Anche io ho letto molte cose sensate, con le quali sono pienamente d'accordo. A cominciare dal fatto che una retribuzione dignitosa, per me, e' obbligatoria. Lo standard che ci siamo dati col gruppo e' 50E a testa, anche se la prossima serata la faremo a 40E (piu' consumazioni)... quindi questo standard e' ballerino.
Ma una cosa importante e' che non mi deve dire nessuno quanto devo guadagnare per suonare. Sta a me deciderlo, e se voglio suonare gratis o addirittura pagare per farlo, beh devo essere libero di farlo senza nessuno che mi venga a dire che gli porto via il lavoro. Io gratis non suono, come ho detto, ma se un "musicista professionista" viene da me a dirgli che gli porto via il lavoro gli direi semplicemente di fare come me e cercarsene un altro, di lavoro.
Anni fa cantavo come tenore in un coro ed abbiamo fatto anche alcune esibizioni "di livello", con orchestre di professionisti e bigliettazione vera: gente che pagava (e anche salato) solo per sentire noi e non per bere birra e mangiare patatine. Beh, me ne sono andato perche' non mi andava giu' che alla fine io non prendessi un euro: tutto il guadagno andava ai musicisti professionisti dell'orchestra. A noi del coro rimaneva la gloria. A me non stava bene e me ne sono andato. E non e' una questione di guadagno ma solo di rispetto: se e' per beneficenza canto e suono gratis tutta la vita e lo faccio volentieri.
Un'altra cosa che dico e' che, per me, il dilettante merita rispetto almeno tanto quanto il professionista. Il professionista merita lo stesso rispetto che merita ogni lavoratore che faccia onestamente il proprio, dall'autista dell'autobus al chirurgo cardiaco, non ne merita di piu' perche' e' musicista invece che dottore. Io invece, come dilettante, mi faccio il mazzo quadrato *dopo il lavoro perche' amo la musica* e se riesco a competere con un professionista nel suo campo dedicandoci una piccola frazione del tempo che ci dedica lui... per me questo merita molto rispetto :saputello