L'unico svantaggio è che:
1) se sei abituato al suono e alla tendenza dell'intonazione dello strumento con il chiver originale (sperando che comunque lo strumento sia il più possibile settato in modo ottimale: non è una cosa scontata!!!) è che
2) se ti piace quel focus ed equalizzazione/compressione dello strumento con il chiver originale
... cambiando chiver cambia tutto e di conseguenza la gente chiama queste cose "scompensi".
La realtà è che gli strumenti (Serie I, Serie I e Mark VII) si possono mettere a punto per compensare alcune criticità del design stesso (cose che, paradossalmente, su Mark VI mediamente e sul Serie III sono estramemente più limitate) ovviamente poi cambi il chiver e qualcosa si sballa...
Esempio: Serie I e Serie II tenodno a essere crescenti nel registro alto e altissimo... soluzione: fai in modo che il registro registro medio sia altrettanto crescente (per fare questo guadagni in volume, ma il pitch delle singole note risulta più instabile!).
Il registro basso per conseguenza dovrà essere crescente.
Raggiunta una certa omogeneità tra le ottave/registri... puoi semplicemente intonare lo strumento tirando indietro il bocchino. Ovviamente il pitch del "diapason" sarà un po' cresciuto... e ovviamente più è distante del diapson di progetto più avrai divergenza e instabilità.
Cambi chiver e tutto va in merda.
Per esempio è abbastanza frequente che con certi bocchini per intonare correttamente (su un Serie I e Serie II... ma anche su Mark VI e Serie III) poi devi tirare fuori il bocchino finchè non cade. Testimonianze le trovi pure su questo forum. Ma il problema sta nella messa a punto dello strumento principalmente.
Poi ovviamente con un'intonazione non proprio corretta... il pitch può salire o scendere in maniera "wild".
Ricordo che... quando sposti il bocchino lungo il sughero del chiver... non sposti il pitch di tutte le note, in modo costante (progressione geometrica!)
Non è come accordare una chitarra.