Dopo alcuni anni in cui mi cimento con il mio soprano cinese (o giù di lì), dopo aver imparato a suonare le note (tutte, almeno quelle in registro) discretamente intonate ed omogenee (e belline penso), dopo aver preso veramente in orecchio lo strumento, devo dire che queste sono cose relativamente agevoli da ottenere, nonostante sentissi da sempre dire il contrario.

La cosa a mio parere impegnativa, perché deve andare contro nel mio caso a un paio di decenni di prassi, è quella di considerare (realmente, non nei desideri o nelle sole impressioni) il soprano uno strumento completamente a se stante, non un sassofono-che-tanto-visto-che-suono-il-tenore-faccio-presto-a-imparare-anche-il-soprano.

E’ stato impegnativo, non perché difficile, ma perché ha richiesto tempo, costruirmi un’idea mentale del soprano come strumento completamente diverso, però credo di esserci arrivato. Non me ne sono accorto di punto in bianco, ma è stata una presa di coscienza graduale.
Perché dico ciò? Perché suono i due strumenti (sopr e ten) in modo diverso, come approccio, come attacco delle note, come uso delle pause, come articolazioni, usando schemi e modelli diversi. Li uso però anche in ambiti musicali distinti, cosa che immagino mi ha agevolato. Io, tutti penso, abbiamo dei “pattern” che suoniamo in maniera più o meno frequente ed inconsapevole, dati da studio, abitudine ecc. Beh, tra tenore e soprano sono diversi.
Ho voluto fare una “prova del nove”, suonando qualcosa al tenore e poi cercando di replicarlo al soprano, e viceversa. Proprio non mi suonano, non mi sembrano “pertinenti”.

Forse qualcuno si potrebbe chiedere (o forse no) come ci sono arrivato. Ci sono arrivato come estensione di un pensiero: per avere un suono intonato al mio soprano, che non è proprio il top di gamma, ho dovuto avere esattamente in testa il suono delle singole note e per ottenere l’obiettivo me le sono cantate mentalmente tantissimo. Io per un periodo avevo come pensiero costante il suono delle note, nota su nota… e sono andate tutte a posto, quando ho preso in mano lo strumento. Oggi sono precise, devono esserlo perché mi "suonano giuste" solo se sono intonate.
Fatto ciò, mi è venuto spontaneo suonarmi tali note in mente, prima come salti di tono, poi costruendomi delle frasi che mi “suonassero” bene, che mi piacessero. E così, pensiero su pensiero, ho iniziato a costruirmi un mio modo di suonare il soprano. Alla fine del processo, il mio modo di suonare il soprano è diverso dal mio modo di suonare il tenore.

Ecco, siccome sono contentino del risultato che sto iniziando a ottenere, volevo condividerlo e se qualcuno vuole dire la sua parli, anche solo per dirmi che non ho scoperto nulla di nuovo