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Discussione: memorizzare le progressioni (di un brano)

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  1. #1

    memorizzare le progressioni (di un brano)

    ciao a tutti

    volevo sapere come memorizzate VOI le progressioni / accordi di un brano.
    quale tecnica usate? se suonate più strumenti in diverse tonalità, quali tecniche usate per trasportare?

    spero che la domanda sia chiara

    un saluto
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  2. #2
    sto tentando di imparare a ragionare coi numeri dei gradi dei diversi accordi... e di memorizzare la sequenza dei numeri con le alterazioni del caso...
    in concert pitch... e poi di volta in volta pensare a come si trasforma il numero nell'accordo corrente per lo strumento che ho in mano...

    passare a questa modalità se sei abituato agli accordi nudi e crudi per il tuo taglio di sax, lo sto trovando parecchio faticoso...

  3. #3
    privatamente mi hanno consigliato lo stesso metodo.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
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  4. #4
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    Io ho provato in vari modi, suonando le fondamentali e poi gli arpeggi sul sax, ma alla fine, il metodo PRE ME migliore è stato quello di suonarmi gli accordi alla tastiera, sempre nella tonalità "nostra", quindi spostando a -2 l'apparecchio, per sentire il suono che abbiamo noi nella testa. Così facendo non devo pensare a trasportare e posso concentrarmi meglio su ciò che voglio suonarci sopra. Ovviamente è buona cosa fare un'analisi armonica del brano, pregressa, ma a volte le progressioni sono talmente intricate e "prive di senso", che non basta. Questo è il mio metodo e da un po' funziona discretamente, ma non so se consigliarlo agli altri
    Tenore Grassi Ammaccato '77
    Tenore Conn Transitional '34
    Tenore Grassi Wonderful '81
    Otto Link STM Usa 7*, Rigotti 3 Strong
    Alto Grassi '76,
    Otto Link STM Early Babbitt 7*, Rigotti 2 strong
    Soprano Grassi Prestige Bimbo '82
    Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong

  5. #5
    il mio limite più grande è la poca memoria .
    due metodi mi aiutano parecchio.
    suonare con il sax la linea del basso e quindi collegando gli accordi .
    quando non suono e ho dei tempi morti (tipo quando sono in auto nel traffico) a mente ripeto la progressione degli accordi come fosse una poesia.
    se ascolto il brano spesso faccio lo stesso.

    il passaggio successivo sarà quello che indicava Schu per ora però sono soddisfatto se imparo il brano in una tonalità
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  6. #6
    Proprio stamattina stavo leggendo il Volume 76 di Aebersold "How To Learn Tunes".
    Propone tanti spunti, ma più che altro da buoni consigli. E ovviamente dice anche che ognuno deve trovare la sua strada.
    Anche io sono negatissimo con la memoria, però ultimamente faccio così:
    1) imparo il tema, di solito le melodie sono più facili da ricordare.
    2) faccio l'analisi armonica del brano. Credo sia fondamentale rintracciare centri tonali e cadenze.
    3) faccio la corrispondenza melodia-armonia, di solito nella melodia ci sono le note più caratteristiche degli accordi. Quando c'è un accordo alterato ad esempio, capita che la melodia si "appoggi" su quella nota alterata dell'accordo.
    4) suono tutta la struttura prima con le toniche, poi con arpeggiando i gradi dell'accordo.

    Insomma, tutta sta roba perché da piccolo non imparavo le poesie a memoria!

  7. #7

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    Quoto fcoltrane sopra; in più, quando ancora tentavo di studiare sul serio, mi aiutavo pensando i ii/v/i come progressione di quarte.
    Cerco di spiegarmi; alcuni brani, guardando le toniche degli accordi, si possono pensare come progressioni di quarte. La sezione A di Autumn Leaves per esempio la penso A/D/G/C/F/B/E
    Bisogna memorizzare i maggiori e i minori,ovviamente,e le alterazioni.iPoi per cambiare tonalità cambia il punto di partenza e via.
    In alcuni brani i compositori variano questo schema alterando le quarte. Gerry Mulligan, Line for Lyons: E/ AmD7/G#m7C#7/F#m7B7/E ecc
    Altra variazione: enarmonia. Sempre Line for Lyons, sez.B Bbm7/Eb7/Ab maj7/Db7,che è C#7/F#7/B7/Em ecc.
    Da maggiore a minore: All the things you are Sez. A1 Dm7/G7/C7/Fmaj7/Bbmaj7/Em7/Amaj7/-/Sez.A2 rimane sul la passando a minore Am7/D7/G7 ecc.
    Scende di mezzo tono,lo stesso brano sez.B F#m7/B7/Emaj7/-/Eb (!) m7/Ab7/Dbmaj7
    Ma in ogni modo sempre quarte rimangono. Spero sia di qualche utilità. Scusate se per consuetudine ho postato progressioni in mi bemolle.

  8. #8
    Passavo qui per caso e provo a risponderti.
    Secondo me la cosa più efficace è arpeggiare accordo per accordo in vari modi col sax.
    Potresti magari prima cantare i bassi, poi eseguire i bassi col sax, poi iniziare gli arpeggi ascendenti, poi discendenti, poi suonare solo un determinato grado di ogni accordo (tonica, terza, quinta, settima, 9..etc).
    Quando hai fatto tutto questo vedrai che ti ricordi per forza il brano e soprattutto hai interiorizzato il colore degli accordi, che ti ritroverai per i prossimi standard (che tanto girano sempre più o meno intorno alle stesse cose) =)

    Per i cambi di tonalità la cosa migliore, è come ti hanno consigliato, pensare ai gradi degli accordi.
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  9. #9
    ho iniziato a ragionare in modo diverso da come facevo. prima memorizzavo solo la sequenza, così come la si suona. ora invece penso al grado con le sue alterazioni (minore, maggiore, settima, aumentato, etc...) dal grado ricavo l'accordo. oltre ad essere più funzionale, lo trovo anche più comodo.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
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  10. #10
    Facciamo un esempio... misura 3 e 4 di Out of Nowhere (j. green)
    la pensereste come II-7 V7 mezzo tono sopra la tonalità?... oppure la pensereste come sub II-7/V sub V7/V?
    oppure come II-7 V7 mezzo tono sopra la tonalità consapevolmente al fatto che è il II V della sostituzione di tritono della dominante?

    la stessa progressione c'è in Just Friends (j. klenner) misura 7 e 8
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  11. #11
    La cosa migliore per me è memorizzare la struttura con arpeggi vari per arrivare ad improvvisare da solo facendo sentire il giro SENZA BARARE. Se i cambi si sentono poco o suonano meccanici vuol dire che il giro non l hai ancora interiorizzato e quindi torni sulle cellule da studiare meglio (tipicamente dove gli accordi sono più fitti ecc) . Hope this helps

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    Orgoglioso membro danzante della "Ostello Quarna Nightmare Band"

  12. #12
    Ciao Alessandro, la cosa migliore è memorizzare i gradi come già ti hanno suggerito.
    Pero' non basta, mi spiego meglio, la cosa piu' importante è la funzionalità degli accordi, faccio un esempio proprio su out of nowhere

    alle misure 7 ed 8 c'è un II- V7 che va al VI- , ma piuttosto che pensare a questo è meglio pensarlo un II V del secondo grado, questo aiuta sia l'armonia che il fraseggio.
    In quanto se voglio alterare in V penso di "entrare" nel secondo grado, ossia la mia frase risolverà sul II-
    Comunque la cosa piu' importante è trovare un modo semplice e rapido di pensare le progressioni, se a te risulta piu' veloce un metodo tuo personale e ti funziona bene usalo senza problemi.
    Io in genere nel fraseggio penso molto agli intervalli ad es. il tema di out of nowhere inizia con 5 6 7 9 quindi se devo suonarlo in un'altra tonalità anche difficile ad es. Db per me sarà Lab Sib Do Mib.
    Ti dico la verità quando praticherai questo tutti i giorni per diverso tempo ad un certo punto penserai a queste cose sempre meno, poichè saprai riconoscere ad orecchio certe progressioni e certi intervalli e quindi sarai molto piu' rapido nel fare queste operazioni mentali.
    Anche io nell'insegnamento sprono i miei allievi a ragionare cosi', purtroppo non tutti ci riescono...in ogni caso la cosa PIU' IMPORTANTE in assoluto è suonare sui dischi, non sugli aebersold e soprattutto levare la carta dagli occhi.Impara i temi ad orecchio dai dischi, ci metterai di piu' ma:

    1 svilupperai molto di piu' l'orecchio musicale che per chi improvvisa è una qualità imprescindibile, a meno che uno non si diverta a fare gli stessi pattern tutta la vita....
    2 ascoltando i dischi e dovendo ascoltare il brano diverse volte per tirare giu' il tema (o il solo) non ascolterai solo le note, ma la pronuncia, le inflessioni, gli accenti, il vibrato ecc. farai uno studio sul linguaggio del jazz oltre che sul tema in sè
    3 un brano studiato in questo modo approfondito difficilmente si dimentica. Un tema studiato un pomeriggio davanti al real book lo dimenticherai in una settimana, a meno di ripeterlo per diversi giorni.
    www.fabriziodalisera.com nuovo album e nuovo sito web 2019.
    www.youtube.com/watch?v=CFcW_VQe7ko
    Fabrizio D'Alisera & Max Ionata "Crossthing" www.youtube.com/watch?v=PGZLj2tnhzk"
    Theo Wanne endorser

  13. #13
    Grazie bb ...trovo ineccepibile quanto dici

  14. #14
    certo fabrizio... sto lavorando in questo modo da un po' e devo dire che ho risolto tanti problemi e i brani si imparano alla grande

    ps ci vediamo presto!
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  15. #15
    "Anche io nell'insegnamento sprono i miei allievi a ragionare cosi', purtroppo non tutti ci riescono...in ogni caso la cosa PIU' IMPORTANTE in assoluto è suonare sui dischi, non sugli aebersold e soprattutto levare la carta dagli occhi.Impara i temi ad orecchio dai dischi, ci metterai di piu' ma:

    1 svilupperai molto di piu' l'orecchio musicale che per chi improvvisa è una qualità imprescindibile, a meno che uno non si diverta a fare gli stessi pattern tutta la vita....
    2 ascoltando i dischi e dovendo ascoltare il brano diverse volte per tirare giu' il tema (o il solo) non ascolterai solo le note, ma la pronuncia, le inflessioni, gli accenti, il vibrato ecc. farai uno studio sul linguaggio del jazz oltre che sul tema in sè
    3 un brano studiato in questo modo approfondito difficilmente si dimentica. Un tema studiato un pomeriggio davanti al real book lo dimenticherai in una settimana, a meno di ripeterlo per diversi giorni."
    Da scolpire nella roccia!
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
    STM NY 7*, Guardala MB II, Ottolink TE 8 (by Simone Borgianni)
    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
    Sopr. Werner Roth Silver '60 - Super Session J

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