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Discussione: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

  1. #31

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    è un piacere ed un onore poter leggere un suo intervento.
    ho avuto il piacere di suonare alcuni sax da lei restaurati e posso dire che il lavoro è stato di altissimo livello
    sia sul breve che sul lungo periodo sia di semplici appassionati sia di professionisti.
    il mio giudizio che è poca cosa è condiviso dai legittimi proprietari .
    le cose che ho letto prima da Jason e ora da lei confermano alcune delle mie personali convinzioni.
    prima o poi spero di conoscerla personalmente per capire che margine di scelta c'è nella action e se l'equilibrio possa dipendere anche dal setup utilizzato.
    Le rinnovo i complimenti e le faccio gli auguri di buone feste e felice anno.
    francesco
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  2. #32

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Scusate ma sono sempre io,
    per quanto riguarda la tenuta dei cuscinetti non è che si possono riscontrare perdite, anzi, i tamponi tengono a barile, è possibile rimanere ingannati in alcune posizioni se con il dito che pigia la chiave ( per intenderci quello della madreperla interessata ) scende al rallentatore, in questo caso si noterebbe che la chiave solidale, generalmente sopra ( ad esempio quella che porta il registro del sol# che inoltre deve garanire la tenuta al ponte per la posizione del sib e che subisce uno stress ancora maggiore quando si eseguono le note gravi, chiave quindi dal grande carico ) arriva leggermente anticipata, sto parlando di alcuni decimi di millimetro, in questo caso questo leggero anticipo garantisce nel tempo un'ottima tenuta, una grande risposta e di conseguenza affidabilità.
    Non credo infatti che nessun saxofonista o musicista al mondo suoni con le dita che vanno al rallentatore, se così fosse i pianisti non suonerebbero proprio.
    Mi rendo conto che sto parlando troppo, chiedo ancora scusa e ciao a tutti, evviva il Jazz ! Claudio Messori.

  3. #33

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Grazie Francesco ( Coltrane ),
    sarà un piacere conoscerti. Buone feste Claudio Messori.

  4. #34

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Io ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere personalmente Claudio Messori, a casa sua ,persona gentilissima e squisita ,mi ha fatto vedere (con un certo e giustificatissimo orgoglio) sia l'attrezzatura veramente super ,sia la collezione di sax dentro la vetrina "una cosa da brivido ,eccezionale" mi ha dato delle dritte su dei particolari per la messa a punto di certe cosette e non si è fermato dal lavoro per gelosia del mestiere (come ha scritto Placebo riguardo al suo amico riparatore :D ) ma ha sostituito il sughero al collo del tenore del mio amico illustrandomi per filo e per segno i vari passaggi poi siamo scesi in strada e lui col tenore ha suonato il Tanti Auguri ad un suo amico che compiva 100 anni.
    Ognuno tragga le sue conclusioni
    Ciao grande Claudio :half:
    mario

  5. #35

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Visto i vari guru presenti chiedo:
    Sax soprano, dovevo usare un ancia n2 e una fatica enorme tanto che a fine brano ci si arrivava col fiato lungo.
    Su altri soprani che ho,stesso becco ancia n 3 e scorrevolissimi.
    Dopo 18 mesi di sofferenza prendo la decisione e porto lo strumento altrove, la prima cosa che mi è stata detta :
    Non può suonare e' troppo chiuso non vedi come e' tamponato ?
    Bene cerchiamo di aprirlo dunque; abbassato il piu' possibile qualche sughero e lo strumento da subito segni di ripresa ,allora prendo la decisione ritamponiamo :
    Miracolo lo,strumento si presenta docile e scorrevole e facilissimo ,tornate ance n3 ecc..
    Faccio presente che la parte superiore del collo era leggermente storta (ma come non se ne era accorto? Visto che sembra che facciano la tac agli strumenti)
    Se qualcuno è in grado di spiegarmi la cosa ...
    Ribadisco posso accettare se il lavoro e' fatto da uno qualunque a 200 euri ,ma non da chi si ritiene il migliore d'Europa a 900 euri. Probabilmente quel giorno era in giornata no, dispiace che sia capitata a me. Buone feste a tutti
    Ten. Selmer MK6 1958- ottolink slant signature 9
    Contr. Selmer refer. 54 Hammingbird , Gottsu 7
    Sopr. Yamaha 82zr ,Yamaha 62 R .Ottolink slant 8-9
    Barit. King Zephir.1943 Selmer s. action serie II disc.LA. Berg.Lars. met.120

  6. #36

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    18 mesi di sofferenza non sono giustificabili da parte tua non del riparatore ,cavolo ci si accorge subito che qualcosa non funziona non venirla a raccontare.Non ci hai detto se hai fatto presente la cosa a Messori, io sarei andato la con gli strumenti a confronto, ne avevi tutto il diritto di fartelo sistemare in garanzia.
    Facci sapere

  7. #37

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Grazie Mario,
    sagge parole, è un piacere sentirti, buon anno.

