Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 15 di 26

Discussione: Sax vintage e moderni

  1. #1

    Data Registrazione
    May 2013
    Località
    Anzio (Roma) ma origini di Calabria Saudita
    Messaggi
    529

    Sax vintage e moderni

    Forse quello che sto per chiedere rivelerà la mia profonda ignoranza in materia ma è un dubbio/curiosità/domanda che mi frulla per la testa da quando leggo il Forum e ho visto l'interesse che ruota attorno ai sax vintage. Quello che mi chiedevo appunto è, ma se i sax di una determinata epoca suonano così bene suppongo sia anche merito del materiale con i quali sono stati costruiti, non sarebbe possibile ricreare la stessa lega metallica, spessori ecc.? Certamente sarebbe impossibile avere esattamente lo stesso suono, ma forse qualcosa di molto molto simile? Vabbè le pietre tiratele piano e piccole...
    sax: soprano R&C Super Fism Barbéz
    Otto Link Tone Edge "Early Babbitt" 7 + Rovner Dark
    Vandoren V5 Jazz S35 + Vandoren Optimum
    Ance ...per il momento chi passa passa.

  2. #2

    Re: Sax vintage e moderni

    quello che poni è un antico quesito sul quale si erano espressi gli esperti e te la faccio breve: ti sembrerà strano ma pare che oggi non sia fattibile-conveniente-possibile riprodurre i materiali di una volta utilizzati per la costruzione dei saxes (la conclusione è che se si fosse potuto replicare certi strumenti vintage lo avrebbero già fatto)

  3. #3

    Re: Sax vintage e moderni

    Citazione Originariamente Scritto da runtujazz
    Quello che mi chiedevo appunto è, ma se i sax di una determinata epoca suonano così bene suppongo sia anche merito del materiale con i quali sono stati costruiti, non sarebbe possibile ricreare la stessa lega metallica, spessori ecc.?
    Non è una questione di materiali... è una questione di come venivano fatte le lavorazioni, nel complesso.

    I materiali sono sempre quelli... non c'è/c'era niente di esoterico nei materiali di strumenti vintage.
    La tecnologia metallurgica è sempre andata avanti... come tutto quello che quello è connesso all'industria meccanica.

    Non è lo strumento vintage che suona meglio... semplicemente suona "diverso"... da qui in poi è una questione soggettiva e c'è molta psicologia dietro.

    Di solito... "strumento vintage = strumento migliore" è un pensiero comune tra i jazzisti. Molto meno comune tra i sassofonisti classici... almeno "mediamente".
    La realtà dei fatti è che bisogno andare ad analizzare alcune carattistiche "fisiche" e sonore degli strumenti per capire il perchè di certe affermazioni.

    Poi è interessante andare a vedere come si è evoluto il mercato e come hanno reagito i vari produttori.



    Citazione Originariamente Scritto da runtujazz
    Certamente sarebbe impossibile avere esattamente lo stesso suono, ma forse qualcosa di molto molto simile? Vabbè le pietre tiratele piano e piccole...
    Per molti strumenti del passato era anche impossibile avere due strumenti prodotti uno 2 ore dopo l'altro che suonassero uguali... e che rientrassero (da un punto di vista dimensionale) in un certo intervallo di tolleranza.
    Esempio: se hai letto questo forum e in generale altri forum dove si parla di sassofono... parlando di Mark VI (... diciamo tenori, per semplificare) a varie fasce di seriali sono associate caratteristiche più o meno evidenti.
    Trattandosi di uno strumento che è rimasto in produzione per circa 20 anni... il nome è rimasto quello ma lo strumento è cambiato nel corso del tempo... e questa è una causa.
    Un altra causa è che il processo di lavorazione non rendeva possibile una alta consistenza, quindi potevano saltare fuori strumenti "differenti".
    Sta cosa è rimasta anche sui Selmer "moderni"... un po' per questioni romantiche, un po' per immagine.

    Viceversa altri produttori hanno a cuore ste cose (parlo della consistenza produttiva)... sempre per questioni di immagine ma anche per una questione di contenimento dei costi.

