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Discussione: Quale contralto ha il suono più brillante?

  1. #1

    Quale contralto ha il suono più brillante?

    Sono indeciso tra quale di questi sassofoni prendere: uno YAS-62 del 1984, un altro completamente nuovo ed in laccatura argentata (so che la laccatura argentata conferisce un suono più chiaro, ma non so quanto sia vero), un Mark VII del 1980, uno Yanagisawa A-901 nuovo, un A-991 nuovo, un Selmer SA-80 usato. Dunque, cerco tra questi quello col suono più dinamico, chiaro ed aggressivo (a questo proposito lessi tempo fa un commento dell'utente tzadik, in risposta ad un altro post che scrissi, secondo cui i Selmer hanno un suono tendenzialmente più brillante degli Yamaha), ed il mio maestro mi ha detto che il Mark VII potrebbe proprio fare al caso mio, anche se c'è un dettaglio: mentre avrei la possibilità di provare tutti i sassofoni citati, con quel Mark VII non ho idea di se sia possibile farlo a causa del fatto che ci sarebbe qualche lavoretto ai cuscinetti da fare, oltre ad una registrazione e ad una pulitura. Considerate che tutti i sax citati rientrano perfettamente nel mio budget, incluse le eventuali spese di riparazione per il Mark VII (il più costoso sarebbe comunque l'A-991 nuovo). Confido in voi,

    Marco
    Sax Alto Paul Mauriat Big Band 201
    Vandoren V16 A5 Small
    Vandoren Optimum

  2. #2
    Citazione Originariamente Scritto da MarcoSaxJazz Visualizza Messaggio
    (...) avrei la possibilità di provare tutti i sassofoni citati (...)
    Provali e verifica!!!

    Sono diverse le condizioni in cui puoi generare "brillantezza"... non dipende solo dallo strumento purtroppo.

    Il Mark VII è considerato il più violento perchè generalmente la gente vuole che sia violento.
    Di suo... non è necessariamente più violento di un Serie I o un Serie II...

    Sui tenori... non ho provato molti Mark VII ma tutti quelli provati non suonavano violenti quanto un Serie II... ovviamente suonando violentemente.
    Sugli alti... ipotizzo che sia lo stesso... onestamente ho senti più Mark VI che suonavano violenti, che Mark VII che suonavano violenti.

    ... dipende da come lavora il tecnico e dipende da come lo suoni/riesci a suonarlo tu.

    Credo l'immaginario collettivo riguardo il Mark VII sia ben distante dalla realtà, se poi metti in conto che in Italia non ogni tecnico riparatore è da considerarsi "sensibile" a certi particolari operativi... hai fatto il resto...

  3. #3
    Capisco, quindi intendi che suonando in ugual maniera il Mark VII e gli altri sax in questione non è detto che sia poi tanto più aggressivo, insomma? E quindi comunque ritieni che forse se non è possibile provarlo non dovrei lanciarmi subito nell'acquisto, insomma
    Sax Alto Paul Mauriat Big Band 201
    Vandoren V16 A5 Small
    Vandoren Optimum

  4. #4
    Visto che possiedi un YAS 280 puoi provare i 62. Se poi gli abbinerai un Dukoff o similari dovresti ottenere il suono che cerchi.
    Alto: Selmer SAII 1987 Brancher B21
    Tenore: Selmer SAII 1990 Dukoff D5
    Soprano: Steve Goodson Curved Silver Selmer Metal E
    Clarinetto : Buffet Crampon B45

  5. #5

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    Dec 2007
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    ho appena preso un mark 7 alto del 1978 e ti dico le mie impressioni. rispetto al 62 (che ho) ha un suono più...complesso! forse deriva dal canneggio che mi risulta essere più grande (correggetemi se sbaglio), ma sta di fatto che la dote principale per cui l'ho preso è la sua adattabilità. se suoni in modo classico ha un suono molto ricco, viceversa se lo suoni con "violenza" e col giusto setup cambia faccia, diventa molto aggressivo. una cosa che ho notato è che il suono tende a non "rompersi" nonostante l'aria e la pressione....soprattutto nel registro medio e medio-basso. sul registro acuto (chiavi c1 ecc) invece vale l'inverso, lo yamaha è più pieno!.. ;)
    Alto:Yamaha Yas62.
    Alto Selmer Mark7
    Imboccature : Selmer soloist c**, Meyer 6m (Bucci refaced). Legatura: FL pure brass

  6. #6
    Cosa intendi per "rompersi"? Comunque effettivamente l'adattabilità è ciò che più cerco in uno strumento, fatto sta che suono molto, moltissimo sugli alti...
    Sax Alto Paul Mauriat Big Band 201
    Vandoren V16 A5 Small
    Vandoren Optimum

  7. #7
    ... che il canneggio/conicità/curva del chiver Selmer essendo più "largo" (ma in realtà non è una questione di volume interno... è una combinazione dei tre fattori) offre meno resistenza e quindi il controllo è meno preciso.
    E il suono può "assottigliarsi"...
    Dipende come e per cosa devi usare lo strumento.