  8. #38

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Piffero, anche i bambini sanno alzare una meccanica abbassando i sugheri di fermo ( tempo impiegeto dai 3 ai 5 minuti ),tu pensi che per me fosse un problema? Io stesso ti dissi questo, ti chiesi solo di suonarlo un po' ma tu hai deciso affrettatamente per conto tuo, mi dispiace che tu vada ancora avanti come mi dispiace capire che le parole da te usate sono più grosse della tua competenza, il mio solo desiderio sarebbe quello di non sentirti più, quantomeno parlare di me ! Grazie.

  9. #39

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Mi correggo, non affrettatamente ma hai deciso tutto senza dirmi nulla e senza mettermi al corrente, di sicuro avrei risolto il tuo personale problema, cercai di tenerti una meccanica non troppo aperta o spinta dal momento che ti sentivo crescere nelle note dell'ottava, non importa non voglio aggiungere altro, sola cosa pur dispiacendomene " ripeto " non vorrei più sentirti. Grazie.

  10. #40

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Guarda che sono passato da te col soprano almeno una decina di volte .
    Poi mi sono rotto . Va bh'he comunque ho trovato chi ha risolto
    Ten. Selmer MK6 1958- ottolink slant signature 9
    Contr. Selmer refer. 54 Hammingbird , Gottsu 7
    Sopr. Yamaha 82zr ,Yamaha 62 R .Ottolink slant 8-9
    Barit. King Zephir.1943 Selmer s. action serie II disc.LA. Berg.Lars. met.120

  11. #41

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Riporto qui in maniera un po' piu' dettagliata quella che e' stata la mia esperienza con Claudio ed il suo lavoro. Uso frasi puntuali perche' e' il miglior sistema che conosco per essere chiaro e sintetico.

    - Ho portato il mio SBA a Claudio ad agosto, e quando lo ho ripreso non lo ho provato a sufficienza.

    - Perche' non lo ho provato a sufficienza? Non lo so. Probabilmente perche' ho pensato che era inutile che io provassi una cosa fatta da lui: non avrei avuto comunque l'esperienza per dare indicazioni. Pero' ho fatto male.

    - Tornato a casa (a roma) mi sono accorto quasi subito che vi erano un paio di note che non suonavano (do centrale e do alto). Vi erano poi un altro paio di difetti minori.

    - Ho parlato con Claudio al telefono il quale mi ha detto tre cose: a. fai provare il sax ad un professionista, b. comunque quando passi per il "tagliando" lo mettiamo a posto e c. intanto suonalo piu' che puoi.

    - Ho fatto provare il sax ad un professionista, ed anche ad altri musicisti migliori di me. Il problema delle note afone era, per gli altri musicisti, vagamente avvertito e riuscivano comunque a superarlo (cioe' a far suonare lo strumento in maniera omogenea). Dal canto mio io non avevo questo problema con nessun altro strumento. Era proprio un problema specifico di quel sax con la mia persona.

    - Comunque lo ho suonato tanto, e un paio di settimane fa sono tornato da Claudio per il settaggio finale.

    - Claudio mi ha fatto sentire che, suonato da lui, il sax era perfettamente omogeneo su tutta l'estensione.

    - Claudio poi mi ha fatto notare che imboccavo in maniera non ottimale (la stesa cosa mi era stata detta tre gg prima dal mio maestro), e mi ha fatto notare che imboccando in maniera diversa riuscivo ad attenuare il problema.

    - Dopodiche' ne abbiamo discusso un po' ed abbiano deciso (per la precisione: io ho deciso, come e' giusto che sia visto che lo strumento e' mio, ma seguendo le sue valutazioni ed indicazioni) di aprire un poco le chiavi. Ora non ho piu' problemi di omogeneita'.

    - Mi viene quindi da pensare che Claudio abbia settato inizialmente lo strumento in modo "standard", ed abbia poi effettuato una regolazione "custom" per venire incontro ad una mia esigenza.

    - Visto che avevo citato la presenza di due problemi minori: uno dei due era andato a posto da solo durante il rodaggio, per quanto riguarda l'altro Claudio avrebbe potuto correggerlo ma mi ha fatto notare da un lato i pregi della regolazione attuale e dall'altro come ovviare al problema semplicemente posizionando meglio il dito mignolo dx sulle chiavi do# / mib.