  4. #4
    Moderatore L'avatar di Il_dario
    Data Registrazione
    Jan 2012
    Località
    CISNUSCULUM Isola_delle_noci_e_pappagalli
    Messaggi
    10,652

    Re: Sax vintage e moderni

    Adesso alcune ditte "artigianali " lavorando proprio sui materiali e sulla costruzione cercano di riprodurre il " suono " vintage. Questo viene fatto a discapito dell'ottimizzazione dei costi di produzione e alla serializzazione del prodotto , ma sempre con lo sguardo rivolto al mercato !
    Detto terra terra : produrre per la propria soddisfazione e non guardare al mercato non rende quindi occorre fare delle scelte ,se sono strutturato per produrre 200 mila saxofoni l'anno devo fare dei prodotti assolutamente "impersonali" in modo che vadano inocontro alle esigenze di molti ! Se diversamente mi organizzo per costruine solo 500 posso gestirli uno per uno assecondando le esigenze e le richieste dei pochi che me lo chiedono ! È un prodotto diverso ad un costo diverso !
    Purtroppo cosa di queste scelte è il meglio... Non si saprà mai !

    :saxxxx)))


    Schiaccio e baratto ergo sum
    Metronomico della "Ostello Quarna Nightmare Band"
    Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
    Sax_Gallery

  5. #5

    Re: Sax vintage e moderni

    Citazione Originariamente Scritto da Il_dario
    Adesso alcune ditte "artigianali " lavorando proprio sui materiali e sulla costruzione cercano di riprodurre il " suono " vintage.
    Non è solo la costruzione... è il progetto complessivo.

    Il problema è che a nessuno ben chiaro il concetto di "suono vintage"... se non per considerazioni prettamente storiche/anagrafiche.

  6. #6

    Re: Sax vintage e moderni

    Selmer MKVI: avevo letto da qualche parte che ad un certo punto in Selmer si era smarrita la formula con le varie percentuali dei componenti della lastra dei MKVI per cui da un certo periodo questi saxes non suonavano più come quelli prodotti precedentemente: ma come si fa a valutare e a dar credito a queste affermazioni? resta il fatto che vintage o moderni è abbastanza difficile trovare 2 saxes della stessa marca-modello che ti diano la stessa percezione di sound e questo è dovuto non solo a lastra-assemblaggio-e chi + ne ha più ne metta ma a moltissimi altri fattori sui quali ognuno dice la sua

  7. #7

    Re: Sax vintage e moderni

    Ciao a tutti,

    leggo solo ora questo tread e quoto totalmente e "alla grande" quanto scritto da Tzadik ieri alle 17.13.
    La "tecnica costruttiva" è totalmente cambiata e, permettetemi, non parliamo proprio di materiali (entreremmo in un "buco nero" bestiale).
    Faccio solo un banale paragone prendendolo dagli amici liutai: forse che non si è capito come fosse composta la vernice dei violini Stradivari ? Tutt'altro: sappiamo di che si trattava eppure i violini di oggi, anche usando quella verniciatura, non sono Stradivari; e allora ? Ci dobbiamo suicidare ? No, oggi si fanno cose diverse.
    Prendiamone atto, è così.
    Ciao. gbcorti.
    Gian Battista Corti
    Yamaha Music Europe
    Artist Relation & Product Development Manager

  8. #8

    Re: Sax vintage e moderni

    Forse è semplicemente che il suono dei grandi musicisti degli anni 50 e' stato fatto naturalmente con i sax di quel tempo ,se avessero avuto non so un selmer serie II probabilmente il sax di riferimento sarebbe quello ,chi non sogna di suonare come un Coltrane , e tutti gli artisti di quegli anni. I sax moderni suonano diverso ,forse anche meglio ma siamo noi che nelle orecchie e nel cuore abbiamo il sound di quegli anni
    Ten. Selmer MK6 1958- ottolink slant signature 9
    Contr. Selmer refer. 54 Hammingbird , Gottsu 7
    Sopr. Yamaha 82zr ,Yamaha 62 R .Ottolink slant 8-9
    Barit. King Zephir.1943 Selmer s. action serie II disc.LA. Berg.Lars. met.120

  9. #9

    Re: Sax vintage e moderni

    Sono convinto anch'io che molto, come dice Alessio ........è una questione di come venivano fatte le lavorazioni, nel complesso, ma anche con Ggcorti e Piffero. Però un dato oggettivo c'è ..... mi limito a Selmer ma il principio vale anche per altri brand storici. Tutti quegli strumenti erano più semplici .... mi spiego meglio, lastre più leggere e meccaniche più semplici.
    Il primo motivo è logico, il secondo ne è la conseguenza. La tecnologia di quegli anni permetteva di costruire con la tecnica "tradizionale" pochi strumenti, rispetto agli standard odierni, inoltre c'era tanta manodopera specializzata e le condizioni in termini di salubrità dei posti di lavoro erano, confrontate agli standard attuali, molto precarie (occorre ricordare questo particolare).
    Veniamo ai numeri (SELMER):
    Model Introduced: Balanced Action
    21,751 - 22,650
    1936

    22,651 - 25,600
    1937

    25,601 - 27,650
    1938

    27,651 - 29,300
    1939

    29,301 - 29,750
    1940

    29,751 - 30,500
    1941

    30,501 - 31,150
    1942

    31,151 - 31,580
    1943

    31,581 - 31,850
    1944

    31,851 - 32,350
    1945

    32,351 - 33,700
    1946

    33,701 - 35,800
    1947
    Model Introduced: Super Action

    35,801 - 38,500
    1948

    38,501 - 41,500
    1949

    41,501 - 45,100
    1950

    45,101 - 48,300
    1951

    48,301 - 51,800
    1952

    51,801 - 55,200
    1953
    Model Introduced: Mark VI

    55,201 - 59,000
    1954

    59,001 - 63,400
    1955

    63,401 - 68,900
    1956

    68,901 - 74,500
    1957

    74,501 - 80,400
    1958

    80,401 - 85,200
    1959

    85,201 - 91,300
    1960

    91,301 - 97,300
    1961

    97,301 - 104,500
    1962

    104,501 - 112,500
    1963

    112,501 - 121,600
    1964

    121,601 - 131,800
    1965

    131,801 - 141,500
    1966

    141,501 - 152,400
    1967

    152,401 - 162,500
    1968

    162,501 - 173,800
    1969

    173,801 - 184,900
    1970

    184,901 - 196,000
    1971

    196,001 - 208,700
    1972

    208,701 - 220,800
    1973
    Model Introduced: After 231,000/Mark VII

    220,801 - 233,900
    1974

    233,901 - 246,800
    1975

    246,801 - 261,100
    1976

    261,101 - 276,100
    1977

    276,101 - 289,700
    1978

    289,701 - 303,100
    1979

    303,101 - 315,500
    1980
    Model Introduced: Super Action 80

    315,501 - 327,300
    1981

    327,301 - 340,200
    1982

    340,201 - 353,300
    1983

    353,301 - 366,400
    1984

    366,401 - 378,800
    1985
    Model Introduced: Super Action 80/Series II

    378,801 - 391,000
    1986

    391,001 - 406,000
    1987

    406,001 - 422,500
    1988

    422,501 - 439,600
    1989

    439,601 - 457,500
    1990

    457,501 - 473,600
    1991

    473,601 - 490,000
    1992

    Per molti anni la produzione annua di Selmer (tra il 37 ed il 1960 circa) si attestava tra i 3.000/5.000 pezzi annui ...... raddioppiando (e più) nel decennio successivo (fine anni 70). Con l'inizio dell'era Mark VII inizia una nuova filosofia produttiva e di strumenti, figlia di quegli anni. Strumenti da utilizzarsi anche in contesti amplificati/jazz elettrico etc. Nel giro di pochi anni la produzione, esponenzialmente raddoppia ...... per cui brevemente da 3.000/5.000 strumenti si passa a 20.000 (anni 90) . Questo è un dato oggettivo .... Lungi da me dire che gli strumenti vintage sono migliori, che un MK VI è sempre il miglior strumento mai prodotto (perché ci sono MK VI che non suonano), etc. etc.
    Però una lastra leggera (perché quella era la tecnologia) seguita su tutta la filiera da lavoratori specializzati creava sicuramente strumenti, seppur differenti l'uno dall'altro, con una spiccata personalità (e questa eterogeneità produttiva era secondo me un bene) !!!! Il discorso è ancora lungo e complesso e lascio spazio al dibattito ..........

  10. #10

    Data Registrazione
    May 2013
    Località
    Anzio (Roma) ma origini di Calabria Saudita
    Messaggi
    529

    Re: Sax vintage e moderni

    ...quotando Gene sul discorso produzione, penso che il parallelo si possa fare tra quanti pianoforti produce Fazioli, se non ricordo male circa 200 l'anno e quanti ne produce Yamaha, anche qui se non ricordo male circa 200 ma al giorno...
    sax: soprano R&C Super Fism Barbéz
    Otto Link Tone Edge "Early Babbitt" 7 + Rovner Dark
    Vandoren V5 Jazz S35 + Vandoren Optimum
    Ance ...per il momento chi passa passa.

  11. #11

    Re: Sax vintage e moderni

    Citazione Originariamente Scritto da gene
    Sono convinto anch'io che molto, come dice Alessio ........è una questione di come venivano fatte le lavorazioni, nel complesso, ma anche con Ggcorti e Piffero. Però un dato oggettivo c'è ..... mi limito a Selmer ma il principio vale anche per altri brand storici. Tutti quegli strumenti erano più semplici .... mi spiego meglio, lastre più leggere e meccaniche più semplici.
    La meccanica del Mark VI non era per niente semplice... e nemmeno quello del SBA e del BA... erano già meccaniche moderne.
    Poi anche lì si è andati avanti... cioè meccaniche più resistenti, più facili da realizzare, più facili da "settare" e da riparare. Meno costose...

    Poi chiaramente l'ergonomia può essere stata cambiata... però bisogna un po' separare le cose.

    Discorso lastre.
    Secondo me non sarebbe un problema costruire (materialmente) uno strumento leggero come un SBA o un BA... però poi a metterlo sul mercato, sarebbero cazzi. :zizizi))

    -----
    Secondo me, il Mark VII è adatto anche a farci altro... purtroppo la sua sfortuna è stata che la transizione tra Mark VI è stata eccessivamente drastica... ed ha coinciso anche con un cambio delle tecniche di produzione (che però avevo colpito pure gli ultimi Mark VI... alti e tenori).

  12. #12

    Data Registrazione
    May 2013
    Località
    Anzio (Roma) ma origini di Calabria Saudita
    Messaggi
    529

    Re: Sax vintage e moderni

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    ...Discorso lastre.
    Secondo me non sarebbe un problema costruire (materialmente) uno strumento leggero come un SBA o un BA... però poi a metterlo sul mercato, sarebbero cazzi...
    ...curiosità, perché sarebbe un problema venderlo?
    sax: soprano R&C Super Fism Barbéz
    Otto Link Tone Edge "Early Babbitt" 7 + Rovner Dark
    Vandoren V5 Jazz S35 + Vandoren Optimum
    Ance ...per il momento chi passa passa.

  13. #13

    Re: Sax vintage e moderni

    quindi secondo voi la differenza più rilevante è da individuarsi nel processo di lavorazione inteso in senso lato. (o come dice Gene nel diverso tipo di produzione )
    Le vostre valutazioni sono sostanzialmente condivise, su un aspetto non sono daccordo ma solo per un problema di utilizzo di lessico comune.
    Sia Tza sia Il Dario fate riferimento nei vostri interventi al "Suono vintage"
    "a nessuno ben chiaro il concetto di "suono vintage"... se non per considerazioni prettamente storiche/anagrafiche."
    "alcune ditte "artigianali " lavorando proprio sui materiali e sulla costruzione cercano di riprodurre il " suono " vintage."