    Dal vivo non è necessariamente un problema... dipende da che microfono hai davanti e da come è posizionato.

  8. #8
    Beh, mi pare comunque qualcosa che dovrei assolutamente verificare, quindi se non posso provarlo non so quanto ne valga la pena... Invece gli Yamaha dovrebbero teoricamente essere più adattabili al proprio modo di suonare (oltre ovviamente alla meccanica più comoda) o è una leggenda? Ci sarebbe anche uno YAS-62 del 1984 che proverei volentieri, e diversi modelli nuovi...
    Sax Alto Paul Mauriat Big Band 201
    Vandoren V16 A5 Small
    Vandoren Optimum

  9. #9
    Se per "adattabile" intendi, che il suono rimane più o meno quello...
    sia cambiando modo di suonare e/o di mandare l'aria dentro lo strumento
    sia cambiando radicalmente bocchino+ancia...

    Allora si, gli Yamaha sono strumenti "adattabili".

    Se invece per "adattabile" intendi che lo strumento è sensibile sia al modo si suonare sia al setup... allora NO, gli Yamaha non sono strumenti "adattabili".
    È una questione semantica, basta mettersi d'accordo sul significato dei termini.


    Ad ogni modo passare da uno strumento Yamaha a un altro strumento Yamaha non è un trauma.
    Passare da uno strumento Yamaha a uno strumento Yamaha è un trauma.
    Passare da uno strumento non Yamaha a uno strumento Yamaha è parziamente un trauma.

    È sempre una questione di intenti e di destinazione d'uso. It's all up to you.

  10. #10
    Bene, sei un sofista anche tu :)
    Cosa intendi allora per "il suono rimane più o meno quello..."? Io intendevo dire che il suono rispetta il mio tipo di emissione, il mio modo di suonare ed il mio setup, ma a questo punto mi vien da pensare che non siano strumenti adattabili, stando a quanto tu dici
    Sax Alto Paul Mauriat Big Band 201
    Vandoren V16 A5 Small
    Vandoren Optimum

  11. #11
    C'è un equilbrio che ogni produttore stabilisce... e i fattori interessati da questa ricerca dell'equilibrio sono "suono", "intonazione" e "facilità".

    Se plottiamo questi parametri in un grafico 3d (proiettato in 2d)... gli Yamaha (in generale) vanno più verso "facilità" e "intonazione".
    Su questi aspetti, a livello fisico, puoi lavorarci di meno, concentrandoti sul resto.


    È un vantaggio? È uno svantaggio?
    Dipende solo ed esclusivamente da te!

    Rimane il fatto che gli Yamaha sono strumenti tendenzialmente locked in: hanno un timbro "neutro ma non troppo", che è rimane più o meno quello anche cambiando le condizioni al contorno (suonatore, setup... etc etc).
    È una cosa che chi ama gli Yamaha apprezza... e chi non ama gli Yamaha... ovviamente non apprezza.

    Per il resto, gli strumenti da studio Yamaha sono da studio.
    Mentre gli strumenti professionali hanno tutte le caratteristiche che si trovano su strumenti "professionali".


    Nessuno strumento suona da solo... però alcuni sono più facili (per concezione e per design) di altri (altri = altri sturmenti di altre marche...).

  12. #12
    Secondo me yamaha. ..molto intonati. ..bella meccanica da fare invidia ai più costosi. ..se si deve guardare all estetica sono laccati molto bene e non diventano brutti nel tempo

  13. #13

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    dalle parti di Siracusa
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    la bruttezza è un fattore soggettivo...a me piace molto di più un sax con aspetto vintage che uno nuovo di pacca.....in ogni caso ti assicuro che dopo 30 anni anche uno yamaha diventa "brutto"... ;)
    Alto:Yamaha Yas62.
    Alto Selmer Mark7
    Imboccature : Selmer soloist c**, Meyer 6m (Bucci refaced). Legatura: FL pure brass

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