Di solito, si considera la distanza della punta dell'ancia dal bordo del becco (tip opening)...ma che effetto ha la larghezza? Nel contesto la larghezza significante va misurata dagli angoli interni del bordo estremo.
Questa larghezza l'ho considerata per la prima volta perche' mi ritrovo un becco (Berg Larsen ebanite contralto) con un suono interessante...insomma, uno di quelli che suoni e ti stupisce (in qualche modo) e lo vai ad analizzare - infatti ha una larghezza superiore ad un becco standard - quasi un millimetro in piu' di un Vandoren A35.
Per la verita' inizialmente questa "bocca grande" mi dava problemi di allineamento - le tolleranze sono minime e bisogna posizionare l'ancia in modo molto preciso altrimenti non chiude bene.
Il Berg in questione' potrebbe essere stato ritoccato - i bordi laterali sono molto sottili sopratutto vicino alla punta....mentre suonavo, dopo circa mezzora, andavo a controllare se tutto fosse a posto perche' il suono mancava del vigore iniziale - potrebbe essere che l'incremento di l'umidita' dell'ancia renda questa piu' elastica e quindi piu' prona a perdite? Sopratutto quando lo spazio d'appoggio (sui bordi laterali) e' cosi' limitato rispetto ad un becco normale?
Bisogna dire pero' che la qualita' del tono iniziale ha qualcosa di speciale...un suono piu' corposo sopratutto nei bassi.
Idee al riguardo?