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Discussione: Impressioni di… Sakkusu

  1. #1

    Impressioni di… Sakkusu

    Qohèlet insegna che c’è un tempo per ogni cosa.
    In teoria, le passioni dovrebbero essere affare per i (più) giovani; ma se una passione prende in età (più) avanzata, preghiamo di aver nel frattempo raggranellato abbastanza saggezza per viverla con l’equilibrio che, allora, è davvero necessario.
    La musica, invero, è passione che mi accompagna da sempre; col tempo non si è sopita,anzi, si è fatta più profonda ed esigente: l’ascolto non è più sufficiente, occorre fare.
    Sì, ma fare cosa?In casa c’è un pianoforte, basterebbe farlo accordare e sipotrebbe riprendere qualche filo lasciato pendulo una trentina d’anni fa, alle soglie dell’università.
    Poi, avviene che mia figlia sia ammessa alla sezione musicale delle medie inferiori e le assegnino il clarinetto: sotto dunque a procurarle lo strumento per lo studio, e quando questo arriva a casa, il bravo papà prova a montarlo (come si può pretendere che a dieci anni si sia in grado di capire quale pezzo vada dove, e in che modo?) e a vedere come (se)suona… e quel soffio smuove d’un tratto decenni di polvere e la passione lì sotto assopita.
    Saggezza, si diceva.
    Fortuna vuole che la locale scuola di musica organizzi dei mini-corsi di introduzione per chi fosse incuriosito da qualche strumento ma non sia poi così certo di volersi imbarcare sin da subito nell’avventura (anche il lato economico ha il suo peso, dopotutto).
    Visto che si può scegliere, decido di provare col sax: mi attira di più e si evitano così possibili confronti interni che potrebbero essere comunque imbarazzanti...
    L’incontro di presentazione coll’insegnante è la prima occasione che ho in vita mia di prendere in mano un saxofono, anche se la mia maestra è perplessa e quasi mi accusa di barare… possibile?
    Be’, visto che assolutamente negato non paio, il prossimo passo è procurarsi un ferro: saggezza impone di andarci piano, talvolta il mattino non precede il buongiorno, così la mossa più logica è ricorrere all’affitto; tre mesi sono un buon compromesso per capire se varrà la pena insistere oppure sia il caso di rassegnarsi (ma col cuore in pace e senza rimpianti per non averci neppure provato).
    Uno Jupiter JAS-567 non sarà il massimo della vita (soprattutto, avendo avuto l’occasione di provare, in quegli stessi giorni, il Sequoia Contralto Silver… ), ma fa degnamente la sua parte e si soffia.
    Ma, man mano che i giorni passano, gli esercizi si susseguono e le note cominciano a uscire con una certa (timida, sicuro, ma) maggior frequenza, sorgono anche le prime sindromi del saxofonista principiante.
    Dapprima è la GYOM (get your own mouthpiece): d’accordo l’opportunità dell’affitto, ma qualcosa di personale e proprio ci vuole; l’insegnante suggerisce uno standard classico, buono quasi per tutti, ed eccomi equipaggiato con becco Yamaha 4C, legatura flessibile BG e ance Rico Royal 3.
    Ma non fai a tempo a tacitare la GYOM che si presenta, puntuale come un esattore del fisco, la GYOS (get your own saxophone), e qui non puoi cavartela con una cinquantina di euro come sopra; un buon ferro per iniziare (tipo lo Yamaha YAS-280) vuole in media novecento euro, da nuovo, e trovare un usato conveniente non è così semplice (aggiungi il mezzo buco nell’acqua già fatto cercando un’occasione su eBay); certo, si potrebbe sempre riscattare lo Jupiter a fine noleggio, ma il negoziante appare un pochino esoso (e poi, diciamocelo, lo strumento proprio non esalta, pur nella sua onestà).
    Girando su eBay (recidivo, eh?) m’imbatto in un’offerta interessante, mi faccio avanti e per centosessantaquattro sterline (che, al cambio, fanno più o meno centottantasei euro), spedizione inclusa, mi aggiudico uno strumento che il venditore afferma essere praticamente nuovo (“acquistato per un principiante che non ha mai iniziato, tirato fuori dalla custodia si è no un paio di volte”): un contralto Sakkusu completo di borsa, becco Yamaha 4C con legatura e copribocchino e qualche altro accessorietto che prima o poi tornerà utile.
    Ma... che accidenti di marca è Sakkusu?
    Molti già sapranno che si tratta degli stencil di Sax.co.uk, il megastore inglese del saxofono: strumenti realizzati in Estremo Oriente e successivamente marchiati col nome del committente (secondo un dipendente di Sax.co.uk, sarebbero fabbricati a Taiwan, dalla stessa azienda che produce a marchio Elkhart, ma l’informazione risale a un po’ di anni fa e chissà se è tuttora così). Come che sia, dalle foto lo strumento pareva effettivamente nuovo di pacca; e d’altro canto, mi son detto, vuoi che un negozio del genere si vada a sputtanare con delle ciofeche insuonabili? Mal che mi vada, non sarà poi tanto peggio dello Jupiter, e con altri sei mesi di affitto avrei speso la stessa cifra.
    E adesso che l’oggetto del mio desiderio (del desiderio di riserva, ovviamente: il Sequoia rimane l’obiettivo vero, ma lo farò mio solo quando ne sarò degno…) è nelle mie mani, è vera gloria?
    Il primo impatto, quello dell’apparenza, è buono: sarà la laccatura dorata più intensa, ma il Sakkusu fa la sua porca figura e anzi, appetto allo Jupiter mi pare assai più elegante (se tutto ciò ha anche un minimo valore…); inoltre, la custodia è sagomata e dotata di spallacci per portarla a mo’ di zainetto (la taschina esterna non è esageratamente capiente, ma la tracolla, le ance e il kit di manutenzione ci stanno tutti).
    Lo strumento appare in perfetto ordine (niente ammaccature, anzi, neanche un graffietto!) e tutte le chiavi aprono e chiudono regolarmente.
    Però un sax non è un soprammobile: apparisse anche un rottame, l’importante è che suoni, e suoni come si deve.
    E allora, sotto col fiato… e il suono c’è; certo, il suono che può dare uno strumentino di poco prezzo e poche pretese come questo — ma non mi pare affatto peggiore di quello che riuscivo a produrre con lo Jupiter: insomma, è un dignitoso entry-level (come quando prendi un cinesazzo ultraeconomico ma hai culo e il ferro non è per nulla malaccio).
    La prova successiva consiste nel giudizio che me ne darà l’insegnante: attendo il verdetto trepidante e… pollice su, non siamo forse al livello dei marchi più blasonati, ma per un principiante par mio può andare più che bene (per il Sequoia, riparliamone fra un annetto almeno, non prima…*); considerato quel che è costato, si può dire che sia stato un affare.
    [A comprarlo nuovo online su Sax.co.uk, inclusa la spedizione internazionale si sarebbe speso poco meno di quattrocento euro: da considerare comunque, non si riuscisse con quella cifra a trovare un buon usato.]
    Dopodiché, se è vero che è il suonatore a fare lo strumento, adesso ho una responsabilità in più, quindi… fiato alle trombe! — anzi, al SAX!
    [* NOTA: mi do appuntamento a tra un anno solo per una questione di prudenza economico-finanziaria, per essere relativamente sicuro che continuerò a suonare e, quindi, che la spesa abbia un senso; altrimenti, percome il Sequoia mi è sembrato “facile” da suonare, sarebbe forse stata la scelta più indicata, anche per un absolute beginner par mio (ma forse non ne capisco ancora abbastanza, se mai ne capisco…).]

  2. #2

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    ...azz... con questo post hai abbondantemente battuto il più prolisso del forum... z'...
    Yamaha YTS 82Z Custom UL [Ludovico...] Algola MK1 0.105 ref. Bucci - Yamaha YTS 62 MK1 Purple Logo chiver G1 [Gian Battista...] 10M Fan Robusto 0.108 ref. Bucci --- Conn C. Melody New Wonder II 1925 [ Cherubino...] mouthpiece Conn Eagle 0.100 ref. Bucci / Yamaha Wind Controller WX5 / WT11... New Entry ancora in attesa di avere un nome... Tenore Buffet & Crampon S1 ...

  3. #3

  4. #4
    ...quelli che sognano un Sequoia e quelli che sognano un selmer...non si trova un sequoia soprano usato...un motivo ci sarà...dacci dentro...

  5. #5
    se l'impegno e la dedizione, nonchè magari la dote e compatibilità che hai scoperto di possedere con lo strumento in affito, porteranno i loro frutti, così come sembra dalla passione con la quale hai scritto e raccontato il "semplice" - non per me ne per te, ma altri potrebbero avere punti di vista differenti - acquisto di uno strumento usato su ebay, (virgola con pausa lunga per prendere fiato / continua sotto)

    la cosa più difficile per te sarà riuscire ad aspettare un anno intero prima che qualsiasi sindrome vecchia o nuova bussi di nuovo alla porta della stanza della tua coscenza dove il buon senso, per ora, è convinto di regnare incontrastato.



    augurandoti il miglior decorso musicale possibile, mi metto in attesa del tuo prossimo appassionante racconto!

    #Rispetto #ForzaDiVolontà #FullGAS

  6. #6

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    Bello , un lungo resoconto che sprigiona passione non c` e` che dire . Anche io ho cominciato a piu` di 50 anni . Ho comprato un 275 e poi cercato un maestro/corso per suonare. Trovato dopo un sacco di e-mail telefonate , un maestro tanto bravo quanto umile. Ancora conservo la sua e- mail di risposta al mio quesito se con piu` di 50 anni si poteva studiare ... " Mi scuso per il ritardo nella risposta ma ero fuori casa per lavoro , ci possiamo vedere ecc. ecc." Per la cronaca o saputo poi cercando su internet che il fuori per lavoro era un concerto a vienna con la rai .... Cosi` e` iniziata la mia avventura con il contralto .... dopo quasi due anni ho dovuto sospendere per problemi famigliari ma quando potro` , ricomincero` ad andare a scuola . Bisogna fare almeno un` ora di esercizi al giorno , e attualmente non posso . Comunque bravo vai cosi` , per ora suona quel che hai , poi col tempo potrai sempre cambiare il ferro !!!!
    Non mi rimane abbastanza tempo per imparare tutto quello che vorrei sapere ....

  7. #7
    L'ammetto: l'ho fatta un po' lunga, ma scrivere mi piace quanto la musica e sovente finisco per lasciarmi andare... (ma non era più o meno quel che Miles rimproverava a Coltrane? ).
    Grazie comunque per la comprensione e, soprattutto, per la pazienza di leggermi (prometto che in futuro cercherò di essere più sobrio...)!

  8. #8
    la sistensi è un dono.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
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    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  9. #9
    Citazione Originariamente Scritto da algola Visualizza Messaggio
    la sistensi è un dono.
    sistensi ?
    Tenore R&C R1 jazz

  10. #10
    sistensi con scappellamento a destra

  11. #11
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    "Sistensi" é vintage , lo mandiamo da un refacer e diventa "sintesi" e così suona meglio


    Schiaccio e baratto ergo sum
    Metronomico della "Ostello Quarna Nightmare Band"
    Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
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  12. #12
    Citazione Originariamente Scritto da schu Visualizza Messaggio
    sistensi con scappellamento a destra
    Giusto , a destra
    « Uomo al bancone: Mi scusi, lei...?
    Mascetti: Antani, come se fosse antani, anche per il direttore, la supercazzola con scappellamento.
    Uomo al bancone: Come, scusi?
    Mascetti: A destra, per due. »
    Tenore R&C R1 jazz

  13. #13

  14. #14
    Citazione Originariamente Scritto da sonnyrollins Visualizza Messaggio
    Giusto , a destra
    « Uomo al bancone: Mi scusi, lei...?
    Mascetti: Antani, come se fosse antani, anche per il direttore, la supercazzola con scappellamento.
    Uomo al bancone: Come, scusi?
    Mascetti: A destra, per due. »
    eh si!! proprio così!!
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
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  15. #15
    Da neo sassofonista ho appena acquistato anch'io un Sakkusu e devo ammettere che suona benissimo per il prezzo che costa.
    Chiaro che sono un principiante e anche se mi deste un meraviglioso Sequoia in mano non ne ricaverei un suono migliore di una vecchia tromba da stadio!
    Per iniziare va più che benone.

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