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Discussione: La sessione di studio ideale

  1. #1

    La sessione di studio ideale

    Ciao a tutti, stasera alla fine della mia sessione di studio mi è venuta una curiositÃ*, ovvero sapere secondo voi come deve essere una sessione di studio per essere ottimale. E' ovvio che un professionista probabilmente dedicherÃ* allo strumento 4 ore al giorno mentre un dilettante magari una a settimana, ma in generale come dividete il tempo dedicato allo studio?

    Per intenderci, fate sempre esercizi tecnici mirati (ad esempio sullo staccato) magari a rotazione, fate sempre le scale (se sì, tutte?), fate sempre esercizi su metodi più o meno complicati (Giampieri, Orsi, Mule,...) e in caso affermativo utilizzate un solo metodo alla volta oppure attingete a più metodi in parallelo, suonate sempre dei pezzi classici, suonate sempre standard jazz, ... eccetera eccetera

    A voi la parola, io prendo appunti :saxxxx)))
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  2. #2

    Re: La sessione di studio ideale

    UHm... (probabilmente sono la persona che ti interessa meno sotto questo punto di vista,ma non ci sono altri post a cui rispondere a sta ora :lol: )

    di solito inizio con qualche scala di riscaldamento,e dico la veritÃ*,non le uso tutte...alcune proprio proprio le faccio una volta al mese...sono abbastanza rare (e difficili,per cui faccio fatica a farle veloci e su tutti gli esercizi)

    poi in genere prendo un brano del metodo e lo leggo (col sax) poi un altro (piu complesso) poi prendo un manuale che avevate postato qui (poi ti diro il titolo) dove ci sono esercizi scemi ma molto utili per velocizzare la tecnica (con alterazioni strane,salti strani etc). poi talvolta invece dei brani sui metodi magari mi prendo un brano jazz che ho stampato...
    in ultimo improvvisazione estemporanea,e poi su disco o su base...
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  3. #3

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    Re: La sessione di studio ideale

    Quello che suggerisco normalmente agli allievi è di dedicare non meno di 2 ore al giorno allo studio (ovvio che in base agli impegni e al livello possono diminuire o aumentare).
    Agli allievi suggerisco questa routine:
    1/2 ora - Note lughe/riscaldamento
    1/2 ora - Scale (tutto il circolo delle quinte, ci vogliono 2 minuti) per toni e semitoni maggiori/minori e modali. Legate, staccate e combinazioni diverse. Esercitazione su scale con figurazioni sempre diverse. Arpeggi (a seconda del livello maggiori/minori settima dominante/diminuita)
    1 ora - Studi - Ognuno ha il suo metodo con gli esercizi adatti al proprio livello.

    Questa è una routine-base, naturamente a seconda del livello ci sono molte altre cose da fare...

    ;)
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    Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
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  4. #4

    Re: La sessione di studio ideale

    io non riesco a darmi tempi fissi :lol: vado un po' a voglia... cristo mezzora di note lunghe? mi sparo su un piede piuttosto :shock: a voi non viene l'irrefrenabile voglia di suonare e suonare e suonare?? tipo a volte (scazzo totale,nessuna voglia di procedere con metodo) prendo il sax e suono,improvviso,ci sto ore...
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  5. #5

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    Re: La sessione di studio ideale

    Beh ma tu sei libero di fare come vuoi, ai miei allievi non posso dire fate come vi pare!! :ghigno:
    E comunque una bella risposta te la sei data da solo:
    Citazione Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
    di solito inizio con qualche scala di riscaldamento,e dico la veritÃ*,non le uso tutte...alcune proprio proprio le faccio una volta al mese...sono abbastanza rare (e difficili,per cui faccio fatica a farle veloci e su tutti gli esercizi)
    Io chiedo le scale ad ogni lezione...

    ;)
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  6. #6

    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da modernbigband
    Io chiedo le scale ad ogni lezione...
    E quando i tuoi allievi le sbagliano cosa gli fai :\\: ?
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
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  7. #7

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    Re: La sessione di studio ideale

    Li mando in giro con le orecchie d'asino e il sax appeso al collo con i fiori nella campana!! :ghigno:
    Scherzo, al massimo dico di studiarle meglio ma devo dire sinceramente che nessuno ha difficoltÃ*. Le scale vanno studiate con metodo, dopodiché sono solo otto note messe una dopo l'altra.
    Come riscaldamento faccio sempre suonare tutte le scale, partendo dal DoM fino al SiM (e poi lo stesso con le minori). In questo modo, anche se non ho molto tempo da dedicare alle scale, posso sempre accertarmi che le stiano studiando.

    ;)
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  8. #8

    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da modernbigband
    1/2 ora - Note lughe/riscaldamento
    Le note lunghe ok, non serve spiegarle.
    Riscaldamento : che tipo di esercizi di riscaldamento?

    Citazione Originariamente Scritto da modernbigband
    1/2 ora - Scale (tutto il circolo delle quinte, ci vogliono 2 minuti) per toni e semitoni maggiori/minori e modali. Legate, staccate e combinazioni diverse. Esercitazione su scale con figurazioni sempre diverse. Arpeggi (a seconda del livello maggiori/minori settima dominante/diminuita)
    SarÃ* che ho capito male, ma secondo me ci vuole più di mezz'ora a fare tutto ;)
    A meno che tu per scale intenda proprio un semplice (per sol M) Sol-La-Si-Do-Re-Mi-Fa#-Sol (ascendente e discendente?). Per esempio per come le faccio io ogni scala mi prende almeno un paio di minuti (Sol di un ottavo, LaSiDoReMiFa#SolFa#MiReDoSiLaSol di sedicesimi, La di un ottavo, SiDoReMiFa#SolLaSolFa#MiReDoSiLa Si etc. etc.). Poi è ovvio che di per se potrei limitarmi a farla una sola volta. Mi incuriosiscono le combinazioni diverse...un esempio? Ok gli arpeggi, anche se non è che io li faccia così spesso come dovrei...

    1 ora - Studi - Ognuno ha il suo metodo con gli esercizi adatti al proprio livello.
    Sono curioso, mi dici qualche metodo che usi, magari diviso per livello?

    Questa è una routine-base, naturamente a seconda del livello ci sono molte altre cose da fare...
    A me queste molte altre cose mi interessano tutte :lol:
    Ti faccio un esempio : un allievo ti studia lo slap. Immagino che tu gli farai fare una serie di esercizi preparatori, poi una serie di esercizi specifici, e poi qualche brano in cui utilizzare lo slap. Finita questa routine, lo slap lo richiami poi in altre lezioni? Ovvero inserisci degli esercizi di richiamo ogni tanto?
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  9. #9

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    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da Nous
    Le note lunghe ok, non serve spiegarle.
    Riscaldamento : che tipo di esercizi di riscaldamento?
    Anche questo dipende molto dal livello. Se si tratta di ragazzini che stanno appeno iniziando, il riscaldamento consiste quasi esclusivamente nelle note lunghe. Quando sono un pò più maturi iniziano lo studio degli armonici, magari solo i primi, tipo (Sib-Sib-Fa / Si-Si-Fa# / Do-Do-Sol e lo stesso per la posizione di Do# e RE) per poi progredire. Naturalmente oltre alle semplici note lunghe c'è il discorso della cura delle dinamiche (come dice anche il Rascher) e quindi ci sarÃ* il relativo esercizio sulle dinamiche da fare possibilmente (io dico necessariamente) con l'accordatore.

    Citazione Originariamente Scritto da Nous
    1/2 ora - Scale
    SarÃ* che ho capito male, ma secondo me ci vuole più di mezz'ora a fare tutto ;)
    A meno che tu per scale intenda proprio un semplice (per sol M) Sol-La-Si-Do-Re-Mi-Fa#-Sol (ascendente e discendente?). Mi incuriosiscono le combinazioni diverse...un esempio? Ok gli arpeggi, anche se non è che io li faccia così spesso come dovrei...
    Allora lo studio delle scale procede così: ogni settimana faccio praticare una scala soltanto (con le relative minori) in modo da avere il tempo di assimilarla bene. Quando la scala viene bene (la scala va fatta a due ottave quando possibile) ci vogliono 7 secondi per completarla (senso ascendente e discendente). La settimana successiva si passa ad un'altra scala, ma quella/quelle precedenti devono essere sempre ripetute. Una volta chiuso il circolo delle quinte, chiedo normalmente di fare le scale per toni (es. DoM, ReM, MiM, FaM, SolM....) e semitoni (DoM,Do#M,ReM,MibM,FaM,SolbM...). Ai ragazzi più "scafati" faccio fare anche le modali, le scale Blues (ed eventualmente le pentatoniche) e le esatonali (sono solo due). Per quanto riguarda l'esecuzione delle scale, i ragazzi iniziano a farle lente al quarto, per assimilare le note (che non leggono) e quando hanno raggiunto un certo livello le fanno nelle combinazioni più disparate (tutte legate,tutte staccate,due legate e due staccate e viceversa, quattro staccate e quattro legate e viceversa...) di sedicesimi (anche a terzine). Quando ho tempo gli scrivo 6-7 righe da fare a prima vista con le note della scala (è interessante perché si abituano ai cambiamenti repentini di ritmo e sono più concentrati perché comunque le note le conoscono). Gli arpeggi sempre, sono solo 4 o 5 note per cui... :D

    Citazione Originariamente Scritto da Nous
    Sono curioso, mi dici qualche metodo che usi, magari diviso per livello?
    Per quanto riguarda gli studi, per me i ragazzi non hanno un livello standard tipo 1° anno, 2° anno ecc... ma li classifico in base a quello che sanno fare. Normalmente i primi metodi che studiano sono il classico Orsi, il Giampieri, il Lacour. Quelli che hanno bisogno della teoria e del solfeggio ovviamente affiancano altri metodi a quelli di strumento. Si prosegue con i vari Salviani (il 1 e il 3 volume lo facciamo insieme a lezione) ed eventualmente il Mule. Ci sono altri testi che consiglio e faccio fare, ma solo a chi è interessato.
    Infine, lo studio di tecniche particolari avviene prevalemente a lezione sotto il mio controllo, ma in veritÃ* devo dire che non amo che i miei allievi vadano i giro come "galletti" a farsi belli con i sovracuti o cose del genere. Purtroppo i ragazzini sono un pò esibizionisti e siccome ho avuto un'esperienza negativa, preferisco passare allo studio di tecniche avanzate non solo quando c'è la necessaria maturitÃ* musicale, ma anche quando il ragazzo dimostra una certa maturitÃ* intellettuale.

    ;)
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  10. #10

    Re: La sessione di studio ideale

    Credo anche io che dipenda dal livello, ad ogni modo ti dirò cosa faccio io tutti i giorni:
    1°: con metronomo a 60, partendo dal do centrale, due giri di note lunghe su tutta l'estensione.
    2°: tutte le scale maggiori legate su tutta l'estensione (metr.a 160)
    3°: tutte le scale minori staccate (idem come tempo)
    4°: con metronomo a 180, scale cromatiche sia staccate che legate partendo dal Sib fino al Sib alto, poi partendo dal Si fino al Si, poi dal Do fino al Do e così via.
    5°: intervalli solo legati (xchè sono ovviamente + difficili) a 80-100bpm
    6°: a giorni alterni apro il metodo e faccio letture di brani classici, oppure metto su le basi e FINALMENTE mi posso sfogare.... :saxxxx)))

    Mi piacerebbe ricevere consigli anche da voi, cosa ne pensate? fino al punto 5 è una gran rottura, ma è una rottura necessaria....
    Tenore Yamaha 82Z
    TW Brahma metal 7* / Drake Studio 7* / JJDV8*
    Ance Vandoren ZZ / Java

  11. #11

    Re: La sessione di studio ideale

    Il mio riscaldamento consiste in note lunghe e filate, diciamo 10 minuti.
    Dopo passo alle scale: tutte le maggiori e minori, con articolazioni diverse. Non mi ci vuole molto per completarle. Se ho tempo le faccio anche per terze e per quarte, o partendo da gradi diversi (ad es eseguo DoM partendo prima dal Do, poi dal Re, poi dal Mi, ecc...)
    Dopodichè, se ho qualche concerto da preparare, mi studio i pezzi da eseguire, altrimenti ultimamente cerco di migliorare il mio fraseggio jazz.
    Purtroppo non ho molto tempo per studiare, causa impegni universitari, e mi tocca condensare il tutto in una oretta scarsa :cry:
    [size=92]Alto Selmer Serie III
    Vandoren Java A35
    Vandore Java 3
    Tenore Comet
    Berg Larsen 110 2 sms
    -----------------------
    Let it schwing
    Per vedere le mie foto clicca qui

  12. #12

    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da modernbigband

    Infine, lo studio di tecniche particolari avviene prevalemente a lezione sotto il mio controllo, ma in veritÃ* devo dire che non amo che i miei allievi vadano i giro come "galletti" a farsi belli con i sovracuti o cose del genere. Purtroppo i ragazzini sono un pò esibizionisti e siccome ho avuto un'esperienza negativa, preferisco passare allo studio di tecniche avanzate non solo quando c'è la necessaria maturitÃ* musicale, ma anche quando il ragazzo dimostra una certa maturitÃ* intellettuale.

    ;)

    grazie :zizizi))


    ah prof,domanda personale...a che velocitÃ* (di metronomo) andrebbero fatti per essere utili gli esercizi sulle scale?( intesi come salti di terza,quarta etc,gradi congiunti,triadi...)
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  13. #13

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    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
    grazie :zizizi))
    Ehi Ctrl non prendertela, non alludevo a te ma ad una storia accaduta con un allievo tempo fa! :lol:
    Per quanto riguarda la velocitÃ* di esecuzione, la cosa è soggettiva. Sicuramente devi iniziare molto lentamente per consolidare i vari passaggi, dopodiché aumenterai gradualmente la velocitÃ* cercando di mantenere sempre il totale controllo e la pulizia nel fraseggio. Un ottimo esercizio è fare le scale a velocitÃ* sempre crescente...ad esempio prendi una scala semplice tipo il Sib partendo da 60bpm fino...a quanto riesci ad arrivare.

    ;)
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  14. #14

    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
    grazie :zizizi))
    :lol:
    Dai,sono sicuro che non si riferiva esplicitamente a te...anche se mi pare che tu abbia la coda di paglia :lol:
    Seriamente parlando, io la penso come lui : se un ragazzino non è abbastanza adulto per capire che fare i sovracuti non vuol dire fare SOLO i sovracuti, allora è meglio non insegnarglieli ;)

    Citazione Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
    ah prof,domanda personale...a che velocitÃ* (di metronomo) andrebbero fatti per essere utili gli esercizi sulle scale?( intesi come salti di terza,quarta etc,gradi congiunti,triadi...)
    In attesa che ti risponda il diretto interessato, io posso dire che il metodo che uso io (il Voxman, vol. II) dice di farli alla massima velocitÃ* con cui si riesce a farli mantenendo pulita l'esecuzione.

    Questo vale anche per gli esercizi di meccanica, laddove però la velocitÃ* massima è il punto di partenza per lo studio (es. se eseguo un esercizio in maniera pulita a 80 per quarto, in settimana lo porterò gradualmente almeno a 120).
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  15. #15

    Re: La sessione di studio ideale

    Ah...ok grazie del consiglio a entrambi :bravo: ...il metronomo a quarti o ottavi in questi esercizi?


    eppoi io i sovracuti li uso sul serio nei soli (magari una o due note),non per fare il galletto :azzangel
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