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Discussione: Equalizzazione del sax

  1. #1

    Equalizzazione del sax

    Beh......inauguro la nuova sezione con un quesito, che tipo di equalizzazione andrebbe applicata alla traccia del sax in fase di mix?

    Io infatti mi trovo un po in difficoltà a tirar fuori il suono che mi piacerebbe, sia dal sax che dal flauto......fermo restando che per prima cosa bisogna partire da una buona base gia in fase di registrazione, quindi avere un buon suono di base, come andrebbe trattata la traccia audio del sax?
    Finora ho spaciugato e provato di tutto, ma quando ottengo qualcosa è per pura botta de cu. e non sono ancora riuscito a inquadrare quale sia il metodo corretto da seguire.
    Alto Yamaha 875 EX Gold Plated
    Tenore Rampone & Cazzani Performance
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  2. #2
    https://photos.app.goo.gl/N4HybME7ruHbJxKNA

    Quello che so per certo è che per iniziare è meglio togliere tutte le frequenze fino ai 100 Hz.......perchè in quel range non c'è niente di buono, ma solo del rumore, percui togliendo queste frequenze in genere si eliminano eventuali rimbombi di fondo generati dall'ambiente in cui si registra.
    Poi, per quello che riguarda la voce, nel caso di un cantato, mi riesce piu facile intervenire con l'equalizzazione, ma per quanto riguarda il sax mi si complicano le cose.
    In generale, quello che ho capito osservando quello che fanno quelli bravi, è sempre meglio intervenire in levare.......e cioè non alzando le frequenze che ci sembrano migliorare il suono, ma al contrario, è meglio cercare le frequenze che peggiorano il suono, e abbassare quelle.
    Ma il sax mi risulta ancora abbastanza ostico da equalizzare e processare in maniera soddisfacente.
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  3. #3

  4. #4
    Moderatore L'avatar di Isaak76
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    Sull'equalizzazione esistono diverse correnti di pensiero ma quella fondamentale è l'equilibrio tra il proprio gusto (quindi soggettivo), quello reale (del "pubblico", ciò che si aspetterebbe un ascoltatore esterno) e quello tecnico (il massimo che si può ottenere con le strumentazioni a disposizione).

    La voce probabilmente è più semplice da gestire rispetto a uno strumento a fiato, è anche giusto cercare di tagliare le frequenze basse per l'eliminazione dei disturbi, rumore di fondo, bump (non quelli dell'amplificatore ma i rumori dettati dalla diteggiatura del sax), ma il vero problema è che il sax quando lo si registra è tendenzialmente cupo, conseguentemente occorre lavorare molto sulle basse frequenze (sopratutto il tenore).

    Per esempio in questo brano (The Masquerade, suonato con un becco molto proiettivo e sparato) avevo iniziato ad abbassare già dai 500hz a scendere fino all'eliminazione completa perchè il mio obbiettivo era appunto avere un timbro chiaro e pulito senza però portarlo all'esasperazione.
    Infatti quando si schiarisce troppo occorre tener sott'occhio le alte frequenze agendo sia sull'EQ che sui limitatori/compressori.

    Il risultato finale alla fine mi era piaciuto (esecuzione a parte), proprio perchè avevo già in mente fin dall'inizio la timbrica che volevo e con un po' di smanettamento avevo trovato la quadra ... quadra che probabilmente per un altro brano, di genere differente, probabilmente non andrebbe bene. Ogni registrazione è a sè; si possono seguire linee guidi, ma poi occorre plasmarle nel contesto.


    Soprano: Yamaha Yss-475II
    Jody Jazz HR 6* - Selmer S90-180
    Tenore: Yanagisawa T901 + Neck T92 (bronze)
    Vandoren V5 T35 & V16 T7
    WBS M2 7
    Tenore: Grassi Professional '86
    Otto Link STM 6*
    WBS VT1W 7 (copia Dukoff Hollywood Zimberoff 7)

    La musica è la tua propria esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento.
    Charlie Parker

  5. #5
    Si infatti in alcuni brani l'equalizzazione riesce piu facile, e in altri è difficile saltarci fuori, poi c'è anche il problema dell'ascolto, perchè in fase di mixaggio bisognerebbe avere una buona qualità di ascolto, che non vuole necessariamente dire avere delle belle e costose casse, ma vuol dire avere quello che è piu funzionale nel tuo ambiente. Io per esempio mixo in cuffia, e ne uso diversi tipi, per poter avere piu feedback, e uso anche degli auricolari della Apple, che sono dei normalissimi auricolari, ma mi aiutano a testare il suono perchè con questi auricolari....che suonano molto bene, vengono risaltate le frequenze medio alte, percui li uso per controllare che suono sta uscendo fare. In genere, faccio andare la traccia su diversi apparati, cuffie, monitors, casse, auricolari, e se alla fine la traccia suona discretamente vuol dire che va abbastanza bene.

    https://youtu.be/gJpkjQ-Pokw?si=MqZ-jaEsTEYuOYvI posto questo video tanto per ........
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  6. #6
    Moderatore L'avatar di Isaak76
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    Eh si, l'aspetto monitor è fondamentale e lo spiega molto bene nel video.
    Anch'io uso cuffie monitor ... le AKG k240 che come le casse Yamaha offrono un'ascolto abbastanza neutro, poco colore e solo successivamente ascolto in cassa e auricolari.
    Ecco, stando sul discorso del video, le casse ho delle Mackie MR524 molto belle e potenti (nel loro piccolo) ma che enfatizzano forse troppo le basse e di fatto ho preferito spostarle nel reparto HIFI/giradischi che in accoppiata a un piccolo equalizzatore e un amplificatorino valvolare tiran fuori un suono che adoro, mentre per il mio studietto sono passato alle KRK Rockit 5 che pur essendo meno potenti offrono un'ascolto equilibrato ... non tipo Yamaha che sono fredde, ma con quel poco di colore che rendono l'ascolto gradevole.
    Infine l'ultimo test è il lettore Mp3 con auricolari Sony WF-C500 (pur costicchiando solo le più economiche) e a livello personale ho trovato la pace dei sensi.

    Un fattore importante secondo me è anche l'aspetto scheda audio.
    Ormai il livello è aumentato molto e con una minima spesa porti a casa una discreta/buona scheda, anche perchè il lavoro maggiore lo fa il software, tuttavia la vera differenza con una scheda professionale sta nel fatto che già al suo interno offrano (o offrivano perchè si stanno spostando anche loro sul software) effetti e processori hardware di primo livello.
    Come esperienza personale ho una TC Konnekt 24D che collegata a un Mac e operativa al 100% (prima che la Apple introducesse il S.O. a 64bit) offriva una dimensione di suono che via software non sono mai riuscito a replicare, un livello d'ambiente in cui riuscivi proprio a percepire in che posizione e a che distanza fosse lo strumento, quindi non ti dico il dispiacere che ho avuto quando hanno aggiornato il sistema operativo
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    Tenore: Grassi Professional '86
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    WBS VT1W 7 (copia Dukoff Hollywood Zimberoff 7)

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    Charlie Parker

  7. #7
    Io uso un vecchio Mackbook pro del 2012 a cui ho fatto cambiare sia la memoria, che ora è da 16gb, che il disco rigido, che ora è un ssd da 1tb. e per ora se la cava benissimo per fare questo lavoro.
    Come scheda audio sto usando una Arturia AufiofuseII, e una Behringer 204HD......una la uso quando sono in Italia, e l'altra quando sono all'estero....praticamente ho due homestudio.
    Come monitor uso le Presonus Eris e5 e le cuffie che uso per mixare sono le AKG K240.....in Italia ho anche una cassa Avantone.
    Poi ho varie casse e cassettine, cuffie varie per controllare che tutto suoni piu o meno omogeneo.
    Un aiuto abbastanza grande, per me che non ho ancora sviluppato un gran sensibilità in fase di mix, sono i plugin che ho a disposizione....ne ho alcuni della Arturia che hanno dei preset su equalizzazione e compressione, che spesso mi danno una bella mano.
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  8. #8
    Apparentemente non centra niente col tema, ma accenno anche al discorso microfoni....ne ho diversi, un po perchè è normale che la curiosità ti spinga a comprarne, e un po perchè comunque in determinate occasioni è bene avere la possibilità di scegliere, a seconda del risultato che si vuole ottenere.
    E ultimamente sto usando con soddisfazione il classico Shure SM57.......
    questo microfono non è di sicuro il microfono migliore che si possa comprare, ma ho notato che spesso mi tira fuori dai guai, e non solo quando registro strumenti, ma anche con le voci, per il semplice motivo che è molto facile da equalizzare, percui anche se la registrazione in se sembra meno riuscita, poi in fase di mix riesco a tirarci fuori un risultato che mi piace di piu, rispetto ad altri microfoni che sulla carta sono migliori.
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