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Discussione: soloist vintage o espresso alto (M.C.)??

  1. #1

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    soloist vintage o espresso alto (M.C.)??

    essendo già possessore do un soloist moderno (per alto) rifatto egregiamente da F. Bucci (lo ha portato a C** e simmetrizzato binari, tavola, baffi e ciglio), mi è scattata la voglia del vintage (più short che long)...ma a questo punto mi chiedevo se forse non sarebbe meglio un moderno Mouthpiece Cafè espresso per alto. se non sbaglio questi ultimi riprendono i vintage (sia solist che meyer N.Y), aggiungendo quella precisione che solo la cura artigianale può dare...consigli?
    Alto:Yamaha Yas62.
    Alto Selmer Mark7
    Imboccature : Selmer soloist c**, Meyer 6m (Bucci refaced). Legatura: FL pure brass

  2. #2
    io sono innamorato del lavoro di erik e brian (mouthpiececafe).
    mouthpiececafe tutta la vita... poi quando ordini puoi dare delle indicazioni a brian che te lo personalizza come preferisci, ovvio che da un pero non ti fa una mela ma ci mette quel tocco in più che quando arriva a casa è proprio come lo volevi.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  3. #3
    L'Espresso è un Soloist "corto" con molto materiale sulla punta.

    Soloist originali (lunghi o corti) possono suonare acidi o scuri a seconda di quanto sono stati aperti e poi contestualmente a quanto materiale è stato lasciato/rimosso, vicino alla punta.


    Il N.Y.C." è la copia di Meyer New York, ma dei primi... quindi è un bocchino che suona grosso, ma richiede tanta aria ed è tonalmente abbastanza scuro. Chiaramente è anche una questione di ance.
    Se vuoi la pasta di un Meyer New York brillante, prova un Aizen NY.


    Sull'alto noto che spesso c'è chi considera il Soloist come "brillante" e il Meyer New York come "scuro": nella realtà fisica della vita è il contrario.
    Spesso però la gente parte da ascolti precedenti e quindi la sonorità diventa quella di un Brilhart (camera medio stretta... ma suono "frizzante").
    Valuta anche un Brilhart (basta un Ebolin ben fatto... non serve complicarsi la vita con Tonalin) o eventualmente un bocchino analogo (tipo un Selmer S80 ben modificato!).

  4. #4

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    grazie per i consigli..in realtà mi riferivo al soloist quindi al suo equivalente (cafè espresso). la qualità che me lo fa preferire al meyere (che attualmente non uso quasi più) è la sua versatilità in temini di genere (col mio soloist ci faccio classica e jazz)...dicendo che il cafè espresso è un soloist corto con molto materiale sulla punta, intendi dire che suona acido o scuro?
    Alto:Yamaha Yas62.
    Alto Selmer Mark7
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  5. #5
    ... più scoppiettante, più attacco.
    In realtà credo che il lavoro sia un po' quello che si fa su bocchini vecchi: si crea un baffle per poi abbassare la discesa... in modo da avere un buon punch e meno "legnosità".

    Altrimenti... vai con un Aizen Soloist: non brillante, ma comunque più chiaro e nasale di un Soloist originale.
    Funziona anche con ance classiche (magari non Vandoren... ma funziona!).

  6. #6
    Quindi, per quanto riguarda il tenore, è preferibile, ad esempio per suonare la Classica, un Mouthpiece Café Espresso piuttosto di un Selmer Short Shank Soloist Vintage?


    Rettifica

    Come non detto. Lo producono solo con l'apertura 7*, quindi inadatto per la Classica.

    Scusate
    Ultima modifica di Sib&Mib; 9th July 2015 alle 18:25 Motivo: Rettifica
    Tenor Sax Selmer SA 80 II 1986
    Mouthpieces
    Sigurd Rascher (Wyman) C*; Phil-Tone The Sapphire 7*
    Ligature Absolute
    Reeds Vandoren Traditional 3; Rico La Voz M

  7. #7
    Un Soloist (Long Shank o Short Shank che sia) non esiste "naturalmente" in aperture nei dintorni di #7*. (Esisteva a catalogo l'apertura corrispondente, H... ma è pressochè introvabile e trovi un Soloist H originale ti costa come il sax).

    L'Espresso è già "concepito" per funzionare con l'apertura fornita.

    Quindi di fatto... per quanto riguarda il Soloist originale... dipende da come viene fatto il lavoro per portarlo dall'apertura originale fino a aperture comuni per jazz/musica leggera.

    Se riesci a fare classica con un'apertura media come 7*... puoi benissimo usare l'Espresso per fare musica classica... sicuramente è un bocchino che produce un suono più vicino ai canoni estetici del suono classico che senti uscire dai conservatori.

  8. #8
    Difatti, quando ho visto che l'Espresso è prodotto solo con l'apertura 7* ho capito che non è certo stato concepito per suonare la classica. Devo dire che passando dal S80 D al 7* ho suonato da subito e mi ci sono voluti solo un paio di giorni di ambientamento per ottenere un suono più che soddisfacente, cercando di mantenere il labbro inferiore il più rilassato possibile favorendo l'utilizzo pieno dell'apertura del bocchino. Il problema è che quando provo a suonare la classica, in certi passaggi che richiedono una certa attenzione particolare nella precisione, mi viene da stringere. Questo mi porta a pensare che per la classica, per quanto concerne il mio livello, ci vuole un bocchino da classica e con l'adeguata apertura.
    Tenor Sax Selmer SA 80 II 1986
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    Sigurd Rascher (Wyman) C*; Phil-Tone The Sapphire 7*
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    Reeds Vandoren Traditional 3; Rico La Voz M

  9. #9

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    ecco..in effetti non mi ero posto il problema dell'apertura....sono abituato con un c**
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    Alto Selmer Mark7
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  10. #10
    Per alto... l'Espresso esiste anche in aperture "normali" per il sax contralto... quindi anche qualcosa che assomiglia a un C**. ;)

  11. #11

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    ha visto che il più chiuso è un 5...che sarebbe l'equivalente di? a meno che non si possa avere un'apertura differente dalle tre citate sul sito... :)
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  12. #12
    5 = 0,072"
    ... dice il sito Mouthpiece Café.


    C** = 1,80 mm = 0,070886" = 0,071"
    D= 1,90 mm = 0,0748031" = 0,075"
    ... dice il sito Selmer Paris.

  13. #13
    contatta brian powell e gli dici come lo vuoi, penso sia possibile avere un'apertura particolare, anche un mezzo numero tipo 5** et similia.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  14. #14
    Sui Mouthpiece Café non offrono aperture "non standard"... possono fare dei pezzi su misura, mai entro certi limiti (esempio: per tenore non fanno niente oltre 8*).
    Non è un limite operativo... semplicemente (come per qualsiasi tipo tipo di bocchino), facing e baffle/discesa sono ottimizzati entro certi limiti (di apertura)... questo probabilmente perchè ottimizzano un blank unico.

    Oltretutto... C** fino a 15/20 anni fa' poteva benissimo essere un'apertura adatta per musica classica.
    (Ora, come è successo sul clarinetto, si usano aperture più strette... intorno a B*).

  15. #15
    Citazione Originariamente Scritto da tzadik Visualizza Messaggio
    Oltretutto... C** fino a 15/20 anni fa' poteva benissimo essere un'apertura adatta per musica classica.
    (Ora, come è successo sul clarinetto, si usano aperture più strette... intorno a B*).
    a me risulta parma soloist D (alto), campobasso S80-S90 c** (alto), altri non ne so.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
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