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Discussione: setup - riassunto mie conoscenze

  1. #1

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    setup - riassunto mie conoscenze

    Ciao amici,
    Spesso nel forum ho letto le difficoltà dei "colleghi" a trovare il loro suono ... il setup ... chi mi fa provare un bocchino ... o addirittura cambi di chiver ... così è anche per me ...
    Il tenore ha un setup molto più delicato del contralto (forse io sono più esigente o comunque lo uso per fare cose differenti) e percepisco a livello di sonorità grosse differenze tra ance differenti e bocchini differenti. Con i tre bocchini che possiedo posso riassumere in questo modo le mie conoscenze che condivido (cortesemente smentitemi se sbaglio) :
    - un bocchino aperto permette maggiore dinamica, espressività e controllo del suono forse a scapito della precisione di intonazione, mentre
    - un bocchino con camera interna grande permette per le note medio-acute un maggiore controllo e migliore sonorità che il bocchino con camera interna più chiusa "trattiene" troppo
    - un bocchino in metallo ha una risposta più brillante e più chiara rispetto ad uno in resina.
    Le ance più grosse invece scuriscono il suono, mentre quelle con numerazione più piccola lo schiariscono rendendolo più brillante.
    La loro posizione invece non mi è ancora molto chiara: posizionare l'ancia più fuori dal bocchino fa utilizzare la parte più spessa e quindi è come se fosse più dura (però è facile stringerla troppo che è come se fosse morbida), mentre posizionarla più verso lo chiver usa tutta la punta del legno e quindi diventa più chiara (ma richiede più aria-fatica che quindi è come se fosse più dura)?
    E' tutto corretto?
    vorrei indirizzare l'eventuale acquisto del mio bocchino senza provarne troppi scartandone alcune tipologie in partenza...
    Quindi a mio gusto quando vorrei un suono scuro, graffiante (e soffiato) mi conviene un bocchino in resina (apertura e camera medie?) con ancia media (2mezzo), mentre quando voglio un suono grintoso, più pastoso e un po' più brillante (da leader) conviene un bocchino in metallo con grande apertura e grande camera con ancia abbastanza dura. Può essere un ragionamento corretto?
    Quando il bocchino è in metallo, a cosa bisogna fare attenzione (apertura, camera, ancia?) per non avere un suono troppo brillante, ovvero per avere dei bassi caldi e corposi e dei medio acuti aperti, pastosi e corposi (amabili e non soffocati-repressi) alla Breker per capirci?
    grazie a tutti per il vostro aiuto
    Alto: Yanagisawa Elimona 800 (1022xx gen80) – Vandoren Jumbo Java A45 (0.085") – Vandoren 2,5
    Tenore: Selmer SA80II (3851xx ago86) – Selmer S80E (0.083") / OttoLink SuperMasterTone 4 (0.075") – Rico 2,5 da definirsi

  2. #2
    Ciao bizax, guarda non mi soffermo sulla tecnica di funzionamento del bocchino, ma ti posso dare le mie impressioni su alcuni bocchini in ebanite che ho usato e che attualmente uso, partiamo da un tone edge di produzione precedente a quelli moderni corretto da Fabio Menaglio con cui mi tropo ottimamente, credo sia il mio preferito. Poi preso dalla curiosità ho provato e comprato un v16 sempre in ebanite, lo trovo leggermente meno pronto del tone edge ma ha un suono leggermente più cupo e meno graffiante ma mi sento di consigliarlo, è davvero un bel bocchino, poi ho anche suonato con uno yamaha custom che secondo me al prezzo che viene offerto e davvero davvero buono, mi ci sono trovato molto bene, e poi ho anche un jody jazz hr che suona potente preciso e facile e anche abbastanza scuro, non sono e non ero affetto da Gam, ma visto che ho cambiato da poco tenore uno mi e stato regalato con il sax (il v16) e il tone edge era un mio sfizio che volevo levarmi. Naturalmente sto parlando di tenore! Spero di esserti stato utile almeno nel reparto consigli su bocchini in ebanite

  3. #3

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    Grazie Eddy,
    info molto preziose.
    Qualcun altro?
    Le mie considerazioni sono abbastanza corrette che nessuno mi smentisce?
    grazie amici
    Alto: Yanagisawa Elimona 800 (1022xx gen80) – Vandoren Jumbo Java A45 (0.085") – Vandoren 2,5
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  4. #4
    Mah...ciò che dici, purtroppo non può essere una "scienza esatta"; ci sono dei becchi in ebanite (o plastica) che sono molto brillanti, come i Vandoren Jumbo Java, i Lakey Jazz o anche i vecchi Colletto Sonor...e per contro dei becchi in metallo che hanno un suono morbido e dolce, come certi esemplari di Ottolink Super tone Master, forse la variante "NY" in particolar modo; e forse anche dei Berg Larsen con camera tipo "3" quella che dovrebbe dare il suono più dolce. Quanto alla durezza delle ance, ricorda che non tutti riescono a suonare con becchi ben aperti ed ance dure (io non ci riuscirò mai...); quindi, non sempre si può scegliere le ance dure convinti che diano un suono più dolce...

  5. #5
    Eh si il discorso di gil68 è corretto. Non ci sono verità assolute, il bello è proprio questo. Ognuno di noi ottiene sonorità magari anche simili con set up diversi.
    Quindi la cosa che conta principalmente,è chi sta dietro a soffiare
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
    STM NY 7*, Guardala MB II, Ottolink TE 8 (by Simone Borgianni)
    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
    Sopr. Werner Roth Silver '60 - Super Session J

  6. #6
    concordo con Bluesax .
    tutto dipende dal tuo standard di suono.
    ad esempio la prima affermazione:" un bocchino aperto permette maggiore dinamica, espressività e controllo del suono forse a scapito della precisione di intonazione"
    presenta una serie di aspetti problematici.
    faccio riferimento solo alla mia esperienza che ha poco di oggettivo.
    da tempo suono con un bocchino in metallo 9 con ancia di plastica media.
    il suono che ottengo ha un certo volume una certa intonazione un certo corpo una certa omogeneità in tutto il registro.

    se passo ad un bocchino concettualmente molto distante , ad esempio un bocchino 5 in ebanite il primo effetto è che salta l'intonazione.
    ossia non riesco a mantenere eguali gli altri elementi corpo volume su tutto il registro. (magari ci riesco sul bb basso ma non sul fa acuto della altra estremità)

    se invece riduco il volume ed il corpo magari riesco a migliorare l'intonazione.
    tutto questo per dire che la mia abitudine la fa da padrone.

    aggiungo poi che la forma del bocchino ha la maggiore influenza su emissione e suono, ed inserisco un ulteriore aspetto problematico.
    il bocchino che si prende più aria non è il bocchino più aperto che possiedo (un 10 stella otto link metallo) ma un guardala che come apertura è 8 8 stella.




    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  7. #7
    Indubbiamente la forma interna del becco e la scelta del tipo di ancia influenzano molto la resa finale. L'apertura e il materiale di per se hanno minore rilevanza. Fondamentale è il tipo di emissione e il modo di imboccare.
    Per le ance il discorso va di pari passo, ci sono ance che si sposano meglio con alcuni bocchini rispetto ad altri, la durezza dell'ancia ha una certa proporzione in base all'apertura del becco ma anche qui tutto è relativo, dipende da una serie di fattori soggettivi. Se l'ancia la metti più fuori rispetto al ciglio del becco, risulterà più dura perchè sfrutterai la parte più spessa che vibra meno. Al contrario se la sposti più in dentro risulterà un po più morbida. Ma per fare questo tipo di regolazioni serve avere un buon controllo sul suono.
    Io gioco un po con queste regolazioni quando ad esempio l'ancia sta "finendo", per tenerla in vita ancora un po la spingo più fuori.
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
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    STM NY 7*, Guardala MB II, Ottolink TE 8 (by Simone Borgianni)
    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
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  8. #8
    Alla luce delle informazioni espresse, hai più o meno deciso il bocchino che vorresti comprare?

  9. #9

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    ciao amici,

    Eddy ha parlato molto bene del V16 e qualcuno lo ha nella firma mentre qualcun altro lo descrive troppo brillante? Algola perchè lo hai scelto?

    Gil68 grazie per il tuo contributo, mi hai messo un dubbio: ci sono bocchini in metallo più dolci degli ebanite e lo sono quelli poco aperti. giusto?

    grazie a fcoltrane: con un bocchino 5 hai meno intonazione di un 8? quindi l'ideale è aperto ma non troppo? cosa intendi dire per ridurre volume e corpo (dimensioni interne-esterne del bocchino) oppure suono più controllato (meno sfogato)? che differenza di chamber hanno il tuo ottolink 10stella e il guardala 8stella?

    grazie a Bluesax che mi ha chiarito definitivamente il dubbio sulla posizione ancia (ci stavo arrivando e cercavo conferma)

    comunque, come potete leggere dalla mia presentazione "ci sono anch'io" il tenore lo suono da un mese e devo ancora prendere totale confidenza, ho due bocchini che, come leggevo nel forum, conviene provarli qualche mese prima di conoscerli e sfruttarli a dovere; quindi caro Eddy al momento non compro bocchini, devo fare prima le prove con ance differenti e prendere totale confidenza... poi vedrò.

    ciao e grazie ancora
    Alto: Yanagisawa Elimona 800 (1022xx gen80) – Vandoren Jumbo Java A45 (0.085") – Vandoren 2,5
    Tenore: Selmer SA80II (3851xx ago86) – Selmer S80E (0.083") / OttoLink SuperMasterTone 4 (0.075") – Rico 2,5 da definirsi

  10. #10
    Bravissimo, fai bene! Prima suona un po,fai qualche esperimento con le ance, poi quando hai chiaro cosa cerchi da un bocchino potrai comprarlo!! È una saggia scelta!! Comunque in base a una delle domande che hai fatto, un bocchino aperto 5non è né più ne meno intonato di uno aperto 8! Però se passi da un 5 a un 8 (o viceversa) è quasi normale ritrovarsi un pochino stonati, ma perché cambia la conformazione del bocchino e il modo in cui il suonatore soffia nel nuovo bocchino cercando un nuovo equilibrio tra spinta e labbro per far vibrare l ancia!!

  11. #11

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    Ciao amici, rilancio la discussione...
    sono certo che tra voi ci sia qualcuno in grado di fare una specie di classifica per esempio tra i bocchini in metallo dal più brillante al più scuro oppure dal più "pastoso" al più "rauco";
    sono inoltre curioso di capire perchè quelli tra voi che hanno un setup ben definito (leggo le firme sui vostri messaggi) hanno scelto proprio quello; per esempio Alessio eri indeciso tra il lebayle e cos'altro, e perchè hai scelto il primo?, Bluesax perchè privilegi gli ottolink e non altro? fcoltrane e manupassero perchè il François Louis? Rosario perchè guardala e Sakshama? ecc. ecc.
    La risposta ideale sarebbe ho scelto questo invece che quest'altro perchè...
    Ovviamente sono interessato a tutti i setup "convinti" anche per contralto.
    grazie a presto
    Alto: Yanagisawa Elimona 800 (1022xx gen80) – Vandoren Jumbo Java A45 (0.085") – Vandoren 2,5
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  12. #12
    Perdonami, ma sono domande poco utili e ti fanno perdere solo del tempo. Non mi è chiaro da quanto suoni e che esperienza hai, ma la cosa fondamentale è che la ricerca del suono è una cosa molto personale e soggettiva. Ogni opinione che potrai ricevere, è frutto di ricerche ed esperienze diverse per ognuno di noi. Non ci sono formule magiche o standard. Io fossi in te, non mi farei distrarre dalla TUA ricerca di suono che non passa attraverso le esperienze di altri ma solo attraverso la tua idea di suono e la tua capacità di raggiungerlo.Inoltre, se non hai una certa esperienza e un suono gia definito, provare determinati becchi non ti darebbe neppure una resa ottimale. Parer mio ovviamente. Anche tu hai un set up e lo avrai scelto in base a qualche idea che hai, quindi....
    Nel mio caso la scelta è data dalla pasta di suono, ma che troverei anche con altri becchi, e dalla forma esterna che trovo più comoda per la mia imboccatura. Ho provato vari bocchini e poi ho deciso di fermarmi perchè sono soddisfatto del suono e del confort.
    Bluesax
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  13. #13
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    Senza bisogno di rilanciare e fare classifiche di un argomento così soggettivo, penso che nelle circa 3000 discussioni spalmate nel centinaio di pagine di questa sezione ci siano molte risposte alle tue domande


    Schiaccio e baratto ergo sum
    Metronomico della "Ostello Quarna Nightmare Band"
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    Sax_Gallery

  14. #14
    la mia esperienza con il setup si si può riassumere così:
    "provati" parecchie centinaia di bocchini
    "suonati" per più tempo 3 bocchini.
    un ottolink in metallo sette stella con cui ho formato la mia tecnica . (passando da un link ebanite 6 e da un link metallo 6)
    poi in guardala liebman post bop (passando per un liebamn crescent o post bop molto chiuso un 7circa) .
    ed infine un francois in metallo 9 .

    per semplicità divido i bocchini in due grandi categorie.
    bocchini simili al link.
    e bocchini simili al guardala.

    tutti gli altri hanno caratteristiche dell'uno o dell'altro.

    la scelta attuale di suonare il fl è dettata da due esigenze.
    mantenere il suono guardala senza rischiare l'enfisema e gestendo la dinamica sul registro basso con più facilità.
    (è sempre una questione di equilibrio e compromesso perchè la vecchia regola è tristemente vera :
    la coperta se la tiri da una parte .......)
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  15. #15
    Cazzarola, con diverse centinaia di becchi provati, dovresti scrivere un libro (Io lo leggerei)
    Comunque ultimamente sto ascoltando parecchio coltrane e se penso che suonava anche con un 5/6 di apertura....c'è da avere i brividi a sentire il suo suono
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