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Discussione: Difficoltá nel passaggio di ottava

  1. #46
    Hai reso perfettamente l'idea. E' quello che faccio, e direi che se non si stringe con le labbra, (o almeno ci si prova) è un movimento che viene spontaneo.

    Comunque in generale il suono è migliorato:
    sui bassi sono bello grosso e "felposo"
    sugli alti ho guadagnato corpo, tuttavia il Borgani tende a sfinare dal LA alto in su.
    Questo mi ha anche costretto a stare più attento con l'intonazione.

    Tuttavia ogni tanto mi capita di avere la mandibola affaticata (più o meno all'attaccatura della mandibola non verso mento e labbra) e il suono se ne va al diavolo.....mancanza di esercizio?

  2. #47
    Forse mancanza di esercizio ma quel fastidio alla mandibola mi fa più propendere per una forzatura nella posizione che hai sul becco...onestamente mai avuto fastidio alla mandibola se non proprio all'inizio perchè tendevo a spostarla troppo in avanti o a stringere in modo eccessivo in quella posizione. Ora in pratica sono quasi immobile in posizione naturale su tutto il registro, sui bassi tendo ad abbassare lievemente la testa per favorire l'apertura della laringe..e non sono neppure sicurissimo che sia corretto ma mi va in automatico e son comodo :)
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
    STM NY 7*, Guardala MB II, Ottolink TE 8 (by Simone Borgianni)
    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
    Sopr. Werner Roth Silver '60 - Super Session J

  3. #48
    il dolore alla mandibola in genere è indice di una impostazione non perfetta o di un setup inadeguato alle proprie capacità.
    la prima ipotesi è che la mandibola esca dalla sua sede naturale, la seconda è che si verifichi un irrigidimento di labbro e della muscolatura.
    "Suonando l'ottava alta, oltre a stringere la laringe ed usare molto il diaframma, stringo leggermente !!!"

    questa idea che sia necessario stringere la laringe, ed il labbro per suonare sul registro alto dello strumento ha un costo in termini di suono enorme.
    il principio è esattamente l'opposto (che poi è quello che ha indicato Il Dario) allargare non stringere.
    il vero problema è che non è solo la laringe ed il labbro che opera ma tutta una serie di organi (lingua ecc.. che si muovono)
    anche sul diaframma ci sarebbe molto da dire .
    "uso molto il diaframma " è una affermazione altrettanto problematica.
    in realtà il diaframma andrebbe utilizzato producendo una spinta costante tanto per il registro basso che per quello alto.
    i grandi sassofonisti di certo non utilizzano il diaframma diversamente a seconda della nota che suonano, al contrario utilizzano una spinta costante e poi il lavoro grosso lo fa l'apparato della laringe.









    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

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