sarebbe da discutere quale sia " il buon uso " della pentatonica
io ad esempio sono felice di ascoltare una pentatonica e di non riconoscerla perchè gli intervalli sono messi in maniera tale da renderla con un fraseggio "vario".

quando invece il pattern è ripetitivo trovo l'uso della pentatonica tedioso.
quindi una sola pentatonica per due accordi minori che distano un tono? sono scettico ....e spero di essere smentito ma prima desidero sentire .......

nell'esempio di Ionata ad esempio sono stato felice di trovare una pentatonica suonata in maniera tale da rendere il fraseggio " vario" e per nulla monotono.
e prima di trascrivere l'esempio pensavo chissà quale cromatismo avesse inserito ed invece no era una semplice pentatonica .

in pratica la teoria è interessante ma ancor di più è la pratica .
Bergonzi ha scritto un libro di teoria straordinario sulle pentatoniche ma quando suona poi cosa suona?
per non parlare di Chad .......
poi è chiaro che la conoscenza armonica serve sempre.
se ad esempio Bergonzi suona re fa sol lab do (pentatonica con la quinta diminuita ) dipenderà da quale è l'accordo sottostante.
perchè se è re minore è un conto e se se è sol settima è un altro conto.