    - Concludo dicendo che ho questo SBA ritamponato da Claudio ed un Mark VI. Ho sempre pensato che questi due strumenti avessero personalita' diverse ma fossero tecnicamente equivalenti. Ora che ho questo SBA mi rendo conto degli evidenti limiti delle regolazioni del Mark VI, che a questo punto vorrei portare da Claudio. Prima o poi lo faro', la cosa che mi frena e' la distanza. Per me che sono di roma logisticamente non e' facile.
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  12. #42

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Piffero,
    ricordo che quando provai il tuo soprano era leggermente e dico leggermente ( ed appositamente ) chiuso per le ragioni d'intonazione già elencate precedentemente ma lo strumento ( in mano mia ) andava benissimo, tu lo sai perchè eri presente, tra l'altro le note gravi uscivano pronte e potenti, questo è molto significativo in quanto i problemi sono sempre in fondo quasi mai negli acuti, con me non ti sei mai espresso dicendomi " vorrei che suonasse più forte ", quando mi dicesti che adesso andava bene il fatto era già compiuto da un'altro, io senza sapere nulla e senza vedere lo strumento ti dissi: ti ha aperto la meccanica ! Questo è !!!!
    Sarei curioso ( come già fu mia richiesta e che tu evitasti accuratamente ) di sentire l'intonazione di quel soprano e non vado oltre... a buon intenditore poche parole.
    P.S.
    Mi sono ripromesso che non parlerò più ne di questa cosa ne con te !

  13. #43
    Moderatore L'avatar di Isaak76
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    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    Ognuno ha esplicato la propria versione dei fatti nel bene e nel male, quindi inutile andare oltre!
    uno può essere soddisfatto o meno di un lavoro, ma per l'approfondimento di tali contestazioni esistono gli MP, le Email e i telefoni, quindi ora proporrei di seppellire l'ascia di guerra (invitando tutti a non alimentare la polemica), proseguendo nell'analisi del settaggio action.

    Grazie ;)
    Soprano: Yamaha Yss-475II
    Jody Jazz HR 6* - Selmer S90-180
    Tenore: Yanagisawa T901 + Neck T92 (bronze)
    Vandoren V5 T35 & V16 T7
    WBS M2 7
    Tenore: Grassi Professional '86
    Otto Link STM 6*
    WBS VT1W 7 (copia Dukoff Hollywood Zimberoff 7)

    La musica è la tua propria esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento.
    Charlie Parker

  14. #44

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    hai ragione Jsack non alimentiamo polemiche , per Claudio bisogna dargli merito per i lavori che hà fatto e che farà ne hò visti personalmente dei meravigliosi , ed anche rifare cose già pronte solo perchè quella vite non gli piaceva,sintomo di passione vera, direi che l'incomprensione nasce dal fatto che non tutti siamo bergonzi o golson, e set up che vanno bene per loro possono essere deleteri per uno come me,non sono un supereroe come tanti altri del resto , il sax in questione è stato risolto semplicemente attenendosi alle specifiche tecniche yamaha per quel determinato strumento. poi sono pienamente daccordo che se fossi un mostro di bravura avrebbe suonato anche meglio settato come era.
    non me ne volere Claudio ,se mi sono lasciato prendere la mano ti chiedo scusa , se capiterà un giorno di farmi un altro sax fammelo normale non da supereroe
    Ten. Selmer MK6 1958- ottolink slant signature 9
    Contr. Selmer refer. 54 Hammingbird , Gottsu 7
    Sopr. Yamaha 82zr ,Yamaha 62 R .Ottolink slant 8-9
    Barit. King Zephir.1943 Selmer s. action serie II disc.LA. Berg.Lars. met.120

  15. #45

    Re: scelta dell'action e dello spessore dei tamponi

    bene, tornando in argomento e salutando il mitico claudio messori, vista la sua cortesia nel dare risposte sull' argomento chiedo questo: mi sembra di aver capito che intervenendo in modo non consapevole sull'action dello strumento si va ad influenzare l'intonazione giusto? Io mi sa che ho fatto un piccolo guaio perché, per eliminare un piccolo gioco su una chiave, ho aumentato lo spessore di un feltro per conto mio, e ora lo strumento é leggermente crescente su quasi tutta l'estensione. Niente di grave per fortuna ma, mentre prima era sempre stato perfetto, ora cresce anche da freddo, costringendomi a suonare tirando un po'fuori. Me lo confermi? Grazie!

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