei coraggiosi tentativi di rilanciare il sassofono pure in ambito classico. Onore al merito e all'impegno, ma diciamola tutta, ragazzi: sarÃ* dura incrinare la fama di "jazz-symbol" che ha ormai raggiunto da tempo questo strumento, con inevitabili ricadute nel pop in genere, "liscio" compreso.

    Oh, naturalmente, come sempre, ho espresso soltanto delle personali opinioni.

  8. #23

    Data Registrazione
    Mar 2006
    Località
    Pellezzano (SA)
    Messaggi
    713

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Mad Mat, proprio a Verona facevo tante scale, con il metronomo, e mi registravo pure,
    vergognandomi di me stesso (tutto consigliato da Fasoli a Siena Jazz).

    Spero che sei ancora a Verona se no con la tua velocitÃ* hai giÃ* passato il Brennero
    e sei arrivato chissÃ* dove...

    Buone scale (c'è anche la musica) e chi va piano...
    :saxxxx)))
    alto Trevor James
    soprano Jean Michael
    imboccature Berg Larsen / Yamaha
    ance Vandoren

  9. #24
    Visitatore

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    io invece preferisco i fraseggi "tecnici"..non ci posso fare niente..certo ci deve pure essere un minimo di musicalitÃ*..chi mi sa dire invece come si improvvisa su un blues in sol (sax alto , quindi sib in do) usando le scale armoniche, bachiane e superlocria?

    la struttura è la seguente
    sol7/sol7/sol7/sol7/
    do7/do7/sol7/sol7/
    la-7/re7/sol7/re7/

  10. #25

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    Mi pare che ci sia poco da discutere sull'impiego primario del sassofono: a tutt'oggi se questo strumento si è affermato in ambito "colto" lo dobbiamo prevalentemente ai modernisti, tra i quali spiccano fulgidamente gli improvvisatori. Negare questo vuol dire negare l'evidenza dei fatti.
    Nessuno ha mai voluto negarlo. Un'affermazione molto simile a questa me la fece a lezione un professionista che suona solo classica e contemporanea, quindi...
    L'unica cosa che si obiettava era l'affermazione per cui l'interpretazione sia una prerogativa solo del jazzista. Non è così. Chi suona musica classica non legge solamente uno spartito, non deve solo seguire le indicazioni di dinamica, non deve solo stare a tempo. Un brano classico può essere interpretato in molti modi diversi. Mi è capitato, studicchiando il concerto di Glazounov, di suonare alcune frasi con freddezza, facendo tutte le note giuste, rispettando le dinamiche, ecc... Poi ho provato a risuonare le stesse frasi con qualche dritta interpretativa dell'insegnante e mettendoci del mio (per quanto permesso dalle mie capacitÃ*). Il risultato è cambiato, eccome se è cambiato!
    E mi sento di dissentire anche con re minore (niente di pesonale, s'intende) quando dice che il musicista classico mette in campo tecnica e non arte. Proprio per i motivi sopra citati. Oh, naturalmente è vero che l'arte di un brano classico è espressa per la maggior parte dal compositore, ma ritengo che il rapporto non sia 99 a 1.
    Poi, credo che nessuno metta in dubbio la varietÃ* interpretativa e la genialitÃ* degli artisti jazz! Dico di più: mi piacerebbe moltissimo imparare quel linguaggio (e probabilmente cercherò di farlo da settembre, ma non so se avrò risultati accettabili in quella direzione).
    Dico questo con profondo rispetto delle opinioni altrui, naturalmente! ;)
    Siamo andati, per l'ennesima volta, clamorosamente OT... :mha...:
    C: Selmer SA 80 II - Meyer 6M (Menaglio) - Rico Select Jazz 3
    C: Yamaha YAS-23 - 4C (sax da battaglia)
    S: Borgani Jubilee Gold24k - Jody Jazz HR* 5 - Vandoren blu 3
    T: L.A. Ripamonti Master Old Vintage - Zagar Cool School 7* - Rico Royal 3

  11. #26

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    condivido alto23 :bravo: , io mi diverto da un paio di settimane a strimpellare standard giazz cercando di capire le loro tonalitÃ* e scale ( molto diverse da quelle classiche che ho sempre studiato ) semplicemente per capire e conoscere il più possibile sul sax e sulla musica ( perchè dovrei rinchidermi in un genere musicale e poi magari parlare di un altro che neanche conosco :mha...: ??!)
    io consiglio a tutti quelli che suonano uno strumento di confrontarsi con tutti i generi musicali sia che piacciano oppure no solo così si fÃ* esperienza e si è competenti ( spero!) :saputello !
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
    Alto > Selmer, Super Action II Serie Jubileé / SML RevD
    Tenore > Yanagisawa T902 / SML GoldMedal
    Baritono > Conn 12M

  12. #27

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Mi fa piacere che Sal incoraggi chi come me non ha tempo dicendo che con 15 minuti di scale i risultati si vedono... Proverò :bugia: lo prometto! Fai bene Sal a non fermarti al classico anche se gli insegnati classici puri ti sconsiglieranno questa "schizofrenia" musicale.

    @ alto23 - I classici sono classici ed eseguono certi virtuosismi che lasciano senza fiato, il sax classico è bello la mia stima per chicompie gli studi classici è alta, solo che per emozionarmi con il repertorio classico... .

    @ puffosky - Mi piace sempre di più ascoltare e partecipare alla produzione del genio artistico, specie quando avviene in diretta e senza il filtraggio della lettura musicale, non influenzata da esecuzioni meccanicamente predeterminate da uno studio "solido"(nel jazz succede spesso così). Mi piace anche studiare Parker, Coltrane, ecc. nei soli trascritti senti come escono le loro idee nel tuo sax con le tue mani, ma suonare sempre così non mi esalta come invece mi capita quando lascio gli schemi e mi faccio trasportare dove l'improvvisazione mi può portare.

    Con i miei tempi questo è lo studio che mi posso permettere.
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
    B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
    Akai Ewi 5000

  13. #28

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    doc mi piace sempre il tuo modo di vedere la musica , sempre aperto e disponibile :yeah!) !
    non chiudiamoci :saputello !
    ... e poi suoni benissimo , io devo ancora studiare per fare i solo come i tuoi ;) !
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
    Alto > Selmer, Super Action II Serie Jubileé / SML RevD
    Tenore > Yanagisawa T902 / SML GoldMedal
    Baritono > Conn 12M

  14. #29
    Visitatore

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    Nel classico la scala è un "ostacolo" da superare. Non se la prendano i classici che frequentano il Forum ma, almeno per quanto riguarda il sassofono, la vedo così. Dirò di più: non mi piace il suono del sassofono classico. Preferisco, su questo strumento, il suono jazz, magari (a volte ma non sempre) sguaiato o urlante, ma sempre sinceramente "comunicante".
    Il Nous ti fulmina se ti legge! :lol: :lol: :lol: in ogni caso sono d'accordo con te! :saxxxx)))

  15. #30
    Visitatore

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da re minore
    Io invece sarei sostanzialmente d'accordo con emiliosansone. Il mio punto di vista e' basato sul fatto che provo a suonare jazz col sax e canto classica col coro. Con il quale coro mi sono esibito piu' volte in compagnia di musicisti e cantori professionisti.

    Cos'e' l'arte? Boh? CHi lo sa? Per me si ha arte quando un qualcuno (artista?) trasmette una emozione al proprio pubblico tramite la propria opera.

    La componente "arte" per un musicista di classica e' praticamente nulla (con qualche eccezione per i solisti). Al musicista classico dai lo spartito e lui lo esegue, ed i suoi compiti sono 1. suonare le note giuste, 2. andando a tempo, 3. seguendo le indicazioni dello spartito e del direttore. Fatto 100 il contenuto artistico di un concerto di musica classica, IMHO il 99% spetta al compositore ed il restante 1 per cento se lo dividono direttore e solisti.

    E con questo non voglio sminuire la professionalita' del musicista classico. Eseguire un brano classico come e' scritto richiede una enorme competenza tecnica, paragonabile (se ha senso fare paragoni) a quella necessaria ad esempio per pilotare un jet, cosa che probabilmente e' piu' facile. Il punto e' che e' tecnica, non arte. Infatti, le emozioni trasmesse da un concerto di musica classica derivano dalle intenzioni del compositore, e non da quelle dei musicisti. I quali, direttore compreso, hanno sostanzialmente il compito di non alterare le intenzioni originali dell'artista. Ed i quali musicisti possono suonare un requiem dolcissimo e struggente anche se in quel momento sono ink...zati neri (li ho visti io!!!).

    In un concerto jazz l'esecutore trasmette direttamente le emozioni che prova in quel momento, in misura anche maggiore delle emozioni trasmesse dalla struttura del brano, e cioe' dal compositore. Tra due musicisti jazz, uno dei quali sia bravissimo tecnicamente ma abbia poco da dire musicalmente e l'altro sia anche parecchio meno bravo ma abbia l'arte dentro preferisco il secondo. Per un musicista classico, se ci devo cantare con il coro, preferisco quello bravo tecnicamente. Ed io stesso, quando preparo un concerto con il coro, penso alla tecnica e non all'arte.

    Io comunque a scale, arpeggi e pattern dedico piu' del 50% del tempo totale di studio.

    Sono d'accordo anche con te. Per esempio ascoltando Wagner o Morricone (due geni) penso "ma come ha fatto a pensarle e scriverle? a cosa si è ispirato? che emozioni trasmette?" non penso mai "Cosa vuole dire il primo violino?E il fagotto?" Ascoltando un opera di musica classica certo,si provano emozioni, ma l'opera è quella, non c'è interpretazione. Per quanto riguarda l'interpretazione secondo me è fondamentale nella musica. Per esempio ascoltare "Knockin' on heavens'door" di Bob Dylan e la reinterpretazione dei Guns 'n roses....è lo stesso brano ma è completamente diverso. Mentre ascoltando una sinfonia, che sia fatta da questa o quell'orchestra...è uguale. Lo so,sono palesemente OT.

    Comunque le scale le uso quando scaldo lo strumento o quando non so cosa suonare :ghigno:

Pagina 2 di 5 PrimaPrima 1234 ... UltimaUltima

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)

Discussioni Simili

  1. Le Scale
    Di ModernBigBand nel forum Principianti
    Risposte: 179
    Ultimo Messaggio: 21st October 2019, 17:09
  2. Risposte: 14
    Ultimo Messaggio: 7th January 2013, 17:23
  3. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 23rd July 2012, 11:04
  4. Scale
    Di Sansu nel forum Principianti
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 4th September 2011, 15:02

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •