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Discussione: Problema intonazione note acute - sax Ripamonti V- Jazz Custom VI

  1. #1

    Problema intonazione note acute - sax Ripamonti V- Jazz Custom VI

    ciao, chiedo se anche ad altri capita quello che è capitato a me. qualche mese fa ho acquistato un bellissimo ripamonti v jazz custom satinato argentato... suono pieno e poderoso, mi piaceva proprio molto. dopo qualche giorno però mi accorgo che le note acute (dal RE al FA, quella del palmo della mano sx per capirci) erano tutte crescenti, anche di un aquarto di tono. faccio provare il sax anche al mio insegnante, musicista professionista, che riscontra in effetti il problema. torno al negozio durante un workshop di un sassofonista / artigiano e insieme al venditore mi vendono un chiver da lui prodotto che grazie al flusso d'aria diverso in effetti corregge il problema di intonazione. per un pò suono con questo nuovo setup, ma la settimana scorsa ritiro fuori il chiver originale. il suono non è paragonabile, il chiver originale da un corpo bellissimo al suono che non voglio perdere.
    qualcuno ha sperimentato per caso la stessa cosa?
    ho chiamato anche in Ripamonti e in maniera molto disponibile mi hanno detto che adesso valutano il problema e mi fanno sapere
    intanto se qualcuno ha commenti in merito sono ben accetti
    grazie ciao
    Tenore: L.A. Ripamonti V- Jazz Custom-VI - Dukoff D8* / Aizen TSLS 9 / Drake SOS 8L
    Alto: Selmer SA 80 II - Meyer 7
    Soprano: L.A. Ripamonti V-Jazz - R&C Maurino 10
    Akai EWI USB

  2. #2
    Hai fatto controllare lo strumento da un tecnico?

    Che il problema sia reale l'hai appurato... ma un tecnico può dirti se dipende da una errata messa a punto dello strumento o se dipende dal design dello strumento.

    Mi sembra strano che sia una questione di chiver però... se fosse il chiver i problemi li avresti più distribuiti sulle note dove apre il portavoce sul chiver (... ma non è solo quello purtroppo).
    Però è comunque una cosa che puoi verificare: ti basta suonare le note alte palmari palmari e verificare cosa succede all'intonazione.

    Per questi test usa sempre un paio di accordatori differenti.
    Se sono digitali, verifica di non usare pile ricaricabili.
    Verifica anche a quanto vuoi accordare (440 Hz o 442 Hz)... potrebbe essere semplicemente che lo strumento è settato diversamente dall'accordatura che stai misurando.

    (Puoi farti una tabellina in Excel... per visualizzare la divergenza percentuale tra 440 Hz e 442 Hz).


    Ci sono diversi aspetti da valutare per misurare l'intonazione di uno strumento: l'intonazione "statica" e il "pitch tendency".
    Alcuni strumenti su alcune zone tendono ad avere una intonazione più "caratteristica".
    Non sono cose immediate da misurare.

    Quando mi chiedono di valutare l'intonazione di uno strumento, premesso che lo strumento sia in condizioni tali da poter dire che l'intonazione non sia inizialmente influenzata altri fattori (tamponi che non chiudono...)... mi ci vuole più di qualche prova per comprendere bene almeno l'intonazione.

    L'ideale è sempre avere dietro 3 o 4 bocchini e ance di svariato tipo e rigidità.
    L'intonazione è influenzata sia da chi suona, sia da cosa stai usando per suonare lo strumento.

    Avere uno strumento molto alto in pitch non necessariamente significa che lo strumento suona meglio. Succede spesso che per impressionare chi suona, lo strumento venga settato "alto" di pitch... ma questo comporta conseguenze non trascurabili (e non preveidibili) anche sul suono.

    Inoltre ogni regolazione che fai lo strumento non influenza linearmente il pitch... quindi anche il tecnico deve essere sensibile.


    ... questo non toglie che sull'esemplare che hai possano esserci stati problemi in fase di costruzione o semplicemente un controllo di qualità che ha fallito.

  3. #3
    ho un sax tenore identico al tuo ma con finitura dark vintage satinato anno 2012
    non noto alcun problema di intonazione
    utilizzo una dozzina di becchi tra cui Dukoff vintage e Aizen ma TSSL
    concordo che il sax ha un bellissimo suono !

    tienici informati su cosa dirà/farà Ripamonti che è sempre molto disponibile come i suoi collaboratori

  4. #4

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    Buonasera, anch'io per il custom VI in rame mi sono rivolto direttamente da Ripamonti. Gentili e disponibili ed ovviamente ti settano lo strumento in modo ottimale.
    Sax tenore S.A.80 II Jubilee
    Selmer Soloist-Otto Link Stm
    Legere Signature
    Fisarmonica super Lucchini Stradella

  5. #5
    Mi meraviglio che avendo consultato un tecnico non abbia controllato l'apertura delle chiavi palmari sinistre.......
    Di solito questo problema se non ci sono problemi seri di costruzione, si risolvono regolando l'apertura delle chiavi.
    Nel tuo caso che sono crescenti, devi diminuire l'apertura.
    Per creare spessore e diminuire l'apertura , prova a mettere del nastro adesivo sul sugherino del palmare , magari creando più strati finchè non senti la nota intonata.
    Inizia dal re , e controlla con l'accordatore se l'intonazione migliora man mano che riduci l'apertura.
    Ricorda quando fai l'ottava di mantenere la stessa emissione di fiato per esempio dal re medio basso al re acuto.
    Se così risolvi, e credo che dovresti risolvere al 90%, dopo dovresti sostituire il sugherino del palmare con uno più spesso equivalente agli strati di nastro adesivo usato più il sugherino originale.
    Naturalmente controllerai tutte le altre chiavi palmari sinistre gradualmente fino al fa o fa#.

  6. #6
    questo aspetto dell'altezza delle chiavi (nel tuo caso palmari ) è un bel problema.

    la mia esperienza è che in relazione alla intonazione rilevano alcuni aspetti (ancia bocchino emissione impostazione ) in maniera determinante.
    purtroppo l'intonazione è un concetto che non è solamente riferibile alla altezza della nota ma alle relazioni del suono inteso nel suo complesso.

    spesso può accadere (a me è successo di verificarlo con una miriade di sax ) che si ottenga una action (altezza chiavi al risparmio) che ti consente una intonazione perfetta ma "povera" .
    le alternative sono due o tre :
    o ti adegui alla linea di pensiero "dominante tra i riparatori" e abbassi come dice anche Mspecial quelle chiavi palmari.
    (ma potresti rendere il suono povero ma intonato)
    o modifichi l' altezza di tutte le altre chiavi alzandole cercando di trovare un punto di equilibrio dal punto di vista della intonazione ed omogeneità.
    (questo è un lavoro davvero complicato perchè devi poterlo fare con un riparatore che non soltanto sappia farlo ma che ti consenta di lavorare insieme : ogni apertura influenza in maniera determinante le relazioni tra le note e tutta una serie di aspetti secondari .)
    altro aspetto che devi considerare in questa seconda ipotesi è la tua capacità e consapevolezza in relazione alla emissione e gestione della impostazione.
    potresti essere costretto a riconsiderare l'emissione che diventa più difficoltosa e la azione delle dita che diventa più lenta nonchè una maggiore difficoltà a riempire il buco tra due note che desideri legare.

    di recente mi è successo più o meno la stessa cosa .
    prima di ritamponarlo faccio provare il mio sax ad un professionista e pur riconoscendo un suono straordinario identifica nella parte delle palmari un problema :
    rispetto alla sua abitudine ed al suo setup risultava crescente.
    il problema è che nel mio caso e con il mio setup questo non succedeva .
    dove sta la verità ?
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  7. #7
    La verità è che il suono te lo costruisci negli anni.
    È un processo che per qualcuno è più lungo, per qualcun altro è molto complicato...
    ... per pochissimo invece è una cosa naturale.

    ... ma l'intonazione la puoi misurare in maniera insindacabile.

    Altra cosa da ricordare è che ogni persona può avere delle tendenze personali nell'intonazione, tendenze che poi vengono mitigate o amplificate in peggio dallo strumento (sia dal tipo di strumento sia come è settato).

    I fattori su investigare sono molteplici... ma se la nota rimane intonata è più facile gestirla.
    Viceversa... invece.

    Quello che è complicato fare è fare settaggi di fino.
    ... cambi ancia = può cambiare leggermente la tendenza per l'intonazione.
    ... cambi bocchino = può cambiare leggermente la tendenza per l'intonazione.

    Quindi bisogna trovare un "punto di ottimo", variando alcuni parametri (postura, bocchino e ance) e vedere come procedere.

  8. #8
    dal canto mio posso dire che con buona pazienza e una limetta per le unghie sono riuscito a sistemare il sax come preferisco .
    sulle palmari l'intervento è stato semplice , un po più complicato per tutte le altre chiavi .
    magari ne parlerò diffusamente in altro messaggio.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  9. #9
    Grazie a tutti per le risposte e gli interventi! ho provato a ridurre la corsa della palmari come consigliato, ma ho avvertito una "perdita" nel suono.
    successivamente sono riuscito a parlare direttamente col sig. Ripamonti che molto gentilmente è rimasto al telefono con me e mi ha consigliato di provare ptima di tutto a controllare l'emissione e quindi lavorare sul come io produco quelle note. sicuramente mi sta costando un pò di fatica e attenzione ma sicuramente sto ottenendo risultati tangibili. per il momento non voglio abbassare la corsa delle palmari per non perdere in qualità del suono. poi vediamo. sicuramente a complicare la cosa ultimamente sto provando diversi becchi (Aizen TSLS 9 e Drake SOS 8) ... ma quanto è bello studiare e ricercare e provare e riprovare... grazie a tutti perchè mi siete molto di aiuto!
    scusate se ho tardato nella risposta ma non sono molto pratico dell'utilizzo del forum
    ciao
    D
    Tenore: L.A. Ripamonti V- Jazz Custom-VI - Dukoff D8* / Aizen TSLS 9 / Drake SOS 8L
    Alto: Selmer SA 80 II - Meyer 7
    Soprano: L.A. Ripamonti V-Jazz - R&C Maurino 10
    Akai EWI USB

  10. #10
    Un consiglio che posso darti se solo alcune note non sono intonate è quello di prendere un intonatore cromatico o una tastiera e di far suonare la nota di interesse, finché non ce l'hai chiarissima in testa. Te la puoi cantare anche, in modo da "farla tua".

    Poi suonala al sax, prestando attenzione che il la nota "ti canti" bene all'orecchio.

    Infine controlla con l'intonatore. Potresti scoprire che hai iniziato a suonarla intonata.

  11. #11
    Citazione Originariamente Scritto da dollysaxdolly Visualizza Messaggio
    Grazie a tutti per le risposte e gli interventi! ho provato a ridurre la corsa della palmari come consigliato, ma ho avvertito una "perdita" nel suono.

    D
    Se il problema intonazione è dovuto all'errata apertura delle chiavi palmari, è chiaro che provando a registrare le chiavi chiudendole sentirai un suono più controllato, e quindi meno "sparato".
    Come anche se togliessi addirittura del tutto la chiave, sentiresti ancora un suono più forte , ma magari crescente di un semitono......
    Come ti avevo consigliato anche il signor Ripamonti ti consiglia di controllare l'ottava con la stessa emissione di quella medio bassa.
    Potresti fare ancora un altra cosa che influisce sull'intonazione delle palmari, e cioè controllare l'apertura del portavoce sul chiver, che non sia molto aperto.
    Di solito una apertura normale non dovrebbe superare i 2 mm.

  12. #12
    come dice Tza il suono si costruisce negli anni .
    Mspecial poi ti ha dato una ulteriore dritta " controllare l'ottava con la stessa emissione di quella bassa."

    questo è il modo per procedere correttamente e senza il timore di combinare pasticci.
    il problema è che molti sassofonisti non sono in grado di applicare questa regola perché magari applicano dei correttivi .
    per questo il setup ed il sax che va bene per me magari non va bene per un altro sassofonista e discorso analogo per il sax e per l'altezza delle chiavi.

    ti dico come procedere se vuoi essere certo che il problema non sia tuo ma del sax e di conseguenza modificarlo a tuo piacimento.
    il principio è che il sax (tutte le note del sax) si possono suonare con la stessa unica emissione senza modificare né la pressione del labbro né il morso .
    questo che è un principio teoricamente molto semplice corrisponde all'atto pratico per intervalli molto piccoli e diventa più complicato per intervalli molto ampi.
    l'esempio tipico è suona un sol centrale con una unica emissione chiudi gli occhi e facendoti aiutare da una amica a tua insaputa falle premere il tasto del sol diesis.
    se il suono con la semplice pressione del tasto risulterà omogeneo ed intonato vorrà dire che sei in grado con una unica emissione di suonare due note ad un intervallo di un semitono.
    (questo espediente lo puoi replicare anche per intervalli più ampi sino ad una ottava come diceva Mspecial o addirittura ancora di più).

    Passiamo alla risoluzione del tuo problema .
    Suona la nota do diesis acuto (con il suono che ti piace quindi con il collo che preferisci) a quanto hai riferito dovrebbe essere intonata.
    quindi a tua insaputa fai aprire la prima palmare re. e vedi che succede.

    Io ho proceduto così per tutte le note del sax ma il mio intervento è stato radicale (tutti i sugheri e spessori del sax)
    nel tuo caso se hai correttamente valutato il problema potresti essere in grado di risolverlo con poco.
    (diversamente vorrà dire che il tuo riferimento non è corretto e quindi il do diesis è già fuori dalla " intonazione corretta"
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

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