    io al contrario considero il suono vintage una realtà che non può essere discussa in questi termini.
    Se prendiamo ad esempio il suono del nostro musicista preferito ad esempio Trane che ci delizia con un marcolino , più che al suono del sax (che sarà sempre il suono dell'artista) bisognerebbe riferirsi a come lo strumento reagisce alla emissione .
    in pratica alla sensazione del musicista rispetto al suono che intende produrre in relazione a resistenza , sforzo , rapporto di intonazione omogeneità collocazione degli armonici vibrazione dello strumento ecc...
    Quando provo un sax (un marcolino o un sba ) provo a capire proprio questi aspetti.
    La misura della bontà di un marcolino dipende (dal mio punto di vista ) proprio da questi riferimenti.
    L'aspetto che mi conforta è che il mio punto di vista spesso coincideva perfettamente con altri sassofonisti (molto molto molto più
    in gamba di me ) e caso singolare tutti che avevano come riferimento un tipo di suono pieno di armonici .
    Posso solo aggiungere che credo siano stati fatti dei tentativi di replicare con singole produzione artigianali (su richiesta del musicista) sax come il Sba tenore .
    tempo fa ne avevo visto uno in vendita ma non avendolo mai provato non sono in grado di capire quanto siano andati vicini all'originale.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  14. #14
    Moderatore L'avatar di Il_dario
    Data Registrazione
    Jan 2012
    Località
    CISNUSCULUM Isola_delle_noci_e_pappagalli
    Messaggi
    10,652

    Re: Sax vintage e moderni

    In effetti , come "suono vintage" intendo proprio quello che molti saxofonisti hanno in mente ascoltando i grandi del passato , e che in una certa misura tutti cerchiamo di ottenere, utilizzando sia strumenti del passato che strumenti moderni ! Le domande riguardo che sax suonava Tizio, che setup usa Caio per cercare di emularli sono all'ordine del giorno !
    D'altronde il post iniziale poneva il quesito sul fatto che i sax del passato , come oggetti, "suonassero molto bene oggi " suonati da saxofonisti normali e non dai grandi del passato ... Quindi si pone il sax come centro e artefice del suono , E di conseguenza il suo design , i materiali utilizzati e la sua costruzione ; cosa che ribadisco, le ditte moderne , chi in un modo e chi un altro cercano di emulare !
    :saxxxx)))


    Schiaccio e baratto ergo sum
    Metronomico della "Ostello Quarna Nightmare Band"
    Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
    Sax_Gallery

  15. #15

    Re: Sax vintage e moderni

    ipotizziamo per un attimo di poter replicare progetti, lastre, maestranze dell'epoca ecc:
    a quanto potrebbe essere messo in vendita un modern-simil-vintage?
    forse a non meno di 3-4k euro, visti gli odierni prezzi dei saxes
    a quelle cifre uno cosa sceglierebbe? un vintage vero o un modern-simil-like-vintage?
    oggi con 2-3-4Keuro ti compri la maggior parte (non tutti) dei vintage che sono in circolazione: Buescher, Conn, King, Martin, SML - e per i Selmer?
    basta non andare da Roberto's Wind o equivalenti!

Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)

Discussioni Simili

  1. Come riconoscere Dukoff moderni dai Florida?
    Di MrSax nel forum Setup e accessori dello strumento
    Risposte: 15
    Ultimo Messaggio: 29th August 2014, 13:42
  2. Tesi di Carmine Tolomeo sui sax moderni
    Di Alessio Beatrice nel forum Generale
    Risposte: 76
    Ultimo Messaggio: 25th July 2012, 10:19
  3. Marche di sax a canneggio largo moderni
    Di seethorne nel forum Tenore
    Risposte: 57
    Ultimo Messaggio: 15th February 2012, 23:52
  4. Mouthpieces moderni o vintage? ,,, Opinioni e confronti!
    Di nel forum Setup e accessori dello strumento
    Risposte: 15
    Ultimo Messaggio: 23rd September 2007, 00:00
  5. Come nascono i sax moderni
    Di Simone Borgianni nel forum Manutenzione
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 14th February 2006, 00:08

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •